I POLLI

Ma a me della solitudine e del amore non me frega più di tanto ma di provare piacere si interessa... Ma chiudo qua perché divento pesante per il forum.
 
Perchè c'è gente sola e disperata per un pò di compagnia femminile e calore umano. E loro,da attrici provette,fanno finta di darti il calore che tanto brami. Invece ti voglio solo spremere.
Una mi diceva che lavora solo con sposati
Nei lap c'è la ricerca del piacere non mercenario, un mio collega dopo aver ricevuto una trombata megalattica ha trovato l'amore della vita e si è sposato
 
La tua riflessione centra il punto: anch io me lo sono chiesto spesso, pare assurdo ma è come se siano cresciute pensando che non andranno a lavorare mai,( cultura che le cresce a suon di slogan PERCHÉ IO VALGO), Appunto sembrano rimaste delle bambine dell asilo, psichicamente lo sono rimaste, visto che lo sforzo di crescere non ti è richiesto se tutto arriva da sè, sono sgambate come adulte anche se giovanissime, ma quello sforzo di crescere nn lo affrontano, per loro la loro bellezza è già una chiave di risoluzione ai problemi della vita.
In questa ottica già il loro lavoro è sentito come un peso che la vita non dovrebbe porre loro, sentito ragionamenti tra loro come “ tu vali molto di più di quello che guadagni ora”

E qui sovviene un altro mio dubbio: queste non arrivano dall’alta società (perché se lo fossero al massimo sarebbero le proprietarie del locale, non di certo quelle che ci devono lavorare dentro) bensì dalla campagna carpatica, il cui ambiente non è sicuramente di agi e ozi, perciò come possono essere quasi geneticamente disabituate al lavoro schifoso?
 
secondo me bisogna già differenziare le ragazze di 20 anni di adesso con quelle di 10 anni fa. Quelle di adesso sono nate nell'epoca social/influencer e vedono persone simili a loro guadagnare fortune. Alla fine il culo brucia, anche a me che non ne ho 20
 
Uno che va a prostitute e si innamora non è sveglio, è un malato.
Forse è peggio la convinzione di poterle fare innamorare, con la gentilezza e le parole.
Non che le fanciulle in fiore non le meritino, ma non se ne fanno assolutamente niente e non danno loro alcuna importanza.
Tra il romanticone che le porta le rose una volta al mese e il figlio di loro stesse che ogni giorno le porta il grano, scelgono sempre il secondo.
Pretty Woman è solo un film.
 
secondo me bisogna già differenziare le ragazze di 20 anni di adesso con quelle di 10 anni fa. Quelle di adesso sono nate nell'epoca social/influencer e vedono persone simili a loro guadagnare fortune. Alla fine il culo brucia, anche a me che non ne ho 20

Ma i social influencer ci sono praticamente da non più di 10 anni, come fenomeno di massa, queste che fanno, sono a lavorare in un lap a 15 anni? No.
Quindi l’ipotesi potrebbe essere per me buona in partenza ma alla prova dei fatti non regge del tutto.
Poi ripeto, io potrei anche capire il discorso per una ragazza italiana di oggi di 20-25 anni, non ancora per una romena.
 
