Il fascino della realta'

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Ci sono dei momenti della vita che vorrei cristallizzare per sempre. Anche qualcuno di quelli passati con le pay.
Questo che voglio raccontare è uno di quelli.
Frequento una pay abbastanza regolarmente, quando passa dalla mia città vado spesso a trovarla. L'ho fatto anche l'ultima volta che è stata qui, una mezz'ora tranquilla e piacevole come sempre.
La mattina dopo, in ufficio, vedo arrivare alcuni suoi messaggi, mi dice che stava male e che aveva bisogno di aiuto.
Ho imparato con gli anni e con l'esperienza che la salute viene prima di tutto, anche per una ragazza di vent'anni.
Mollo subito il lavoro e in un quarto d'ora sono da lei.
Stava male, non c'era altra soluzione che andare in ospedale. Senza perdere altro tempo la faccio salire in auto e l'accompagno io.
Al pronto soccorso la mettono su un lettino, la visitano, le fanno degli esami, poi la parcheggiano in un angolo, in attesa.
L'amica che lei aveva chiamato non sarebbe arrivata che dopo pranzo, in quel momento c'ero solo io. Rimango li.
Dopo qualche calmante e una flebo, si addormenta e per un momento comincio a pensare al contesto della situazione. Io, sposato e con una vita normale, sono al pronto soccorso della mia città, dove ho molti amici e conoscenti, al capezzale di una ragazza, che nessuno di loro dovrebbe conoscere (ma non si sa mai) e nemmeno io.
Qualche brivido mi è venuto, e per un attimo mi sono sentito a disagio, quella ragazza stava male e io invece pensavo a come pararmi il culo con qualche scusa in caso di un incontro non desiderato con chi mi conosceva. Ma, come dicevo, è durato un attimo, quel brivido è sparito quando, nell'attimo successivo, ho guardato la ragazza che si era addormentata. Quel volto finalmente rilassato, era come una carezza, ero come colpito da una inaspettata tenerezza nei suoi confronti. Tutto quello che erano i nostri rapporti, tutto quello che conoscevo di lei, con il suo particolarissimo lavoro, erano lontani anni luce. La vita, la mia (doppia) vita con le pay, mi stava colpendo con una botta di realtà decisamente imprevista.
Ecco, io vorrei cristallizzare per sempre, nei miei occhi e nella mia mente, quel volto addormentato. Capire, e tenere a mente, che quello che vediamo noi di queste ragazze è solo un lato, sicuramente quello che loro vogliono mostrarci, ma poi la vita malandrina ci mette, a me e a lei, di fronte ad una realtà nuova, inattesa, forse anche dolorosa in questo caso, ma per certi versi bellissima.
Delle mille facce che ho incontrato nel mondo pay, questa è decisamente una delle migliori. Bellissima perché, finalmente, reale.
 

Salvadi

UOMO
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Andiamo a paygirls, abbiamo una doppia vita ma fortunatamente molti di noi sono e restano Uomini.
Davanti ad un grave problema non ci si tira indietro... e se poi passa da lí l'amica impicciona della moglie pazienza, in quel momento andava fatta "la cosa giusta".
In troppi dimenticano che dietro un annuncio (e una recensione) c'é una persona con la sua vita reale, la sua storia, i suoi problemi.
 
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Ci sono dei momenti della vita che vorrei cristallizzare per sempre. Anche qualcuno di quelli passati con le pay.
Questo che voglio raccontare è uno di quelli.
Frequento una pay abbastanza regolarmente, quando passa dalla mia città vado spesso a trovarla. L'ho fatto anche l'ultima volta che è stata qui, una mezz'ora tranquilla e piacevole come sempre.
La mattina dopo, in ufficio, vedo arrivare alcuni suoi messaggi, mi dice che stava male e che aveva bisogno di aiuto.
Ho imparato con gli anni e con l'esperienza che la salute viene prima di tutto, anche per una ragazza di vent'anni.
Mollo subito il lavoro e in un quarto d'ora sono da lei.
Stava male, non c'era altra soluzione che andare in ospedale. Senza perdere altro tempo la faccio salire in auto e l'accompagno io.
Al pronto soccorso la mettono su un lettino, la visitano, le fanno degli esami, poi la parcheggiano in un angolo, in attesa.
L'amica che lei aveva chiamato non sarebbe arrivata che dopo pranzo, in quel momento c'ero solo io. Rimango li.
Dopo qualche calmante e una flebo, si addormenta e per un momento comincio a pensare al contesto della situazione. Io, sposato e con una vita normale, sono al pronto soccorso della mia città, dove ho molti amici e conoscenti, al capezzale di una ragazza, che nessuno di loro dovrebbe conoscere (ma non si sa mai) e nemmeno io.
Qualche brivido mi è venuto, e per un attimo mi sono sentito a disagio, quella ragazza stava male e io invece pensavo a come pararmi il culo con qualche scusa in caso di un incontro non desiderato con chi mi conosceva. Ma, come dicevo, è durato un attimo, quel brivido è sparito quando, nell'attimo successivo, ho guardato la ragazza che si era addormentata. Quel volto finalmente rilassato, era come una carezza, ero come colpito da una inaspettata tenerezza nei suoi confronti. Tutto quello che erano i nostri rapporti, tutto quello che conoscevo di lei, con il suo particolarissimo lavoro, erano lontani anni luce. La vita, la mia (doppia) vita con le pay, mi stava colpendo con una botta di realtà decisamente imprevista.
Ecco, io vorrei cristallizzare per sempre, nei miei occhi e nella mia mente, quel volto addormentato. Capire, e tenere a mente, che quello che vediamo noi di queste ragazze è solo un lato, sicuramente quello che loro vogliono mostrarci, ma poi la vita malandrina ci mette, a me e a lei, di fronte ad una realtà nuova, inattesa, forse anche dolorosa in questo caso, ma per certi versi bellissima.
Delle mille facce che ho incontrato nel mondo pay, questa è decisamente una delle migliori. Bellissima perché, finalmente, reale.
Respect! bellissimo gesto da Uomo, grande. Spero che adesso sia tutto ok
 
