eh le palle... le palle...

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...avercele le palle (!)
Di quando in quando nascono discussioni circa la scarsa opinione che le girl - in particolare straniere e in particolare di certe provenienze - hanno di noi (non dimentichero' mai l'espressione letta qui una volta: "italiani morti di figa"

SI puo' condividere o meno. Non discuto su questo. Ma porto alla vostra attenzione un fatto di cronaca accaduto recentemente e un commento che ho letto da qualche parte

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http://roma.repubblica.it/cronaca/2...ista_reagisce_uno_dei_banditi_muore-78524107/


Fiumicino, rapina in un locale
la barista reagisce, uno dei banditi muore
di EMILIO ORLANDO
13 febbraio 2014
Sono entrati in due in un bar di Fiumicino per una rapina, la barista ha reagito e con un coltello ne ha colpito uno che poco dopo è morto. E' successo a Fiumicino, in un locale di via Hermada. La coppia di malviventi armati di pistola è entrata con i volti coperti esplodendo 4 o 5 colpi in aria. La dipendente straniera di origine romena di 39 anni ha afferrato uno dei coltelli che aveva sul bancone ed è riuscita a colpire uno dei due. I banditi sono poi scappati a bordo di un'auto verso via della Scafa. Poco dopo la vettura ha sbandato, e quando la coppia ha aperto le portiere per proseguire la fuga a piedi, uno dei due - di circa 30 anni - è stramazzato a terra per le coltellate che aveva ricevuto.

Il cadavere dell'uomo, un giovane di 29 anni che risulta essere un pregiudicato, è stato infatti ritrovato in un terreno incolto tra via Vellere e via della Scafa, a ridosso di una siepe e di una rete di recinzione. Nelle vicinanze è stata trovata anche una pistola. Il complice è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Fiumicino in via Vellere, pochi minuti dopo la rapina e l'allarme lanciato dalla barista.

L'area è stata presidiata dagli agenti del commissariato di Fiumicino e della Scientifica, per rilievi ed accertamenti. Il luogo si trova a circa 500 metri dal bar Coffee Break dove c'è stata la rapina intorno alle 19 e 30. Anche lì la Polizia Scientifica ha eseguito i rilievi. Gli inquirenti stanno compiendo degli accertamenti per verificare se ci fosse anche qualche altro complice.

Il bottino della rapina ammontava a 350 euro.

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Ed ecco il commento (non e' mio):

*****************************
Sapete cosa penso?

Che se la vittima fosse stata italiana non avrebbe reagito.

Perchè in Italia ormai c'è una situazione di tale caos che la differenza tra bene e male non esiste più, dove chi dovrebbe essere punito rimane impunito anche di fronte all'evidenza e questo fa parte di un disegno più ampio.
L'obiettivo: fiaccare gli animi, spegnere il fuoco del nazionalismo.

Moralisti da bar, falsi perbenisti che sentenziano in difesa dei figli di buona donna, debosciati che ci riempiono le case con le loro puttanate di gossip, garantismo suicida, tutto serve a creare disordine e caos.

Dove regna il caos farsi i cazzi propri diventa facilissimo.
Dove nessuno sa più dove sta di casa il giusto e lo sbagliato i parassiti prosperano.
E per parassiti intendo i politici.

L'unità di intenti, il sentire comune, il vedere nell'altro un mio fratello e non un antagonista, il riconoscermi nell'uomo di strada, il condividere il dolore se un mio concittadino soffre per colpa di Equitalia.
Queste sono le cose che contano e che vogliono distruggere.
***************************************

Per me ho due commenti da fare:

1) fanno bene a disprezzarci. Del resto lo facciamo gia' noi (e a ragione)
2) il detto "never bring a knife to a gunfight" e' una monata :rofl:
 
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un solo commento: scappare in altre nazioni, la mia preferita in questo momento è il Canada : li delinquenza la stroncano sul nascere. E se uno ha foglia di fare ( intendo lavorare e far crescere di conseguenza la nazione) lo aiutano, non pensano di bloccarlo con regole assurde e tasse.
Scusa lo sfogo di un artigiano con i maroni fracassati dalla situazione polita ed economica
Buona giornata
ARES
 
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io mi trovo abbastanza d'accordo sul commento riportato. anzi, direi completamente d'accordo
 
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aggiungo una cosa, forse andando un po OT:

in Italia le cose non cambieranno. mai. almeno fino a quando politici e affini incominceranno a farsela sotto. ma a farsela sotto veramente.
e affinchè sta gente se la faccia sotto sul serio, purtroppo, dovrà esplodere la violenza. fino a quel momento, continueranno i soliti bla bla bla. chiacchere e promesse del cazzo, immobilismo e nulla piu.
 
