Fidelizzata, cosa significa?

Questo thread sta andando a puttane .... Non volevo fare casini facendo partire questa discussione. Il fatto è che certe volte lo sfogo sessuale diventa qualcosa di più e gestire i limiti non e facile. Ecco perché chiedevo consigli. Forse era meglio se continuavo con le cinesi... Bocca e fica poche parole e la cosa finisce la.
 
Questo thread sta andando a puttane .... Non volevo fare casini facendo partire questa discussione. Il fatto è che certe volte lo sfogo sessuale diventa qualcosa di più e gestire i limiti non e facile. Ecco perché chiedevo consigli. Forse era meglio se continuavo con le cinesi... Bocca e fica poche parole e la cosa finisce la.
Tipo questo? Ad andare a pay si possono avere problemi? (thread partito "serio" e poi mandato artisticamente "in vacca")
 
No... Su aspetti di tribunale o cose del genere non me ne frega niente .. il punto è un altro. Quello di essere meno coinvolto. L' uccello deve fare quello che il cervello gli dice di fare. Non il contrario. Comunque quel posto di lafayette di febbraio 2022 sul thread del link e' un esempio di letteratura post moderna.
 
No... Su aspetti di tribunale o cose del genere non me ne frega niente .. il punto è un altro. Quello di essere meno coinvolto. L' uccello deve fare quello che il cervello gli dice di fare. Non il contrario. Comunque quel posto di lafayette di febbraio 2022 sul thread del link e' un esempio di letteratura post moderna.

Prima del trombo sicuramente, ma una volta concluso è meglio dar retta all'uccello! Quello che una volta che ha scopato se ne sta bello moscio, per un po', nei pantaloni senza rompere.
Il cervello spesso e volentieri si attiva per scassare l'uccello con seghe mentali da adolescente.
L'uccello, che non vuol pensieri, dice: "ho sborrato, adesso ci leviamo dai coglioni e ti spegni!"
 
