LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASSIONE

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Sono iscritto da poco al forum. Mi sono sbizzarrito a visitarlo in lungo e in largo e, oltre alle recensioni e alle richieste di informazioni, ho scoperto con piacere anche altre sezioni, come questa, dove è possibile raccontare un pò di sè. Molti di voi hanno descritto i loro esordi e la loro carriera. E' stata una lettura piacevole ed illuminante che ha da subito innescato la mia personale riflessione sulla mia carriera di punter. Una cascata di ricordi.

Ho sempre avvertito l'esigenza di parlare di questo "segreto" con qualcuno, anche se sono consapevole che affinché rimanga tale è meglio non divulgarlo troppo, infatti ne ho parlato soltanto ad un amico con cui ho in comune questa passione, tralasciando però molti dettagli, che ho preferito tenere per me, perchè fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.
Penso però di aver trovato qui ciò di cui ho bisogno, il posto giusto che tanto cercavo. Il mio sarà un lungo sfogo, un’ampia confidenza, una sincera confessione che al tempo stesso funge per me come un esame di coscienza su ciò che ho fatto.

Non vado spesso a pay, o comunque non quanto vorrei, causa ristrettezze economiche che non mi consentono di togliermi tutti gli sfizi. Mi rivolgo alle donnine a pagamento perché altrimenti non avrei modo come fare sesso visto che sono single e non ho nessuna storia da una botta e via. Eppure, non per peccare di immodestia, non penso di essere così brutto e sgradevole, ma la società attuale è questa e poi, lo confesso, ormai non vado dietro più a nessuna, me ne tengo attentamente alla larga, in quanto sono ormai convinto che sia di gran lunga meglio andare con una donna a pagamento. Scegli quella che più ti piace e con lei spendi ed ottieni quello che vuoi, invece con una donna “normale” devi superare mille esami e peripezie, e poi il risultato non è sempre garantito, per non parlare del denaro, del tempo e della pazienza che devi investire. Non per essere cinico e materialista, ma io credo che ogni donna, tutte le donne abbiano un prezzo.
Sarò certamente di parte, ma voglio inoltre rivendicare le ragioni della nostra classe, forse ritenuta abietta, spregevole e perversa dai cosiddetti benpensanti, ma che invece tale non è. Dietro questa nostra passione ci sono delle motivazioni di fondo, di certo non dettate esclusivamente dalla superficialità, dagli istinti animaleschi, dal desiderio di tradire la propria compagna o dalla voglia di cambiare sempre partner, motivazioni profonde, le più disparate e tutte assolutamente rispettabili.


Avevo tra i dieci e i dodici anni quando si verificò il mio primo contatto con questo mondo. Seconda metà degli anni '90, erano gli anni dei famosi 144, 166 e simili, ricordo le pubblicità di questi numeri che carpivano la mia attenzione in fondo alle pagine del quotidiano della mia città ed accanto a loro scorgevo degli "annunci economici" (così venivano denominati) in cui si pubblicizzavano sedicenti massaggiatrici. La curiosità si impossessò di me. Volevo chiamare uno di questi numeri e, dopo aver indugiato per tanto tempo, un giorno mi decisi e con il cuore a mille telefonai. Compresi subito che quelle non erano delle semplici massaggiatrici, ma prostitute che ricevevano a casa. Sin da allora nacque dentro di me il pallino di scoprire quale volto e quale corpo si celassero dietro quelle fredde cifre telefoniche e dietro quelle voci più o meno suadenti. Effettuavo spesso queste mie "interviste" telefoniche che crescendo erano divenute sempre più frequenti, ma ormai anche dettate dagli impulsi sessuali di un sedicenne.

