Fidelizzata, cosa significa?

Sono quei dettagli che a volte restano nella memoria e sono bellissimi da ricordare, Quei dettagli che cerco (e a volte trovo) nei miei incontri.
Bravo è esattamente quello che cerco e molte volte mi manca, quando cambi spesso partner. Quando ti dice " vorrei un uomo che mi guarda come mi guardi tu, mentre continua a truccarsi ed a specchiarsi prima del sesso, pur sapendo che era già pronta. Sistema il lenzuolo nella parte in fondo del letto , mettendosi a pecorina senza slip ed io le faccio notare che era meglio se avesse iniziato dall'altra parte e lei ti fa' quel sorriso malizioso che vale mille scopare. Quando si lava la figa con la pompetta, accoccolata nella doccia, mentre tu guardi, è dal tempo che impiega, capaci che è uno spettacolo offerto solo a te. Quando sta per venire ( era la prima volta per lei) e ti scopa in faccia, e poi ti dice " visto come sono stata brava?"Quando dopo il sesso, ti dice : ho freddo. Perchè vuole essere abbracciata e sa che io amo abbracciarla e stringerla a me. Quando smette di lavorare e torna a casa, e si mette a cantare e far rumore con le pentole, nell'ingresso-cucina, perchè io stavo con la sua coinquilina ( ci ero andato per farle un dispetto, perchè mi aveva bloccato). Non mi dilungo, scopare è bello, ma fatto con complicità è fantastico e non lo dimentichi.
 
Vedo che poi alla fine il modo di andare ad escort di tanti di noi non è poi così diverso dal mio.
E'chiaro, come diceva @petergriffin99, che se sei alla ricerca volutamente di qualcosa, non è questo l'hobby adatto, e il 99 per cento delle volte il flebile ricordo della pay o della situazione è solo legato ad un bel paio di tette, ad un culo a mandolino o ad una scopata coi fiocchi.
Ma questi sono ricordi che nella mia testa svaniscono col tempo, quelli di 10 anni fa non sono affatto così nitidi, la fotografia è ormai sfuocata.
Io invece parlavo di situazioni particolari (come quella cena che la pay ha cucinato per me) o di dettagli come li ha chiamati qualcun altro.
Dettagli che umanizzano la situazione che si è creata (succede poco ma una volta ogni tanto succede anche con una escort) qualcosa che pensi (a ragione o meno) che quello è stato fatto solo per te, qualcosa che coinvolge riconoscenza o amicizia, qualcosa che fa sembrare la escort una ragazza "quasi" normale e tu non solo un cliente da 150 euro.
Situazioni che, ne sono pienamente consapevole, è sbagliato ricercare, ma che nella quantità enorme di pay frequentate possono capitare.
Noto che a qualcuno capita di cogliere questi dettagli confidenziali già all'interno dell'incontro legato al sesso, ma io che sono "de coccio" vedo il rapporto che si tinge di altro solo quando il sesso e i soldi non c'entrano più. Esattamente come la cena di cui parlavo qualche post fa o (già citato anche questo) quando una pay stava male e l'ho portata al pronto soccorso. Con questa ragazza ho degli ottimi rapporti sessuali a pagamento, ma io ricordo prima di ogni altra cosa la mattina passata in apprensione in ospedale, gli sguardi preoccupati, poi il sollievo e il viaggio di ritorno al loft una volta passato tutto. Troppo lontano da un appuntamento "100 bocca e figa" per non rimanermi impresso.
Purtroppo sono fatto così. In un mondo dove il sesso è la normalità vengo colpito dall'inaspettato.
Non mi è mai rimasto nulla delle droghe che prendevo, non mi è mai rimasto nulla dopo essermi ubriacato, e alla lunga mi rimane davvero poco del sesso con una escort. Di una escort mi rimangono invece più facilmente sguardi, parole, comportamenti o... ricoveri ospedalieri!
I dettagli, come li chiama qualcuno di voi. Inaspettati e non compresi nel prezzo.
 
