Denunceresti un caso di costrizione?

Denunceresti una costrizione? Leggi il primo post per precisazioni.

  • Sì. Sono un cliente, denuncerei almeno in qualche caso.

    Voti: 27 69,2%
  • No. Sono un cliente, non farei mai denuncia o forse solo se è coinvolta una mia amica.

    Voti: 11 28,2%
  • Sì. Sono una esercente, farei denuncia almeno se posso per una collega sconosciuta.

    Voti: 0 0,0%
  • No. Sono una esercente, farei denuncia forse solo per un'amica.

    Voti: 1 2,6%

  • Votanti
    39
  • Sondaggio terminato .
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Se ti accorgessi, da fatti per te inequivocabili che una meretrice qualunque è costretta a prostituirsi oppure a farlo seguendo determinate modalità che lei non desidera, da qualcuno che le usa violenza o minaccia, ti rivolgeresti alle autorità per denunciare i fatti che conosci almeno in alcuni casi ma in generale ossia a prescindere dai tuoi rapporti con le persone coinvolte?

Partecipa e rispondi anche al sondaggio Giusto utilizzare i servizi sessuali?

Prosegue la serie di sondaggi Coscienza Civica con uno scenario immaginario ma non troppo surreale.
Da svariate discussioni è emerso che la maggior parte dei consociati del forum desidera o si augura che le meretrici abbiano spontaneamente scelto di offrirci i loro servizi e che siano soggetti liberi ed indipendenti. Sono anche emerse delle distinzioni di opinione sul reato di favoreggiamento e sullo sfruttamento collaborativo, l'azione cioè di colui che trae un guadagno dal lavoro di chi si prostituisce, collaborando con la prostituta nella sua organizzazione senza però mettere in atto alcuna forma di costrizione, violenza o minaccia. Vi chiedo di tralasciare queste forme intermedie e sulle quali si discute prendendo solo in esame la situazione fantasiosa in cui vi accorgiate o abbiate ben fondato sospetto che una meretrice si trova in stato di costrizione da parte di qualcuno e vi rendiate conto che questa situazione non è facilmente conoscibile dalle Forze dell'Ordine, tralasciando quindi anche il caso in cui vi troviate in mezzo a fatti in cui vi è già un intervento di polizia.
Per semplificare il sondaggio e i suoi risultati la risposta affermativa comprende quella di coloro che vorrebbero agire ma non sono certi di farlo in ogni caso perché dipende da quanto sono venuti a sapere della vicenda e in che modo o da altri elementi che è difficile elencare a priori; invece chi agirebbe soltanto per difendere alcune persone che conosce bene e con le quali ha instaurato un rapporto cordiale chiedo di rispondere no perché la domanda si riferisce ad una situazione immaginaria ma generale.
Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere a questo sondaggio anonimo; non sarà possibile conoscere i nick di chi ha risposto e la sua risposta.
 
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fabxpiace

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Denuncerei solo nel caso fossi sicuro al 100% che la persona coinvolta sia realmente costretta, e che sia daccordo. Che sia suo cliente o meno è irrilevante.
Personalmente quando frequentavo le russe nella mia zona, erano tutte daccordo con il loro protettore, tant'è che lo chiamavano amico. Più recentemente ho visto casi di rumene, ma anche qui, chi più chi meno son tutte in combutta col loro "fidansato", quindi no, sulle girl non ho visto casi di questo tipo.

Per quanto riguarda la situazione transeu, che conosco decisamente meglio, non ho notizia di trans sfruttate, se non per terze vie. Posso assicurare che molte di fatto sono "libere professioniste" del sesso, altre invece fanno comunità per dividere le spese.
 
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fabxpiace

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Non ho capito.

Che sia daccordo nel fare la denuncia. Perché ho avuto modo di constatare, negli anni, che alcune (non tutte) raccontano un mucchio di balle, e distinguere la realtà dalla fantasia che si creano e ti danno "da mangiare" non è semplice.

Per esempio una che ho incontrato recentemente e recensita, l'ho trovata col suo uomo (italiano e napoletano) a giocare nelle macchinette dette skill games; in fase di abbordo - social time era sola al Mondo e sfruttata (pagata poco, intendeva, solo che lei ha usato la prima parola) a suo dire. Ci siamo seduti al tavolo, io ero con un amico, e abbiam fatto conversazione tranquillamente, e mai, dico mai, ho avuto benché minima impressione di un possibile caso di "sfruttamento".
Andando a vedere il contatto su WhatsApp puoi trovare la foto dei due che si baciano; se è uno sfruttatore è molto ben celato.

A volte, come nel caso sopra, lo "sfruttamento" è solo della lingua italiana.
 