Correva l’anno 2001. Le mie chiamate a scopo informativo continuavano, ma stavolta avevo deciso di compiere il passo successivo: era arrivato il momento del “battesimo”. Il giorno prima del mio debutto chiamo la prescelta e mi informo su prezzi e location: riceveva non troppo lontano dalla mia scuola. Bene, allora organizzo il piano. Visto che il giorno dopo sarei dovuto andare a scuola anche nel pomeriggio a causa di un corso di informatica, stabilisco che l’incontro si sarebbe tenuto l’indomani. Arriva il gran giorno, con il numero di cellulare della girl annotato su un pezzo di carta, esco finalmente da scuola e, con le mie 50.000 lire in tasca, vado alla ricerca di una cabina telefonica vicino alla location. Digito il numero, il battito è sempre più accelerato, ecco che risponde, tipico clichè, lei però, forse messa in allarme dalla mia voce, mi chiede l’età, io le rispondo che avevo 16 anni (che cogl.. che sono stato!!!!!!) e lei “no, minorino (minorenne) no”. Addio sogni di gloria. Quella parola italiana storpiata, la ricordo tuttora, risuonerà nel mio cervello per anni…


(continua)
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Bloccato dal rifiuto, torno a casa triste e scontento. Forse non era quella giusta o forse, soprattutto, non è il momento giusto.
Mi dedico maggiormente ad altro, mantenendo sempre una certa curiosità nei confronti di questo mondo che però non si spingeva oltre. Cerco di colmare i miei vuoti con i primi film porno (Selen era il mio idolo assoluto, ci scambiavamo le videocassette e poi i cd in classe) e le fantasie sulle compagne di classe bone ma raggiungibili soltanto con il pensiero, potevo solo guardarle, non ero un fighetto, non ero alla moda e non avevo il motorino né il cellulare, ero insomma un tipo abbastanza tranquillo, forse troppo serio per l'età che avevo.
Sono anni che comunque ricordo con enorme piacere e con profonda nostalgia, gli anni della spensieratezza, studio, pallone, play station e stadio erano le uniche preoccupazioni, credo i migliori anni della mia vita.
Finisce la scuola, prendo la maturità e sono anche maggiorenne, quella curiosità era rimasta, oltre che accompagnata ed acuita dalla voglia di fare sesso.
Avevo 19 anni ed ero ancora vergine, non ne facevo un grosso problema, ma cominciavo ad essere stanco di pensarci sempre da solo, volevo scopare!! Ci riprovo, perseverando con le loft, ho sempre scartato le otr, anche solo per un orale, forse perché quelle della mia città non mi hanno mai invogliato, tutte brutte e grasse (la situazione attuale è di poco migliore).
Ma ancora una volta quello che doveva essere il mio esordio, va male. Contatto una donna che al solito aveva inserito il proprio annuncio sul suddetto quotidiano, organizzo tutto, chiamo e salgo a casa sua, ma appena mi apre... che delusione! Era una vecchiaccia! Tutte le mie voglie scompaiono, si volatilizzano all'istante. Per fortuna riesco a svignarmela senza problemi.