Voglio raccontare, se riesco, le sensazioni che ho provato e provo per una fidelizzata.
Conosco la ragazza da 9 anni (lei fa la escort da 12) frequentazione saltuaria all'inizio, poi negli ultimi anni è aumentata la confidenza e la fiducia reciproca e il rapporto, quello che va oltre il semplice sesso, è diventato più appagante.
Nulla di particolare, le nostre età sono quelle di padre e figlia, e su quella falsariga li è basato il nostro modo di essere fuori dal sesso. Lei sempre un pò esuberante, io un pò paternale. Ammetto che in me era nata una certa affezione, a lei credo di no, per lei sono un buon cliente, gentile, a volte anche premuroso.
Parliamo molto, anche del suo passato ma è piuttosto contorto e preferisce non ricordare, parliamo soprattutto del suo lavoro, della crisi attuale di clienti, ma ultimamente, da un anno a questa parte, sempre più spesso si finiva a cercare di capire cosa potesse offrire, come relazioni e vita sociale, un lavoro diverso, diciamo "normale".
Presi entrambi da questo illusorio sognare qualcosa d'altro rispetto al fare la escort, e dopo che mi ha raccontato di aver un altro paio di talenti oltre a quello ampiamente appurato da escort, mi offro di aiutarla in maniera concreta. Occorre preparare CV, documenti, fare telefonate, mandare mail, sentire per corsi, ecc. così decidiamo che durante le mie ferie potrei passare da lei un paio di pomeriggi con cellulare e portatile e lavorare insieme su questo.
Lei intanto avrebbe continuato a fare la escort, a rispondere al cellulare e ricevere clienti. Quando arrivava qualcuno di questi io mi sarei chiuso nella stanza a fianco o sarei sceso a far due passi, oppure aspettare in auto.
E qui è successo quello che ha cambiato il mio modo di guardarla.
Durante quei due pomeriggi si sono susseguiti diversi clienti e sono arrivate molte telefonate, una processione. E purtroppo la mia curiosità mi ha portato anche a guardare dalla finestra o per strada chi entrava o usciva, e mi ha fatto ascoltare le telefonate (a cui lei rispondeva comunque con me presente).
Partiamo dalle telefonate, che mi hanno immediatamente colpito. Sentirla parlare con più di un uomo con lo stesso tono, la stessa confidenza, anche le stesse parole o frasi che usava anche con me, ha subito sminuito tutto quello che mi ero costruito nella mia testa sul nostro tipo di rapporto. Certo la maggioranza erano clienti che chiedevano quanto costa fare una cosa tranquilla, altri venivano mandati anche a quel paese per i più svariati motivi, ma quelli che trattava come fossero tutti dei fidanzati avevano aperto una ferita, probabilmente al mio ego.
Poi questi clienti, come dicevo, li vedevo dalla finestra, li incrociavo per strada. Giovani, vecchi, spilungoni, tarchiati, magri come un chiodo, alcuni fin troppo "in carne" (uso il politically correct), eleganti e ben vestiti nonostante il caldo, in bermuda e canotta, pakistani, americani, svizzeri, chi arrivava in Mercedes chi in Porsche, chi in monopattino e zainetto in spalla, avvocati (la maggioranza) in trasferta o il vicino di residence che arrivava a piedi approfittando della momentanea assenza della moglie.
Un mondo vario, che io nel mio immaginario ho sempre pensato di conoscere bene, che tutti noi conosciamo. La differenza poi l'ha fatta associare ogni cliente (un numero) ad una persona precisa, ad una faccia, e poi pensarla a far sesso con la fidelizzata, che ogni tanto rafforzava la mia "visione" raccontando anche qualche dettaglio particolare, come fosse la barista che ti racconta qualcosa del tipo che è appena passato a prendere un caffè.
Fidelizzata che forse avevo un pò troppo idealizzato. In quei momenti mi appariva tutto lo scarso valore umano di come si poneva, della recita che c'è dietro, e che sentivo fatta anche nei miei confronti. In quel momento il sesso mi sembrava la parte più reale di ogni suo rapporto, compreso quello tra me e lei.
Mi è venuto alla mente un episodio di una decina di anni fa quando arrivò il fidanzato di una escort a trovarla per stare un fine settimana insieme e lui si rifiutò, così mi raccontò lei, di entrare nel suo loft, e per dormire prese una camera in un hotel a parte, non voleva avere in testa nessuna immagine relativa al lavoro di lei. Ora lo capisco, probabilmente per alcuni, "occhio non vede, cuor non duole" in parte funziona.
Per quel che mi riguarda, ora tutto è tornato nei soliti binari, certo il mio sguardo è diverso, più pragmatico e asciutto, ora anch'io sembro recitare un pò quando vado da lei, sono rimasto fidelizzato ma tenendo una maggiore distanza.
Per concludere, sulla faccenda del lavoro, non credo abbia mai davvero avuto l'intenzione di cambiare, penso abbia solo voluto vedere cosa sarebbe potuto succedere nel caso e il perché è presto spiegato: lei, che si definisce una "escort in crisi di clienti" guadagna comunque il triplo di qualsiasi altro lavoro "normale".
Due pomeriggi mi hanno chiarito le idee.
 
Voglio raccontare, se riesco, le sensazioni che ho provato e provo per una fidelizzata.
Conosco la ragazza da 9 anni (lei fa la escort da 12) frequentazione saltuaria all'inizio, poi negli ultimi anni è aumentata la confidenza e la fiducia reciproca e il rapporto, quello che va oltre il semplice sesso, è diventato più appagante.
Nulla di particolare, le nostre età sono quelle di padre e figlia, e su quella falsariga li è basato il nostro modo di essere fuori dal sesso. Lei sempre un pò esuberante, io un pò paternale. Ammetto che in me era nata una certa affezione, a lei credo di no, per lei sono un buon cliente, gentile, a volte anche premuroso.
Parliamo molto, anche del suo passato ma è piuttosto contorto e preferisce non ricordare, parliamo soprattutto del suo lavoro, della crisi attuale di clienti, ma ultimamente, da un anno a questa parte, sempre più spesso si finiva a cercare di capire cosa potesse offrire, come relazioni e vita sociale, un lavoro diverso, diciamo "normale".
Presi entrambi da questo illusorio sognare qualcosa d'altro rispetto al fare la escort, e dopo che mi ha raccontato di aver un altro paio di talenti oltre a quello ampiamente appurato da escort, mi offro di aiutarla in maniera concreta. Occorre preparare CV, documenti, fare telefonate, mandare mail, sentire per corsi, ecc. così decidiamo che durante le mie ferie potrei passare da lei un paio di pomeriggi con cellulare e portatile e lavorare insieme su questo.
Lei intanto avrebbe continuato a fare la escort, a rispondere al cellulare e ricevere clienti. Quando arrivava qualcuno di questi io mi sarei chiuso nella stanza a fianco o sarei sceso a far due passi, oppure aspettare in auto.
E qui è successo quello che ha cambiato il mio modo di guardarla.
Durante quei due pomeriggi si sono susseguiti diversi clienti e sono arrivate molte telefonate, una processione. E purtroppo la mia curiosità mi ha portato anche a guardare dalla finestra o per strada chi entrava o usciva, e mi ha fatto ascoltare le telefonate (a cui lei rispondeva comunque con me presente).
Partiamo dalle telefonate, che mi hanno immediatamente colpito. Sentirla parlare con più di un uomo con lo stesso tono, la stessa confidenza, anche le stesse parole o frasi che usava anche con me, ha subito sminuito tutto quello che mi ero costruito nella mia testa sul nostro tipo di rapporto. Certo la maggioranza erano clienti che chiedevano quanto costa fare una cosa tranquilla, altri venivano mandati anche a quel paese per i più svariati motivi, ma quelli che trattava come fossero tutti dei fidanzati avevano aperto una ferita, probabilmente al mio ego.
Poi questi clienti, come dicevo, li vedevo dalla finestra, li incrociavo per strada. Giovani, vecchi, spilungoni, tarchiati, magri come un chiodo, alcuni fin troppo "in carne" (uso il politically correct), eleganti e ben vestiti nonostante il caldo, in bermuda e canotta, pakistani, americani, svizzeri, chi arrivava in Mercedes chi in Porsche, chi in monopattino e zainetto in spalla, avvocati (la maggioranza) in trasferta o il vicino di residence che arrivava a piedi approfittando della momentanea assenza della moglie.
Un mondo vario, che io nel mio immaginario ho sempre pensato di conoscere bene, che tutti noi conosciamo. La differenza poi l'ha fatta associare ogni cliente (un numero) ad una persona precisa, ad una faccia, e poi pensarla a far sesso con la fidelizzata, che ogni tanto rafforzava la mia "visione" raccontando anche qualche dettaglio particolare, come fosse la barista che ti racconta qualcosa del tipo che è appena passato a prendere un caffè.
Fidelizzata che forse avevo un pò troppo idealizzato. In quei momenti mi appariva tutto lo scarso valore umano di come si poneva, della recita che c'è dietro, e che sentivo fatta anche nei miei confronti. In quel momento il sesso mi sembrava la parte più reale di ogni suo rapporto, compreso quello tra me e lei.
Mi è venuto alla mente un episodio di una decina di anni fa quando arrivò il fidanzato di una escort a trovarla per stare un fine settimana insieme e lui si rifiutò, così mi raccontò lei, di entrare nel suo loft, e per dormire prese una camera in un hotel a parte, non voleva avere in testa nessuna immagine relativa al lavoro di lei. Ora lo capisco, probabilmente per alcuni, "occhio non vede, cuor non duole" in parte funziona.
Per quel che mi riguarda, ora tutto è tornato nei soliti binari, certo il mio sguardo è diverso, più pragmatico e asciutto, ora anch'io sembro recitare un pò quando vado da lei, sono rimasto fidelizzato ma tenendo una maggiore distanza.
Per concludere, sulla faccenda del lavoro, non credo abbia mai davvero avuto l'intenzione di cambiare, penso abbia solo voluto vedere cosa sarebbe potuto succedere nel caso e il perché è presto spiegato: lei, che si definisce una "escort in crisi di clienti" guadagna comunque il triplo di qualsiasi altro lavoro "normale".
Due pomeriggi mi hanno chiarito le idee.
Ti sei risposto da solo alla fine al dubbio che magari potevi avere (sempre che tu lo avessi).