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  • #5
Va bene, il sondaggio è chiaro, il testo si capisce, l'ho già letto otto volte e non ci sono ambiguità. Poi mi rendo anche conto che è un tema su cui è umano voler tirarsi indietro per non avere grane ma cercare il modo di affermare comunque che si fa del proprio meglio.
Del resto le piramidi le hanno costruite i faraoni mica gli schiavi.
"da fatti per te inequivocabili" esprime la personale percezione di certezza, se poi uno è sicuro al 100% di cose sbagliate, capita.
"una meretrice qualunque è costretta a prostituirsi oppure a farlo seguendo determinate modalità che lei non desidera", non so bene qual'è la parte non chiara di questo ma sei il secondo su due che fa precisazioni per evitare la domanda. Oh ragazzi, basta mettere il pallino su no e inviare, l'ho fatto anonimo apposta!
Che lei sia d'accordo che io denunci il fatto. Perché la sua difficoltà non è aver paura, è che non sa scrivere giusto? Non ho chiesto se le faresti da corriere per portare in questura una denuncia sua, ho domandato se ne faresti una tu.
Sto cominciando a pensare che non c'era un modo giusto per scrivere un sondaggio su questo argomento in modo chiaro. Comunque grazie, la sostanza l'ho capita.
 
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fabxpiace

Ospite
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Lore6, onde evitare altre incomprensioni, se fossi a conoscenza diretta di una ragazza o tgirl sfruttata, farei denuncia senza problemi. Il mio non era il discorso del fare da "staffettista" per lei, ma di andare al sodo direttamente io.
Il preambolo serviva solo a comprendere, che appunto la situazione non è sempre o bianca o nera, ma spesso grigia, con la sua impalpabile incertezza che ne consegue.

Il "e che sia daccordo" significa pure: se io faccio denuncia perché per me sei sfruttata, da come mi racconti tu (perché mica conosco tutto il baillame della tua vita, e non ho controprova), e poi non è vero, come la mettiamo? Di fatto le togli la "maschera".

conseguenza:
- O le cose che mi hai raccontato finora sono vere, quindi ne consegue che sei daccordo, nel fare denuncia. E la faccio io per te (ma non a tuo nome).
- O le cose che mi hai raccontato finora sono false, quindi la denuncia NON sei daccordo (tu sfruttata) nel farla.

Claro ora; comunque avevo già risposto sopra, al primo messaggio, apponendo il pallino.
 
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Ad essere realisti, salvo casi particolari, lo sfruttamento puro non esiste da un pezzo.Non riesco a capire come e cosa denunciare, anche volendolo fare se proprio mi accorgessi di una palese violenza psico-fisica sulla esercente, se con me in questura non venisse direttamente l'interessata, cosa che, tra l'altro, renderebbe inutile la mia presenza.
Noi ancora abbiamo un'idea arcaica sulle donne..
Sono forti quanto e forse più dell'uomo e per loro, se lo vogliono veramente, uscire dal giro non è poi così tanto difficile.
Mi è venuto in mente la buonanima di quel sant'uomo di Don Gallo, che ha dedicato la vita, tra le altre cose, anche ad aiutare le prostitute a uscirsene dal giro; il suo più grande ostacolo fu la mancanza di volontà delle stesse e l'eccessivo attaccamento al denaro, non la figura di qualcun altro che usava forza o violenza psicologica.
 
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Lore, e porli in maniera più semplice questi sondaggi no???
Non si può farsi venire il mal di testa per comprende esattamente cosa intendi sapere, e rispondere con il dubbio si avrebbe dovuto risponde altro.
Scusami, ma troppi distinguo, non ci portano ad alcunché, anzi... allontanano dal problema.
In ogni caso la mia risposta sarebbe "Sì. Sono un cliente, denuncerei almeno in qualche caso"
 
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Vorrei fare una precisazione.

Il testo del sondaggio, in modo non ambiguo, parla di costrizione. Nei commenti precedenti si é spesso parlato di sfruttamento.
Mi sembrano due cose piuttosto diverse e non capisco perché le si debba mischiare. Provo a spiegarmi con degli esempi.

1. Una tipa arriva in Italia dall'Albania e alcuni connazionali che ha conosciuto la costringono a prostituirsi a suon di botte, o forse dietro la minaccia che venga fatto del male a qualche suo conoscente nel paese d'origine. Oppure inizia a prostituirsi volontariamente, senza che lo sappiano a casa, e quando decide di smettere questi conoscenti minacciano di rivelare alla sua famiglia di origine il lavoro che fa e per mantenere il segreto pretendono che continui a prostituirsi, evidentemente dividendo con loro i guadagni.
In questi casi si ha più che sfruttamento: si ha costrizione con minaccia di violenza diretta o indiretta, oppure con il ricatto.
Tengo a precisare che ritengo questi casi estremamente rari e non considero "costrizione" il fatto che una si prostituisca per ragioni economiche (spero di non aver bisogno di spiegare perché).