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Ci sono dei momenti della vita che vorrei cristallizzare per sempre. Anche qualcuno di quelli passati con le pay.
Questo che voglio raccontare è uno di quelli.
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La mattina dopo, in ufficio, vedo arrivare alcuni suoi messaggi, mi dice che stava male e che aveva bisogno di aiuto.
Ho imparato con gli anni e con l'esperienza che la salute viene prima di tutto, anche per una ragazza di vent'anni.
Mollo subito il lavoro e in un quarto d'ora sono da lei.
Stava male, non c'era altra soluzione che andare in ospedale. Senza perdere altro tempo la faccio salire in auto e l'accompagno io.
Al pronto soccorso la mettono su un lettino, la visitano, le fanno degli esami, poi la parcheggiano in un angolo, in attesa.
L'amica che lei aveva chiamato non sarebbe arrivata che dopo pranzo, in quel momento c'ero solo io. Rimango li.
Dopo qualche calmante e una flebo, si addormenta e per un momento comincio a pensare al contesto della situazione. Io, sposato e con una vita normale, sono al pronto soccorso della mia città, dove ho molti amici e conoscenti, al capezzale di una ragazza, che nessuno di loro dovrebbe conoscere (ma non si sa mai) e nemmeno io.
Qualche brivido mi è venuto, e per un attimo mi sono sentito a disagio, quella ragazza stava male e io invece pensavo a come pararmi il culo con qualche scusa in caso di un incontro non desiderato con chi mi conosceva. Ma, come dicevo, è durato un attimo, quel brivido è sparito quando, nell'attimo successivo, ho guardato la ragazza che si era addormentata. Quel volto finalmente rilassato, era come una carezza, ero come colpito da una inaspettata tenerezza nei suoi confronti. Tutto quello che erano i nostri rapporti, tutto quello che conoscevo di lei, con il suo particolarissimo lavoro, erano lontani anni luce. La vita, la mia (doppia) vita con le pay, mi stava colpendo con una botta di realtà decisamente imprevista.
Ecco, io vorrei cristallizzare per sempre, nei miei occhi e nella mia mente, quel volto addormentato. Capire, e tenere a mente, che quello che vediamo noi di queste ragazze è solo un lato, sicuramente quello che loro vogliono mostrarci, ma poi la vita malandrina ci mette, a me e a lei, di fronte ad una realtà nuova, inattesa, forse anche dolorosa in questo caso, ma per certi versi bellissima.
Delle mille facce che ho incontrato nel mondo pay, questa è decisamente una delle migliori. Bellissima perché, finalmente, reale.
Ci sono passato … e fu così che m’innamorai di lei e ancora l’amo ❤️
 
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  • #6
Ci sono passato … e fu così che m’innamorai di lei e ancora l’amo ❤️
Buon per te, probabilmente nella tua vita c'era e c'è lo spazio necessario per aprirsi ai sentimenti.
Per me è stato solo "fare la cosa giusta" per una persona che si è trovata sola e in difficoltà. L'unico sentimento toccato, al massimo, è quello dell'amicizia.
E speriamo che un po di gratitudine da parte sua, tu la possa ricevere!
Si, è arrivata gratitudine e rispetto. Sono stato ripagato da parole molto belle, che mi hanno fatto molto piacere.
Spero che adesso sia tutto ok
Il peggio è passato, ma le ci vuole qualche tempo perché si ristabilisca.
Spero di rivederla presto nei suoi soliti panni (molto succinti) di pay.
 
