La prima puntata di «Storia Cinese» é stata pubblicata il 14/08/2019 con il post
n° 9600
Giulio non capiva perché gli piacesse tanto quel tipo di relazione. Abbracci, baci, affetto, tanto affetto non finalizzato a niente. Oppure c'era una finalità e Giulio la doveva ancora scoprire. Giulio doveva ammettere che non aveva ragioni di infelicità e quindi non poteva esserci un intento consolatorio, almeno da parte sua. Lo avrebbe chiesto al suo amico mazzarino, che di solito aveva pareri equilibrati e che lo conosceva benissimo. Hǎi yún era molto molto affettuosa, lo baciava con calma e con dolcezza, lo baciava anche per 20 minuti, anzi si baciavano. Le piacevano le sue carezze e poco le importava di essere masturbata o leccata nelle parti intime, le piacevano i suoi abbracci e i suoi baci lievi sulle braccia e ricambiava con spontaneità. A Giulio piacevano i suoi capelli neri e li baciava spesso, dato che erano sempre pulitissimi. Quando arrivava nel suo appartamento Hǎi yún aveva quasi sempre appena fatto la doccia e glielo diceva con un certo compiacimento. Una volta Giulio aveva sentito un forte odore di soia e cavolo e aveva riposto i suoi indumenti nello zaino e quando Hǎi yún gli aveva chiesto perché, le aveva risposto che non poteva certo raccontare di essere stato in un ristorante cinese ! Da quella volta quando le faceva visita non aveva più sentito odore di cibo perché Hǎi yún aveva cura di dare aria alle stanze.
Scopavano lentamente, guardandosi negli occhi.
Hǎi yún voleva che scopasse con le nuove ragazze e a Giulio non interessava, anche se lei diceva che le avrebbe pagate lei. Giulio le scopava, rifiutando la generosità di Hǎi yún ma il fatto che lei fosse nella stanza accanto, lo infastidiva. Qualche volta facevano anche un bel trio ma Giulio cercava sempre la bocca di Hǎi yún. Una volta doveva uscire per una ragione importante e quindi lo aveva affidato a un'altra ragazza, Iris che Giulio aveva già scopato. A malincuore si era draiato sul letto e aveva cominciato a intrattenersi con Iris. Arrivando Giulio aveva detto di avera un po' di sciatica e Hǎi yún si era messa ai piedi del letto e per tutto il tempo che aveva a disposizione prima di uscire gli aveva massaggiato i piedi. Giulio non era stato mai stato accudito così teneramente da due donne.( aveva già fatto qualche trio, ovviamente) Gli pareva di galleggiare sul mare, o di essere sospeso nell'aria, fuori dal tempo e dallo spazio reale. Poi lo aveva lasciato con bel bacio. Un bacio sulla bocca ma non un bacio profondo, era un bacio dell'affetto e dell'amicizia. E poi chissà. Giulio aveva scopato con Iris, ma, sinceramente, non aveva avuto la sensazione di scopare, ma di fare l'amore, tanto era delicata e gentile quella ragazza. Sicuramente era stata debitamente istruita da Hǎi yún.
Hǎi yún si ricordave sempre quando era stato da lei la volta precedente, il giorno preciso. Quando entrava nell'appartamento Hǎi yún lo abbracciava stretto e gli dava un fuggevole bacio di benvenuto. Qualche volta era vestita come una puttana cinese, con quelle gonnelline sgargianti di pessimo qualità e,francamente,quell'abbigliamento non gli piaceva, ma ultimamente indossava un abitino di un color prugna chiaro, che modellava le sue forme gradevoli. Hǎi yún era rotondetta ma non grassa, assolutamente. Era un piacere accarezzarle i fianchi.