2. Una tipa arriva dall'Albania decisa a prostituirsi per qualche mese sulle strade italiane. Una banda di delinquenti le fa sapere che se vuole
prostituirsi su quel tratto di strada, deve pagare loro una tangente del 50%. Questa tipa non è costretta, ma sfruttata.
Lo é secondo la legge Merlin, in quanto qualcuno guadagna indebitamente dalla sua attività di prostituzione, e lo è anche secondo il senso comune, o almeno il mio, visto che la banda in questione non possiede il marciapiede e non ha nessun diritto di imporre il pizzo. Alle prostitute come a qualsiasi esercente.

3. Prendiamo l'esempio delle russe che vengono in Italia, mettono un annuncio e restano in un posto per 2-3 settimane. Si tratta di ragazze che non sanno una parola di italiano. E' evidente che si appoggiano a qualcuno che fornisce loro l'appartamento e inserisce l'annuncio sui siti specializzati, nonché a una centralinista che prende per loro gli appuntamenti. E' praticamente certo che questi individui, organizzatore e centralinista, pretenderanno dei soldi per il loro contributo.
Si tratta di ragazze costrette? Non ho motivo per crederlo e non ho mai visto segni che me lo facessero pensare.
Sono sfruttate? Secondo la legge Merlin evidentemente sì, visto che se pagano qualche organizzatore e centralinista, questi stanno sfruttando la prostituzione altrui.
Sono sfruttate secondo il senso comune? Secondo me no, perché non sta né in cielo né in terra che qualcuno fornisca questi servizi per "fare un piacere". E' normale che venga chiesto qualcosa in cambio. Si tratta quindi di stabilire quale suddivisione dei guadagni é "equa". Ma questo, in qualsiasi ambito che non fosse influenzato dal proibizionismo come lo é la prostituzione, lo deciderebbe il mercato.

Concludo dicendo che io ho votato la prima opzione, ma, esattamente come viene specificato, solo se ci fossero inequivocabili segni di costrizione. Per esempio se fossi testimone di una scena che rivelasse in maniera chiara che la ragazza viene costretta o minacciata da qualcuno. Lo specifico perché i proibizionisti hanno già scatenato in altri paesi diverse campagne, ufficialmente per convincere i clienti a collaborare nella lotta alla prostituzione forzosa, in realtà per preparare il terreno alla nostra criminalizzazione. Per esempio, si vorrebbe spingere un cliente a parlare alla polizia se vede un livido sulla gamba della ragazza, o se la vede "triste". Mi sembra evidente che si tratti di segnali molto vaghi che infatti, p.es. in Olanda, hanno portato ad un sacco di denunce prive di esito.
 
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Sono un codardo, magari anche un bastardo.

Ho votato no. Se mi accorgo che una ragazza è sfruttata giro i tacchi, per non essere complice.
Ma non denuncio. Non mi metto contro a deliquenti pronti a tutto per un'estranea.
 
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Lore, e porli in maniera più semplice questi sondaggi no???

Magari porre solo la domanda generica così per aggirarla mi fanno mille casi e la risposta è sempre dipende.
E invece no, vorrei una risposta netta, gentilmente sempre, se gradite rispondere, ad una domanda precisa, i sottocasi li ho già fatti io per evitare i dipende. E infatti mi rispondono dipende, ehh, è un mondo dificile.

Grazie a Underground2 che ci ha capito qualcosa almeno in qualche caso. Ma anche in parecchi casi. In questa frase l'ha spiegato benissimo.

Concludo dicendo che io ho votato la prima opzione, ma, esattamente come viene specificato, solo se ci fossero inequivocabili segni di costrizione. Per esempio se fossi testimone di una scena che rivelasse in maniera chiara che la ragazza viene costretta o minacciata da qualcuno.

[CUT] Quì avevo scritto due esempi ma ho cambiato idea, non voglio farne. La definizione di inequivocabile è personale e dev'esserlo per chi risponde, non per me.

Il sondaggio domanda se c'è un caso, uno solo nella tua immaginazione in cui muovi il culo e vai in questura e sono eccettuate le due situazioni ovvie in cui c'è il morto e in cui sei in pena per quella che conosci da otto anni. Che non vai a denunciare tutte le volte che vedi il vecchietto che prende dieci euro per la camera, abbi pazienza, ci arrivo da solo.
 
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"Denunciare" significa avere a che fare con FFOO e con magistrati.