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Ci sono passato … e fu così che m’innamorai di lei e ancora l’amo ❤️
Buon per te, probabilmente nella tua vita c'era e c'è lo spazio necessario per aprirsi ai sentimenti.
Per me è stato solo "fare la cosa giusta" per una persona che si è trovata sola e in difficoltà. L'unico sentimento toccato, al massimo, è quello dell'amicizia

@PNorth, non nego che la conditio sine qua non, affinché possa esserci coinvolgimento fino ad arrivare ad innamorarsi, sia che ci sia spazio … ma direi soprattutto volontà …, ma che vita triste è quella in cui asetticamente, razionalmente e aprioristicamente, si decide che “ la misura è colma “ ? Ovviamente è diverso se lo “ spazio “ è precluso poiché si sta già vivendo una storia d’amore … ma se così fosse, perché uno poi dovrebbe frequentare un’altra donna, pay o free che sia, tanto da sentirsi in dovere di accorrere al suo capezzale … con tutti i rischi che ne potrebbero derivare ? 🤔
Non credi che ci sia una contraddizione di fondo, in ciò che ti è capitato, a maggior ragione se lasci intendere che tu non hai altro “ spazio “ ?
 
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  • #9
@PNorth, non nego che la conditio sine qua non, affinché possa esserci coinvolgimento fino ad arrivare ad innamorarsi, sia che ci sia spazio … ma direi soprattutto volontà …, ma che vita triste è quella in cui asetticamente, razionalmente e aprioristicamente, si decide che “ la misura è colma “ ? Ovviamente è diverso se lo “ spazio “ è precluso poiché si sta già vivendo una storia d’amore …
Non vivo propriamente "una storia d'amore", sono, come tanti, sposato da diversi anni, ci sono dei figli, i nonni sono contenti, il lavoro va, gli amici li vedo nel fine settimana, le vacanze le faccio a Natale e in estate... la solita storia che con gli anni è diventata routine.
Le pay sono un diversivo, non solo sessuale. Ci parlo, le ascolto, le tratto col massimo rispetto possibile, ma mai è nata una storia d'amore, mai ci sono andato nemmeno lontanamente vicino, e mai (si, quando riesco cerco di ragionare anche razionalmente) butterei alle ortiche la mia vita "normale" per infilarmi in una avventura (perché avventura sarebbe) con una di queste ragazze. Non so se è raziocinio o semplice vigliaccheria, ma una cosa del genere non conviene proprio a nessuno.
ma se così fosse, perché uno poi dovrebbe frequentare un’altra donna, pay o free che sia, tanto da sentirsi in dovere di accorrere al suo capezzale … con tutti i rischi che ne potrebbero derivare ? 🤔
Non credi che ci sia una contraddizione di fondo, in ciò che ti è capitato, a maggior ragione se lasci intendere che tu non hai altro “ spazio “ ?
Sono accorso al capezzale di questa ragazza, senza ragionare sui rischi che correvo, semplicemente perché il primo pensiero che ho per lei è sempre quello di una "persona".
Già il fatto che chiamasse me e non altri mi investiva di responsabilità, e il mio primo pensiero è stato "Questa ragazza sta male, devo aiutarla!" e non "Questa escort sta male, che faccio? l'aiuto?".
Solo in un secondo tempo mi sono reso conto che qualche rischio lo stavo correndo.
Comunque sembra che nessuno mi abbia visto, o almeno, nessuno ha mai riportato la cosa a chi mi conosce pur avendomi visto.
Sulla contraddizione di fondo ci ho pensato. Si può pensare che voglio tenere il piede in due staffe, cosa verosimile; si può pensare che in realtà sono "coinvolto" da questa ragazza mio malgrado, ma non è così. Sono corso al suo capezzale solo perché ho agito d'impulso sulla sua richiesta di aiuto immediato, e non sui rischi che correvo io a posteriori. Se fossi stato un cinico avrei trovato una scusa, e la scusa ce l'avevo pronta, perché ero al lavoro e ho dovuto chiudere baracca e burattini per liberarmi un paio d'ore, ma ripeto, non mi viene naturale un cinismo del genere.
Alla fine tutto è andato tutto bene, evidentemente lassù qualcuno mi ama.
 
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Non vivo propriamente "una storia d'amore", sono, come tanti, sposato da diversi anni, ci sono dei figli, i nonni sono contenti, il lavoro va, gli amici li vedo nel fine settimana, le vacanze le faccio a Natale e in estate... la solita storia che con gli anni è diventata routine.
Le pay sono un diversivo, non solo sessuale. Ci parlo, le ascolto, le tratto col massimo rispetto possibile, ma mai è nata una storia d'amore, mai ci sono andato nemmeno lontanamente vicino, e mai (si, quando riesco cerco di ragionare anche razionalmente) butterei alle ortiche la mia vita "normale" per infilarmi in una avventura (perché avventura sarebbe) con una di queste ragazze. Non so se è raziocinio o semplice vigliaccheria, ma una cosa del genere non conviene proprio a nessuno.

