Come siamo diventati punter?

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mi lasciò dopo un paio di anni di frequentazione clandestina (io ero il suo amante) per consolidare definitivamente il suo rapporto col suo fidanzato e futuro marito, cornutissimo e danaroso.

cerca di metterti anche nei panni del "cornutissimo" (come dici tu),marito fidanzato !Anche per questo ed in generale, quando sento queste affermazioni mi sale il senso di poca fiducia verso codeste , la spregiudicata frivolezza di alcune (che mandano a rotoli matrimoni,ecc)la verità è che alcune donne sono peggio degli uomini,forse sono anche uguali ,oppure peggio ... matrimoni,convivenze ,meglio lasciarle ad altri ,recitare le parti del marito fedele ,non sono per me ,sopportare le rotture di [COGLIONI]quotidiane di una consorte con gli obblighi che ne seguono, la spesa il sabato ,la vacanza programmata, lungi da me...
non mi piace rendere conto a nessuno ,non voglio figli ,non voglio successori,non voglio rotture di [COGLIONI] da decimo livello

per ritornare al discorso free ne ho avuta solo una ,che avrei preferito evitare ,un fallimento su tutti i fronti ,che mi ha aperto gli occhi sull'inaffidabilità in generale delle donne, quindi mai fidarsi

in un lontano ,molto lontano passato ho frequentato pay, pentito di averlo fatto? ,forse 1-2 volte ,per quelle poche volte...
 
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il cornutissimo sapeva benissimo che mi bombavo la sua fidanzata.

comunque ogni storia è a se, non è che se senti di una donna che tradisce il suo fidanzato/marito allora devi perdere fiducia in tutte le donne. è stupido come pensiero.

se così fosse non dovremmo fidarci di nessuno, dato che esistono uomini che uccidono altri uomini, donne che uccidono i propri figli, uomini che uccidono le proprie donne, amici che tradiscono e via discorrendo.
 
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Non sono una persona avvenente, ma sono abbastanza brillante ed interessante, non ho mai avuto donne free particolarmente avvenenti ma è da quando avevo 16 anni che da scopare trovo.

Ma non con le trans, che sono infatti il mio vizio.

Sono diventato punter perché volevo farlo con le donne col cazzo, un mio fetish e sto continuando. Non pagherei per una donna vera, quella se mi impegno la trovo
 
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genietto1983

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ho avuto le mie prime esperienze a pagamento per soddisfare la mia passione per il fetish ed il sadomaso, quando poi ho incontrato una compagna con la quale condividere questa passione, ho smesso per poi riprendere una volta finita la relazione. al di la delle esperienze fetish e sm, ho iniziato da poco ad avere incontri con pay per il sesso, passando dalle otr, alle loft girl ed alle escort.. preferisco questo tipo di rapporti perchè hanno meno complicazioni, ci si conosce per fare sesso e finisce li. per rispondere alla domanda della discussione, sono diventato punter per convenienza e comodità
 
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….se non c'è amore, ma l'oca tira, ci deve essere sesso…..in fin dei conti la maniera meno impegnativa è diventare Punter, anche per una chiarezza di impegni e "doveri"...… quei "poveretti" che dicono che "pagare mai!" e poi per trombare "gratis" si perdono dietro a dei cessi ambulanti che nemmeno degnerei di uno sguardo a incensare e corteggiare e pietire una trombata o un pompino, mi risultano patetici...peraltro quasi sempre spendono di più fra tempo sprecato, regalini, cene, ecc. ecc. , a volte "rovinano" famiglie, amicizie….. e per cosa? Per l'orgoglio di dire scopo senza pagare?.....Bah! Io scopo comunque, ma pagando mi sono fatto gnocche che i cucadores free "da bar" hanno visto solo sulle riviste porno….. Anche oggi pomeriggio ( non recensita perché no prof non annunciante)….. Queste le mie ragioni…. :ok:
 
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Gomez

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...per bisogno impellente di soddisfare un istinto, perchè volevo capire in cosa consisteva la bazza, i viali di Bologna, di notte, in quel periodo, sembravano una Disneyland del sesso, un esercito di bellissime ragazze intappate da supermignotte, luci, colori, tette e culi, perchè ad un certo punto della mia vita mi son trovato con grana da spendere, perchè in quel momento della mia vita ritenevo di non aver ficcato abbastanza rispetto a quello che, secondo i miei parametri, avrebbe dovuto ficcare uno della mia eta', per coincidenza, che uno dice “Va che coincidenza, proprio quando si verificano simultaneamente tutte queste situazioni, mi capita di passare in macchina davanti a Borgo Masini, dove in quel momento stava troieggiando a bordo marciapiede una spettacolare cubista biondina vestita solo di zeppe, filo interdentale e toppettino commestibile, mi fermo, si chiama Anita...che figa!”