Poi Giulio tirava fuori un foglio sul quale, con l'aiuto del traduttore, aveva elaborato delle domande. E parlavano un poco. Hǎi yún gli aveva raccontato alcune vicende della sua vita e gli aveva anche spiegato quelle che la MRS Warren chiama le sue «circumstances»
MRS WARREN. Oh, it's easy to talk, isnt it? Here! would you like to know what my circumstances were? Da “Mrs Warren's Profession” Act II, 1894 by G.B.Shaw, e Giulio non aveva chiesto dettagli, era una scelta dettata da circostanze che Giulio riteneva fossero credibili. Anche perché Hǎi yún non tornava mai su questi argomenti e soprattutto non gli chiedeva soldi e quei pochi che lui le dava, nonostante i suoi rifiuti, non potevano lontanamente essere la causa del suo comportamento. Giulio pensava che il motivo fosse l'”affetto” che Hǎi yún aveva per lui. E che lui, doveva accettarlo, aveva per lei. Non potevano essere legati per il sesso, dato che Hǎi yún aveva a disposizione uomini giovani e, sicuramente, molto più prestanti di Giulio . Gli era capitato di attendere che lei finisse con un cliente o un “trio” e, stupidamente, le aveva chiesto che cosa aveva combinato. Ma Hǎi yún non gli rispondeva, gli diceva solo “tutto falso, tutto falso con cliente” e non voleva proprio parlarne. Gli chiedeva sempre quale fosse la sua opinione sulle capacità amatorie della nuova ragazza, naturalmente in modo riservato. Era sicuramente un modo con il quale Hǎi yún affermava la propria autorità di maman, anche se, da quello che vedeva, la sua autorevolezza derivava molto di più dalla sua gentilezza, dal fatto che facessero cose insieme nel tempo libero. Giulio, ovviamente non faceva mai domande su dettagli organizzativi. Anche mazzarino aveva scopato con Hǎi yún ma da un po' di tempo non la frequentava più. Giulio non sapeva darsene una spiegazione, era un fatto che sfuggiva alla sua comprensione e quindi aveva evitato di chiedere in merito al suo amico. Durante il periodo dei morti Giulio aveva comprato due crisantemi bianchi per le tombe dei suoi defunti. Erano crisantemi bianchissimi e Giulio, guardandoli e accarezzandoli, non aveva potuto fare a meno di pensare alle bianche e morbide spalle di Hǎi yún. C'era anche mazzarino al cimitero, che aveva notato il suo comportamento e gli aveva detto con una punta di ironia “Non sapevo che ti piacessero i crisantemi”. Aveva fatto cadere l' argomento, naturalmente. Mazzarino ostentava sempre un certo cinismo, non che non fosse gentile con le ragazze, ma non le prendeva troppo in considerazione, non voleva problemi. A Giulio era capitato un bel guaio : facendo l'amore con Hǎi yún, sul più bello, lei aveva cominciato a baciarlo sulla faccia e sulle guance con impeto: avete presente quando le mamme e le zie baciano i figli o i nipoti con una serie di baci con lo schiocco ? Hǎi yún lo baciò così e con una tale intensità che gli lasciò un segno rosso su di una guancia. Un bel problema sedersi al desco familiare con quel segno del vizio sulla faccia. “Guarda, guarda il nonno, chi lo avrebbe mai detto !” Aveva poi risolto inventandosi uno stupido incidente in un luogo che frequentava, qualcosa di plausibile e aveva risolto la faccenda. Se avesse avuto 30 anni di meno la faccenda non sarebbe certo finita lì. Giulio raccomandò a Hǎi yún di stare più attenta in futuro. L'ultima volta Hǎi yún gli disse che non poteva scopare con lui perché aveva il mal di denti e quindi Gliulio aveva scopato con una graziosa ragazza ed era stato davvero bello. Ma non era Hǎi yún.
Giulio sapeva di dover mantenere questa relazione nell'ambito che le competeva. Giulio non sapeva come si sarebbe evoluta la situazione, in cuor suo sperava che continuasse così, concreta, e, allo stesso tempo, sospesa. Hǎi yún era una puttana, una esercente, come si suol dire. Giulio le dava qualcosa di cui lei aveva bisogno e lei ricambiava. Ricambiava con grazia e affetto e questo gli piaceva molto.
Se ci sarà uno sviluppo Giulio senz'altro me lo riferirà ed io, purtroppo per voi, lo scriverò su questo forum.