Sono accorso al capezzale di questa ragazza, senza ragionare sui rischi che correvo, semplicemente perché il primo pensiero che ho per lei è sempre quello di una "persona".
Già il fatto che chiamasse me e non altri mi investiva di responsabilità, e il mio primo pensiero è stato "Questa ragazza sta male, devo aiutarla!" e non "Questa escort sta male, che faccio? l'aiuto?".
Solo in un secondo tempo mi sono reso conto che qualche rischio lo stavo correndo.
Comunque sembra che nessuno mi abbia visto, o almeno, nessuno ha mai riportato la cosa a chi mi conosce pur avendomi visto.
Sulla contraddizione di fondo ci ho pensato. Si può pensare che voglio tenere il piede in due staffe, cosa verosimile; si può pensare che in realtà sono "coinvolto" da questa ragazza mio malgrado, ma non è così. Sono corso al suo capezzale solo perché ho agito d'impulso sulla sua richiesta di aiuto immediato, e non sui rischi che correvo io a posteriori. Se fossi stato un cinico avrei trovato una scusa, e la scusa ce l'avevo pronta, perché ero al lavoro e ho dovuto chiudere baracca e burattini per liberarmi un paio d'ore, ma ripeto, non mi viene naturale un cinismo del genere.
Alla fine tutto è andato tutto bene, evidentemente lassù qualcuno mi ama.
Premesso che non era una critica per il fatto che sei corso in suo aiuto … anzi, trovo che sia stata una cosa encomiabile …, semmai la perplessità nasceva, e certo la tua affermazione “ … e mai butterei alle ortiche la mia vita “ normale “ per buttarmi in un’avventura ( perché un’avventura sarebbe ) con una di queste ragazze … “, non cancella, anzi, quello che mi perplime.
Potrei argomentare e motivare le mie perplessità, iniziando con chiedere chi stabilisce cosa sia “ normale “ se non le convenzioni ? 🤔
Continuerei col chiedere cosa c’è di più eccitante e gratificante del vivere le avventure ? In fondo non è una grande avventura la vita stessa ? 🤔
Per finire poi, esternando tutto il mio dissenso per il tuo non detto che c’è dietro all’espressione “ una di queste ragazze “.
Ma preferisco chiudere qua, poiché corriamo il rischio di sfociare in discussioni che sono state ampiamente trattate e altrettanto ampiamente stigmatizzate dai moderatori, tant’è che chiudevano sistematicamente il thread dedicato.
Per cui, va bene così, l’importante che tu non abbia avuto problemi per ciò che accaduto. 🤗
 
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Non vivo propriamente "una storia d'amore", sono, come tanti, sposato da diversi anni, ci sono dei figli, i nonni sono contenti, il lavoro va, gli amici li vedo nel fine settimana, le vacanze le faccio a Natale e in estate... la solita storia che con gli anni è diventata routine.
Cosa che mi sembra positiva, visto che tempo fa mi era parso di capire dai tuoi scritti una tua qualche tendenza ad andarti ad invischiare in situazioni bizzarre.

Le pay sono un diversivo, non solo sessuale. Ci parlo, le ascolto, le tratto col massimo rispetto possibile,

Condivido ogni parola.

ma mai è nata una storia d'amore, mai ci sono andato nemmeno lontanamente vicino, e mai (si, quando riesco cerco di ragionare anche razionalmente) butterei alle ortiche la mia vita "normale" per infilarmi in una avventura (perché avventura sarebbe) con una di queste ragazze. Non so se è raziocinio o semplice vigliaccheria, ma una cosa del genere non conviene proprio a nessuno.

La considero una presa di coscienza positiva, visto che tempo fa avevo letto tue parole molto diverse.

Sono accorso al capezzale di questa ragazza, senza ragionare sui rischi che correvo, semplicemente perché il primo pensiero che ho per lei è sempre quello di una "persona".
Già il fatto che chiamasse me e non altri mi investiva di responsabilità, e il mio primo pensiero è stato "Questa ragazza sta male, devo aiutarla!" e non "Questa escort sta male, che faccio? l'aiuto?".

Fatto giusto ed interessante: una persona ti ha chiesto aiuto.
Non importa il lavoro che fa.

Solo in un secondo tempo mi sono reso conto che qualche rischio lo stavo correndo.

La tua condizione di sposato in effetti ti espone a dei rischi.
Eppure stavi solo aiutando una donna.
Mi fai riflettere su un fatto: per me il divorziare ha significato anche il potermi occupare con più serenità degli altri, dai familiari agli amici ed alle amiche.
Per la mia ex signora ciò era semplicemente inconcepibile, perché sottraeva tempo e risorse a lei.
E prima del divorzio non avevo mai frequentato escort.


Comunque sembra che nessuno mi abbia visto, o almeno, nessuno ha mai riportato la cosa a chi mi conosce pur avendomi visto.

Visto che sei sposato, tieni comunque pronta una scusa di emergenza: non hai idea di quanta memoria tardiva abbiano certi cretini impiccioni, quando vedono passare un conoscente in compagnia di una donna.


Sulla contraddizione di fondo ci ho pensato. Si può pensare che voglio tenere il piede in due staffe, cosa verosimile; si può pensare che in realtà sono "coinvolto" da questa ragazza mio malgrado, ma non è così.

Ti credo, perché in tutto il tuo racconto non c'è nulla di sessuale o di romantico, ma molto di umano.


Sono corso al suo capezzale solo perché ho agito d'impulso sulla sua richiesta di aiuto immediato, e non sui rischi che correvo io a posteriori.