Io comunque sarò strano, ma mai ho pensato che la fidelizzata fosse un surrogato della eventuale compagna o affine che magari avrei voluto.

Tutt'al più una conoscente/professionista che frequento a pagamento per esaudire una mia voglia/bisogno.

Ovviamente se altri utenti vogliono viversela in modo differente liberi e padroni di farlo. Dopotutto mica devono render conto a me.
 
Io comunque sarò strano, ma mai ho pensato che la fidelizzata fosse un surrogato della eventuale compagna o affine che magari avrei voluto.
Forse siamo tutti strani, ognuno a modo suo.
Per spiegare (anche a me stesso) quello che faccio andando a pay, devo dirvi un paio di cose basilari che servono a capire.
Prima di sposarmi non ero mai andato a pay, nessun bisogno, nemmeno fisiologico, di pagare per scopare. Avevo le "mie" free che l'estate di Rimini mi dava ogni anno e che io coglievo come una grande opportunità, coltivandole poi anche nelle stagioni più fredde, a casa loro.
Facevo, nel mio piccolo e con numeri molto ridotti, quello che Zanza faceva in grande.
Il mio matrimonio comunque sembra che abbia funzionato, sono venuti dei figli e sono ancora insieme a mia moglie.
Quella che è mancata, da quel fatidico "Si", per me è stata la possibilità della caccia a nuove free. Non c'era più il tempo materiale e nemmeno più le stesse opportunità.
Così, come molti di noi, pagando una pay evitavo tutto il problema del "ma come ti chiami... di dove sei... stasera cosa fai..." si passa direttamente al materasso. Non una brutta cosa, ma senza anima.
Così se capita l'escort che accetta la confidenza, un caffè al bar, poi ti chiede se le dai un passaggio fino al centro commerciale, e magari ti cerca se non si sente troppo bene e ha bisogno di un Brufen, ecco che a me sembra di rivivere qualcosa delle storie dei tempi andati, un certo rapporto personale oltre al semplice sesso.
Questo succede solo con alcune pay (direi con una su 50) e il contorno che ne nasce è il surrogato di quello che avveniva prima di mettermi con mia moglie, non il surrogato di mia moglie.

Ma nei post precedenti ho raccontato episodi di estrema confidenza tra me e le pay che non sono la regola, anzi sono una rarità, anche se personalmente li trovo molto appaganti e non mi tiro mai indietro quando avvengono. Ma poi io in fondo vado a pay esattamente come molti: ogni volta che sento il bisogno di qualcosa di diverso dal menù che ogni giorno ho a casa.
 
Forse siamo tutti strani, ognuno a modo suo.
Per spiegare (anche a me stesso) quello che faccio andando a pay, devo dirvi un paio di cose basilari che servono a capire.
Prima di sposarmi non ero mai andato a pay, nessun bisogno, nemmeno fisiologico, di pagare per scopare. Avevo le "mie" free che l'estate di Rimini mi dava ogni anno e che io coglievo come una grande opportunità, coltivandole poi anche nelle stagioni più fredde, a casa loro.
Facevo, nel mio piccolo e con numeri molto ridotti, quello che Zanza faceva in grande.
Il mio matrimonio comunque sembra che abbia funzionato, sono venuti dei figli e sono ancora insieme a mia moglie.
Quella che è mancata, da quel fatidico "Si", per me è stata la possibilità della caccia a nuove free. Non c'era più il tempo materiale e nemmeno più le stesse opportunità.
Così, come molti di noi, pagando una pay evitavo tutto il problema del "ma come ti chiami... di dove sei... stasera cosa fai..." si passa direttamente al materasso. Non una brutta cosa, ma senza anima.
Così se capita l'escort che accetta la confidenza, un caffè al bar, poi ti chiede se le dai un passaggio fino al centro commerciale, e magari ti cerca se non si sente troppo bene e ha bisogno di un Brufen, ecco che a me sembra di rivivere qualcosa delle storie dei tempi andati, un certo rapporto personale oltre al semplice sesso.
Questo succede solo con alcune pay (direi con una su 50) e il contorno che ne nasce è il surrogato di quello che avveniva prima di mettermi con mia moglie, non il surrogato di mia moglie.