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fabxpiace

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filippocaronte, mi trovo in parte daccordo col tuo commento, ma fino ad un certo punto.

Il reagire in certe situazioni è "giusto", ma dipende da tanti fattori. Se è italiano o straniero il tizio che reagisce m'importa poco, francamente.
Il problema è non tanto la persona che reagisce, ma quella che tiene in mano la situazione in quei concitati momenti.
Se il tizio fosse stato drogato e avesse sparato, ferendo a morte quell'onesta straniera? Staremmo a parlare solo dell'ennesima violenza.
Purtroppo coi se e i ma si fa poca strada, onore al merito alla cameriera, ma al suo posto non avrei reagito; perchè la vita è unica e perchè, purtroppo mi sono trovato già in una situazione simile, ma ancora più particolare.
Se vuoi darmi della "pecora", benissimo, è un tuo pensiero. Io penso di essere stato intelligente a non reagire, perchè la vita è una sola e per i "350 euro" vaffanculo (ovviamente non a te!) che la spreco.

Ti riporto l'episodio capitatomi.
E' notte tarda, son leggermente bevuto e insieme ad un'amica "milanese", appena usciti da una disco bergamasca, ci avviamo la macchina. Dopo un giro veloce ci appartiamo si e no ad un chilometro dal ritrovo e iniziamo a baciarci, siamo il leggero stato di estasi e leggermente brilli. Mi tiro giù i pantaloni sino ai piedi, calzo ancora le scarpe e nel momento di massimo ingrifo, non mi interessa avere le gambe libere, ma solo il pirillo...
Dopo qualche minuto, ma poteva essere una mezzora, con lei impegnata in un più che soddisfacente pompino ed io con gli occhi semichiusi che le pastrugnavo il sesso, sentiamo bussare forte sul vetro.
Il rumore è ruvido, metallo contro vetro, e si sente distinto e forte.
La pistola è tra la mia faccia e il fisico del rapinatore che la regge, solo pochi centimetri e il vetro ci separano.
Fa segno di abbassare il finestrino, eseguo subito, poi chiede le chiavi della macchina. Prontamente le lancio fuori dall'abitacolo.
Le raccoglie subito e le lancia tra gli alberi, lontano.
La mia faccia, non la vedo, ma probabilmente è paonazza; le tempie martellano e benchè sia inverno il sudore scende dalla fronte e impiastriccia il collo della camicia. Il mio cazzo, perde di mollezza, istantaneamente e vigliacco batte la ritirata. La tizia si è rialzata, nel frattempo e inizia a tremare. La cingo per le braccia cercando il conforto multiplo, mio e suo, ma non mi riesce. Al tocco, da calda e bollente di qualche minuti prima è gelida.
Non è un buon segno, quantunque io sia in ambito professionalmente all'opposto di un medico.
Lo straniero biascica qualcosa nella sua lingua e poi in italiano stentato mi ordina di prendere e buttare fuori dalla macchina la borsetta della mia amica, eseguo ancora al volo, senza fiatare. L'amica intanto inizia a tremare in maniera più violenta, ha le convulsioni. Ci dice di scendere, mi rifiuto e quando si avvicina e vede la situazione (com'era messa la mia amica) rimane bloccato.
Il rapinatore vista la situazione, forse impietosito prende e fugge attraverso i campi.
Mi ha lasciato il cellulare e il portafoglio, nella fuga se n'è scordato, per fortuna.
Chiamo un'ambulanza, mentre cerco di rivestirmi. Appena ho fatto descrivo la situazione che si è creata e di come si presenta la mia amica: mi ordina di togliere qualsiasi cosa le cinga la vita e i rudimenti del pronto soccorso; alla meglio m'impegno e in effetti sembra rilassarsi un pochino. Mi chiedo dove sono e proprio non lo so, riavvio il TomTom e comunico grosso modo la mia posizione.
Vado sul retro e cerco la coperta che mi porto sempre dietro... etc...

Nella zona non sono più tornato, dalle cronache ho letto che ci sono state altre rapine, alcune finite peggio.

