Re: FEDERICA TOMMASI - VERONA - VIVEER
RIFERIMENTO INTERNET (obbligatorio)
http://www.federicatommasi.net
CITTA DELL'INCONTRO:Verona
NOME INSERZIONISTA:Federica Tommasi... chissà se c'è ancora chi non la conosce?
NAZIONALITA': Italiana
ETA': ... alle signore non si domanda e poi cosa importa, basta che sia porca.
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: cazzo che sì
SERVIZI OFFERTI: di tutto e forse anche ciò che non immagini, comunque predilige prenderlo in c...
RATE DI PARTENZA:
RATE CONCORDATO: 500 per cena e dopo cena
DESCRIZIONE FISICA: non c'è miglior descrizione che guardare un suo film
ATTITUDINE: vivace, ciarliera, ma soprattutto porca
REPERIBILITA': facile
Troppo ghiotta l’occasione di un viaggio di lavoro a Verona per lasciarsela scappare

. Di chi parlo? Ma della Federica Tommasi

.
Sì, proprio lei, la splendida porcona che tanti sogni erotici e anche tante seghe

ha stimolato in me e credo anche in tanti altri.
Ed ora, che finalmente l’ho incontrata... non sarà il sogno, ma bensì il ricordo a stimolar le seghe.
Un amico - noto punter bolognese, di grande cultura artistica, enogastronomica e del mondo femminile... leggasi figa e annessi, me ne aveva tanto decantato le “virtu” già diversi anni fa...
“pensa che dopo aver cenato, mentre eravamo in ascensore per salire in camera, me l’ha tirato fuori dai pantaloni e ha incominciato a leccarlo dicendomi: immagina se qualcuno ha chiamato l’ascensore e ci coglie così, mentre ti sto spompinando...”. Cazzo che porca, pensavo, e ancor più mi attizzava l’idea che chissà quante altre ne avrebbe potute combinare durante un incontro con lei.
Così passa il tempo, ma non me ne ero scordato, anzi, e non appena ne è balenata la possibilità:
“...Pronto? Federica? Ciao... lunedì sera sarò a Verona, hai già impegni? No. Bene, allora cena e dopocena?... Si? Fantastico. Ci vediamo alle 8:30 presso l’hotel... sì, proprio quello che ha l’accesso anche dall’autostrada... OK, a presto.”
Arriva puntuale, affabile e gioviale, come se ci si conoscesse da tempo, sale in macchina mostrandomi, con curata disattenzione verso i movimenti del vestitino indossato, una pelosa bernarda al vento

, e mi chiede dove andiamo a cena. Suggerisco il Ciccarelli o il Cavour, entrambi vicini e per entrambi, in menu, il carrello dei bolliti

... nonostante la torrida temperatura della serata
Durante la cena si parla di tutto, più che altro parla lei... a ruota libera, tanto che, di tanto in tanto mi distraggo ad osservare una florida bionda seduta ad un vicino tavolo.

Lei se ne accorge e a bruciapelo mi domanda: come ce l’avrà? Pelosa come la mia o bella rapata? E le labbra, secondo te, se le è fatte rifare? Magari ha ritoccato anche le tette. E così via a stuzzicare.
Non so se durante la cena ha donato alla vista degli altri presenti la sua bernarda pelosa (
un ciospone di peli che puoi ormai vedere solo nei pornofilm degli anni 70) e se così è ben venga per chi ne ha goduto, fatto sta che terminata questa, la cena, ci siamo diretti in macchina e non appena salitaa bordo, ancora nel parcheggio del ristorante, ha subito incominciato a pastrugnarmi la patta dei pantaloni

, immediatamente ricambiato da me infilando una mano tra le sue gambe ed una su una tetta... cazzo che capezzolone reattivo,

subito turgido.
Guido verso l’albergo, ma il tiro è tanto e visto un vasto parcheggio nei pressi di una zona artigianale,

mi ci fiondo dentro. Lei è prontissima a slacciarmi i pantaloni e in un attimo l’uccello gli è in gola
Lascio fare, ma so che così avrei vita breve, allora mi sfilo dalla presa orale e sceso dalla macchina gli giro intorno per farmelo succhiare con lei che si affaccia dal finestrino. Così vedo che ha il vestito sollevato sopra le chiappe, gliene vedo solo la parte alta, l’atra, quella con vista fregna

, la potrebbe vedere un occasionale passante che, infatti, da lì ad un attimo passa davvero e poi ripassa ancora. Ma nel frattempo, aperta la portiera, la faccio girare con il culo verso di me e chinatomi quanto basta, glielo lecco con lunghe passate culo-figa... che vacca, si dimena mentre con una mano si allarga i solchi per darmene maggior accesso
Ripartiti, giungiamo in albergo in un attimo, il viaggio in ascensore è altrettanto breve, giusto il tempo di una slinguata e giunti al piano, per vedere se è davvero così disinibita,

la invito a togliere lì il vestito per poi dirigersi nuda verso la mia camera, che è in fondo al corridoio. Subito è titubante, ma al secondo invito se lo sfila. Allora incalzo

e gli faccio togliere anche il reggiseno. Cosa che fa restando con indosso i soli stivali tipo caperos.
Cammina verso la camera, di tanto in tanto rigirando su se stessa e manifestando il timore che potrebbe aprirsi una porta ed essere colta nuda nel corridoio... Magari!!! Sai che goduria vedere l’espressione del capitato

, ma oramai siamo in camera.
Le successive due ore non le descrivo, ho già scritto abbastanza, ma posso affermare che sono state intense e come me le aspettavo... ho goduto come un riccio.
A presto Federica, magari con Maria Stella, di cui ho letto in una recensione precedente.
Ulisse :thank_you2: