- Espulso
- #21
La motivazione dell invio dei documenti che mi hanno dato è stata quella di evitare che sul loro sito ci fossero annunci fake🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣...io ho le chat eh nn mi invento nulla...Dunque, c'è un po' di confusione.
Un conto è che ti venga richiesto un documento attestante la tua identità al fine di confutare la veridicità del materiale che hai inviato per pubblicare l'annuncio: in pratica un sistema per allontanare lo spettro di pubblicazione di un annuncio fake.
Un altro invece se ti viene richiesto un documento a corredo del contratto di pubblicazione dell'annuncio.
Ora, finchè non vengono attuate regole chiare e indicazioni specifiche utili ad un onesto sviluppo di una attività imprenditoriale, si fa riferimento alle leggi correnti.
I servizi di accompagnamento ed intrattenimento per adulti, nonchè le attività svolte delle adult entertainer più in generale (mai utilizzerò il termine sex worker, troppo abusato così come la parola escort) esistono, sono conclamate dai fatti ma non risultano essere sufficientemente soggetti a regole chiare si fa riferimento a norme e leggi risalenti agli anni '50 quindi assolutamente obsolete. Ma anche a sentenze di primo grado (poi nella maggior parte smentite in secondo e in cassazione e che hanno fatto notizia solo ai fini di soddisfazione delle pruderie dell'italiota medio), a pregiudizi che questo settore si porta dietro e non a torto praticamente dall'alba dei tempi, chi ha intenzione di fare questo tipo di impresa in Italia, deve prendere in considerazione una minima tutela nei confronti dei propri investimenti, del proprio business.
E' necessario quindi, documentare ogni vendita con copia del documento di identità e di tutto quanto necessario per potere risalire con certezza al titolare non tanto dell'annuncio, quanto dell'acquisto.
Vediamo perchè:
Immaginate il lenone (pappone ndr) che avendo la sua scuderia, immette in rete una serie di annunci, magari organizza gli appartamenti, compra i preservativi, mantiene le ragazze, paga le trasferte a fronte ovviamente di una congrua provvigione sugli incassi. Il tutto in forma anonima, transando solo contante, non utilizzando mai uno strumento tracciabile tipo carta di credito, bancomat, bollettino. E supponiamo che il soggetto di cui sopra, si sia avvalso di intermediari compiacenti, questi ultimi sarebbero semplicemente collusi con il primo. Paradossalmente anche se scomodo, la richiesta dei documenti è un atto dovuto a entrambe le parti, esercente e titolare del sito web.
Il denaro utilizzato per gli acquisti, deve essere tracciato al fine di:
- individuare eventuali evasioni in materia fiscale
- evitare il fenomeno del riciclaggio
- evitare il finanziamento di altre attività illecite (terrorismo, schiavitù, traffico di stupefacenti).
Quanto sopra ha solo finalità esemplificativa. I puristi in materia mi scuseranno delle imprecisioni.
Il resto che hai scritto lo capisco...ho capito la questione del vendere un prodotto ( lo spazio pubblicitario) e sapere a chi lo si vende ...