vado a donnine facili da una 20ina d'anni ( non sono sposato ) e la frequenza e' di circa 2/3 volte al mese.
Ho frequentato OTR, loft o escort, a seconda delle circostanze, del clima e dell'umore.
Devo dire che dalla mia esperienza ne esce una situazione molto diversa, per quanto riguarda lo sfruttamento, a seconda del livello della ragazza.
Se e' clandestina e di colore e' probabilmente preda dei peggiori figuri, minacciata ed anche picchiata probabilmente.
Se e' clandestina ma dell'est, deve dare all'organizzazione che sostiene la parte logistica il suo tornaconto. Probabilmente e' consenziente, di norma.
Se e' una escort ( senza problemi particolari di dipendenze ) sa molto bene quello che fa; spesso per necessita', e' normalmente indipendente.
...Infine vi e' la categoria delle "no prof", che trovano in questo modo la via di non essere dipendenti da mamma e papa' ( magari in famiglie separate piene di problemi ).
In sostanza, credo che la pratica dello sfruttamento come coercizione fisica sia un fenomeno minore, percentualmente, rispetto alla stragrande massa delle prostitute che quantomeno accetta il proprio ruolo ritenendone i vantaggi superiori agli svantaggi, dal loro punto di vista.
Una percentuale non tanto diversa di normali lavoratori rischia la vita per pochi euro... Ma questo non fa scandalo.
Che paese l'italia!
Ho frequentato OTR, loft o escort, a seconda delle circostanze, del clima e dell'umore.
Devo dire che dalla mia esperienza ne esce una situazione molto diversa, per quanto riguarda lo sfruttamento, a seconda del livello della ragazza.
Se e' clandestina e di colore e' probabilmente preda dei peggiori figuri, minacciata ed anche picchiata probabilmente.
Se e' clandestina ma dell'est, deve dare all'organizzazione che sostiene la parte logistica il suo tornaconto. Probabilmente e' consenziente, di norma.
Se e' una escort ( senza problemi particolari di dipendenze ) sa molto bene quello che fa; spesso per necessita', e' normalmente indipendente.
...Infine vi e' la categoria delle "no prof", che trovano in questo modo la via di non essere dipendenti da mamma e papa' ( magari in famiglie separate piene di problemi ).
In sostanza, credo che la pratica dello sfruttamento come coercizione fisica sia un fenomeno minore, percentualmente, rispetto alla stragrande massa delle prostitute che quantomeno accetta il proprio ruolo ritenendone i vantaggi superiori agli svantaggi, dal loro punto di vista.
Una percentuale non tanto diversa di normali lavoratori rischia la vita per pochi euro... Ma questo non fa scandalo.
Che paese l'italia!