E' un lavoro per loro stop, poi possono farlo bene o male, l'intimità (anche quella che sembrano riservarci) c'è un'alta probabilità che è una messinscena per tenerci come clienti, oppure perché è il loro modo di esercitare questo lavoro.

A me una frase bastò di una delle tante pay con cui sono andato e che mi sembrava più friendly (nel senso che hai esposto tu): "Se io voglio un fidanzato o un amico me lo cerco fuori dal mio lavoro" da quel momento ho sempre messo la giusta distanza tra cliente ed esercente. Che ovviamente non significa che taluna volta finisco per parlare di cose intime mie o affari miei personali, però al contempo non sto solo con l'amichetto bello in tiro, ma anche con le antenne belle dritte e alzate. Ecco questo atteggiamento mi ha sempre "salvaguardato" da potenziali situazioni spiacevoli.

Poi non nego che possono accadere situazioni altre e più intime/friendly, o che la pay che ho citato poco sopra sia lei l'eccezione, ma a mio avviso sono la rarità e non la norma. Aggiungo che come ho elencato prima riguardo al mio atteggiamento con le pay, che queste situazioni io sono il primo a non ricercarle e quindi non mi accadono, però al contempo non me ne cruccio.

Termino nel dire che ovviamente questo è il mio modus operandi per andare a pay e ci mancherebbe assolutamente che lo si cambi o lo si replichi per forza o che il mio discorso sia un tentativo di imporlo.
 
Secondo me fidelizzata è solo quando la ragazza è gelosa e vorrebbe che tu non andassi da altre. A me è capitato qualche volta. Un po' come il venditore di fiducia non vorrebbe che tu andassi ad acquistare altrove.
Se manca la gelosia non si è fidelizzati, siamo uno qualsiasi, inutile illudersi.
 
Non di te però, ma dei tuoi soldi :acute: :acute:
Non si tratta di gelosia come sentimento amoroso, ma gelosia verso ciò che è tuo. Esattamente come un venditore è geloso del suo cliente e gli rompe che vada altrove.
A me è capitato di discutere con una esercente, le dissi palesemente questo: "Per quale motivo ti infastidisci che io vado da altre colleghe e mi metti il muso? tu vai con uomini di tutta la città perché io non posso andare da due o tre escort?".
Lei mi ha risposto che è una questione di igiene, se io vado con altre rischio di portare malattie a lei e rovinarle il lavoro. MAH.
 
Non si tratta di gelosia come sentimento amoroso, ma gelosia verso ciò che è tuo. Esattamente come un venditore è geloso del suo cliente e gli rompe che vada altrove.
A me è capitato di discutere con una esercente, le dissi palesemente questo: "Per quale motivo ti infastidisci che io vado da altre colleghe e mi metti il muso? tu vai con uomini di tutta la città perché io non posso andare da due o tre escort?".
Lei mi ha risposto che è una questione di igiene, se io vado con altre rischio di portare malattie a lei e rovinarle il lavoro. MAH.
Cagata pazzesca!!!!!
 
Non si tratta di gelosia come sentimento amoroso, ma gelosia verso ciò che è tuo. Esattamente come un venditore è geloso del suo cliente e gli rompe che vada altrove.
A me è capitato di discutere con una esercente, le dissi palesemente questo: "Per quale motivo ti infastidisci che io vado da altre colleghe e mi metti il muso? tu vai con uomini di tutta la città perché io non posso andare da due o tre escort?".
Lei mi ha risposto che è una questione di igiene, se io vado con altre rischio di portare malattie a lei e rovinarle il lavoro. MAH.
Il solito pregiudizio che stranieri e battone sono tutti malati, e il bello è che sono le battone stesse a sostenerlo.
Comunque sono d'accordo sul fatto che non si è fidelizzati se alla escort non gli frega nulla di te come cliente, infatti chi è molto richiesta non ha fidelizzati, ha tutti i clienti che vuole e poco importa se tu vai o no. Non sei quindi un fidelizzato.
 
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