...e poi per uno smisurato spirito di rivalsa. Si, perchè con Anita non andò affatto bene, quella volta. Eravamo a fine secolo scorso. Non esistevano forum tematici dove ci si poteva informare e non avevo amici puttanieri. Nessuno mi aveva mai raccontato in cosa consisteva una sveltina con una prostituta di strada. Anita, che sul marciapiede sembrava la Dea del Sesso, una volta salita in macchina si era trasformata nella Dea del Pesce Surgelato. Cercavo di intavolare un social time, lei o non rispondeva o sbuffava ed ognitanto mi indicava col dito dove girare. Era davvero figa, io ero obnubilato dal testosterone e dall'adrenalina non mi interessava molto se non rispondeva alle mie domande, di li a poco avremmo fatto “l'amore”, a casa sua, in un letto matrimoniale, per tutto il tempo che io volevo, perchè ero certo, si sarebbe innamorata di me, figo, giovane, curato e cazzuto.

Arriviamo davanti a casa sua. Mi fa parcheggiare davanti a un passo carrabile. Si toglie le zeppe ed indossa un paio di ciabatte. Ma almeno resta in filo interdentale e toppettino commestibile. Mi fa segno di scendere e seguirla tenendo l'indice sulla bocca e sibilando un “Shhhhhh!”.

Facciamo una rampa di scale e lei mi precede. Quelle splendide gambe e quel meraviglioso culo che mi danza davanti agli occhi. Tra due secondi ci entro, non ci posso credere. Mi do un paio di pizzicotti perchè mi sembra di sognare che tutto ciò sta accadendo.

Entriamo in casa, cioè in tugurio. “Che è? Lo sgabuzzino? Dov'è la camera da letto?” Lei seccata mi fa segno di stare zitto e mi indica una poltrona facendomi capire che il letto era quello. Nella stanza attigua mi pare di sentire gente che sta conversando in uno strano idioma.

Mi fa cenno di spogliarmi. Lei si toglie solo il filo interdentale ma non il toppettino commestibile. Vorrà che glielo mangio. Mi fa cenno che se mi avvicino mi da un cazzotto. Ma come? Da play boy dei viali di circonvalazione mi sembra di essere diventato Fantozzi nell'ufficio del Mega Direttore.

Ha la figa depilata. Ma non è una figa depilata come ero abituato a vedere. Questa era piu' usurata. Assai piu' usurata. E poi la pelle era bianca. Ma non un bianco sano, piuttosto un pallido malaticcio. Scesa dalle zeppe aveva perso qualcosa come 1000 punti ma come ti ho detto, ero obnubilato, il testosterone, l'adrenalina, e poi nel suo insieme la situazione possedeva un qualcosa di tarantiniano, cosa che mi conquistava.

Mi prende il coso che non è nemmeno barzotto e cerca di ingoldonarmelo piuttosto maldestramente.

Io, fino a quel momento, avevo avuto varie storie, anche se non in numero esagerato, ma ne avevo avute diverse, e mai, dico mai, mi era capitato che una mi ingoldonasse ancora prima che ci fossimo presentati o che almeno, il coso, fosse già abbastanza insalivato ed indurito da almeno un quarto d'ora di bocchino cabrio.

Niente. A un certo punto comincia a parlare. Salta fuori che “Io no sa... cosa tu vole, io fare pompino, tu cinque minuti, finito tempo, io no bacia, io bacia solo mio omo, si tu no cazo drito io no tempo da perdere, tutti viene qui con cazo drito, perchè tu no cazo drito? Io no piace te? tu fa me perdere tempo...” e nel mentre nella stanza attigua la conversazione in quello strano idioma, cessa.