Il che rende genuino il tuo agire. Andavi ad aiutare una donna che stava male, non a commettere un crimine.

Se fossi stato un cinico avrei trovato una scusa, e la scusa ce l'avevo pronta, perché ero al lavoro e ho dovuto chiudere baracca e burattini per liberarmi un paio d'ore, ma ripeto, non mi viene naturale un cinismo del genere.

Il che conferma la genuinità del tuo agire.

Alla fine tutto è andato tutto bene, evidentemente lassù qualcuno mi ama.

Direi che lassù qualcuno ama lei, che stava male ed ha trovato aiuto in un paese straniero.

P.s. anche a me è capitato di dare aiuto ad alcune escort con le quali ero in buoni rapporti.
Tuttavia ci furono un paio di casi nei quali la escort risultò in totale malafede. In particolare ricordo un caso.
Tanti e tanti anni fa, una escort della quale ero buon cliente mi chiamò un venerdì sera terrorizzata, dicendomi che doveva nascondersi per poi fuggire in fretta dall'Italia perché si era resa conto di essere sfruttata dal suo fidanzato/pappone ( mai palesatosi prima).
Mollai gli amici con i quali ero a cena, la andai a recuperare in una zona dove si era nascosta, poi la portai a casa mia, ascoltai i suoi racconti confusi, non feci tante domande e la ospitai per la notte.
Al mattino seguente le regalai del denaro, le pagai il biglietto per tornare nel paese di origine e l'accompagnai velocemente al sito di partenza.
Ometto tanti strambi particolari su quelle 24 ore: sembrava di dovere compiere un'operazione dei servizi segreti, a suo dire pareva fossimo spiati in ogni luogo nel quale transitavamo.
Circa 30 minuti prima della partenza, mi chiese di allontanarmi perché era molto turbata e voleva restare sola a pensare: sicché la salutai e me ne andai, molto perplesso.
Non la sentii per alcuni giorni: poi di colpo mi chiamò lei, assai mielosa, dicendomi che era tornata in Italia perché con il suo fidanzato/pappone tutto era tornato a posto, si erano chiariti e lui era diventato bravissimo, non la sfruttava più, quindi potevamo ricominciare a vederci.
Avevo avuto io stesso qualche giorno per ragionare sulla vicenda: le risposi con fredda e severa calma che mai la volevo più rivedere o sentire, e che alla sua eventuale prossima telefonata mi sarei recato alla più vicina Caserma dei Carabinieri per denunciare lei ed il fidanzato/pappone per vari reati.
Mai più sentita né vista.
La considerai , e la considero ancora oggi, una grande lezione di vita: sicché è vero, la realtà ha un suo fascino.
 
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Caro @Lafayette, io apprezzo molto ciò che scrivi … e parlo di tutta la tua “ produzione “ …, ammiro il tuo poliedrico scibile che spazia tra storie di vita vissuta ad aneddoti che abbracciano quasi tutti gli stili musicali e non solo. Mi affascina inoltre lo stile, l’ironia e il garbo che accompagnano ogni tuo intervento … anche quando esprimi dissenso, l’unica cosa che non mi trova del tutto d’accordo, è la malinconia e il disincanto che trasudano da alcuni tuoi interventi. Da una mente eccelsa, ancorché aperta come la tua, mi aspetterei meno generalizzazione, così da apprezzare i casi … fossero anche essi in numero esiguo … in cui le ragazze sono animate da buone intenzioni e scevre dagli odiosi comportamenti di cui tante … purtroppo … si rendono protagoniste.
Come si dice ? Meglio 100 colpevoli fuori, che 1 solo innocente in galera 🤗
 
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Per finire poi, esternando tutto il mio dissenso per il tuo non detto che c’è dietro all’espressione “una di queste ragazze “.
Non voglio nascondermi, effettivamente c'è del non detto dietro quella espressione. E capisco il tuo dissenso.
Tratto tutte col massimo rispetto e sono portato ad aiutarle ogni volta (o quasi) me lo chiedono, ma personalmente mi fermo qui, la maggior parte di loro porta una zavorra che io non potrei aiutare a sostenere. E' chiaramente un mio limite.
Hanno un vissuto che spesso noi nemmeno immaginiamo, e ultimamente non mi sono solo soffermato ad ascoltare le loro storie passate e presenti, ma ho cercato di comprendere quello che rimane loro di tutto questo e che ora devono portarsi in un futuro che tutte sognano diverso da quello di oggi, ed è un fardello pesantissimo.
Io posso esaudire qualche desiderio momentaneo se ne hanno bisogno, posso portarle in ospedale e rimanere qualche ora con loro, ma so che poi torno a casa.
Quindi quando dico che con queste ragazze non potrei averci una storia, parlo si di tutta la somma delle esperienze che le hanno formate che le hanno portate ad essere quello che sono oggi, ma parlo soprattutto di me. So bene che in una relazione ci sono le rose e le spine, e quando arrivano le spine rischierei di tirare fuori tutto il brutto che c'è in me nei confronti "di queste ragazze".
Non è che faccio un passo indietro, è che non mi viene proprio di farlo quel passo. Per mancanza di spazio (famiglia) di tempo (ho già una certa età) e di indubbi limiti personali, di cui mi rendo conto e te li confesso tutti. Potrei dirti che ho un'apertura mentale tale da accettare qualunque cosa e fare qui bella figura, ma non ce l'ho. Sento, prima ancora di provarci, che non riuscirei a sostenere una storia con una ex pay.
 
