@Petra,
vedi tu .. per me puoi scriverlo qui.
Vorrei darti un consiglio se posso, per tua privacy magari evita di dare riferimenti troppo specifici che non si sa mai.
sì infatti ci stavo pensando. purtroppo è molto difficile evitare riferimenti specifici se si vuole render chiara la situazione a chi non la conosce. ma mi rendo conto che è pericoloso esporre in maniera dettagliata la propria vita, pur evitando nomi luoghi etc, perché qualcuno potrebbe risalire a noi.
(magari direttamente interessato).
per questo salto tutto l'evolversi della storia.. e la faccio più breve.
il tempo è passato, lui mi mantiene ancora (evito di dire la cifra per motivi sopra detti), nel frattempo io l'ho sempre considerato niente più di un cliente, non lo stimo minimamente anzi.. mi provoca fastidio come persona.
Lui è sempre sposato, nonostante pretenda che io non abbia nessun altro uomo. Mi dice continuamente di volermi bene, di volere solo il mio bene, che io sono sua etc.in realtà il suo non è affetto ma desiderio di possesso. E' atato così fin dall'inizio, da quando mi ha chiesto di non vedere più nessun altro che avrebbe provveduto lui a me.
Cos'è se non la volontà di avere un oggetto tutto per sè? Non c'era mai stata manifestazione di nessun sentimento da parte mia, non si è mai interrogato su cosa provassi per lui, nulla di tutto ciò, anzi mi ricordo che dicevo di essere fidanzata anche se non era vero (proprio per evitare attaccamenti da parte dei clienti). Per lui tutto ciò era indifferente: lui voleva possedere un oggetto punto, pensando coi soldi di comprare anche la devozione l'affetto il sentimento. Col tempo è appunto diventato sempre più presente, telefonava per sapere come avevo passato la giornata, ogni sera alla stessa ora. Se per caso una sera non rispondevo si risentiva e per "punizione" non si faceva vivo finché non gli chiedevo scusa.
Io intanto mi facevo la mia vita. Ogni tanto vedevo qualche cliente (raramente) con cui mi ero trovata bene. Non mi sono mai fidata completamente di lui, anzi, spesso mi dicevo che sarebbe stato molto meglio liberarmene e iniziare a fare incontri in maniera regolare, rendendomi così "indipendente".
Però poi sapevo che non avrei retto a lungo gli incontri..e così ho continuato a frequentarlo.
Ogni tanto avevo qualche storiella free, perché naturalmente mi innamoravo come ogni ragazza del pianeta. Riuscendo a gestire il tutto.
Finché mi sono innamorata seriamente di un uomo. Non era la solita cotta..ma qualcosa di molto più profondo.Ci siamo messi insieme, io lo amo da morire. Ora conviviamo da un po' di tempo. Naturalmente non sa nulla della mia situazione.
Mi vedo ancora con l'altro, che per me è un lavoro. Ci vediamo circa ogni 20 giorni, e lui continua a provvedere al mio mantenimento. Ovviamente non sa che sto con un uomo. Io lo sopporto a fatica, mi disgusta. Ancora di più ora che amo un uomo. Ma ho paura dell'incertezza economica e non ho il coraggio di staccarmene. Così fingo di volergli bene. E è più pesante fingere l'affetto che aprire le gambe. E' più pesante dargli un bacio che scopare.
Per me è una tortura. Ma poi penso che con lo stipendio di un lavoro normale faticherei assai, e tra l'altro nemmeno si trova. un lavoro che non mi piace, ni cui dovrei passare la maggior parte della giornata per uno stipendio misero. Lui costituisce la mia sicurezza economica.
Purtroppo ho raccontato il tutto in maniera un po' confusa, mancano molti dettagli che sarebbero importanti per capire. ma questo per dire che non esiste la pay e la donna normale. Siamo un po' più complesse. Una stessa donna può essere sia una mentitrice furba che al contempo essere in grado di amare appassionatamente un uomo. Ora mi si dirà: ma se vai a letto per soldi con un altro come puoi dire di amarlo? Io lo amo tantissimo invece, e l'ho anche aiutato economicamente.. la sicurezza economica che cerco la cerco anche per lui, perché purtroppo non se la passa bene.
La realtà però è che non so quanto riuscirò ad andare avanti così.