Poi anche qui sono convinta che ci sia pudore più di quanto si pensi. E non mi sembra qualcosa di strano. Si può avere pudore nel raccontare un incontro e non mille altri. Un'emozione (bella o brutta) e non un pompino.
Dirglielo o non dirglielo, questo è il problema...
- Creatore Discussione Ronghail88
- Data di inizio
@spezia&vizi:
cerco di spiegarmi meglio.
Se ti capiterà di leggere recensioni di noialtri iscritti e freguentatori di escort, leggerai dettagli, descrizioni, particolari a volte molto forti.
E' dunque curioso leggere che comunque esiste un pudore che limita le persone di questo forum, quando sono fuori da esso e si trovano nella vita di tutti i giorni.
Ancor più curioso è il rilevare che questo pudore ha qualche riflesso anche negli incontri con le escort; incontri che, quando vengono descritti qui nel forum, sembrano invece scatenati e totalmente libertini.
Ma non è nulla di che, è solo una mia riflessione personale: non c'è nulla per cui inquietarsi, madame.
cerco di spiegarmi meglio.
Se ti capiterà di leggere recensioni di noialtri iscritti e freguentatori di escort, leggerai dettagli, descrizioni, particolari a volte molto forti.
E' dunque curioso leggere che comunque esiste un pudore che limita le persone di questo forum, quando sono fuori da esso e si trovano nella vita di tutti i giorni.
Ancor più curioso è il rilevare che questo pudore ha qualche riflesso anche negli incontri con le escort; incontri che, quando vengono descritti qui nel forum, sembrano invece scatenati e totalmente libertini.
Ma non è nulla di che, è solo una mia riflessione personale: non c'è nulla per cui inquietarsi, madame.
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Giusta osservazione Lafayette ma, perlomeno per quanto mi riguarda, parlavo di reticenza solamente con le fidelizzate con le quali il rapporto, sessuale e non, è rivestito di un briciolo di affetto e simpatia.
Limitatamente a questi casi quindi concordo con le sfumature evidenziate da spezia.
Inoltre siamo nel posto giusto per affermare che l’anonimato consente qualche licenza, l’esposizione sociale e anche quella emotiva no e questo aspetto alle volte si manifesta sotto forma di pudore. Non c'è niente di strano in tutto ciò a mio parere, poi boh forse ci sono dettagli che non riesco a cogliere.
Limitatamente a questi casi quindi concordo con le sfumature evidenziate da spezia.
Inoltre siamo nel posto giusto per affermare che l’anonimato consente qualche licenza, l’esposizione sociale e anche quella emotiva no e questo aspetto alle volte si manifesta sotto forma di pudore. Non c'è niente di strano in tutto ciò a mio parere, poi boh forse ci sono dettagli che non riesco a cogliere.
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Infatti e mi sembra più che comprensibile. Forse boh Lafayette dà al termine pudore altri significati . Qualcosa come "ipocrisia" che invece non c'entra niente
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@spezia&vizi
@oblomov:
come ho scritto anche poco fa in Napilandia: era solo una riflessione alla buona.
Probabilmente dovrò approfondire meglio, e per mio solo conto, tante distinzioni che mi sembra di cogliere in questo forum.
Nulla per cui inquietarsi, comunque.
Ci mancherebbe altro.
@oblomov:
come ho scritto anche poco fa in Napilandia: era solo una riflessione alla buona.
Probabilmente dovrò approfondire meglio, e per mio solo conto, tante distinzioni che mi sembra di cogliere in questo forum.
Nulla per cui inquietarsi, comunque.
Ci mancherebbe altro.
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Come ti ho scritto di là non mi inquieto, ti sto rispondendo non mi pare strano no? Ciao!
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Bene... abbiamo due riflessori (neologismo coniato al momento)... 
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Bravo... esattamente questo intendevo... è ovvio che il dire o non dire sarebbe nei confronti della "fidelizzata" con la quale instauri un rapporto che, almeno per me, va un attimino oltre la mera scopata...
Con altre con le quali non c'è tale feeling, sai che mi frega di dirlo o meno... anche se forse, comunque, sarebbe meglio tenerselo per se... meno parli, meglio è... si sa mai...
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Spesso i due aspetti viaggiano di pari passo, o, almeno, ricevono reciproche influenze.
Premettendo che le generalizzazioni sono delle euristiche necessarie quanto potenzialmente perniciose, preciso che quando ho scritto quanto sopra, avevo in mente la classica situazione della pay straniera che non riesce a fare due più due e rendersi conto che il suo pappa-fidanzato è in realtà un pappa e basta, che la mollerà senza un secondo di ripensamento al primo cambio di convenienza.
Indubbiamente l'emotività gioca un ruolo non secondario nell'affossare l'intelligenza in questi contesti relazionali: non saprei più dire quante volte ho assistito (più o meno da vicino) alla solita storia della pay sfruttata e abbandonata, cosa resa possibile dal fatto che delle condizioni pregresse di privazioni affettive, violenze od altro, le avevano portate a affidarsi ad individui palesemente farlocchi, che solo un fesso poteva non decodificare alla prima occhiata.
Concordando, mio Maresciallo, l'assoluta difficoltà di tantissime pay a far maturare il proprio modo di gestire e relazionarsi serenamente con i propri sentimenti (cosa, questa,che spesso affligge anche le pay ben munite di intelletto, e direi che anche in questo spettabile forum osserviamo casistiche di tal specie), occorre puntualizzare che la tal cosa tuttavia costituisce un'aggravante dei comportamenti di tanti clienti.
Mi riferisco agli innumerevoli casi nei quali, una volta partito l'innamoramento (e, fin qui, nulla si può fare), si tenta di gestire la relazione applicando i propri metri e le proprie consuetudini a queste ragazze, generando in tal modo infinite concatenazioni di fraintendimenti e delusioni.
Ricorrendo alla solita euristica, occorrerebbe tener presente che, per definizione, la stragrande maggioranza delle pay vive alla giornata, e cercare di circoscriverle entro il perimetro di una vita ben programmata, strutturata, sostenibile nel tempo, significa essere per lo più entrati in un vicolo cieco (e, generalmente, a tutta velocità).
Questo obiettivo è perseguibile, ma occorre avere contemporaneamente presenti una pay ormai ben matura nelle sue esperienze ed un cliente maturo nella sua affettività ed intelligenza.
Una lotteria.
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Bene... abbiamo due riflessori (neologismo coniato al momento)...
La tua interessante nota mi fa venire in mente la dura, ma forse in qualche modo attinente Reflektor degli Arcade Fire ( con David Bowie ai cori):
https://www.youtube.com/watch?v=LrEl6oW6u-I
@Infizz:
Le sue considerazioni sono come sempre dure e spietate ma molto utili, Professore.
Il brano degli Arcade Fire che ho citato sopra mi sembra costituirne una giusta colonna sonora, tra l'altro.
Grazie.
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@spezia&vizi:
No, quella è l'eucaristia o eucarestia.
L'euristica direi che ha a che fare con Kant:
http://www.treccani.it/enciclopedia/euristica/
No, quella è l'eucaristia o eucarestia.
L'euristica direi che ha a che fare con Kant:
http://www.treccani.it/enciclopedia/euristica/
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Io me ne so rendere conto abbastanza presto se no mica chiudevo. È logico che prima uno deve metterla alla prova una persona. E una seconda occasione non si nega a nessuno. Se per mesi fossi stata a sbavare dietro a sto farloccone allora sì sarebbe stato un problema.
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