Due categorie che - per rimanere sul vago e sul neutro - non godono della mia stima.

E questo nulla ha a che vedere col fatto che - per chi ci e' passato - essere testimone e' peggio che essere imputato, che vieni comunque sputtanato , che comunque rischi etc etc.

Il punto e' che non so chi sia peggio fra un (cosiddetto) delinquente e un (cosiddetto) tutore della legge.

Il tutore della legge suddetto, tempo fa mi ha multato per l'importo di 500 euro, per cui considera me un delinquente. Per cui caso mai lo sfruttatore sarebbe un mio collega (!)

Piu' in generale, il problema non sono i crimini. Il problema e' la (cosiddetta) giustizia.
 
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Ti ringrazio per la partecipazione al sondaggio che ho lanciato.
Come si discuteva poco sopra, disgraziatamente non hai compreso la domanda.

Piu' in generale, il problema non sono i crimini. Il problema e' la (cosiddetta) giustizia.

Che soluzione proponi?
Su che cosa basi la tua sicurezza personale?
Naturalmente ti rendi conto che quando cammini solo per strada, tra molte persone che non ti aggredirebbero perché non è nel loro carattere ce ne sono altre che si astengono per timore che qualcuno accorra in tua difesa oppure per timore della sanzione pubblica. Poiché tu non credi nella protezione della Forza Pubblica come puoi sentirti sicuro in mezzo agli altri?
 
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Vorrei fare una precisazione.
Il testo del sondaggio, in modo non ambiguo, parla di costrizione. Nei commenti precedenti si é spesso parlato di sfruttamento.
Mi sembrano due cose piuttosto diverse e non capisco perché le si debba mischiare.........

E' una precisazione inutile.
Ti sei soffermato sul senso letterale dei termini.
Se qualcuno costringe qualcun altro a prostituirsi evidentemente, sempre nel contesto di cui si sta discutendo, lo fa per tornaconto personale, nella maggior parte dei casi economico e a volte anche con l'ausilio della forza.
Ragion per cui "costrizione" e "sfruttamento" sono collegate da filo diretto, visto che non c'è costrizione che non porti allo sfruttamento.
E' del tutto inutile fare esempi del tipo:
"io costringo mia moglie a farsi sbattere da un altro perché godo nel vederla"..
non è di questo che si sta parlando.
E' ancora più inutile fare l'esempio della russa che non parla la lingua e si rivolge al professionista di turno per la redazione degli annunci e la messa on-line degli stessi.
Non corrisponde né allo sfruttamento né tanto meno alla costrizione .. semmai favoreggiamento ma è un discorso talmente lungo che solo al pensiero vien il mal di testa...
Per approfondimenti ti consiglio di chiedere a Francostars... :)
 
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Guarda che molte fanno un debito prima di venire qua e spesso sanno cosa li succederà.
Ho conosciuto una ragazza che anni fa era partita con contratto di lavoro come segretaria in mano e alla fine era tutto falso è riuscita a rimpatriare grazie ad un cliente dispiaciuto per lei. Ma è l'unica che ho conosciuto fino ad oggi.
 
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Ti dico solo che un Uomo ha bisogno di poliziotti e magistrati (e di governi...) tanto quanto un pesce ha bisogno di una bicicletta.

Sarebbe sbagliato da parte mia, nello spirito del sondaggio, pretendere di decidere che una risposta mi sta bene e un'altra no. Sempre nello spirito del sondaggio, che tratta di una questione pratica (difatti domandavo se faresti qualcosa, non se è giusto farlo) ti chiedevo che alternative proponi.
La domanda del sondaggio nel caso di una persona come te che non crede nella protezione pubblica manca di generalità ed è mal posta. Ho parlato di rivolgersi alla polizia perché da questo è considerato da tutti il modo più comodo di intervenire ma se sei un capo mafia e ci mandi qualcuno dell'organizzazione va bene lo stesso.
 
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No che non denuncerei nulla....cosa denuncio che ho famiglia??

In questi particolari reati il meno è denunciare....la cosa va avanti, mica finisce lì....e puoi benissimo essere risentito dalla pola/caramba giorni dopo la denuncia e sicuramente ti tocca testimoniare in tribunale, con relative notifiche a casa....

Come tanti, vado a ragazze per non avere il minimo disturbo, di nessun tipo, e mi metto a denunciare, cioè me li provoco io i casini??

Senza contare, poi, eventuali ritorsioni del papponi o sui amici....che fai se ti trovi la mattina la macchina scassata o cose simili?? Che spieghi in famiglia??


No nessuna denuncia
 
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A me fanno schifo e vomitare anche i papponi con cui le prostitute sono consenzienti figuriamoci gli schiavisti!
 
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