Ma nei post precedenti ho raccontato episodi di estrema confidenza tra me e le pay che non sono la regola, anzi sono una rarità, anche se personalmente li trovo molto appaganti e non mi tiro mai indietro quando avvengono. Ma poi io in fondo vado a pay esattamente come molti: ogni volta che sento il bisogno di qualcosa di diverso dal menù che ogni giorno ho a casa.
Amico mio, il discorso era at large e non personalizzato, quindi il senso era più un enjoy.

Detto questo lo sai bene, io sono "l'uomo grigio" di ciaonaria memoria, quindi direi più scialbo che strano. 😁
 
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Più che studiato, ne ho scritto una buona parte, mi riferisco alla mia zona ovviamente. :pleasantry:
Scherzi a parte, la ricerca di informazioni se fatta seriamente diventa quasi un secondo lavoro.
Piccolo esempio: si inizia sempre con la ricerca nel forum, poi segue verifica delle foto, scoperta di ulteriori numeri, confronto delle foto e ricerca recensioni. Ne trovi metà positive e metà negative, idem per le foto: di quali fidarsi?
Allora confronta i tatuaggi, perché vuoi che non ci siano? Apri tineye e Google immagini, misura il livello di silicone tra le foto recenti e quelle anni ‘80.
Scopri terzo numero e recensioni scritte su tavoletta in pietra, fai verifica e confronta con incisioni rupestri, scopri che la tipa era bona e brava e faceva una marchetta per 10 pizze di fango, 12 con il servizio completo.
Scopri inoltre che fino all’entrata in vigore dei sesterzi tutti i papiri erano positivi, poi si sono perse le tracce.
Indeciso ma eccitato ti butti e ti apre la mummia di Ramsete II, con cui ingaggi una lotta per andartene che si risolve con l’elargizione di quattro monete di bronzo per il disturbo

@barbagallo
"Nei nostri incontri avevo il beneficio di non essere cronometrato e quasi sempre si sforava di una mezzora + o - ... c'era anche il tempo per raccontarsi.."

Un'azienda in forte ascesa non si preoccupa della fidelizzazione né di mettere in atto sconti o altri meccanismi premianti per il cliente che ritorna. Il suo interesse è farsi conoscere e raccogliere consensi da quante più persone possibili, fornendo prodotti e/o servizi di qualità per il segmento in cui si propone, altrimenti è una strategia suicida a lungo termine. Funziona ottimamente invece nel breve periodo.

La fidelizzazione è un concetto che appartiene di più a quelle aziende di "nicchia" o che sono in discesa o comunque consapevoli di essere accerchiate da competitor più "ruggenti". Ed è qui che viene fuori la bravura e la fantasia di chi vuole mantenere costanti i propri profitti tenendosi "stretti" i propri clienti. Si può andare dagli sconti sulla frequenza oppure tempo concesso in piu ecc ecc, ci si può sbizzarrire insomma.

Sono strategie che funzionano entrambi (molto dipende dal "carattere" dell'azienda) e in genere seguono un andamento cronologico e sequenziale, ma non è detto.

Parlo di azienda, ma le stesse parole possono essere usate per descrivere l'attività di una esercente.

Scusate per la piccola lezione di economia, ma la passione per i miei studi non mi molla mai :preved:
Questo é un post che devo tenere bene a mente quando penso: "in ogni azienda che si rispetti, il cliente fidelizzato va trattato meglio, va coccolato" o quando mi incazzo con certe Agenzia che aumentano i prezzi sbattendosene di fidelizzati di lunga data o di ragazze che ti trattano come e peggio dei nuovi pur essendo un fide. Forse, e dico forse, ci vuole in ogni caso intelligenza e buon senso in qualunque condizione..ma... forse quando ho questi pensieri devo rileggere questo tuo e tornare alla realtà. Peccato che non posso scriverti in pvt. Grazie e buona domenica
 
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Ho letto qualche post delle ultime pagine, e vedo, da parte di alcuni punter, tanto desiderio di cercare un contatto umano o addirittura di sperare, tra le righe, in qualcosa di più del rapporto commerciale. Lo trovo triste e pericoloso, in quanto si rischia di dimenticare che il loro lavoro è il sesso, e connesso rapporto "amichevole", per denaro. Peraltro, dare troppa confidenza ad una pay, con confidenze, numero privato e telefonate libere, per chi è accoppiato, espone a rischi enormi non solo di essere scoperti, ma anche di essere ricattati (non diamo per scontato che le pay siano tutte brave persone).