E per la serie esegesi non richieste:
Capitolo il super pollo

Il "pollo", colui che ingenuamente scambia la performance per autenticità, spende credendo di acquistare non solo un servizio ma una connessione genuina. È il cliente che si innamora, che proietta sull'effimero la sostanza dell'eterno, che confonde i lustrini del lap dance con la realtà. In questa prima fase il pollo è prigioniero dell'illusione, paga per sentirsi speciale, unico, visto.
Poi arriva la Nausea sartriana - quel momento di lucidità brutale in cui il velo si strappa. Il pollo comprende che l'amore che credeva di vivere era effimero, costruito, una merce come le altre. La rivelazione è viscerale: tutto ciò che sembrava autentico si rivela transazione, ogni sguardo aveva un prezzo, ogni sorriso una tariffa, ogni favore un credito morale
È il disgusto esistenziale di chi vede improvvisamente la contingenza delle cose.
Il pollo prova nausea per se stesso, per la propria credulità, per aver scambiato il circo 🎪 con la vita. Prova Nausea per la ballerina e i suoi inganni, le sue bugie.
Ma è qui che avviene la trasfigurazione nietzschiana. Invece di fuggire a frignare, il super pollo abbraccia l'assurdo. Riconosce che non c'è significato intrinseco, che tutto è performance e transazione - non cede alla disperazione, sceglie di continuare a giocare il gioco. È l'amor fati portato nel regno del consumo emotivo: ama il proprio destino di pollo, lo accetta, lo trascende attraverso la consapevolezza.
Il superpollo non è più l'ingenuo che si illude, né il disilluso, È colui che, nella piena coscienza dell'assurdità, continua a donare, continua a partecipare, ma ora con una libertà tragica. Sa che è tutto vuoto, che l'amore è finto, che sta comprando aria e lo fa comunque. Non per ingenuità, ma per scelta esistenziale. Ha creato i propri valori in un universo privo di significato: se tutto è assurdo, allora anche pagare per un'illusione consapevole diventa un atto di affermazione della propria volontà.
Ed è proprio in questa consapevolezza che il super pollo acquisisce una dignità superiore rispetto a tutti gli altri abitanti del microcosmo circense. Le ballerine continuano a recitare la propria parte credendo di controllare il gioco, ma sono schiave della performance quanto i polli: devono fingere desiderio, vendere frammenti di sé, dipendere economicamente dall'illusione altrui. Gli altri rimangono polli inconsapevoli, eternamente in fuga dalla verità o frignano se la lappara gli sfugge dal privé per una pisciata o vivono nella frustrazione dei ricordi di quando eran giovini o persistono nella inclocludenza di una ricerca del piacere impossibile.
Il super pollo invece ha attraversato il fuoco 🔥 della conoscenza e ne è uscito libero. Non ha bisogno di mentire a se stesso come le ballerine, né di sfogarsi nella frustrazione e nella dispersta ricerca del piacere.
La sua ridicolinagge diventa una forma superiore di dignità perché è scelta, non subita. È l'unico veramente libero in quel circo di schiavi - schiavi del denaro, schiavi dell'illusione, schiavi della negazione, schiavi del sesso. Il superpollo, regna sovrano su tutti noi nella sua assurdità consapevole.
 
E per la serie esegesi non richieste:
Capitolo il super pollo

Il "pollo", colui che ingenuamente scambia la performance per autenticità, spende credendo di acquistare non solo un servizio ma una connessione genuina. È il cliente che si innamora, che proietta sull'effimero la sostanza dell'eterno, che confonde i lustrini del lap dance con la realtà. In questa prima fase il pollo è prigioniero dell'illusione, paga per sentirsi speciale, unico, visto.
Poi arriva la Nausea sartriana - quel momento di lucidità brutale in cui il velo si strappa. Il pollo comprende che l'amore che credeva di vivere era effimero, costruito, una merce come le altre. La rivelazione è viscerale: tutto ciò che sembrava autentico si rivela transazione, ogni sguardo aveva un prezzo, ogni sorriso una tariffa, ogni favore un credito morale
È il disgusto esistenziale di chi vede improvvisamente la contingenza delle cose.
Il pollo prova nausea per se stesso, per la propria credulità, per aver scambiato il circo 🎪 con la vita. Prova Nausea per la ballerina e i suoi inganni, le sue bugie.
Ma è qui che avviene la trasfigurazione nietzschiana. Invece di fuggire a frignare, il super pollo abbraccia l'assurdo. Riconosce che non c'è significato intrinseco, che tutto è performance e transazione - non cede alla disperazione, sceglie di continuare a giocare il gioco. È l'amor fati portato nel regno del consumo emotivo: ama il proprio destino di pollo, lo accetta, lo trascende attraverso la consapevolezza.
Il superpollo non è più l'ingenuo che si illude, né il disilluso, È colui che, nella piena coscienza dell'assurdità, continua a donare, continua a partecipare, ma ora con una libertà tragica. Sa che è tutto vuoto, che l'amore è finto, che sta comprando aria e lo fa comunque. Non per ingenuità, ma per scelta esistenziale. Ha creato i propri valori in un universo privo di significato: se tutto è assurdo, allora anche pagare per un'illusione consapevole diventa un atto di affermazione della propria volontà.
Ed è proprio in questa consapevolezza che il super pollo acquisisce una dignità superiore rispetto a tutti gli altri abitanti del microcosmo circense. Le ballerine continuano a recitare la propria parte credendo di controllare il gioco, ma sono schiave della performance quanto i polli: devono fingere desiderio, vendere frammenti di sé, dipendere economicamente dall'illusione altrui. Gli altri rimangono polli inconsapevoli, eternamente in fuga dalla verità o frignano se la lappara gli sfugge dal privé per una pisciata o vivono nella frustrazione dei ricordi di quando eran giovini o persistono nella inclocludenza di una ricerca del piacere impossibile.
Il super pollo invece ha attraversato il fuoco 🔥 della conoscenza e ne è uscito libero. Non ha bisogno di mentire a se stesso come le ballerine, né di sfogarsi nella frustrazione e nella dispersta ricerca del piacere.
La sua ridicolinagge diventa una forma superiore di dignità perché è scelta, non subita. È l'unico veramente libero in quel circo di schiavi - schiavi del denaro, schiavi dell'illusione, schiavi della negazione, schiavi del sesso. Il superpollo, regna sovrano su tutti noi nella sua assurdità consapevole.
poi però quando si sveglia sarà tardi, e i portici di San Babila saranno la sua dimora
 