Nonostante questo inconveniente, certamente da mettere in preventivo visto che non vedevo mica le foto delle girl, non mi persi d'animo e ritornai alla carica, stavolta con successo. Aprile 2005, soliti sondaggi telefonici esplorativi degli annunci sul giornale ed ecco che finalmente trovo quella che penso faccia per me! Mi fido della descrizione che mi fornisce per telefono e, soprattutto, l'istinto mi fa credere che dietro la sua voce, che mi piace, ci fosse una bella figa, perciò fisso un appuntamento per il pomeriggio.
All'orario convenuto mi presento dalle sue parti e la richiamo. Da quel momento in poi una serie di casini e di rinvii rischiano di far saltare l'incontro, lei non poteva ricevermi a casa, quel girono era perseguitata dai rompiscatole, tra cui un suo vicino che costituiva il mio ostacolo all'incontro, ma la fortuna fu dalla mia parte quella volta. All'ennesimo contatto, lei mi propone di andare e farlo in macchina, io ovviamente accetto e dopo qualche minuto di attesa, per me interminabile, eccola finalmente!
Avevo scelto bene, lei era una bella mora prosperosa, mi pare del Nord, tirata a lucido, capelli lunghi, occhi azzurri, labbra carnose e una bella quarta di seno, si accosta e mi fa salire. Ci presentiamo e cominciamo a parlare un po’ durante il tragitto, quindi mi porta in un posto isolato dove andare a consumare, la tariffa è di 50 €. Io sono tesissimo e agitatissimo, lei se ne accorge e cerca di mettermi a mio agio, mi tranquillizza, è gentile, e scherza pure, parla della responsabilità di cui si sente investita perchè le avevo confessato che era la mia prima volta. E' il momento di arrivare al dunque, basta chiacchiere, lei si leva la maglietta per mettere in mostra le sue belle tette, io mi limito a guardarle e lei mi esclama "E che fai? Non le tocchi?" Detto fatto... ma ero molto impacciato! Lei è gentile e non mi mette fretta, poi mi sbottona i pantaloni e passa al pompino, coperto, purtroppo duro molto poco, già vederla abbassata su di me era quasi un orgasmo. Addirittura dopo lei si offre di darmi un passaggio a casa e, prima di salutarci, mi dice che se mi fossero venute altre voglie lei sarebbe stata contenta di farmele passare.
Resisto un mese e la rivedo, stavolta a casa sua dove. Dopo un bel pompino, me la scopo, messa a pecora con lei appoggiata all'armadio, con mia grande soddisfazione, mi sentivo uno stallone. La incontro altre due o tre volte, poi preferisco cambiare perchè gli ultimi rapporti erano stati per me deludenti, lei era sempre più frettolosa e distaccata, io non mi sentivo soddisfatto.
Mi è capitato di rivederla per caso in giro qualche mese fa e, con un velo di malinconia, ho constato che la sua avvenenza era ormai decaduta, peccato, non era male ai tempi e soprattutto mi dispiace di non essermela trombata a dovere. Non ho mai saputo il suo vero nome. Concludo il 2005 con una bella e frettolosa brasiliana, timbrata due volte. Sei-sette incontri con loft in un anno era il mio bilancio.
Non mi sentivo un punter professionista e poi dopo ogni incontro mi sentivo un pò in colpa, un velo di pentimento si addensava su di me, ma ben presto veniva spazzato dalla crescente voglia di fare sesso.


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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Nel 2006 scopro il mondo degli annunci su internet e soprattutto il magico mondo delle escort. Ne sono rapito. Visito i vari siti dedicati al tema e dinanzi ai miei occhi si schiude un universo dorato di ragazze splendide e inarrivabili, vuoi per i loro costi, vuoi per la distanze, visto che nella mia città di escort, ai tempi, ancora non c’era nemmeno l’ombra.
Scorrendo i vari profili, mi imbatto in quello di una bellissima ragazza, mi aveva colpito tantissimo. Fu una specie di colpo di fulmine, guardavo e riguardavo le sue foto ogni giorno più volte al giorno, preso come ero non solo dall’istintiva voglia di farmela, ma anche da qualcosa di più, dietro le sue foto scorgevo un non so che di… è qualcosa che ancora a distanza di anni non riesco a ben definire, era come se al di là dell'aspetto esteriore, sentissi una pari bellezza interiore e una profonda dolcezza.
Fantasie a parte, credevo che incontrarla sarebbe stato solo un desiderio, un sogno destinato a rimanere tale…

La mia vita prosegue come sempre, ma qualcosa di inaspettato sovverte il consueto corso delle cose.
Difatti, sempre nell’anno in cui l’Italia vinse i Mondiali, avevo conosciuto una che poi sarebbe diventata la mia ragazza. La mia attività si ferma.
Mentre stavo con lei non sentivo il bisogno di andare a loft anche perchè non volevo tradirla, seppure qualche volta devo ammettere che mi fosse balenata l’idea di andare ancora a pagamento per mettermi alla prova, volevo capire se ero davvero bravo come mi diceva la mia ragazza e se sapevo scopare, se anche con le altre sapevo scopare, ma alla fine ho sempre soprasseduto.

