Miss Jane ha scritto:Recentemente ho chiesto a un uomo da che cosa si rende conto se una donna è brava a letto.
(...)
Ma per le donne? Con che cosa misurano gli uomini, le donne?
Prima di tutto ringrazio Gomez di aver dato della puttana a mia moglie visto che è esattamente come l'ha descritta lui....Gomez ha scritto:Quando sa leggere in me ogni singola esigenza
e metterla in pratica con maestria ed eleganza, senza
bisogno di parlare e quindi di chiedere, quindi senza
che io chieda o ancor peggio esiga.
Per essere ciò una donna deve piacersi, essere libera,
essere abbastanza scafata, e deve amare il sesso.
Il guaio è che quando una donna racchiude tutti questi
requisiti, di solito è una puttana affermata.
Miss Jane ha scritto:La sua risposta è stata: "Quando desidera fare l’amore più volte".
Ora che abbiamo risposto, vorremmo sentire la tua: quand'è che un uomo è "buono" a letto?Miss Jane ha scritto:Questo mi interessa personalmente.
Recentemente ho chiesto a un uomo da che cosa si rende conto se una donna è brava a letto. La sua risposta è stata: "Quando desidera fare l’amore più volte". Ma sul serio ?!?. Per la parte maschile lo si può dire con certezza che esistono cose che determinano il successo. Ma per le donne? Con che cosa misurano gli uomini, le donne?
Ciao Miss Jane
creatura ha scritto:Deve fare quello che non ho ancora pensato di fare.
Praticamente deve anticipare le mie mosse/esigenze .
Luciano ha scritto:Da come si atteggia e comporta dopo.....second me
Cavigioni, oltre che fare un'ottima sintesi hai posto il dito nella piaga della vita: si jeunesse savait, si vieillesse pouvait ... Poter tornare ad assaporare ed erudire certe ragazzine, avendo corpo da giovincello, ma con le malizie e l'esperienza di oggi.... e, per contraltare, trovare gioiosa esperienza già maturata in corpi e menti di fresche fanciulle...cavigioni ha scritto:Luciano ha scritto:Da come si atteggia e comporta dopo.....second me
Questa mi sembra un'osservazione molto saggia. Diciamo: dopo o negli intermezzi. Poi, è senz'altro vero che non esiste un modello di giudizio sulla bontà della donna a letto, che il rapporto migliore è uno scambievole e armonioso circolo di umori e fluidi, e che del rapporto migliore ci scordiamo quasi subito i dettagli (per stare a BigFive e Farlatta)... Però alcuni fondamentali bisogna pure che 'sta signorina li abbia, e qui ce lo diciamo spesso, commentando le performances delle ragazze: perché nessuna nasce imparata quanto al sesso orale, p. es., e non è nemmeno una questione di sensualità innata.
Voglio dire, una donna non goffa, dai movimenti sinuosi e rilassati (come annota Gomez) sarà in partenza più pronta a imparare da un'altra, ma imparare dovrà comunque. Il che vale anche per gli omini: a leccare la passera per benino, facendo durare il gioco senza precorrere l'evento meccanico dell'orgasmo, ci vuole impegno e diverse donne da leccare. Perché la prima ti dirà come piace a lei, la seconda ti dirà che le piace diversamente, la terza ancora un po' diversamente ecc. Dopo un po', si mettono tutte insieme queste belle lezioncine e, posto che leccare la passera sia esercizio che diverte l'uomo, si arriva a controllare una certa tecnica.
Insomma, un po' di buona vecchia prassi aiuta parecchio. E a me sembra che anche qualche chiacchiera durante il rapporto, riguardo al 'cosa' e al 'come', non sia né inutile né poco divertente. Il che ci riporta alla domanda iniziale: una donna buona a letto è una donna che già macinato un bel po' di esperimenti con uomini differenti (divertendosi, ovviamente, sennò gli esperimenti si cancellano uno via l'altro).
farlatta ha scritto:Forse la differenza tra òmini ed omarini, e tra donne e donnelle, nel sesso (ma come in ogni altro aspetto della vita) è tra chi continua a navigare accumulando esperienze (ed errori) e chi si è infilato nel primo porto che gli è parso sicuro, e da lì non lo schioderà più nessuno, per timore di incappare in una burrasca, o di non trovare da nessun'altra parte una che gli sappia fare un bocchino così."
farlatta ha scritto:Cavigioni, oltre che fare un'ottima sintesi hai posto il dito nella piaga della vita: si jeunesse savait, si vieillesse pouvait ... Poter tornare ad assaporare ed erudire certe ragazzine, avendo corpo da giovincello, ma con le malizie e l'esperienza di oggi.... e, per contraltare, trovare gioiosa esperienza già maturata in corpi e menti di fresche fanciulle...cavigioni ha scritto:Luciano ha scritto:Da come si atteggia e comporta dopo.....second me
Questa mi sembra un'osservazione molto saggia. Diciamo: dopo o negli intermezzi. Poi, è senz'altro vero che non esiste un modello di giudizio sulla bontà della donna a letto, che il rapporto migliore è uno scambievole e armonioso circolo di umori e fluidi, e che del rapporto migliore ci scordiamo quasi subito i dettagli (per stare a BigFive e Farlatta)... Però alcuni fondamentali bisogna pure che 'sta signorina li abbia, e qui ce lo diciamo spesso, commentando le performances delle ragazze: perché nessuna nasce imparata quanto al sesso orale, p. es., e non è nemmeno una questione di sensualità innata.
Voglio dire, una donna non goffa, dai movimenti sinuosi e rilassati (come annota Gomez) sarà in partenza più pronta a imparare da un'altra, ma imparare dovrà comunque. Il che vale anche per gli omini: a leccare la passera per benino, facendo durare il gioco senza precorrere l'evento meccanico dell'orgasmo, ci vuole impegno e diverse donne da leccare. Perché la prima ti dirà come piace a lei, la seconda ti dirà che le piace diversamente, la terza ancora un po' diversamente ecc. Dopo un po', si mettono tutte insieme queste belle lezioncine e, posto che leccare la passera sia esercizio che diverte l'uomo, si arriva a controllare una certa tecnica.
Insomma, un po' di buona vecchia prassi aiuta parecchio. E a me sembra che anche qualche chiacchiera durante il rapporto, riguardo al 'cosa' e al 'come', non sia né inutile né poco divertente. Il che ci riporta alla domanda iniziale: una donna buona a letto è una donna che già macinato un bel po' di esperimenti con uomini differenti (divertendosi, ovviamente, sennò gli esperimenti si cancellano uno via l'altro).
Forse la differenza tra òmini ed omarini, e tra donne e donnelle, nel sesso (ma come in ogni altro aspetto della vita) è tra chi continua a navigare accumulando esperienze (ed errori) e chi si è infilato nel primo porto che gli è parso sicuro, e da lì non lo schioderà più nessuno, per timore di incappare in una burrasca, o di non trovare da nessun'altra parte una che gli sappia fare un bocchino così. Chissà se ad Ulisse, tornato all'alcova dopo vent'anni, sarà scappato detto a Penelope "ma tu, questo, quando lo hai imparato? Non me ne ricordavo mica...!" Uli, anche tu, però....dai.... non sei mica più un ragazzino!"