Ma i social influencer ci sono praticamente da non più di 10 anni, come fenomeno di massa, queste che fanno, sono a lavorare in un lap a 15 anni? No.
Quindi l’ipotesi potrebbe essere per me buona in partenza ma alla prova dei fatti non regge del tutto.
Poi ripeto, io potrei anche capire il discorso per una ragazza italiana di oggi di 20-25 anni, non ancora per una romena.
beh io ricordo di essermi iscritto a facebook nel 2008. Ma in effetti non era ancora un metodo di guadagno. All'epoca anche ragazze molto popolari ti chiedevano di essere aggiunte per far vedere di essere... appunto popolari. Ma se una bambina a 10 anni ha iniziato a vedere il sorgere della figura dell'influencer, è stata fortemente formata in quella mentalità nei 10 anni successivi. Aggiungi poi che in romania c'è stato un enorme aumento dei salari medi negli ultimi 7 8 anni quasi di 3x ( Romania Average Gross Monthly Wages ) quindi non ha piu senso venire in italia, purtroppo per noi, immagino che questo abbia comportato anche un allineamento di pensieri e atteggiamenti con le omologhe italiane
 
E per la serie esegesi non richieste:
Capitolo il super pollo

Il "pollo", colui che...
Tutto molto bello, Nietzsche, Sartre, lo stoicismo e quant'altro.
Io resto filosoficamente ancorato a Max Catalano: "È meglio pagare 50 € ad una professionista per un pompino ben fatto fino alla fine che pagare 50 € ad una lappara in privè per toccare una tetta."
 
E per la serie esegesi non richieste:
Capitolo il super pollo

cut

ho apprezzato questa scrittura. si in effetti il pollo puo decidere di continuare ma ci vuole veramente stomaco, bisogna essere forti come l'acciaio, o come un drogato che riesce a non esagerare mai e non andare in overdose (non so se ne esistano non me ne intendo)
Inoltre, dato che si paga e non poco, la simulazione deve essere di primissima qualità. Niente sgarbi da parte della lapperina, che di conseguenza deve essere una professionista che è molto difficile trovare.
 
Ultima modifica:
Tutto molto bello, Nietzsche, Sartre, lo stoicismo e quant'altro.
Io resto filosoficamente ancorato a Max Catalano: "È meglio pagare 50 € ad una professionista per un pompino ben fatto fino alla fine che pagare 50 € ad una lappara in privè per toccare una tetta."
e se il pompino te lo fa anche la lappara catalano che dice?
 
e se il pompino te lo fa anche la lappara catalano che dice?
Dice di tornarci, chiaro.
Ma a leggere chi è intervenuto in questa discussione portando i casi di pollaggine in cui è incappato e pure leggendo nel resto delle discussioni nella sezione Night clubs e lap dance pare che per 50 € non si ottenga nulla di tutto ciò.
È l'aleatorietà della prestazione a fronte della certezza dell'esborso che dovrebbe indurre a riflettere.
Liberi di passare la serata bevendo qualcosa e guardando uno spettacolino, ma all'ennesimo biglietto arancione sborsato per toccare una tetta dietro una tenda ci si dovrebbe porre qualche domanda.
 
Tutto molto bello, Nietzsche, Sartre, lo stoicismo e quant'altro.
Io resto filosoficamente ancorato a Max Catalano: "È meglio pagare 50 € ad una professionista per un pompino ben fatto fino alla fine che pagare 50 € ad una lappara in privè per toccare una tetta."
Lo so, ma io sto usando il contesto apparentemente basso dei lap per esplorare temi esistenziali profondi.
Si lo so, non è questo il posto perché qui si dovrebbe parlare solo di fica e hai ragione, scrivo l'ultimo capitolo e poi chiudo questa breve esperienza online.
 
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