Bentrovati a tutti. il mio "dopo" è iniziato il 2 giugno.
La quarantena e il Covid hanno lasciato il segno: in famiglia i rapporti si sono deteriorati alla grande, moglie in cassa integrazione, amicocollega morto a 51 anni, un senso di paura perenne per il futuro.
Da un mese avevo in tasca un numero di telefono, una noprof da contattare con whattsapp (suggeritami da un'amico di quartiere, uno che vedo ogni tanto, che mi ha fatto una battuta vedendomi a terra con l'assicurazione che mi lei mi avrebbe fatto rinascere). All'inizio non ci credevo, poi la paranoia, la paura, il senso di responabilità (ma quello per ultimo son sincero).
Alla fine mi son detto, scrivo, vado, vedo come gira, guanti e mascherina e male che vada me ne esco, lascio obolo per il disturbo e adios.
Invece è successo quello che credo di già aver letto nei racconti proprio qui, su PF: dal messaggio parte l'ansia che non è paura, legge? risponde? e quanto ci mette? poi un scritto semplice, lineare, senza "tesoro" e cuoricini, piacere sono x mi trovi all'indirizzo y avvisami un ora prima, parto da cento, poi ci parliamo e vediamo; mi manda 4 foto, non si vede in viso ma il fisico è perfetto, stimolante al punto giusto. Dopo due giorni a guardare le foto fisso l'appuntamento e riparte l'andrenalina, mi lavo, mi vesto, mi curo con il batticuore, aspetto due minuti sotto casa sua e poi salgo le scale di corsa con un entusiasmo che pareva perduto; quando lei mi apre non so più cos'è la paura, la paranoia, il senso di responsabilità perchè lei sorride e comincia a parlarmi come fossi un vecchio amico, mi racconta cosa ha fatto in mattinata, del tempo che sta cambiando e che deve ancora fare la spesa e non voglia di far coda al supermercato. E' vestita in modo semplice, ci laviamo insieme le mani ed io ho già tolto la mascherina, mi racconta che ha perso il lavoro (da una parrucchiera) e ha ricominciato questa attività che aveva abbandonato anni addietro; mi dice che dalla ripresa ha incontrato circa 10 persone, ma chi può dire se è vero.
non ha paura di morire di covid ma non vuole morire di fame (già sentita e non posso darle torto). che è prudente in fatto di pulizia e di rapporti (tutto coperto)
ma sa che il rischio c'è, anche di essere una "portatrice sana". ma non ha alternative (se non rubare o andare alla mensa dei poveri)