Ma io seppure pecora o vigliacco, sono contento, perchè se avessi reagito, magari ci sarebbero stati due cadaveri o una girl violentata (come è effettivamente poi successo nella medesima zona). Per la cronaca, ho passato la nottatta e la mattinata in commissariato mentre la ragazza è stata ricoverata in preda allo shock, e per due giorni ha perso l'uso della parola.
A distanza di anni, la notte non dormo benissimo, anzi mi capita di rimanere sveglio parecchio e dormicchiare a spizzichi, ma sono contento sia finita così.
In quella zona della Lombardia non sono più tornato e non ho intenzione di farlo.

Se vuoi chiamarmi pecora sei libero di farlo, ma io son libero di dare del mongolo a chi reagisce, perchè la vita è una, ed è come una fiamma, se spenta non sempre si riaccende...

Naturalmente ho lasciato parecchi cose "in sospeso" (e omissis), non cerco solidaretà, solo far riflettere che l'opzione di reagire non è sempre la mossa più furba. Saluti.
 
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beh non sei stato affatto pecora. direi che nella situazione, hai mantenuto una certa "calma". Per fortuna poi è andata bene.

Ma qui il discorso è un altro. si parla del fatto che la reazione della barista rumena è stata tale proprio perchè non è italiana. E questo è proprio quello che sottolinea il commento riportato, e cioè che noi italiani ormai, non sappiamo piu che pesci pigliare in molte situazioni a causa del nostro stato e delle sue leggi spesso contradditorie.
Quante volte è successo che chi si difende da un ladro, un rapinatore, insomma un delinquente entrato in casa propria o nel proprio negozio è poi a sua volta condannato per aver appunto reagito e questa reazione a portato magari alla morte del delinquente? in pratica chi si difende dal delinquente viene poi a sua volta trattato come un delinquente. Tutto questo, è quasi sempre, assurdo.
Quante volte succede che chi è vittima di soprusi, violenze e ricatti vede il proprio aguzzino girare libero come un fringuello e ti ride in faccia perchè è in permesso premio o perche le istituzioni funzionano a cazzo? Questo in italia succede spessissimo.
 
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  • #7
attenzione, ribadisco che il commento che ho riportato non e' opera mia.

Se dovessi commentare io, vi assicuro che la cosa andrebbe per le lunghe
 
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Caro Fabxpiace, non ti sei affatto comportato da pecora, e nessuno può darti del codardo, io non avrei certo fatto di meglio. Davanti a una pistola,poi. Ciò non toglie che la barista romena si sia comportata eroicamente. Un fatto analogo è capitato a Verona pochi giorni fa, quando due rapinatori sono stati messi in fuga da un moldavo. Sono gli stranieri più coraggiosi di noi? Forse si, ma non perché l'italiano sia codardo per natura. Il fatto è che siamo nati in un contesto tranquillo, mentre un romeno o un moldavo, giusto per rifarmi agli esempi sopra citati, sono cresciuti in contesti più duri, e quindi hanno dovuto imparare presto a reagire. Ma sai cosa dovrebbe far male a noi italiani della vicenda di Verona? Il fatto che il moldavo, intervistato, abbia detto: "tanto quei due usciranno presto, ho capito come funzionano le cose in Italia"; e purtroppo ha ragione da vendere. Quanti sono i criminali e balordi scarcerati anzitempo, e che tornano presto a delinquere? E dovremmo fare gli eroi per uno stato che, con il suo garantismo di merda (scusate il linguaggio, ma certe cose mi fanno andare il sangue in testa) "protegge i diritti umani" dei criminali, e con quelli delle persone oneste? Gli Stati Uniti, per fare un esempio, peccano al contrario per leggi troppo severe, ma almeno tu sai che un criminale lì avrà vita dura; hai la sensazione che lo stato è dalla tua parte. No, qui in Italia fare gli eroi è inutile, purtroppo. Soluzione? Quando un criminale scarcerato anzitempo torna a delinquere, si punisca il magistrato che ne ha deciso la scarcerazione, e vediamo se la volta successiva i suoi colleghi saranno così di manica larga nel concedere sconti di pena.
 