Mhm. Temo di aver capito, le dico. Mi rivesto, lei si rimette il filo, ed usciamo.

Durante il tragitto, nonostante shoccato e ferito nel mio di play boy dei viali di circonvalazione animo, da ingenuo neofita cerco di intavolare un dialogo rivolgendole domande educate ma sempre inerenti al contesto, come “Ma mi sono sempre chiesto tipo, quanti clienti fai in una sera? Ma si guadagna molto? Ma hai intenzione di farlo per sempre o un giorno tornerai nel tuo paese? Ma non ti fa un po' schifo, a volte dico, andare proprio con tutti, tutti?”

Ma fu quando la salutai dicendole “Ciao Piccola!” che la belva uscì da quel corpo di scricciola. “Tu non chiama me picola, IO NO PICOLA!” Esclamò sbraitando e quasi frantumandomi la portiera.

Esticazzi?

Dovetti andare in analisi per un paio di mesi.

Ma nel frattempo architettavo la mia rivincita. “Non può essere che io non vado dalla troia col cazzo già dritto!” fu il mio motto ed il mio credo per un anno intero, dove l'andare dalla troia col cazzo già dritto fu il mio obiettivo principale. Tutta la mia vita si incentro' sul raggiungimento di tale obiettivo.

“Ma non potevi pigliare il Viagra?”, dice. Il Viagra stava per uscire sul mercato, o era appena uscito. Ma allora non era come adesso che ci manca poco che lo vendono in tabaccheria. Allora il Viagra era un qualcosa di cui si sentiva parlare ma che non si vedeva. Una sorta di leggenda metropolitana. Difficle farselo prescrivere. Occorreva una visita specialistica ed ammettere che non si riusciva ad andare dalla troia col cazzo gia dritto. No, sarebbe stata un'onta difficlmente superabile. Ma poi, funzionava veramente? All'epoca si vociferava di gente che gli rimaneva duro per giorni, chi gli scoppiava il cuore ed alcuni, per sempre, c'avrebbero visto blu. Quindi no, grazie. Al massimo un po di estratto di canna da zucchero e via pedalare.

Così non fu affatto semplice, perchè andare dalla troia col cazzo già dritto significava diventare l'animale che non ero. Io, personcina a modo e ben educata, sapevo dell'esistenza di questi individui priapomorfi capaci di scoparsi con gusto uno scadabagno arrugginito, ma non avrei mai pensato che un giorno i nostri destini si sarebbero incrociati. Ora, per riequilibrare il mio ego, dovevo diventare uno di loro. Rinnegare quindi tutto cio' a cui ero abituato, che mi sembrava regolare: la fase di conquista, i primi sguardi, il corteggiamento, il desiderio, che cresce giorno dopo giorno, il primo appuntamento, il primo bacio, la prima pomiciata, e poi le mani sulle tette, sulla figa, dentro la figa, il cazzo che prima non era duro ma che lo diventa, molto, come la sua figa, che prima non era bagnata, ma che lo diventa, molto. Tutto cancellato. Ora devo averlo gia duro e lei secca, al massimo un po di sputo o di gel. E poi sbrigarmi, eiaculare in fretta, che non ha tempo, deve lavorare.

“Queste lo vogliono gia' dritto!” continuavo a ripetermi. “Gia'....dritto!”.

Ed allora ho messo in atto una semplice strategia, cioè quella di esercitarmi ed esercitarmi ed ancora esercitarmi, il piu possibile, anche quando non era il caso. A troie sui viali quattro sere a settimana. Vabbè, magari una settimana tre, se avevo l'influenza. Caricarne il piu' possibile, ed esercitarsi, ed ancora esercitarsi. Fottendosene dei fallimenti (che furono discreamente molti). Perseverare. Le prime troie, fallimentari. Poi dopo un mese gia' qualche segnale di cazzo già dritto subito lo si scorgeva. Dopo tre mesi ero un cucciolo di iena. Dopo sei mesi una iena. Dopo un'anno ero una belva assetata di figa, anche se mi immedesimavo piu' nella figura di uno squalo bianco mangiatore di uomini, in questo caso prostitute rumene (prevalentemente di Galati, cittadina rumena dove in centro c'è una mia statua e forse ho una mezza dozzina di figli illegittimi ormai quasi maggiorenni) da strada.

