Codice Ateco specifico al Sex Working.

Cominciassero loro a comportarsi in modo più consono quando cercano la relazione e ridimensionandosi a livello di pretese e scelta base sull'uomo che scelgono (anche in base a chi effettivamente sono e cosa possono dare) e di sicuro si terranno molto di più gli uomini, piuttosto di spingerli al servizio pay. Fermo restando che comunque molti vanno anche e soprattutto per altre motivazioni.
Non avrei saputo dire di meglio
 
Non avrei saputo dire di meglio
è una ovvietà, ma a volte dire ovvietà è doveroso a mio avviso.

Anche se aggiungo che sentendo molte pay, molte mogli gli frega abbastanza poco di ciò che fanno i mariti arrivati ad una certa età e le componenti che subentrano a quel punto sono molteplici, però quel che risultava è che in un modo o nell'altro le "sbolognavano" ad altre così da non occuparsene più loro.
 
è una ovvietà, ma a volte dire ovvietà è doveroso a mio avviso.

Anche se aggiungo che sentendo molte pay, molte mogli gli frega abbastanza poco di ciò che fanno i mariti arrivati ad una certa età e le componenti che subentrano a quel punto sono molteplici, però quel che risultava è che in un modo o nell'altro le "sbolognavano" ad altre così da non occuparsene più loro.
Hai anche ragione, ma quando cominciano a mancare i soldi...
 
Certo è che portare l'attività alla luce del sole darebbe alle esercenti anche l'accesso al credito....un mutuo per comprare casa, un prestito per la macchina......pensiamo solo che se anche una pay avesse i soldi per acquistare una casa senza bisogno di mutuo, come giustifica i 300000 mila euro di assegno che viene riportato in atto.....come può giustificare al fisco l'assegno che da al notaio per imposte e roba varia?
Ecco, questo potrebbe essere un motivo per cui una pay decida di mettersi in regola, poi sul fatto del nero si comporterà come ogni professionista, valuterà quanto dichiarare un base al tenore di vita che vorrà far vedere.....un esempio.....tanti medici che fanno la professione mica dichiarano tutto.....su 10 visite in un giorno faranno 4 ricevute.....
Per non dire quando mandano i rispettivi soldi all'estero o come possano vivere in Italia senza il reddito d'Inclusione (ex Reddito di Cittadinanza).
Ricordo che chiedere ed ottenere fondi dagli ammortizzatori sociali, senza dichiarare i rispettivi guadagni occasionali od a libera professione (come il Sex Working), si commette un reato.
 
Non è cambiato nulla rispetto a prima, di sostanziale. Ora come allora, la prostituzione è legale ed è un'attività da tassare in quanto reddito di lavoro autonomo, con obbligo di apertura della partita iva, codice ateco ad hoc o no. Le prostitute avrebbero dovuto e dovrebbero aprire partita iva, a rigore. Nell'esigere le imposte, lo Stato è molto laico e di aperte vedute. Ci sono numerose sentenze di Cassazione che precisano che il reddito proveniente dall'attività di meretricio è tassabile.
Ripeto, fa solo specie che in questo benedetto ateco, abbiano previsto, oltre all'attività di escort - il che è del tutto naturale - anche le attività di "organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione" che oggi costituiscono reato. Ateco non "legalizza" queste attività ovviamente, ma l'aver previsto pedissequamente dei codici di derivazione europea (come ha dichiarato istat) crea appunto una stonatura nel sistema.
L'ha detto anche la Corte Costituzionale con la famigerata Sentenza n. 141/2019.
 
