Mi capita spesso. Magari non al primo incontro, ma se ritorno succede con buona possibilità.
Spesso sono rivelazioni che avvengono in maniera del tutto colloquiale, senza enfasi esaltatorie o denigratorie strane (nel caso contrario rimango infastidito e ci ripenso, prima di tornare); la ritengo una cosa più che normale ed adatta al contesto.
D'altronde anche a me capita, quando chiacchiero con i clienti, di gravitare attorno all'area lavorativa in modo da evitare argomenti scottanti/divisivi, personali o sui massimi sistemi; senza scadere sul meteo.
Se succede nel chiacchiericcio pre-svestizione o post-coito non mi fa né caldo né freddo.
Infatti mi sembra un argomento abbastanza normale, di che si deve parlare?
Meteo, cucina, viaggi e poi di lavoro.....e una escort che lavoro fa?
So che alcuni colleghi lo usano come sfogatoio per parlare della loro vita matrimoniale, se sono contenti così perfetto, sappiate solo che non tutte le escort hanno la riservatezza che vi aspettate, alcune mi raccontano dei matrimoni di altri clienti spronandomi ad emularli.
Una la misi a tacere semplicemente dicendoli la verità, cosa cazzo né voleva sapere di matrimonio se nemmeno era mai stata spostata.
Un'altra all'opposto mi raccontò un volta di un litigio che aveva avuto col suo ragazzo, per delle foto, o non so che, comunque il racconto si svolgeva mentre mi segava il cazzo come nulla fosse, tipo impiegato intento ad armeggiare con delle scartoffie mentre parla del più e del meno con il collega, poi se l'è messo in bocca e ha finito di parlarmi dei cazzi suoi, avrà forse intuito che in quel momento non mi interessava tanto l'argomento e che potevamo rimandarlo a coito avvenuto, cosa che poi è avvenuta, gli ho dato alcuni consigli e sono andato via.
La sera mi ricordo però che mi scrisse ringraziandomi e dicendo che ero una brava persona, ect, ect.
Mi fece piacere.
Tendenzialmente però non mi dà fastidio, anche perché non ho mai trovato la escort che racconta con fare provocatorio, nel mio caso sono sempre racconti che finiscono con una risata, io gli racconto di quella con le piccole labbra sporgenti tipo ali di farfalla e lei mi racconta di quella volta di quel cliente che aveva un cazzo così grosso che non gli entrava nella figa e dovette fargli solo una sega.