Sappiamo tutti che in certi momenti l'uso di parole forti può essere molto eccitante. E che tra queste parole "puttana" e i suoi numerosissimi sinonimi occupano un posto d'onore. In un rapporto free non occasionale c'è tempo per conoscersi e armonizzarsi, anche su questo. Ma che dire dei rapporti pay? Mi viene un po' da pensare che sia un po' come "parlare di corda in casa dell'impiccato". O, come forse direbbe il collega Lafayette, "parlare di lama in casa del ghigliottinato"
Forse sono stato traumatizzato da una delle mie primissime esperienze da puttaniere. Ero ai preliminari con una mulattona latina dalle belle bombe e per giustificare il mio impaccio dissi "non sono abituato ad andare a puttane". Lei si fermò di botto, mi diede un'occhiataccia e addirittura accennò il gesto di dare uno schiaffo "non ripetere più quella parola!". Mi scusai e il rapporto terminò comunque in modo molto gradevole. Però mi rimase il timore. Non osai ripetere l'esperienza nemmeno quando un pay quasi me la tirò quasi fuori lei: "Dai, porco!" (ero tra le sue cosce) risposi "sono un porco perché vado... dalle ragazze come te". :scratch_one-s_head:
Così rimasi sorpreso quando spontaneamente una fidelizzatissima mi disse, in social time, tranquillamente cose come "a fare la puttana non si guadagna più" e un'altra volta alla domanda (che, lo so, non si dovrebbe fare) "da quanto tempo fai..." completò "...la puttana?".
Così gradualmente ho cominciato a fare qualche tentativo, e non ho più avuto reazioni negative. Ho selezionato: evito di dirlo con le pay categoria "fidanzatina" e lo faccio con quelle più, diciamo, aggressive e disinvolte.
Può essere che ormai puttana non sia quasi più visto come un insulto? Certamente "troia" è molto più forte, ma le ragazze me lo hanno passato senza dire nulla. Sinonimi come "bagascia", "baldracca" e "zoccola" forse colpiscono meno perché meno usati, quasi vintage, e forse le straniere non ci sono abituate.
Mi piacerebbe molto sentire esperienze e opinioni dei colleghi, e ancor di più quelle di esercenti, ex-esercenti, e non-esercenti.
Forse sono stato traumatizzato da una delle mie primissime esperienze da puttaniere. Ero ai preliminari con una mulattona latina dalle belle bombe e per giustificare il mio impaccio dissi "non sono abituato ad andare a puttane". Lei si fermò di botto, mi diede un'occhiataccia e addirittura accennò il gesto di dare uno schiaffo "non ripetere più quella parola!". Mi scusai e il rapporto terminò comunque in modo molto gradevole. Però mi rimase il timore. Non osai ripetere l'esperienza nemmeno quando un pay quasi me la tirò quasi fuori lei: "Dai, porco!" (ero tra le sue cosce) risposi "sono un porco perché vado... dalle ragazze come te". :scratch_one-s_head:
Così rimasi sorpreso quando spontaneamente una fidelizzatissima mi disse, in social time, tranquillamente cose come "a fare la puttana non si guadagna più" e un'altra volta alla domanda (che, lo so, non si dovrebbe fare) "da quanto tempo fai..." completò "...la puttana?".
Così gradualmente ho cominciato a fare qualche tentativo, e non ho più avuto reazioni negative. Ho selezionato: evito di dirlo con le pay categoria "fidanzatina" e lo faccio con quelle più, diciamo, aggressive e disinvolte.
Può essere che ormai puttana non sia quasi più visto come un insulto? Certamente "troia" è molto più forte, ma le ragazze me lo hanno passato senza dire nulla. Sinonimi come "bagascia", "baldracca" e "zoccola" forse colpiscono meno perché meno usati, quasi vintage, e forse le straniere non ci sono abituate.
Mi piacerebbe molto sentire esperienze e opinioni dei colleghi, e ancor di più quelle di esercenti, ex-esercenti, e non-esercenti.