Fu esattamente dopo un anno che incontrai di nuovo Anita, che nel frattempo aveva cambiato zona.

Io la riconobbi subito, lei no, ovviamente, ero completamente diverso dall'anno prima. Cambiato nell'atteggiamento, nel modo di parlare, nell'abbigliamento e soprattutto avevo il cazzo già dritto.
Questa volta parlava, eccome se parlava, ma la parola giusta è mi contemplava. Credo che forse, nonostante non avessi avuto tatuaggi, non somigliassi a Vin Disel e non portassi occhiali da sole di sottomarca, la mia figura rispecchiasse quella del “barbat” che lei aveva sempre sognato, cioè uno discretamente maraglio che con le troie ci sapeva fare. Questa volta letto a una piazza e mezza, completamente nuda, lingua in bocca quasi come fossi il suo “barbat”, appunto, bocchino scoperto, ingoldonamento con cazzo rigorosamente marmoreo, 1000 posizioni, cim supplicato da lei, sua richiesta di numero di telefono mio, numero al quale lei chiamo' per quasi tutto l'anno seguente, ma che mai trovo' risposta.

E mentre guardavo il cellulare che suonava col suo nome scritto sopra me la ridevo tra me e me pensando “Ed ora che sono diventato un barbat (??!) che va dalle troie col cazzo dritto, che si fa?”.
 
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smith

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La storia mi è piaciuta molto molto Gomez, niente da dire, però voi bolognesi siete sempre un po' ganassa alla fine.
 
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Sono stato sempre abbastanza timido con le ragazze ma mai mi sarei immaginato di diventare punter, tutto è iniziato un paio di anni fa quando sono andato fuori per lavoro, allora lì sentivo che mi mancava qualcosa, un amico per gioco mi faceva guardare le belle ragazze patinate di bakeca. Allora un giorno presi coraggio e mi decisi a chiamare e da li è iniziato tutto. Da allora quando ho certi bisogni dò una rapida sbirciatina ai vari annunci, scelgo la girl in questione e vado.
 
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M

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e da li è iniziato tutto. Da allora quando ho certi bisogni dò una rapida sbirciatina ai vari annunci, scelgo la girl in questione e vad

sarà la volta buona che inizi anche a condividere? puoi fare anche rece di eventuali fake o incontri a posteriori .. non condividere porta sfiga sai? al cugino di un amico dell'amico del fratello della sorellastra del mio amico è caduto l'uccello e gli è rimbalzo al culo .. da li ha cominciato con le tgirl costretoo , sai lo ha lasciato troppo al culo e quindi non si poteva più riattaccare) fin quando poi non ha esaurito la voglia di pay con tgirl ... allora li si ha smesso di fare rece,ma prima le faceva! pensa che sfiga ... non condividere più perchè non hai più voglia di sesso.
 
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Ma fu quando la salutai dicendole “Ciao Piccola!” che la belva uscì da quel corpo di scricciola. “Tu non chiama me picola, IO NO PICOLA!” Esclamò sbraitando e quasi frantumandomi la portiera.

Anche per me cominciò così, ma non con una pay straniera: lo scontro fu con la mia ex signora per la separazione.
Mai avuto rapporti a pagamento prima.
Cominciai dopo.


Dovetti andare in analisi per un paio di mesi.

Cominciai a frequentare escort in parallelo alle sedute di analisi.
Devo avere già scritto che consideravo e considero le une come un completamento delle altre.

Ma nel frattempo architettavo la mia rivincita. “Non può essere che io non vado dalla troia col cazzo già dritto!” fu il mio motto ed il mio credo per un anno intero, dove l'andare dalla troia col cazzo già dritto fu il mio obiettivo principale. Tutta la mia vita si incentro' sul raggiungimento di tale obiettivo.