Per mia fortuna, nella pay vedo solo un'esercente che presta un servizio dietro pagamento, e nulla, assolutamente nulla di più. Già mi ci vuole molto per affezionarmi ad una persona nella vita normale, figuriamoci se mi affeziono ad una pay... E anticipo i critici: ciò non significa non trattarle da persone. Anche il mio avvocato è una persona, non lo dimentico mica!, e lo tratto con il dovuto rispetto e cortesia, ma rimane un professionista e non mi viene neanche in mente di considerarlo un amico e di chiedergli di uscire per una birra, per dire.
La parte umana, "sentimentale", da entrambe le parti pay-cliente la trovo funzionale solo ed esclusivamente al buon andamento dell'incontro, che diversamente risulterebbe troppo freddo e distaccato; la cosa insomma intaccherebbe la qualità dell'esperienza.

Per me la fidelizzata è quella che, a seguito di più incontri, è diventata un porto sicuro. E' quella con la quale si è instaurato un feeling particolare, sia per carattere, sia per attitudini sessuali compatibili. E' quella che, quando hai voglia di un'oretta di sesso clandestino tranquillo e rilassato, senza il rischio e la tensione della novità, chiami. E' quella che se le telefoni all'ultimo minuto o per orari anomali, se può cerca di mantenere la fidelizzazione facendo in modo di accontentarti. E' quella a cui puoi chiedere giochi di ruolo particolari, senza passare per bizzarro. La vedo un po' come la versione pay di un amante fissa, senza tutti i rischi e le noie legate al rapporto free.
 
Ho letto qualche post delle ultime pagine, e vedo, da parte di alcuni punter, tanto desiderio di cercare un contatto umano o addirittura di sperare, tra le righe, in qualcosa di più del rapporto commerciale. Lo trovo triste e pericoloso, in quanto si rischia di dimenticare che il loro lavoro è il sesso, e connesso rapporto "amichevole", per denaro. Peraltro, dare troppa confidenza ad una pay, con confidenze, numero privato e telefonate libere, per chi è accoppiato, espone a rischi enormi non solo di essere scoperti, ma anche di essere ricattati (non diamo per scontato che le pay siano tutte brave persone).

Per mia fortuna, nella pay vedo solo un'esercente che presta un servizio dietro pagamento, e nulla, assolutamente nulla di più. Già mi ci vuole molto per affezionarmi ad una persona nella vita normale, figuriamoci se mi affeziono ad una pay... E anticipo i critici: ciò non significa non trattarle da persone. Anche il mio avvocato è una persona, non lo dimentico mica!, e lo tratto con il dovuto rispetto e cortesia, ma rimane un professionista e non mi viene neanche in mente di considerarlo un amico e di chiedergli di uscire per una birra, per dire.
La parte umana, "sentimentale", da entrambe le parti pay-cliente la trovo funzionale solo ed esclusivamente al buon andamento dell'incontro, che diversamente risulterebbe troppo freddo e distaccato; la cosa insomma intaccherebbe la qualità dell'esperienza.

