Re: Dramma di un'amica
Giuste alcune tue osservazioni, Bravotaddeo, possibili di replica altre, naturalmente pacatamente a mio parere.
Come precedendomi hanno già fatto notare Bigfive e Positcor, il dramma non stà nella scelta, ma negli eventi che hanno portato a farla. Scelta che, se per la tua amica può essere stata più o meno sofferta, consapevole e quantaltro, per altre donne può assumere toni più scuri. Qualcuna alla fine compie la stessa scelta, ma facendosi violenza, perché non ha alternative, ma, potendolo fare, farebbe dell’altro. Non sempre si può parlare di “libera scelta†ma di fare buon viso a cattivo gioco.
Non c’è nulla di sbagliato nella storia, e mi sembra che nessuno disprezzi o compatisca le varie protagoniste. Ma proprio l’essere punter a volte ci porta a pensare che sarebbe bello trovare la persona che non lo fa solo perché spinta dal bisogno (o perlomeno che il bisogno non sia così opprimente).
Non è neanche questione di “educazione farisaica cattolica italiana†che marchierebbe la persona come puttana. Puttana non è altro che il sinonimo, spesso inteso anche in connotazione dispregiativa, del termine prostituta, che, tecnicamente ed etimologicamente, definisce chi vende il proprio corpo. Siamo d’accordo, credo, che fra queste persone ci siano persone di grande cuore e sicuramente meritevoli del nostro rispetto, più di tante altre persone definite “per beneâ€.
Anche l’uscita della tua amica, testualmente cito “non ci copro neanche le merendineâ€, era più a effetto che altro. Con uno stipendio e gli alimenti? Difatti dopo c’è la tua correzione, c’era un mutuo da pagare. In assenza di quello c’era da chiedersi che tipo di merendine erano… Anche qua si ricade nell’ambito delle libere scelte, ossia di quelle persone che, per mantenere magari un alto tenore di vita, compiono la scelta. Altre invece preferiscono ridurre il tenore e non farlo. Altre ancora questa possibilità non ce l’hanno. E qui è il vero dramma.
Naturalmente, sempre IMHO.
bravotaddeo ha scritto:E' una questione interessante,molto osservatori della nostra societa',e di quella occidentale in generale,sostengono che e' un fenomeno in espansione.Notate che non ho aggiunto "purtroppo",e ora,senza essere eccessivamente prolisso,provero' a spiegarvi perche'.Personalmente conosco una ragazza(ora non piu',e' mia coetanea)la quale,anni fa,dopo il divorzio con gli alimenti e il suo stipendio"comprava le merendine e poco piu'",sue testuali parole.Quindi quando le figlie erano dal papa',la mia amica si trasformava in una outcall escort da 500000 lire a serata.Due week al mese,due milioni.Con quel denaro pago' il mutuo e diede da mangiare alle figlie.Io la vedo ancora,non ho mai usufruito dei suoi servizi perche' non mi andava,la considero tuttora una persona di livello,e non ho mai smesso di considerarla tale.
Cosa c'e' di sbagliato in questa storia?per me nulla,la mia amica vendette per un periodo il suo corpo di sua spontanea volonta',e forse solo la nostra farisaica educazione cattolica italiana la marchia come "una puttana".Oltretutto,gli sciventi in questo loco virtuale credo che siano puttanieri,me compreso,quindi non si capisce perche' dobbiamo disprezzare o compatire donne che fanno una scelta eguale a quella di tante da noi frequentate....
Detto questo,comprendendo che magari e' una scelta obbligata,vorrei capire perche' si parla di dramma...
Giuste alcune tue osservazioni, Bravotaddeo, possibili di replica altre, naturalmente pacatamente a mio parere.
Come precedendomi hanno già fatto notare Bigfive e Positcor, il dramma non stà nella scelta, ma negli eventi che hanno portato a farla. Scelta che, se per la tua amica può essere stata più o meno sofferta, consapevole e quantaltro, per altre donne può assumere toni più scuri. Qualcuna alla fine compie la stessa scelta, ma facendosi violenza, perché non ha alternative, ma, potendolo fare, farebbe dell’altro. Non sempre si può parlare di “libera scelta†ma di fare buon viso a cattivo gioco.
Non c’è nulla di sbagliato nella storia, e mi sembra che nessuno disprezzi o compatisca le varie protagoniste. Ma proprio l’essere punter a volte ci porta a pensare che sarebbe bello trovare la persona che non lo fa solo perché spinta dal bisogno (o perlomeno che il bisogno non sia così opprimente).
Non è neanche questione di “educazione farisaica cattolica italiana†che marchierebbe la persona come puttana. Puttana non è altro che il sinonimo, spesso inteso anche in connotazione dispregiativa, del termine prostituta, che, tecnicamente ed etimologicamente, definisce chi vende il proprio corpo. Siamo d’accordo, credo, che fra queste persone ci siano persone di grande cuore e sicuramente meritevoli del nostro rispetto, più di tante altre persone definite “per beneâ€.
Anche l’uscita della tua amica, testualmente cito “non ci copro neanche le merendineâ€, era più a effetto che altro. Con uno stipendio e gli alimenti? Difatti dopo c’è la tua correzione, c’era un mutuo da pagare. In assenza di quello c’era da chiedersi che tipo di merendine erano… Anche qua si ricade nell’ambito delle libere scelte, ossia di quelle persone che, per mantenere magari un alto tenore di vita, compiono la scelta. Altre invece preferiscono ridurre il tenore e non farlo. Altre ancora questa possibilità non ce l’hanno. E qui è il vero dramma.
Naturalmente, sempre IMHO.