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La tua condizione di sposato in effetti ti espone a dei rischi.
Eppure stavi solo aiutando una donna.
Vallo a spiegare tu che stavo solo aiutando una donna....
Secondo la mia compagna nessuna donna dai 18 in su, soprattutto se carina, ha e avrà mai bisogno del mio aiuto, non senza la sua approvazione, e comunque, in caso di sua assenza, non devo prendere alcuna iniziativa. :ROFLMAO:
Mi fai riflettere su un fatto: per me il divorziare ha significato anche il potermi occupare con più serenità degli altri, dai familiari agli amici ed alle amiche.
Per la mia ex signora ciò era semplicemente inconcepibile, perché sottraeva tempo e risorse a lei.
E prima del divorzio non avevo mai frequentato escort.
Ed io, prima di sposarmi, non avevo mai frequentato escort. Che ci sia un nesso?
Forse questo fa si che non arrivi a fare come te, a finire per divorziare. Posso affermare che le escort, per ora, hanno salvato il mio matrimonio
 
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Non voglio nascondermi, effettivamente c'è del non detto dietro quella espressione. E capisco il tuo dissenso.
Tratto tutte col massimo rispetto e sono portato ad aiutarle ogni volta (o quasi) me lo chiedono, ma personalmente mi fermo qui, la maggior parte di loro porta una zavorra che io non potrei aiutare a sostenere. E' chiaramente un mio limite.
Hanno un vissuto che spesso noi nemmeno immaginiamo, e ultimamente non mi sono solo soffermato ad ascoltare le loro storie passate e presenti, ma ho cercato di comprendere quello che rimane loro di tutto questo e che ora devono portarsi in un futuro che tutte sognano diverso da quello di oggi, ed è un fardello pesantissimo.
Io posso esaudire qualche desiderio momentaneo se ne hanno bisogno, posso portarle in ospedale e rimanere qualche ora con loro, ma so che poi torno a casa.
Quindi quando dico che con queste ragazze non potrei averci una storia, parlo si di tutta la somma delle esperienze che le hanno formate che le hanno portate ad essere quello che sono oggi, ma parlo soprattutto di me. So bene che in una relazione ci sono le rose e le spine, e quando arrivano le spine rischierei di tirare fuori tutto il brutto che c'è in me nei confronti "di queste ragazze".
Non è che faccio un passo indietro, è che non mi viene proprio di farlo quel passo. Per mancanza di spazio (famiglia) di tempo (ho già una certa età) e di indubbi limiti personali, di cui mi rendo conto e te li confesso tutti. Potrei dirti che ho un'apertura mentale tale da accettare qualunque cosa e fare qui bella figura, ma non ce l'ho. Sento, prima ancora di provarci, che non riuscirei a sostenere una storia con una ex pay.
Apprezzo la sincerità e la tua lucida e “ fredda “ analisi. Riconoscere i propri limiti, è il primo passo per poterli … volendo … superarli.
Un caro sa
Un caro saluto
 
