Rispetto ai casini successi negli ultimi mesi e raccontati in alcuni post di questo thread, la mia esperienza odierna, per quanto un po' sgradevole, è tutto sommato all'acqua di rose... Tuttavia, se si è detto "bollettino", che bollettino sia! Dalla società "Autostrade della Figa", eccovi il notiziario di oggi:
Ieri, avevo notato su Rosa Rossa la ricomparsa dell'annuncio di
Sofia. Come si potrà facilmente comprendere dalla mia entusiastica recensione fatta tre mesi fa sul thread in questione, da quel momento la troietta russa si piazza in cima alla lista dei miei pensieri.
Avendo libera, per una fortunata coincidenza, una parte consistente della mattinata di oggi, decido di provare a telefonare in un'orario che presumo essere "non di punta", per vedere se questo mi può permettere di risparmiarmi i casini e ritardi ormai abituali con la "segretaria" in questione.
Il numero (come ormai usuale con le Russe) è nuovo e diverso da quello della volta prima. La tizia mi risponde "solo" al terzo tentativo e arrivo a considerarlo tutto sommato come un buon segno, visto che molti, al precedente passaggio di Sofia da Milano, avevano segnalato come la sua centralinista non rispondesse quasi mai. Mi sento ancora più fortunato quando la tipa mi cinguetta che Sofia sarebbe libera già in quel momento.
Quando però le chiarisco che vorrei prenderla per un'ora (con una come lei, ci vuole!), lei inizialmente afferma che non è possibile e che può offrirmi solo mezz'ora, dato che più tardi la ragazza sarà occupata. Io, che dopo aver atteso per tre mesi il ritorno della biondina moscovita non voglio rinunciare a godermela con calma, le chiedo allora quando potrei passare nel corso del resto della giornata per ottenere un appuntamento di un'ora. Ed è a questo punto che, a quanto pare, scatta in lei il famoso "horror vacui": priva evidentemente di un cliente alternativo a me per quell'orario mattutino e terrorizzata dalla possibile interruzione della catena di montaggio del sesso (e dei soldi), con indicibile spreco di una seppur minima frazione del "tempo-puttana", la segretaria cambia idea e mi spiega che "se ce la faccio ad arrivare lì (ovvero in Via Lattanzio) entro dieci minuti al massimo, si può fare anche un'ora". Io, che mi ero preventivamente portato già in zona, sono in effetti molto vicino e l'ipotesi di giungere lì in dieci minuti è assolutamente realistica: naturalmente sono perfettamente consapevole che la tizia sta probabilmente praticando il più squallido degli "overbooking", sovrapponendo la parte finale del mio incontro con quella iniziale di un altro cliente in agenda, tuttavia, se lei mi ha assicurato che la trombata da un'ora si può fare, a me non resta che presentarmi alla porta e, una volta che sarò entrato nell'appartamento e avrò sganciato i soldi, si può star certi che non mi scollerò dalla stanza un secondo prima che l'ultimo di 60 giri di lancette sia interamente trascorso.
Come previsto, raggiungo la via in questione nel giro di 7-8 minuti: dopodiché, tra segnali di occupato e squilli a vuoto, ne passano altri dieci prima che la tipa si degni di rispondere (primo degli scassamenti di palle di giornata: io ero lì esattamente all'orario pattuito; non è colpa mia se non mi si risponde).
Ad ogni modo, in una maniera o nell'altra arrivo dove dovevo arrivare, ovvero nell'alcova della bionda odalisca.
Qui, secondo rompimento di palle di giornata: dopo avermi adeguatamente salutato e dato il bentornato (dove per "adeguatamente" si intende la lingua in bocca), Sofia mi annuncia che possiamo fare solo mezz'ora. Eh, no, bella: io avevo anche proposto di spostare al pomeriggio semmai, pur di avere un'ora intera, e, se mi è stata invece assicurata per telefono quella durata, pretendo che mi sia fornita. Anche per me si tratta di tempo e di soldi, care mie, e le vostre giornate non sono le uniche ad essere difficili da organizzare. Infine (sia detto per inciso) non sono un tipo a cui piaccia essere preso per il culo.
Breve discussione, poi allungo i soldi della tariffa da un'ora, che vengono accettati.
E veniamo al terzo, e più seccante, scazzo della giornata. La scopata sta andando liscia e in maniera piacevole (sebbene, mi duole dirlo, con un po' meno feeling e coinvolgmento rispetto a tre mesi prima: il che non vuol dire che di feeling non ce ne fosse, anzi, ma che nell'occasione precedente avevo sperimentato un'atmosfera di vera e propria "magia" che non si riproduce proprio del tutto; niente di grave: certe cose non sono sempre strettamente ripetibili), quando, dopo che è trascorso poco più della fatidica mezz'ora, Sofia comincia a farmi un po' di fretta perchè concluda. Le faccio notare che ho osservato molto bene l'orologio quando sono entrato e che il mio tempo è ben lungi dallo scadere. Lei ne prende atto di buon grado, ma da quel momento, pur assecondandomi in tutto, continua a mostrare a intermittenza un malcelato senso di fretta che, come si può immaginare, non mi aiuta a godermi nella maniera migliore la seconda parte dell'incontro. Intendiamoci: dopo il primo tentativo, capisce che non è aria e non si permette più di farmi fretta in maniera esplicita, tuttavia, di tanto in tanto, dà l'impressione di cercare di indirizzare i binari del rapporto verso una veloce conclusione.
A un certo punto, può essere anche che suoni un citofono, in sottofondo: io me ne stavo apertamente sbattendo e non è che ci abbia fatto molto caso, tanto più che, da quella stanza e con la porta chiusa, l'eventuale squillo dal corridoio doveva essere arrivato abbastanza attutito. Di sicuro posso dire che non ci sono state scampanellate a distesa: se qualcuno davvero ha suonato, è stato tanto razionale da comprendere che non era il caso di farlo ripetutamente.
Concluse le mie fatiche, comunque con largo anticipo (e con un apprezzatissimo CIM che rappresentava pressoché l'unica sigla che non fossi riuscito ad ottenere la volta prima), decido di prendermela più che mai comoda, sciacquandomi via con una lunga doccia l'abbondante sudore. In ogni caso, quando uscirò dalla porta dell'appartamento, non mi sarò preso un minuto di più che quelli che avevo pagato (anzi, se ho guardato bene il quadrante dell'orologio, dovevano essere trascorsi esattamente 59 minuti). Mi permetterò di far notare alla ragazza, che, benché mi fossi lavato e rivestito con ostentata calma, non mi ero preso che ciò che mi spettava.
Dunque, come dicevo, tre moderati scazzi, a fronte di un rapporto di qualità comunque molto buona. E se penso ai ritardi, alle attese, alla mancate risposte, ai rifuti, agli scambi di ragazza, e ad altre amenità descritte ultimamente in questo thread, devo paradossalmente considerarmi baciato dalla dea bendata, perché si può dire che in fin dei conti mi sia andata relativamente bene...