La mia storia dura due anni, ne esco a pezzi e con il morale molto sotto i tacchi. Ero distrutto, fu una mazzata tremenda. La ripresa era lentissima e lontana, il dolore non passava, speravo di dare un'accelerata alla mia "guarigione" con un'altra donna e, marzo 2008, scelsi di incontrare una escort, la mia prima escort. Credevo anche che fosse l’ultima... come mi sbagliavo!
Era una bellissima mulatta brasiliana in tour nella mia città, per la quale spesi tutti i miei risparmi. Purtroppo però io non ero ancora pronto e libero di mente per avere un contatto, fisico e non, con un’altra donna, peccato non essere riuscito a godermela pienamente perché lei era realmente quella delle foto, una bellissima donna, e il servizio in generale fu soddisfacente. Peccato, ad averla adesso...

Lascio passare ancora un pò di tempo, utile sia per aggiustare le mie finanze da studentello universitario messe a dura prova dalla mia prima escort, sia, soprattutto, per riprendermi completamente dalla botta subita e rinascere a nuova vita.

La risurrezione in effetti si verificaper mia fortuna, mi sento rinato a nuova vita, quella grandissima delusione in fondo mi era servita a maturare e a guardare il mondo in modo diverso, con nuove idee e convinzioni. Dunque eccomi di nuovo, nel 2009, a cercare sesso a pagamento. Non avevo più avuto alcun tipo di rapporto con nessuna ragazza, sia per evitare altre possibili delusioni sia perché ormai avevo maturato quella convinzione di cui parlavo inizialmente, ma, in virtù del mio ritrovato benessere, avevo bisogno di scopare, almeno qualche volta e quando le mie risorse me lo permettevano. Le soluzioni che mi si prospettavano erano quindi due, o a pagamento o seghe, e propendo per la prima opzione.

Sempre gestendo rigidamente le mie scarse finanze, mi rivolgo soprattutto a qualche loft, mi concedo solo una mezzoretta con una escort, che dovevo evitare solo perché molto costose. Non sono stati dei pacchi, ma erano stati incontri senza infamia e senza lode da cui in fondo uscivo scontento, non completamente appagato, come se mi mancasse qualcosa per reputarmi davvero soddisfatto. Ormai era quasi una delusione dietro l’altra, non mi bastava la semplice svuotata, cercavo qualcosa di più, innanzitutto il coinvolgimento, un rapporto sessuale che mi appagasse, ma anche dolcezza, tenerezza, coccole, insomma un minimo di contatto e di calore umano.
Probabilmente tuttora è questa la motivazione, una delle motivazioni che mi spinge ad incontrare escort, cercando in loro quello che non ho nella realtà. Ancora oggi non capisco se questo atteggiamento sia errato nell’approcciarmi a donne con cui passare un’ora di svago.


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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Ero quindi in cerca di un bell’incontro con una bella ragazza, un incontro dal quale uscire soddisfatto e appagato, con il sorriso sulla bocca e non rimpiangendo il denaro gettato al vento.

Io credo che siamo noi i padroni della nostra vita con le nostre scelte e le nostre decisioni, ma credo anche che talvolta una forza causale, che identifico nel destino, interviene nella nostra esistenza con un colpo che può renderla migliore o peggiore. E quella volta il destino mi diede una bella mano, non finirò mai di ringraziarlo.

