Però......
Ti cito:
Le direi che la sua scelta è una libertà , ma come tutte le libertà , naturalmente sempre a mio avviso, devono anche considerare il fatto di non recare un dolore ad altri, in questo caso il sottoscritto e la madre (discorso sempre per astratto in quanto non ho figli).
Potrebbe dire lo stesso del "papino" che è un puttaniere e che reca disonore e dolore alla moglie e ai figli...
??????...
Siete strani andate a puttane
Ma ritenete una brutta cosa fare la puttana
Se tutti la pensassero così..e di conseguenza alle ragazze fosse inculcato questo dogma(che cmq lo è in Italia) vorrei vedere come fareste...
Federica tutta la vita????
??
E' vero Curvy siamo strani, diversamente non saremmo punters.
Andiamo a puttane perché ci piacciono troppo le belle ragazze, o anche quelle meno belle ma più “maiale”, con cui possiamo sfogare tutti i nostri istinti primordiali, con cui possiamo svestirci della nostra ipocrisia quotidiana, del nostro ben pensare, e lasciarci andare come magari non riusciamo più a fare con la moglie o con la fidanzata di turno (o forse non abbiamo mai fatto) (troppo rispetto, troppa abitudine, troppa paura di metterci alla prova e di "toppare").
Pagando possiamo invece avere delle "tope imperiali", che sarebbe impensabile avere diversamente, irraggiungibili o troppo difficili da raggiungere, e soprattutto senza fastidiosi feedback; una botta e via, via una sotto l'altra; e se va male puoi sempre giustificarti dicendo che era un “missile”.
Qualche volta, quando giro di sera nelle note strade della perdizione mi sembra di ruotare in un girone dantesco, con gente che corre assatanata da una ragazza all'altra, percorrendo km e km in auto (alla fine ho sempre il serbatoio vuoto!), cercando di arrivare prima e non farsi fregare dal collega, e mi rendo conto di fare parte anche io di questa moltitudine irrequieta.
D'improvviso per una gonnellina troppo corta si perde il lume della ragione e si farebbe qualsiasi cosa per averla, salvo poi pentirsi per aver preso il solito "missile", la solita delusione, a fronte di aspettative molto elevate; la colpa in genere è solo nostra, che con lo sguardo annebbiato dal desiderio, preferiamo non perderci nei preliminari; spesso basterebbe non essere troppo precipitosi e chiedere qualche informazione in più.
E poi il giorno dopo hai già dimenticato e sei pronto a ricominciare come se nulla fosse.
E' vero molti ritengono una cosa brutta fare la puttana e aborrirebbero solo il pensiero che qualcuno della propria onorata famiglia si dedicasse a tale "professione"; molti disprezzano le prostitute, come d'altra parte, le prostitute in genere disprezzano noi, considerandoci solo come dei polli da spennare, come degli stupidi da sopportare, talvolta anche poco puliti e tutt'altro che piacevoli.
Quando ho iniziato a frequentare le OTR pensavo fossero delle persone terribili, sporche, piene di malattie, ladre, furbe, pericolose, senza dignità e senza rispetto, drogate e perse, sfruttate e approfittatrici, insomma dei rifiuti della società da disprezzare.
Pensavo anche d’altra parte che potessero comunque guadagnare tantissimo e potessero fare volendo una bella vita, avere belle macchine, bei vestiti, belle frequentazioni, cosa di cui ho dovuto presto ricredermi, avendo frequentato qualche OTR al di fuori degli orari di lavoro.
Sono stato attratto dalla bellezza, dalla gioventù e dalla perdizione, ma quest’ultima proprio non l’ho mai trovata; caso mai se c’era uno perverso e perduto quello ero io.
Ho trovato solo ragazze splendide, molto pulite e attente alla salute, rassegnate al sacrificio, forse apparentemente fredde e professionali, ma dentro nel loro profondo dolcissime e sensibilissime.
Ho frequentato ragazze albanesi e rumene, entrando con alcune in stretta confidenza, scoprendo un mondo completamente diverso da quello che pensavo.
Di fronte a quello che sopportano per aiutare le famiglie in condizioni disagiate, ai sacrifici e alle privazioni cui si sottopongono, ricattate e sfruttate da tutti, mi sono sentito un verme.
Anche dietro la ragazza più splendida, alla ragazza più antipatica o scorbutica, perfino dietro al tanto deprecato “missile” vi sono problemi enormi, per noi impensabili e incomprensibili.
Adesso quando vedo una ragazza sulla strada, bella, brutta, stupida, furba, simpatica o antipatica che sia, penso sempre che dietro all’apparenza c’è una storia di problemi e di sofferenza per noi inconcepibili, e che nel profondo c’è più dignità e forza d’animo e orgoglio di tanta gente “rispettabile” che conosco.
Dietro la corazza che vestono per sopravvivere al loro lavoro durissimo si nascondono spesso ragazze dolcissime e fragilissime, con cui risulta piacevolissimo trascorrere qualche istante togliendo ciascuno la propria maschera.
Nella vita “normale” non sono molto diverse dalle nostre figlie o dalle nostre fidanzate, sono solo state più sfortunate e hanno dovuto fare delle scelte durissime per aiutare le loro famiglie o anche solo per sperare in un futuro migliore, diverso da quello di miseria e schiavitù domestica che le attendeva nei propri paesi di origine.
Non penso certo che fare la puttana sia un lavoro ammirevole e non penso nemmeno che sia bello vendere il proprio corpo, anche perché non conosco nessuna che sia contenta di farlo e che non sia spinta da seri problemi economici, o, più semplicemente, aspiri ad una vita migliore, ma penso comunque che in questa “professione” talvolta vi sia più dignità e grandezza d’animo di tanti lavori “ordinari”, e quindi non vi sia proprio nulla di disprezzabile.