demendacio ha scritto:Il discorso e' un po' più articolato... Legali i bordelli in soli due stati degli Sati Uniti. Non e' che a New York non ci si può prostituire. La prostituzione e' lecita ed in alcuni casi legale nella maggior parte dei paesi civili industrializzati. Gli svedesi sono una "anomalia"... anche perchè le donne spesso e volentieri si prostutuiscono volontariamente per arricchirsi non solo per mantenersi...
No, un solo stato. Nel Rhode Island non é più legale, resta solo il Nevada.
Ci si può prostituire a New York? Cosa te lo fa pensare, il fatto che si veda una prostituta nel film "Eyes wide shut"? Il fatto che la prostituzione sia illegale non implica necessariamente che non esistano le prostitute e i loro clienti. Ma potrei sbagliarmi, sono curioso di conoscere le tue fonti.
contemax1962 ha scritto:Underground2 ha scritto:Su una cosa però sono quasi certo: questa tempesta persecutoria non se ne andrà da sola. Se non ci muoviamo e non cominciamo a lottare anche con cattiveria per i nostri diritti, questi diritti verranno spazzati via.
hai qualche idea in proposito alla lotta da intraprendere?
Purtroppo no, ma se non si trova il coraggio di venire allo scoperto per difendere il proprio diritto di andare a puttane le cose non potranno che peggiorare. Capisco che abbiamo tutti qualcosa da nascondere, chi é sposato, chi va a trans... Sono allibito nel vedere come anche nei commenti online agli articoli di giornale, dove l'anonimato é assicurato, pochissimi dicono "io vado a puttane". Il voto serve a poco, entrambi gli schieramenti sono ostili ai clienti. Tanto per cominciare, essere "cattivi" vuol dire non lasciarsi intenerire dal vittimismo ricattatorio di chi dice che il nostro "egoismo" rende possibile la schiavizzazione delle prostitute immigrate. Io faccio il punter da 10 anni e mi sono convinto che quelle costrette sono pochissime, soprattutto tra le latino americane (e i trans). Magari sono un po' sfruttate, ma molto meno di un operaio ucraino o un camionista polacco. Ma se una donna comincia a strillare che "sono tutte schiavizzate per colpa di voi clienti che alimentate il mercato" il nostro istinto cavalleresco prende il sopravvento e genera sensi di colpa e aggressività verso gli altri clienti. E invece penso che la maggior parte di noi siano persone per bene, pronti a venire in aiuto delle ragazze costrette. Non cadiamo nella trappola di chi ci manipola con le lacrime e ci aizza l'uno contro l'altro.
Essere più specifico mi porterebbe a un discorso troppo lungo.
stupore_e_meraviglia ha scritto:per il futuro, invece, penso ci dovrebbe essere una seria riflessione prima di votare a vanvera, evitando come la peste di dare in mano il governo delle nostre mutande, otre che della nostra libertà, a conclamati integralisti che ritengono di risolvere le complessità a colpi di proibizionismo
Citami un politico che abbia il coraggio di dire pubblicamente che un uomo ha il diritto di andare con una prostituta adulta e consenziente e che non é una cosa ignobile. Sono pronto a votare per lui.