Ricordate quella escort da cui ero rimasto molto colpito qualche anno prima e che pensavo di non poter mai incontrare? Beh, improvvisamente me la ritrovai nella mia città. Non ho alcun dubbio, devo incontrarla. Prendo un appuntamento con lei, quel giorno il tempo non passa mai, peggio delle altre volte. Sono nervoso ed emozionato come non mai. Finalmente arriva l’ora stabilita, sono già nei paraggi, richiamo, ultime indicazioni, cancello, portone, scale, il cuore in gola, il cuore che batte fortissimo, l’emozione, l’adrenalina, sono ormai ad un passo, per una volta, dal realizzare un mio sogno. La porta è socchiusa, dietro c’è lei. Eccola finalmente. Sono stordito. Non ho mai visto niente di simile. La donna più bella della terra, Madre Natura gettò via lo stampino dopo che la plasmò, un angelo senza ali per riscaldare il mio corpo e il mio animo.
Lei era così bellissima, splendida, dolce, gentile e disponibile, come nemmeno nel migliore dei sogni ero riuscito a raffigurarmela.
Quella sera la ricorderò per tutta la vita.
Dietro quella porta che si era appena chiusa, io riesco a lasciare tutto, dimentico tutto, la realtà, i problemi, la vita quotidiana, i miei studi, la mia famiglia, gli amici, il mio passato, tutte le delusioni, il dolore e le amarezze, non solo in ambito di punter, che avevo vissuto soprattutto negli ultimi tempi. Ero entrato in un’altra dimensione dove c’eravamo soltanto Lei ed io.
Ma soprattutto quella sera con lei, grazie a lei avevo provato nuovamente l’ebbrezza di stare con una donna e soprattutto di fare l’amore con una donna, cosa che non ero più riuscito a fare dopo la fine della mia storia, nemmeno le altre volte che feci sesso a pagamento. Si, fare l’amore, io con lei ho fatto l’amore, ero riuscito a fare l’amore. E non solo, la semplicità, le risate, le coccole, le dolcezze, le tenerezze, le chiacchiere, certi gesti, il suo profumo, insomma ogni cosa era bellissima… Andare via fu una ferita al cuore. Il post incontro fu molto duro da gestire. Ormai lei era nel mio cuore, mi era rimasta nel cuore. Lei era la perfezione per me, era tutto quello desideravo, volevo solo lei. Il suo sorriso, la sua dolcezza, la sua pelle.

Il mio sesto senso, oppure semplicemente una discreta conoscenza di me stesso e di come sono fatto, aveva intuito che sarebbe potuto succedere quanto scritto poco sopra. Infatti prima di andare da Lei avevo promesso, giurato a me stesso che quella sarebbe stata la prima ed ultima volta che l’avrei vista, perché so come sono fatto, la aspettavo da anni, mi piaceva da anni e poi c’era quel famoso non so che di cui ho scritto prima, quindi volevo evitare il rischio di legarmi e affezionarmi troppo a lei. Ma…
Come potevo fare a non incontrarla nuovamente? Al diavolo la mia stupida promessa!

Entro, inconsapevolmente,in uno strano meccanismo di, oserei dire, dipendenza. Eh si, perché ero in costante attesa di rivederla.
Cerco quindi di incontrarla tutte le volte che torna nella mia città, soldi permettendo. Tentai pure di non andare più a loft né di provare altre escort, sia per risparmiare e quindi garantirmi lei, sia perché ormai volevo solo lei e mi sembrava quasi di tradirla, e quando ho violato questa prescrizione, tutti gli incontri si rivelavano privi di senso, erano solo delle insoddisfacenti svuotate e me ne pentivo, erano un vano tentativo di dimenticarla. Cosa impossibile, perché nessuna poteva reggere il confronto.


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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Incontro altre volte questo angelo. Ogni volta che siamo stati insieme per me è stato sempre bellissimo e indimenticabile. Al di là della sua indiscutibile bellezza e della sua dolcezza nei miei confronti, certi discorsi, certe parole, certi gesti, certe attenzioni, e soprattutto ogni volta io facevo l’amore con lei.
Ma desideravo ardentemente lei non solo per il sesso, semplicemente mi piaceva trascorrere del tempo in sua compagnia. Avevo ormai un buon rapporto con lei, una certa sintonia, ci confidavamo, parlavamo delle nostre vite. Io mi illudo che ci fosse tra noi qualcosa che andasse al di là del semplice rapporto tra una escort e un cliente. Lei mi definiva un “amico speciale”, lei per me era la mia preferita, era la “mia” escort, anzi era più di una escort, la mia Musa.