Concettualmente è giusto considerare che la pay abituale svolga attività autonoma e quindi il suo reddito sia tassabile.Ma questo non conviene né a lei(cosa gliene frega ad una che fa 10 Mila euro di nero al mese di mettere da parte contributi per la pensione?), né a noi,anzi alle nostre tasche.Per adesso sarà facoltativo dichiarare al fisco di svolgere attività di meretricio.Sarà meno facoltativo se dovessero arrivare i controlli fiscali pressanti.A quel punto saranno destinate a morire tutte le piattaforme che pubblicizzano le pay,le quali continueranno ad esercitare sottotraccia e magari solo con clienti che conoscono già e sui quali saranno pressoché sicure che non verrà spifferato nulla della loro attività.Ma questi sono scenari solo futuri.Magari si risolve tutto in una bolla di sapone
Non è facoltativo per le Sex Workers dichiarare i propri introiti al Fisco, ma obbligatorio come tutti gli altri liberi professionisti. Difatti, sono già scattate le prime relative sanzioni, arrivate alla rispettiva conferma fino all suprema Corte.
Giustamente, non vedo facilmente uno Stato criminalizzare un'attività dalla quale il medesimo trae profitto.
 
Secondo me, il punto è questo: o questa codificazione dell'attività sarà utilissima per le pay per avere pieno riconoscimento della loro attività oppure giustificherà molti controlli da parte della Finanza presso varie strutture in cui vi sono pay che certamente non saranno a norma portando quindi a chiusure di vari B&B che ospitano queste girl. Spero di sbagliarmi vivamente con la seconda opzione..
 
Non è facoltativo per le Sex Workers dichiarare i propri introiti al Fisco, ma obbligatorio come tutti gli altri liberi professionisti. Difatti, sono già scattate le prime relative sanzioni, arrivate alla rispettiva conferma fino all suprema Corte.
Giustamente, non vedo facilmente uno Stato criminalizzare un'attività dalla quale il medesimo trae profitto.
Vero che la legge e la giurisprudenza hanno già sancito,prima del codice ateco,la tassabilita' dei guadagni derivanti dal meretricio.Diciamo che era facoltativo, perché credo sia una bassissima percentuale quelle che dichiarano i propri introiti.Il codice ATECO renderà obbligatorio la denuncia dei redditi, perché come è stato detto da@qwerty61 i controlli fiscali saranno più pressanti(soprattutto per le pay abituali,aggiungo io)
 
Ripeto, fa solo specie che in questo benedetto ateco, abbiano previsto, oltre all'attività di escort - il che è del tutto naturale - anche le attività di "organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione" che oggi costituiscono reato. Ateco non "legalizza" queste attività ovviamente, ma l'aver previsto pedissequamente dei codici di derivazione europea (come ha dichiarato istat) crea appunto una stonatura nel sistema.
Sull'inserimento nel codice ATECO di attività penalmente punibili perché astrattamente riconducibili a condotte di sfruttamento, favoreggiamento e induzione,sono d' accordo,si è creato confusione e un possibile contrasto con le leggi vigenti in materia.Infatti una sei 5stelle ha già presentato un' interrogazione parlamentare al ministero delle attività economiche
 
Secondo me, il punto è questo: o questa codificazione dell'attività sarà utilissima per le pay per avere pieno riconoscimento della loro attività oppure giustificherà molti controlli da parte della Finanza presso varie strutture in cui vi sono pay che certamente non saranno a norma portando quindi a chiusure di vari B&B che ospitano queste girl. Spero di sbagliarmi vivamente con la seconda opzione..
esistono norme igienico sanitarie per i locali adibiti ad attività di massaggio, quindi solo chi si presenta come massaggiatrice sarà interessata.. per le altre non esistono norme o normativa specifica
 
Vero che la legge e la giurisprudenza hanno già sancito,prima del codice ateco,la tassabilita' dei guadagni derivanti dal meretricio.Diciamo che era facoltativo, perché credo sia una bassissima percentuale quelle che dichiarano i propri introiti.Il codice ATECO renderà obbligatorio la denuncia dei redditi, perché come è stato detto da@qwerty61 i controlli fiscali saranno più pressanti(soprattutto per le pay abituali,aggiungo io)
Non è esattamente così. Non era facoltativo prima, non è diventato obbligatorio ora a seguito dell'ateco. Era ed è obbligatorio aprire partita iva, solo che prima dovevi usare un codice per un'attività più generica di servizi alla persona, ora hai il codice specifico.
 
