Mi sono letto tutte le undici attuali pagine di discussione e le ho trovate molto interessanti, al punto tale da farmi venire voglia di intervenire per dire la mia, sebbene non ritenga la mia opinione o la mia esperienza particolarmente significativa o rilevante rispetto a quanto già detto.
(Sia detto per inciso: utilizzo questo forum soprattutto per motivi pratici, scrivere e leggere recensioni, scambiarsi informazioni su loft, location, OTR e simili, e raramente intervengo in discusssioni più "generali". Tuttavia, quando mi capita di leggere casualmente alcune di esse, sono molto contento che esista un posto come questo, in cui noi che ci dedichiamo al sesso a pagamento, sia che ci consideriamo "punter" sia "puttanieri", possiamo scambiarci più o meno serenamente le nostre opinioni e chiacchierare in anonimato di argomenti che hanno rilevanza nelle nostre vite eppure ci sono normalmente preclusi nelle nostre normali conversazioni quotidiane, per via di tutta una serie di convenzioni sociali che rendono "tabù" tali argomenti con la maggior parte dei nostri interlocutori abituali. A questo proposito avevo trovato molto interessanti e condivisibili alcune delle osservazioni di Lafayette di qualche pagina fa. Fine dell'inciso).
Premesso che costituisce elementare norma di cautela non lasciarsi andare troppo nella relazione con una "pay" per non rischiare di "bruciarsi" le ali (o di farsi "sfruttare" economicamente oltremisura, rovesciando sostanzialmente i rapporti di forza) e che non sto certo parlando di "innamoramento", né tanto meno di "amicizia", non sono d'accordo con chi vede il rapporto con una prostituta come una semplice botta e via, in cui evitare ogni tipo, anche minimo e innocuo, di coinvolgimento emotivo.
Certamente anch'io ho sentito spesso e volentieri la voglia di cambiare per eccitarmi e appartengo anch'io alla categoria (letterale) delle centinaia di ragazze diverse in una ventina d'anni di "carriera" (credo per altro che tali numeri debbano stupire pochissimo da parte di assidui frequentatori di questo forum; ci sarà certo chi si limita a frequentazioni occasionali, ma penso che molti di noi siano invece particolarmente legati a questo stile di vita, il che non vuol dire necessariamente "schiavi di un vizio" a mio modo di vedere). Tuttavia ho avuto e ho anch'io le mie "fidelizzate", con cui spesso si sono creati rapporti particolarmente GFE. Ciò non significa che mi illuda particolarmente sul loro conto o che mi aspetti che me la diano gratis, ma che ai miei occhi si tratta non solo di corpi per una svuotata rapida di palle (certo, nella vita spesso ci vogliono anche quelli), ma di "persone" con cui mi fa piacere passare un po' di tempo e fare quattro chiacchiere, pur essendo consapevole che si tratta di un rapporto professionale e che mi stanno semplicemente fornendo un servizio.
Se mi concedete il paragone un po' puerile, è un po' la differenza tra andare in un bar dove ti servono un caffè sbattendotelo sul tavolo con un mugugno e con un'espressione del tipo "sbrigati a berlo che mi occupi il bancone" e andare invece in uno dove la barista ti sorride, ci fai quattro chiacchiere ed è contenta di vederti. Significa che ci uscirai assieme o che sia disposta a farti il caffé gratis? Significa che non puoi scegliere domani di andare in un altro bar e che se lo fai il giorno dopo lei ti accoglie col muso? Non credo. Penso solo che spesso risulti più piacevole andare lì che nel primo bar che ho descritto, anche se qualche volta verrà voglia comunque di provare la nuova marca di caffè o il nuovo zucchero di canna dell'ulteriore baretto all'altro angolo.
Ad ogni modo, per tornare on-topic. Sono d'accordo con molte delle osservazioni di Infizz riguardanti euristica e generalizzazioni. Secondo me, è molto difficile fare affermazioni apodittiche e enunciare regole di comportamento generali: la massima saggezza (che poi nasce dalla più banale delle esperienze di vita) è quella di regolarsi caso per caso. A molte pay (ma mi verrebbe da dire "a molte donne") dà semplicemente fastidio sentirsi raccontare le esperienze che hai avuto con altre: alcune preferiscono fingere di non sapere che vai con altre pay (per quanto irrazionale tale atteggiamento sia). Altre si impicciano o cercano di riprodurre in un rapporto con un cliente gelosie e possessività proprie di altri tipi di relazioni (e queste vanno semplicemente lasciate perdere e/o mandate a quel paese, a mio parere).