Così non fu affatto semplice, perchè andare dalla troia col cazzo già dritto significava diventare l'animale che non ero. Io, personcina a modo e ben educata, sapevo dell'esistenza di questi individui priapomorfi capaci di scoparsi con gusto uno scadabagno arrugginito, ma non avrei mai pensato che un giorno i nostri destini si sarebbero incrociati. Ora, per riequilibrare il mio ego, dovevo diventare uno di loro. Rinnegare quindi tutto cio' a cui ero abituato, che mi sembrava regolare: la fase di conquista, i primi sguardi, il corteggiamento, il desiderio, che cresce giorno dopo giorno, il primo appuntamento, il primo bacio, la prima pomiciata, e poi le mani sulle tette, sulla figa, dentro la figa, il cazzo che prima non era duro ma che lo diventa, molto, come la sua figa, che prima non era bagnata, ma che lo diventa, molto. Tutto cancellato. Ora devo averlo gia duro e lei secca, al massimo un po di sputo o di gel. E poi sbrigarmi, eiaculare in fretta, che non ha tempo, deve lavorare.

Mi riconosco in pieno.
Anche per me fu una sorta di corso di recupero: dovevo diventare l'individuo che non si fa mettere in difficoltà da una donna.
Quello che arriva e sa cosa fare, con i suoi tempi ed i suoi modi: ma soprattutto, quello che mai permetterà alla partner di fare la cafona offensiva ed arrogante.

“Queste lo vogliono gia' dritto!” continuavo a ripetermi. “Gia'....dritto!”.

E nel tempo sono diventate proprio quelle che evito: con piena soddisfazione, perché costituiscono solo una percentuale, non poi così rilevante nella massa.
Per intenderci: a mio avviso, si tratta della stessa percentuale di isteriche dominanti che si ritrova anche tra le non pay.


Ed allora ho messo in atto una semplice strategia, cioè quella di esercitarmi ed esercitarmi ed ancora esercitarmi, il piu possibile, anche quando non era il caso.

Sembrano i miei pensieri nei primi tempi. Proprio con le stesse parole.


Fu esattamente dopo un anno che incontrai di nuovo Anita, che nel frattempo aveva cambiato zona.

Permettimi: ennesimo, chiaro segnale di totale incapacità della signora.
Il permanere in attività di alcune donne in certi settori indica spesso non una forte professionalità, bensì il di loro non arrendersi all'accettazione di non averne affatto.

Io la riconobbi subito, lei no, ovviamente, ero completamente diverso dall'anno prima. Cambiato nell'atteggiamento, nel modo di parlare, nell'abbigliamento e soprattutto avevo il cazzo già dritto.

Mon ami, non ti conosco: eppure credo tu non fossi tanto cambiato nell'aspetto, bensì dentro di te.
Eri diventato l'uomo che mai si sarebbe fatto mettere in difficoltà da una donna così imbecille.

Questa volta parlava, eccome se parlava, ma la parola giusta è mi contemplava. Credo che forse, nonostante non avessi avuto tatuaggi, non somigliassi a Vin Disel e non portassi occhiali da sole di sottomarca, la mia figura rispecchiasse quella del “barbat” che lei aveva sempre sognato, cioè uno discretamente maraglio che con le troie ci sapeva fare. Questa volta letto a una piazza e mezza, completamente nuda, lingua in bocca quasi come fossi il suo “barbat”, appunto, bocchino scoperto, ingoldonamento con cazzo rigorosamente marmoreo, 1000 posizioni, cim supplicato da lei, sua richiesta di numero di telefono mio, numero al quale lei chiamo' per quasi tutto l'anno seguente, ma che mai trovo' risposta.
E mentre guardavo il cellulare che suonava col suo nome scritto sopra me la ridevo tra me e me pensando “Ed ora che sono diventato un barbat (??!) che va dalle troie col cazzo dritto, che si fa?”.

Si fa che hai imparato ad individuare le donne imbecilli.
Ed a riderne, avendo appreso che per fortuna esistono tante altre donne: tante altre donne che imbecilli non sono affatto.
O almeno: per me è stato così.
:hi:
 
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Volendo riassumere in poche parole sono diventato punter per puro cinismo.