Ok. Ma se una pay ti chiede se le consigli di continuare a fare tutto in nero come prima, o di aprire la partita IVA per essere in regola se fanno dei controlli, tu che cosa le consigli?
 
Ultima modifica:
Dovrebbero rivolgersi ad un commercialista o un patronato. Poi faranno come fanno tanti artigiani..........
 
Ok. Ma se una pay ti chiede se le consigli di continuare a fare tutto in nero come prima, o di aprire la partita IVA per essere in regola se fanno dei controlli, tu che cosa le consigli?
Se fossi un consulente, le direi quello che ho scritto, oltre a spiegarle le conseguenze delle scelte. In sintesi: col nero, più disponibilità di denaro, rischio (basso) di accertamento e sanzioni, impossibilità pratica di acquistare immobili o auto, pena segnalazioni se ha un reddito zero (cosa non scontata visto che potrebbe avere uno stipendio regolare e arrotondare col meretricio). Con partita iva, il contrario.
Detto questo, vi sfido a trovarne una che abbia davvero aperto la p.iva per fare la escort, anche solo negli ultimi dieci anni.
 
Mi fa ridere anche solo pensare a quando ci si veste e si paga e lei: "Mi dai il tuo codice fiscale che ti emetto fattura?".
Potete immaginare quanti sarebbero i clienti che sono disposti a farsi arrivare una fattura nel proprio cassetto fiscale emessa da una professionista con l'indicazione di "Servizio di accompagnamento in Milano del 14/04/2025 € 100,00; IVA € 22,00; Totale € 122,00", con rischio sgamo del commercialista, CAF, moglie ecc.
L'assurdità della situazione è lampante.
 
Mi fa ridere anche solo pensare a quando ci si veste e si paga e lei: "Mi dai il tuo codice fiscale che ti emetto fattura?".
Potete immaginare quanti sarebbero i clienti che sono disposti a farsi arrivare una fattura nel proprio cassetto fiscale emessa da una professionista con l'indicazione di "Servizio di accompagnamento in Milano del 14/04/2025 € 100,00; IVA € 22,00; Totale € 122,00", con rischio sgamo del commercialista, CAF, moglie ecc.
L'assurdità della situazione è lampante.
può fare scontrino come al supermercato e tanti saluti..che poi secondo me tanto rumore per nulla, finchè non legiferano per regolamentare (quindi fra 100 anni) sarà tutto come prima.
Tra l'altro la p.iva della professionista sarà il suo codice fiscale quindi addio privacy per lei..
c'è il vantaggio però invece di cercarle per i vari siti internet, ti colleghi alla camera di commecio e ti fai dare tutti i nominativi che hanno come attività quel codice ateco :)
 
Mi fa ridere anche solo pensare a quando ci si veste e si paga e lei: "Mi dai il tuo codice fiscale che ti emetto fattura?".
Potete immaginare quanti sarebbero i clienti che sono disposti a farsi arrivare una fattura nel proprio cassetto fiscale emessa da una professionista con l'indicazione di "Servizio di accompagnamento in Milano del 14/04/2025 € 100,00; IVA € 22,00; Totale € 122,00", con rischio sgamo del commercialista, CAF, moglie ecc.
L'assurdità della situazione è lampante.
Niente fattura, ma semplice ricevuta senza Codice Fiscale del rispettivo cliente, emessa tramite App dell'Agenzia delle Entrate e fatta recapitare al destinatario tramite WA od email, al pari di ogni operatore libero professionista che opera fuori sede.
 
Per giustificare i guadagni o gli acquisti molte trovano qualcuno consenziente che le mette in regola come colf o badanti o altre attività, si fanno pagare con assegni o bonifici, e restituiscono la paga fittizia in contanti, aggiungendo l'importo dei contributi, con una eventuale ulteriore maggiorazione per il compenso di chi le mette in regola. Purtroppo c'è anche qualche truffatore che non versa i contributi ma li tiene per sè e dà alle malcapitate escort buste paghe false e certificazioni dei contributi false.
 
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