Per me la fidelizzata è quella che, a seguito di più incontri, è diventata un porto sicuro. E' quella con la quale si è instaurato un feeling particolare, sia per carattere, sia per attitudini sessuali compatibili. E' quella che, quando hai voglia di un'oretta di sesso clandestino tranquillo e rilassato, senza il rischio e la tensione della novità, chiami. E' quella che se le telefoni all'ultimo minuto o per orari anomali, se può cerca di mantenere la fidelizzazione facendo in modo di accontentarti. E' quella a cui puoi chiedere giochi di ruolo particolari, senza passare per bizzarro. La vedo un po' come la versione pay di un amante fissa, senza tutti i rischi e le noie legate al rapporto free.
Beh, no, dai. Non mi ci rivedo. Nel senso che: si, io cerco un rapporto umano ma fondamentalmente nulla che vada oltre l'incontro. Mai chiesto a nessuna di uscire.o robe simili. Appena finisce l'incontro, stop. Durante il meet magari si, la considero la mia amica/fidanzata. Ma solo e soltanto per tutto il tempo in cui sono nel suo appartamento. Mi é capitato spesso di pensarci, quando sono solo ma, ovviamente, al pensiero in solitaria, raramente segue il nessaggino whatsapp a scrivere "come stai?" Al massimo un giro da Federica (quello si).
Un topic a parte, invece, meriterebbe la fidelizzazione con ragazze di agenzia. Ma non lo apro. Altrimenti lo unirebbero a questo battezzandolo come doppione.
 
Perché credo che le dinamiche rispetto alle escort indipendenti possano essere diverse. Visto che le Agenzie decidono orari, prezzi e servizi ...e anche clienti. Credo che la ragazza d'agenzia, ammesso che decida qualcosa su chi e quando, si approcci e consideri i clienti in modo diverso rispetto alle indipendenti. Ad esempio, ne vedo una da anni ma l'agenzia ha aumentato i prezzi sia per me (e gli altri clienti storici che per i nuovi) sbattendosene. Anche se l'aumento ha riguardato tutte le ragazze di quella agenzia.
Ultimamente ho rivisto una indipendente che ha aumentato, ma per i vecchi clienti pare abbia lasciato le vecchie tariffe (almeno ho pagato uguale) ed un'altra, sempre indipendente,, mi ha fatto andare fuori orario di servizio. Solo una questione caratteriale? La Ragazza di agenzia lo avrebbe mai fatto? Avrebbe potuto farlo?
 
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Perché credo che le dinamiche rispetto alle escort indipendenti possano essere diverse. Visto che le Agenzie decidono orari, prezzi e servizi ...e anche clienti. Credo che la ragazza d'agenzia, ammesso che decida qualcosa su chi e quando, si approcci e consideri i clienti in modo diverso rispetto alle indipendenti. Ad esempio, ne vedo una da anni ma l'agenzia ha aumentato i prezzi sia per me (e gli altri clienti storici che per i nuovi) sbattendosene. Anche se l'aumento ha riguardato tutte le ragazze di quella agenzia.
Ultimamente ho rivisto una indipendente che ha aumentato, ma per i vecchi clienti pare abbia lasciato le vecchie tariffe (almeno ho pagato uguale) ed un'altra, sempre indipendente,, mi ha fatto andare fuori orario di servizio. Solo una questione caratteriale? La Ragazza di agenzia lo avrebbe mai fatto? Avrebbe potuto farlo?
Quando la indipendente avrà visto che il volume di visite col nuovo tariffario è soddisfacente probabilmente alzerà anche per i vecchi clienti, per me è stato così

Dipende quanto ha lavorato, se ha bisogno, sia l'indipendente che l'agenzia lo fa per guadagnare, se la serranda cala a mezzanotte ma chiedi per l'una e di clienti se ne sono visti pochini potrebbero alzarla
 
Col rischio concreto che i vecchi non ritornano? Bene. Magari ti va bene ora con i nuovi ...e poi? Se si cala ancora ed avrai bisogno dei vecchi clienti? Cosa fai?
 
Col rischio concreto che i vecchi non ritornano? Bene. Magari ti va bene ora con i nuovi ...e poi? Se si cala ancora ed avrai bisogno dei vecchi clienti? Cosa fai?
I 'pezzi' per strada si perdono sempre anche perché adesso sei una novità, ma ogni anno entra una novità....
 
Ritornando al dunque: ma...per mantenere una Fidelizzazione quanto ci si dovrebbe andare? So che é soggettivo ma...pareri
 
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