Posso elencare una marea di motivi, dirò i principali.
Non ho mai avuto grossi problemi a trovare donna. Però, siccome non sono bello, ma semplicemente di aspetto normale, per arrivare a mettermi insieme con una (che termine del cazzo) o addirittura solo per uscirci insieme devo fare un lavoro molto faticoso.
Avendo avuto relazioni ed avendo visto l'esperienze di amici e colleghi, ciò che conta in una relazione è "il benessere" ed il benessere è principalmente dato da due cose "salute e soldi", soltanto che se manca la salute e sei gonfio di soldi la relazione continua, se invece hai la salute ed improvvisamente i soldi mancano diventa un inferno e ti ritrovi solo.

Un individuo, di aspetto fisico normale e non ricco sfondato, con quante donne può avere una relazione che abbia una durata significativa che sia almeno di un anno? Secondo me, in media, le relazioni serie sono 5 (almeno di non fermarsi alla prima). Infatti se uno ci pensa parliamo di 5 anni di vita per starci insieme, se includiamo il tempo necessario per conoscerla ed uscirci insieme prima di dire "stiamo insieme" passano altri 6 mesi, nell'intervallo che passa tra lasciarsi e conoscere una nuova donna passano altri 6 mesi. In totale fanno minimo 10 anni.
In poche parole uno arriva a 35 anni e preso dalla paura di restare solo si accontenta dell'ultimo bidone che trova, poi dopo qualche anno scatta il divorzio per incompatibilità.
Tutto ciò è speculare e vale anche per le donne, solo che le donne (essendo gli uomini del maiali sempre a cazzo duro) possono avere molte più relazioni, peccato che hanno le ovaie con il contatore e qualcuna se non figlia prima dei 40 anni inizia a farsi i complessi mentali.

Quindi visto che sono i soldi a contare, visto che non voglio sprecare il tempo, visto che non mi voglio rovinare la vita con una pazza, ho iniziato ad andare con le PAY.

Poi ho iniziato a fidelizzare con qualche OTR, con queste ci parlo, mi messaggio e stringo un rapporto umano minimale, quanto basta per avere un po' di fica che mi tormenta al cellulare. Tanto ci sono i soldi di mezzo e fin quando ci sono quelli nessuno si fa false illusioni. Per ora la trovo la condizione ideale, magari tra un mese avrò cambiato idea, ma infondo chi cazzo dice che è obbligatorio sposarsi?
Poi quando sarò vecchio e malato creperò da solo, probabilmente dopo essermi trasformato nel vecchietto con il cappello e la panda che gira la notte per Firenze per andare a puttane.
 
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Buongiorno,io sono diventato punter esattamente a marzo 2017 per essere precisi il 9 marzo dopo 22 anni di matrimonio e 9 di fidanzamento,come si diceva all'ora ,e di assoluta fedeltà, dopo che negli ultimi due anni avevo avuto rapporti sessuali con mia moglie credo 4 volte e da lì mi sono visto costretto a ricorrere ai servigi delle signorine pay.
 
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nautilus 70

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"mi messaggio e stringo un rapporto umano minimale, quanto basta per avere un po' di fica che mi tormenta al cellulare."
Ahahah, questa è divertente e rende bene l'idea. Quando ero giovane e single non esistevano i telefoni cellulari, ma il fattore economico era anche allora alla base. Cambia tutto, ma in fondo non cambia un cazzo.
 
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10 anni fa. Poco più. Stavo con una bellissima ragazza full optional. Nonostante questo consumavo il mouse del pc scarrellando lo scibile dei siti di annunci: avevo avuto la chiamata. Poveretto credevo ancora nella fedeltà di coppia e non cedetti. Appena la storia finì non feci in tempo ad asciugarmi le lacrime che ero già attaccato alle terga della mia prima loft. Verona , stadio , milf con brio over 50 (da molti anni è sparita). Ricordo che risultai impeditissimo nel gestire elastici di mutande e giarrettiera , ricordo che al saldo precopulatorio mi disse che con 150 sesterzi avrei avuto moooooooolto di più che con cento , e la banca centrale elargì immediatamente , ricordo che quando le domandai se prendeva rai2 mi disse di no , ma che le piaceva tanto farselo leccare , e da una magistrale pecora prese la mia testa e si attaccó la mia faccia al suo buco del culo. Spettacolo. Ricordi.
 