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@filippocaronte, capisco cosa intendi con "andrebbe per le lunghe"
difficile infatti sintetizzare una risposta, su un argomento così ampio e dalle mille sfaccettature,
considerando anche che il commento che hai citato, appare un po' un minestrone di temi, impastati a caso,
passando da un fatto di cronaca nera, al malessere per le disillusioni della politica,
si inerpica con affanno nel difficile percorso filosofico di disordine e caos,
una spalmatina patriottica di nazionalismo,
per finire, con triplo salto mortale non riuscito, sul dramma equitalia.
Se dunque chi ha fatto quel commento, è incazzato coi politici, ne ha tutto il diritto.
Ma qui mi fermo, data la policy del forum.

Rimango quindi nel topic suggerito dal titolo
per dire che a volte si commette l'errore di ridurre il concetto di avere le palle
alla sola dimensione fisica dell'agire. O del reagire, come nel caso di cronaca.
Certo, in tali situazioni, c'è chi reagisce e chi si impietrisce,
ma ciò dipende dal carattere, dal fisico e dalla forza fisica, dall'abilità, dall'agilità, dall'età, dall'emotività di una persona.
Indipendentemente dalla nazionalità.
Avere le palle, non può essere ridotto solo a fermare un bandito.
Chi dal nulla si è costruito una professione, un'impresa (e di italiani ce ne sono a migliaia, in Italia e sparsi nel mondo), non ha forse avuto le palle?
Chi si è ricostruito un impresa, una casa, una vita, dopo un terremoto, un'alluvione, un qualunque eventi drammatico, non ha forse le palle?
Chi lotta quotidianamente contro il tumore che ha in corpo, per se stesso, per la famiglia e quel futuro che, forse, non avrà, non ha le palle?
Chi a cinquant'anni ha perso il lavoro e si adatta a qualsiasi cosa e sacrificio, per portare a casa il pane ai figli, non ha forse due palle da far invidia a Rambo?
Cazzo se ne ha. E quanti italiani ce le hanno, oggi, le palle.

Se poi qualcuno, all'estero, pensa che siamo solo dei morti di figa. CHISSENEFREGA (scusate, ma va urlato).
Significa che non conosce gli italiani, o forse si è rapportato solo con persone del suo stesso, basso livello.
Che a noi italiani piaccia la figa, non ci piove. Ma ci piace, nel modo più alto del termine.
Noi la sappiamo elevare a frutto mistico della passione. Le dedichiamo poesia, musica e arte.

Ricordo ancora una ragazza rumena che mi disse:
sono in Italia da due anni, non penso di fare la escort per sempre, ma non tornerò mai più nel mio paese.
voi le donne le rispettate anche se fanno le escort.
il mio ragazzo in romania, mi picchiava quando era ubriaco, voleva che venivo in Italia a fre la zoccola e gli mandavo i soldi.
 
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Non sono molto d'accordo su quel commento.
Se mai posso capire che in certi posti e in certi Paesi o ti dfendi aggredendo, tipo Far-West, o hai una altissima probabilità che ti facciano comunque la pelle.

Mettere a rischio la propria vita per 350 euro non è "avere le palle" ma essere totalmente incoscenti, visto che molti soggetti criminali agiscono già fuori di testa, più di quanto non lo siano di suo
Otretutto, dopo passi tanti di quei guai tra giudiziari ed economici (spese legali) che per reagire ne deve valere proprio la pena o devi avere una elevatissima possibilita di successo.
Fabxpiace non l'aveva e si è comportato nel modo più efficace a ridurre il pericolo
Se sei in macchina con una donna, limitato nei movimenti, impossibilitato perfino a mettere in moto, privo di armi già con colpo in canna, puoi solo pregare che qualche fuori di testa non ammazzi te stupri lei

La memoria va ad anni di inchieste, accuse e tribunali (condanne incluse, compresi i danni alle famiglie della "vittime") che tanti Italiani che hanno reagito ed hanno vinto han poi dovuto subire
Quindi anche gli italiani reagiscono. Le cronache riportano anche casi di vecchiette che sventano rapine

Dire che non hanno palle mi sembra eccessivo.

