Ho sottolineato i passi migliori di questa poetessa incompresa (pubblicato oggi su Bakeka). Il primo verso è squisitamente musicale. L'ultimo, forse tradotto dal cinese, esprime un dolce sapore di bucato fresco.
PORTAMI LA CAMICIA
Nel bagno mi infilo la tua camicia in fica
Non sono una che ha voluto studiare ma sono una donna semplice, pulita e intelligente.Io scrivo come mi viene. Sono molto eccitata e ho ancora le dita umide perche mi sono appena adesso toccata nel bagno della lavanderia.Mi chiamo SARA e sono la lavandaia porca che non vedevi l'ora di incontrare.
Ho una lavanderia e spesso uomini soli vengono a portare la biancheria.
Io sento gli odori di qualcuno di loro e mi chiudo nel
bagno a masturbarmi. Allargo le cosce seduta sul wc e mi strofino
quelle camicie bianche tra le labbra della fica fino a quando
non si bagnano dei miei umori. Poi mi sfondo con tre dita
e immagino di essere fottuta mentre stiro , a saracinesche
chiuse come e' successo col signore del quinto piano del
palazzo di fronte. Mi guardava le tette e un giorno
ho fatto finta di non sentire che era entrato. Si e'
avvicinato alla zona dove si stira ed io ero li',
calda e sudata per via del ferro da stiro. Mi ha
preso dai fianchi, strappato le mutande e allargato
il culo con la lingua. Poi mi ha presa a testa in giu'...
E colavo a terra come una cavalla .
Passa anche tu se ti piaccio. mi piace il cazzo in generale
sia dei ragazzi 18enni o dei maturi fino a 75.
Non cerco sol di , solo sesso per piacere mio e tuo.
Massima serieta' e riservatezza e come vedi non mostro il viso.
Portami una camicia e dimmi che vuoi la consegna a domicilio.
Io capiro', e anche se non potrai farmi venire da te
possiamo stare a porte chiuse in lavanderia o da me che vivo
sola. Chiama mio fibraffone Gratttiito. Sara