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Punter si nasce. Concordo. A 16 anni ebbi la mia prima esperienza. Allora quello che mi muoveva non era tanto la bellezza, quanto la curiosità e la passione, piena di libidine, per la fica. Identificavo la donna con la fica. Avevo pochi soldi allora, ero un ragazzo, e gli incontri si poterono contare sulle dita di una mano sola.
Ma ero di famiglia benestante e così sfogai la ma passione con le servette che giravano per casa. Non che fossero particolarmente belle, adesso non le guarderei neppure, ma la possibilità di scostargli le mutandine e di ficcare le dita in quell’antro bagnato – accidenti come erano disinibite! – mi faceva uscire di testa. Ricordo l’ansia con cui aspettavo che i miei genitori ignari uscissero entrambi e allora mi precipitavo in cucina mi mettevo su una sedia con la ragazza a cavalcioni e ci masturbavano sino alla mia venuta. E poi l’accurata pulizia degli schizzi, che mai mia madre dovesse sospettare qualcosa. Il ricordo di quegli orgasmi non mi ha mai abbandonato per forza, pienezza e durata. Non eravamo due persone ma due sessualità che si incontravano. Di lei non me ne fregava niente ma mi facevano impazzire le sue mani quando mi stringevano l’uccello e mi incitava al grido di “vieni!”.
Poi mi sposai, non fu un matrimonio infelice, ma la passione segreta covava dentro di me.
La sfogavo durante i miei numerosi viaggi all’estero. Quando cambiavo nazione o continente mi sentivo ritornare un uomo libero e perdevo inibizioni e rimorsi. Ebbi incontri bellissimi e orrendi.
Chicago, comodino di una stanza d’albergo, album di stupende figliuole e relativo numero di telefono. Telefono e mi faccio mandare la più bella. Si presentò uno scorfano che dire brutta è dire poco. Non ebbi il coraggio di mandarla via, abbracciarla mi faceva schifo e mi feci masturbare. Con enorme sforzo di concentrazione riuscii a venire, fu un orgasmo fastidioso, lei mi chiese se ero soddisfatto, annuii e richiusi con un senso di liberazione la porta. Non un avvenimento raro se è narrato con le stesse identiche modalità in un film con Christian De Sica e Jerry Calà dal titolo, credo, “Vacanze in America”.
San Francisco, nella via del peccato. Ragazze in vetrina, illuminate da una soffusa luce rosa, veramente giovani e belle. Una si alza, si accosta al vetro, si offre. Ma non volevo essere scelto, volevo scegliere. E, con una riprovevole punta di malignità, la respinsi e ne scelsi un’altra. Mi portò in un piccolo stanzino con una poltroncina e un letto. Si sdraiò allargò le gambe mi mostrò il clitoride che iniziò a solleticare. Poi si voltò, mi mostrò il buco del culo che dilatava e restringeva con rara maestria. Fu un richiamo irresistibile e, versata la dovuta integrazione, fui iniziato all’anal.
Ora, avanti con l’età, sono di nuovo solo. Sono solo e sto bene solo. Non desidero una donna con cui prendere il caffè alla mattina. La sessualità rimane viva ma si manifesta in forme diverse. Non identifico più la donna con la fica ma con la bellezza. E con due o trecento euro posso stringere al petto stupende ragazze russe, baciare le rosse labbra, perdendomi nei loro occhi azzurri, accarezzando i biondi capelli e la pelle diafana.
Potenza del denaro!
Non nascondo che vorrei avere tutte per me quelle che più mi piacciono, magari con una preferita. ‘E il sogno dell’harem, rinnovato dal Berlusca con le sue Olgettine.
Non ho le stesse possibilità finanziarie.
Ma sono nato punter e rimango punter.
 
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Ci sono andato per la prima volta in un bordello svizzero insieme ad altri tre compagni di classe (gli unici quattro ancora vergini) l'ultimo anno di liceo. Dopo aver parlato della cosa abbiamo deciso di sverginarci così.
Quindi direi che anch'io ho iniziato per mancanza di rapporti non pay.
Dopo la fine del liceo ho avuto qualche esperienza free ma poca roba e generalmente insoddisfacente quindi il motivo per cui ho continuato ad andarci è sempre stato la mancanza/scarsità di rapporti free
 
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