Se mai si potrebbe valutare la Giustizia Italiana, non solo nei suoi tempi biblici, ma anche su certe "interpretazioni" giuridiche della legittima difesa in cui si pretende che la vittima abbia prontezza di riflessi per ragionare come un ragioniere capendo l'esatto rischio che corre la sua integrità fisica difronte ad individui pippati fino al midollo (proporzionalità della reazione), facendo diventare la causa della reazione (il criminale) vittima dell'aggredito.
Ma questa è proprio un'altra storia

Una storia che parla di un "sistema" senza palle, non di un popolo
 
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Secondo me bisogna trovarsi in quella situazione, anche gli italiani reagiscono. Buoni si coglioni no!
E' vero è stata davvero coraggiosa, sti cazzi coltello vs pistola!!!
Quando una persona mette in pericolo la propria vita per difendersi è magari per difendere altre persone va premiata!
Non so nelle vostre citta ma qui a Padova la situazione è davvero insostenibile, furti tutti i giorni soprattutto vengono colpite le donne, ormai Padova è diventata il caccatoio del veneto.
Sarà la crisi, sarà che qui va sempre peggio ma tutti è dico tutti sono incazzati per la stessa cosa, sarà ma io mi incazzo con gli italiani che continuano a non aprire gli occhi.
 
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Anonimo_123

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Io concordo con Ghecco , mettere a proprio rischio la VITA ( non i 2€ del superenalotto ) per una rapina , per 350€ significa che equipari la vita a quei soldi , quindi sì totalmente inconscenti , e ripeto anche che chi fà queste cose lo fà per sopravvivenza , non ha un cacchio da perdere , oltretutto poi a mano armata e entrando sparando a casaccio ( grilletto facile ) e se quella dipendente avesse avuto dei figli e fosse andata male ? Cosa non impossibile eh , avrebbe lasciato i figli orfani di una madre perchè cosa poi , per l'incasso giornaliero ? L'avesse fatto per salvare una vita ancora ancora , nessuno avrebbe avuto niente da dire.
Fermo restando che i guai li passerà comunque , perchè come al solito il garantismo a tutti i costi farà sì che ci sarà un mega-processo e lei si dovrà pure difendere , dall'accusa di omicidio colposo o per eccesso di auto-difesa...
Quindi "le palle" è ben altro ragazzi.
 
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Domanda...qualcuno sà come è finita la storia del tabaccaio di cavarzere-ve ha sparato ed abbattuto un ladro in casa armato di...pistola giocattolo, per ora mi risulta indagato per eccesso di leggittima difesa, cosa che potrebbe accadere anche per la rumena...Siamo sicuri che è questo aver le palle o solo istinto?...
Mantenersi calmi ragionare su cosa conviene fare perdere soldi o potenzialmente la vita...dipende dalle situazioni.
Personalmente sarei più tipo americano se mi entri nella proprietà non invitato ti abbatto però bisogna fare i conti anche con la propria coscienza...abito a padova come ducati, se mi capita di esser in certe zone in certi orari sò che è possibile succeda il fattaccio cosa faccio reagisco per un cellulare? forse no non perchè son senza palle ma perchè a me non cambia la vita...
Ma scusate qui abbiamo un sistema che consente a chi non ha nulla da perdere di delinquere in relativa tranquillità, ora ( e lo dico senza voler entrare in polemiche politiche) dov'è un paese che per risolvere il sovraffolamento carcerario scarcera i delinquenti minori...anziche costruire nuove carceri, in quale paese 2 detenuti evadono segando le sbarre, o assaltano un furgone penitenziario per liberare un detenuto (nemmeno di primo livello) personalmente imporrei alle guardie quantomeno di gambizzare immediatamente il detenuto...(ma questa è solo una mia idea)...
Non mi esprimo sulla reazione della barista semplicemente non sò se inquadrarlo come coraggio o mero istinto tutto qua...da ragazzino ho reagito e rincorso due volte un tossico che mi rubò la bicicletta, ricordo ancora le sensazioni ero cieco di rabbia e ricordo bene lo stesi (ed ero un mingherlino come son tutt'ora) ma ero una furia, il tossico non reagi per mia fortuna lascio la bici e andò via...poi arrivarono i carabinieri e mi dissero che avevo fatto una "cazzata" che si era risolta bene sia perchè il tossico non reagi, sia perchè non mi sporse denuncia contro... ma poteva non andare così perciò mi torna la domanda istinto o coraggio bisogna distinguere...
 