In altre circostanze, tuttavia, mi sono capitate ragazze (o donne) a pagamento con cui ho tranquillamente parlato di altre mie esperienze dello stesso tipo, talvolta anche divertendomi un casino, come è stato riportato anche da altri nel corso di questa discussione, e secondo me, quando si crea questo tipo di complicità, finisce per risultare molto piacevole il fatto di aver trovato una persona con cui condividere questo tipo di argomenti, visto che forse poche persone (tranne un collega punter e appunto una prostituta) potrebbero capirli meglio. Certo, uno potrà dire: ti starebbero ad ascoltare gratis? Probabilmente no, ma che ti frega? Fa parte del servizio: se loro sanno dare l'impressione di aver piacere a chiacchierare con te, perché non godersi anche questa parte?
Concluderò con un'esperienza recente. Ho da qualche mese una nuova "fidelizzata". È una donna relativamente matura (non vecchia, ma neanche giovanissima: e qui mi vengono in mente le parole di Infizz sull'equilibrio che chi fa questo mestiere a volte non può possedere se molto giovane e con una vita fortemente instabile). Dal punto di vista sessuale ed economico ci siamo trovati a meraviglia fin dall'inizio: accordi chiari, gusti simili, forte coinvolgimento. Da subito abbiamo anche parlato piacevolmente delle mie esperienze del passato. A parole, non gliene fregava niente che io andassi con altre. Quando però è successo che mi sia fatto una che lei conosceva (senza per altro interrompere bruscamente la nostra frequentazione: anzi, avevo continuato ad andare da lei a brevissima distanza), lei è sembrata non prenderla benissimo e io ho registrato mentalmente la cosa e mi sono chiesto se mi trovavo meglio con lei o con l'altra. Dato che ho concluso che, al momento, le esperienze più soddisfacenti (da tutti i punti di vista: qualità del sesso, qualità e quantità del tempo passato insieme in generale, rapporto qualità/prezzo...) le facevo con lei, ho lasciato perdere l'altra. Ebbene, a distanza di qualche mese la cosa ha avuto risvolti positivi, dato che ho cominciato a poter usufruire, per spontanea volontà di lei, di tempo e servizi extra senza alcun aumento tariffario. E, come raccontava Lafayette, ho cominciato a frequentarla occasionalmente non solo per sesso e non solo a pagamento (per esempio la scorsa settimana siamo andati banalmente al cinema, senza nessun secondo fine, senza sesso e senza nessun pagamento da parte mia, se non il biglietto del cinema che presumibilmente avrei offerto lo stesso anche se ci fossi andato con una mia amica qualsiasi o con una mia collega di lavoro). Significa che sia diventata una mia amica? Ma no, rimane sempre semplicemente una prostituta con cui mi trovo molto bene. Significa che io mi stia facendo "prendere" o che sia "cotto" di lei? Macché, la trovo soltanto una persona piacevole da frequentare anche al di fuori delle scopate che mi faccio con lei a pagamento. Significa che un'esperienza del genere sia facilmente ripetibile con altre professioniste? Ma neanche per idea, è l'eccezione che conferma la regola! Normalmente le ragazze-pay stabiliscono dei ben precisi limiti e confini che solo rarissimamente alcune oltrepassano parzialmente, per motivazioni per lo più imponderabili e non riproducibili.
Nota finale: con la ragazza/donna di cui sto parlando, capita ancora che parliamo di mie esperienze del passato con altre prostitute, a volte in maniera anche molto divertente, aperta, veramente piacevole. Ma, dopo la topica beccata quand'ero andato con quella sua "amica", ometto di parlarle di altre ragazze che mi capiti di frequentare contemporaneamente a lei. Perché io non abbia il diritto di farlo? Assolutamente no, per motivi meramente pragmatici, perché il rapporto con lei mi piace così com'è e ritengo che mi convenga fare di tutto per matenerlo tale.
Lei si immaginerà che comunque io vada anche con altre? Penso di sì: dato che ha avuto modo di conoscermi, non credo che sia tanto ingenua da pensare che io le sia assolutamente "fedele" (qualunque cosa questo possa singificare per una prostituta), tuttavia mi sono fatto l'idea che "preferisca non sapere" e a questo mi attengo. Del resto, per tante altre cose, invece, con lei posso rilassarmi parlando liberamente di tutto, quindi non mi costa certo molto essere reticente rispetto alla mia attività di puttaniere (reticenza che del resto di regola tendo già a mantenere anche con le altre pay, in linea di massima, a meno che, appunto, non si creino situazioni particolari, imponderabili, irripetibili, imprevedibili a tavolino).