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Ci sono dei momenti della vita che vorrei cristallizzare per sempre. Anche qualcuno di quelli passati con le pay.
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La mattina dopo, in ufficio, vedo arrivare alcuni suoi messaggi, mi dice che stava male e che aveva bisogno di aiuto.
Ho imparato con gli anni e con l'esperienza che la salute viene prima di tutto, anche per una ragazza di vent'anni.
Mollo subito il lavoro e in un quarto d'ora sono da lei.
Stava male, non c'era altra soluzione che andare in ospedale. Senza perdere altro tempo la faccio salire in auto e l'accompagno io.
Al pronto soccorso la mettono su un lettino, la visitano, le fanno degli esami, poi la parcheggiano in un angolo, in attesa.
L'amica che lei aveva chiamato non sarebbe arrivata che dopo pranzo, in quel momento c'ero solo io. Rimango li.
Dopo qualche calmante e una flebo, si addormenta e per un momento comincio a pensare al contesto della situazione. Io, sposato e con una vita normale, sono al pronto soccorso della mia città, dove ho molti amici e conoscenti, al capezzale di una ragazza, che nessuno di loro dovrebbe conoscere (ma non si sa mai) e nemmeno io.
Qualche brivido mi è venuto, e per un attimo mi sono sentito a disagio, quella ragazza stava male e io invece pensavo a come pararmi il culo con qualche scusa in caso di un incontro non desiderato con chi mi conosceva. Ma, come dicevo, è durato un attimo, quel brivido è sparito quando, nell'attimo successivo, ho guardato la ragazza che si era addormentata. Quel volto finalmente rilassato, era come una carezza, ero come colpito da una inaspettata tenerezza nei suoi confronti. Tutto quello che erano i nostri rapporti, tutto quello che conoscevo di lei, con il suo particolarissimo lavoro, erano lontani anni luce. La vita, la mia (doppia) vita con le pay, mi stava colpendo con una botta di realtà decisamente imprevista.
Ecco, io vorrei cristallizzare per sempre, nei miei occhi e nella mia mente, quel volto addormentato. Capire, e tenere a mente, che quello che vediamo noi di queste ragazze è solo un lato, sicuramente quello che loro vogliono mostrarci, ma poi la vita malandrina ci mette, a me e a lei, di fronte ad una realtà nuova, inattesa, forse anche dolorosa in questo caso, ma per certi versi bellissima.
Delle mille facce che ho incontrato nel mondo pay, questa è decisamente una delle migliori. Bellissima perché, finalmente, reale.
Bel racconto il tuo , anche molto " romantico " . Io vorrei essere molto più pragmatico e dire che anche a me è successo l'anno scorso che sono stato chiamato in causa dalla mia fidelizzata nel primo pom di una domenica che ero fuori a pranzo con la mia famiglia . Lei aveva fatto un incidente in auto e io prontamente sono accorso . ( avevo appena terminato il pranzo per cui non mi è stato difficile trovare una scusa ). Questo per dire che Loro chiamano solamente per comodità un super fidelizzato che sanno che sicuramente in quel preciso momento si presenterà ( o farà di tutto per presentarsi ). Nel tuo caso era un problema di salute ma chiunque altro poteva essere al tuo posto ( se fosse stato disponibile ) . Loro sanno pescare fra i fidelizzati quello che quasi sicuramente le aiuterà . E lasciamo da parte i sentimentalismi per favore ! Cerchiamo di essere più concreti come lo sono queste gentili donzelle . PS poi mi sono dovuto sbattere anche la settimana dopo per seguire i lavori di riparazione dell'auto presso l'officina . Io ho fatto tutto con il cuore e volentieri però........ ne avrei fatto anche a meno . saluti a tutti
 
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Bel racconto il tuo , anche molto " romantico " . Io vorrei essere molto più pragmatico e dire che anche a me è successo l'anno scorso che sono stato chiamato in causa dalla mia fidelizzata nel primo pom di una domenica che ero fuori a pranzo con la mia famiglia . Lei aveva fatto un incidente in auto e io prontamente sono accorso . ( avevo appena terminato il pranzo per cui non mi è stato difficile trovare una scusa ). Questo per dire che Loro chiamano solamente per comodità un super fidelizzato che sanno che sicuramente in quel preciso momento si presenterà ( o farà di tutto per presentarsi ). Nel tuo caso era un problema di salute ma chiunque altro poteva essere al tuo posto ( se fosse stato disponibile ) . Loro sanno pescare fra i fidelizzati quello che quasi sicuramente le aiuterà . E lasciamo da parte i sentimentalismi per favore ! Cerchiamo di essere più concreti come lo sono queste gentili donzelle . PS poi mi sono dovuto sbattere anche la settimana dopo per seguire i lavori di riparazione dell'auto presso l'officina . Io ho fatto tutto con il cuore e volentieri però........ ne avrei fatto anche a meno . saluti a tutti

Il tuo interessante racconto mi trova d'accordo su di un fatto: sì, probabilmente le escort chiedono aiuto a chi ritengono un cliente "super fidelizzato".
Ciò mi accade anche con gli amici e le amiche non escort: se mi chiedono aiuto, lo fanno perché sanno che a me possono chiederlo, mentre ad altri no.
Tale fatto comporta che io non do aiuto a tutte le escort che me lo chiedono, esattamente come non do aiuto a tutti i conoscenti che me lo chiedono: lo do solo a quelli che posso chiamare amici, e di conseguenza lo do solo alle escort che posso considerare amiche.
Codesta considerazione ha fatto sì che, durante la mia vita, io abbia via via limitato la qualifica di amici e di amiche alle persone che, effettivamente, posso considerare tali, escort o non escort che siano; si tratta di persone con le quali il rapporto di amicizia non è solo unidirezionale, ossia solo mio verso di loro, ma reciproco.
Per fare alcuni esempi pratici, racconto quanto segue.
a) Una escort amica - vista e frequentata tante volte anche fuori dal lavoro ed anche come partner in occasioni sociali - mi chiese aiuto per un caso simile al tuo: aveva avuto un incidente ( per fortuna non grave) e non sapeva come fare.
Arrivai e la aiutai , esattamente come avrei fatto con un amico o un'amica, con tanto di telefonata ad un carrozziere che conoscevo, perché venisse con il carro attrezzi a prelevare il veicolo non marciante: il resto seguì il normale iter assicurativo. Io la accompagnai a casa sua con la mia auto, poi la portai a cena fuori per farla riprendere dallo spavento.
b) Una escort non amica, ma semplice conoscente dato che l'avevo incontrata due volte, mi chiamò chiedendomi in modo piuttosto arrogante un urgente aiuto che - visto il mio lavoro - potevo secondo lei darle senz'altro e gratuitamente: le feci presente che non la volevo aiutare, e la salutai senza mai più vederla.
c) Una escort che avevo incontrato una sola volta, dopo alcuni giorni dall'incontro mi chiamò chiedendomi un forte prestito di denaro: le dissi che non l'avrei fatto, la salutai e mai più la vidi.
d) una escort che avevo visto tre volte, ma senza avere mai ricevuto grandissima ospitalità, un giorno mi chiamò e mi chiese di scontarle un assegno che avrei poi potuto incassare il mese dopo: le dissi che non facevo quel tipo di servizi, mi beccai i suoi insulti, la salutai e mai più la vidi.