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Atto eroico un cazzo! Incoscienza e basta! E se si prende una bella pena sono anche contento.
come ha già scritto più di un collega sopra io la vita (insostituibile la cosa più preziosa che abbiamo) non la rischio per qualche centinaio di euro, se è per questo neppure per qualche migliaio. Ma detto questo non è un discorso da italiani e stranieri ma che questo giustizialismo spicciolo dello "spara al criminale" deriva da una profonda immaturità di fondo (che caratterizza, spiace dirlo ad esempio buona parte degli americani ma anche molti italiani) di ragionare come i bimbi delle elementari che il mondo si divide in "tati buoni" ed in "tati cattivi", quando la realtà è estremamente più complessa. La criminalità (soprattuto la piccola criminalità) è dovuta a cause economiche sociali psicologiche politiche, ma su questo la gente non ragiona no, dice solo di voler sparare ai ladri. Se si deve sparare ad uno che ruba 100 euro a chi, a ben altri livelli in giacca e cravatta senza mascherina e piede di porco ne ruba milioni invece non gli si fa nulla? Sono riusciti a creare la guerra tra poveri, distraendo la gente ed impedirgli di coalizzarsi contro un nemico comune.
io poi sono estremista al contrario su queste cose. Fosse per me vieterei l'uso delle armi a ciascun privato indiscriminatamente, solo forze dell'ordine ed esercito dovrebbero poterle avere regolamentante. Tanto per una volta su 100 che serve per difendersi da un criminale le altre 99 c'è il rischio che venga usata contro un familiare o per futili motivi. Si perché nel caso non lo sappiate il numero record di omicidi che avvengono negli stati uniti non sono dovuti al fatto che la gente è più matta o c'è maggiore criminalità ma semplicemente perché quasi tutti hanno la pistola ed è molto più probabile che finisce per scapparci il morto per situazioni che da noi porterebbero al massimo ad una scazzottata. C'è gente che si è sparata per un parcheggio, per un piccolo incidente stradale per una lite tra vicini, non parliamo poi delle liti in famiglia. Se si ha sottomano un'arma il rischio di fare cazzate è enormemente superiore. E poi, nel caso degli stati uniti avere un'arma non difende dalla criminalità ma crea un effetto peggiore. Infatti visto che sanno che la maggior parte della popolazione è armata i criminali mica smettono, ma anzi si armano di più, infatti negli stati uniti girano armati fino ai denti anche per rapinare i distributori di caramelle per questo motivo. Io fossi un ladro d'appartamenti ad esempio ed iniziassi a leggere che ci sono stati dei casi in cui i proprietari hanno sorpreso il ladro e gli hanno sparato secondo voi rinuncerei a fare il ladro? Nemmeno per sogno! Invece mi armerei bene anche io pronto col colpo in canna e nel caso dovesse sorprendermi il proprietario al pensiero di quello che ho letto gli sparerei subito senza indugio. In altre parole la gente con le armi crede di difendersi, ma questo più capitare in una caso su 100 per gli altri 99 rischia di finire in tragedia.
ed anche in Italia se andiamo a vedere bene nei fatti di cronaca succede la stessa cosa (seppur in misura molto minore visto che da noi per fortuna girano molte meno armi che negli stati uniti) Quando uno per motivi di lavoro od altro possiede un'arma è molto più a rischio che nel corso della vita sparì alla moglie piuttosto che ad un'altro familiare o conoscente per futili motivi. Circa 2 mesi fa ho letto di una guardia carceraria che ha ucciso un collega per disaccordi sulle licenze natalizie! È successo perché avevano la pistola se erano due impiegati comunali al massimo venivano alle mani. Certo che le pene dovrebbero essere più severe e scontarla tutta ma non si più sopperire alle mancanze di uno stato con la giustizia "fai da te".
 
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sono daccordo con chi dice che alcuni stranieri vengono da realta difficile dove la vita e' una lotta giornaliera in pratica e questo giustifica le loro reazioni ( anche se fra qualche anno si invertiranno le situazioni )
 
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La storia recente d'Italia va divisa in due periodi: ante Drive in e post Drive in.
 
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attenzione, ribadisco che il commento che ho riportato non e' opera mia.

Se dovessi commentare io, vi assicuro che la cosa andrebbe per le lunghe

se riporti un commento significa che, quanto meno, lo apprezzi.
io non riporterei mai un commento che non apprezzo o non condivido.
Tra l'altro mi sembra intriso di qualunquismo (cosa c'entra Equitalia?)
secondo me la barista ha fatto una gran stronzata, che poteva avere conseguenze ben peggiori.
 
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anche io son contrario all'uso delle armi indiscriminato tipo america. e per fortuna, come dice oblomov, in italia non è come in america.

sul commento iniziale riportato da filippocaronte, è vero che è infarcisto di qualunquismi e generalizzazioni etc etc, ma, secondo me, si intravedono alcune verità. ripeto, secondo me. :)
 
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