In sintesi: alla escort del caso a), sapevo per certo di poter chiedere io stesso aiuto se e quando mi fossi trovato in depressione, stanco, malato o in altro guaio.
Alle escort dei casi b,c,d, non mi sarei sognato di chiedere nulla, e rimasi colpito che loro si fossero sognate di chiedere qualcosa di extra a me.
In sintesi finale: gli amici e le amiche sono solo quelli che possono essere ricompresi nel caso a)
Quelli dei casi b,c,d, sono semplici conoscenti, dei quali non mi considero amico: e che faccio di tutto perché non mi considerino tale.

P.s. il caso di @PNorth riguarda tuttavia un aiuto urgente per salute fisica. Sicché potrebbe anche per me costituire l'eccezione: così come farei eccezione se trovassi una semplice conoscente che sta fisicamente male, non conosce nessuno in città e deve essere accompagnata in ospedale.
Spero di avere esposto con chiarezza il mio pensiero.
 
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Vallo a spiegare tu che stavo solo aiutando una donna....
Secondo la mia compagna nessuna donna dai 18 in su, soprattutto se carina, ha e avrà mai bisogno del mio aiuto, non senza la sua approvazione, e comunque, in caso di sua assenza, non devo prendere alcuna iniziativa. :ROFLMAO:

Ed io, prima di sposarmi, non avevo mai frequentato escort. Che ci sia un nesso?
Forse questo fa si che non arrivi a fare come te, a finire per divorziare. Posso affermare che le escort, per ora, hanno salvato il mio matrimonio
Ci sono persone che non avrebbero mai dovuto sposarsi. Non sono semplicemente adatte a prendersi il pacco completo, fatto anche di impegno e responsabilità. E io sono una di queste. Non significa che non si possa cambiare idea, però serve essere anche onesti con sé stessi
 
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Loro sanno pescare fra i fidelizzati quello che quasi sicuramente le aiuterà . E lasciamo da parte i sentimentalismi per favore ! Cerchiamo di essere più concreti come lo sono queste gentili donzelle .
Capisco cosa volevi dire, anch'io spesso qui su PF mi sono lasciato andare su questo argomento, ma premesso che il mio era un caso particolare, una richiesta di aiuto per un problema serio di salute, e che in questo caso, fidelizzato o meno, pay o meno, qualunque uomo sarebbe accorso, mi piacerebbe sapere se il tuo leggero astio è dovuto ad una esperienza in particolare e poi sei portato a generalizzare oppure hai tutta una serie di esperienze negative che ti porta ad usare lo stesso loro cinismo.
Con le pay me ne sono successe di belle e di brutte, molte sono state brutte, ma nonostante questo non mi sento di buttare la croce su tutta la categoria.
Sono passato anch'io da affitti pagati da me e non restituiti, idem per piccoli prestiti, traslochi al volo perché loro sono state buttate fuori dal residence dalla polizia, e altro ancora, e sono state la maggior parte esperienze pessime, nemmeno ripagate con un grazie.
Poi il volto addormentato di quella pay, sola, malata sul serio (non come ce la raccontano a volte certe altre colleghe...) così diverso dal solito, struccata, con indosso un pigiamone da ospedale e ciabatte, lontana anni luce da come l'avevo sempre vista, questo mi ha aperto una breccia di bellissima normalità in quella persona che avevo sempre visto solo come una escort.
Certe cose le immagini ma poi quando le vedi con i tuoi occhi è tutta un'altra cosa. Aver vissuto un episodio del genere mi ha ripagato per tutte altre volte che ero stato, in fondo sempre consapevolmente, solo usato.
Vorrei che parlassimo di storie precise (grazie @Lafayette ) perché se andiamo per stereotipi non c'è categoria umana che si salvi, a cominciare da quella dei punters... e anche qui di storie ne avrei diverse da raccontare.
 
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per me il divorziare ha significato anche il potermi occupare con più serenità degli altri, dai familiari agli amici ed alle amiche.
Per la mia ex signora ciò era semplicemente inconcepibile, perché sottraeva tempo e risorse a lei.
Vado off topic un momento per condividere che la serie di eventi che mi ha portato alla separazione con la mia ex compagna, è iniziata proprio da qui: un Amico che mi chiama per un aiuto (niente di troppo grave, ma comunque urgente) e, dall'altra parte, l'osservazione: "ma non poteva chiamare suo fratello?"
 
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