L’ultima volta insieme mi ha totalmente destabilizzato. Non è stato un incontro tra escort e cliente, no, è stato qualcosa di più, è stata una cosa normale, naturale. E’ stata come una serata trascorsa con la ragazza che ti piace. Quella volta il post incontro è quasi drammatico. Soffro per la sua mancanza, animato dalla speranza di rivederla al più presto, ma a ciò si aggiungono le mie riflessioni. Perché ormai non riuscivo più a nascondere a me stesso che avevo perso la testa per lei, che ero molto preso, molto legato a le,i molto affezionato e che provavo qualcosa per lei, si, avevo dei sentimenti per lei, non sono in grado di stabilire se fossi innamorato di lei, mi sembra una parola troppo grossa, forse sarebbe più corretto utilizzare infatuato. Proprio io che avevo deciso di non coinvolgere più il mio cuore e i miei sentimenti, ma con lei non ero riuscito a fermarmi in tempo, a frenarmi.
Nei rari attimi di lucidità e razionalità però, sapevo bene che tutto ciò poteva essere soltanto nella mia testa, frutto magari di un insieme di componenti tra cui la proiezione dei miei bisogni sentimentali sulla sua figura, del resto era l’unica donna che frequentavo.
Ma tra la razionalità e la fantasia c’è un enorme distanza. Quante volte mi ritrovavo a pensarla, quante volte fantasticavo e sognavo di dirle che mi faceva stare bene, che adoravo stare insieme a lei e che lei era la Regina del mio mondo.

I giorni, i mesi passano e lei non ritorna. Poi scompare. Non ho più sue notizie e ogni giorno lo spettro della sua assenza diventa sempre più minaccioso. Progressivamente aspettare il prossimo incontro con lei, la molla che mi consente di resistere e sopportare la sua mancanza, non è più la dolce e paziente attesa che rende tollerabile la sua assenza, ma diviene una vera e propria tortura, è un quotidiano supplizio.
Vivo molto male la cosa. Mesi, oltre che di digiuno, di tensione e di tormenti. Lei non c’è più, inghiottita, mi piace pensare, da quello stesso destino che ci ha fatto conoscere. La possibilità che si sia ritirata non è così remota, anzi, credo sia molto probabile.
L’ho attesa e la attendo ancora… spero di rivederla almeno un’altra volta…ma ogni giorno che passa la speranza muore sempre più…
In questo periodo, dicevo, metto a dura prova il mio equilibrio psico-fisico oltre che il mio benessere. Ma così non si posso andare avanti per troppo tempo, lo comprendo casualmente in un salvifico flash di lucidità.
E dopo mille tentennamenti interrompo l’astinenza. Decisione salutare e benefica.
Incontro una escort con cui faccio del sesso fantastico, lei è una gran bella donna, donna con la D maiuscola. Purtroppo anche lei non riesco più a beccarla, ma pazienza, resterà di diritto nel mio album di ricordi, almeno stavolta non ho coinvolto il cuore, anche se non posso negare che mi piacerebbe rivederla.


(continua)
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Il mio percorso di punter è giunto qui. Sono contento di quello che ho vissuto. Esperienze positive e negative, belle ragazze e altre meno belle.
Mi ritengo inoltre fortunato, perchè ho incontrato anche persone valide, belle persone, che ai miei occhi valgono di più e meritano maggior rispetto delle donne “normali”. Perché sono convinto che c’è chi fa la putt… perché costretta, per necessità, magari unendo l’utile economico al dilettevole della passione per l’uccello, e c’è invece chi, nella vita di tutti i giorni, è più putt… delle putt… pur non esercitando questo mestiere, ma comportandosi come e peggio delle professioniste del meretricio.

Fare sempre quello che desidero, quello che mi piace e che mi fa stare bene è il principio che regola il mio agire sin da quando sono riuscito a riprendere in mano la mia vita. Ed essere punter significa anche questo per me, per questo continuerò a coltivare tale passione, denaro permettendo ovviamente.

La “mia” escort è sempre qui nel mio cuore, ma ormai non esiste più. Io non posso fermarmi ad attenderla in eterno, mi farei solo del male, come ho già fatto, devo perciò andare avanti. Certo è che dimenticarla è impossibile, il pensiero vola spesso a lei…
Proseguirò con le escort, le loft non le escludo a priori, ma le sto accantonando in quanto preferisco tenermi i soldi per incontri che soddisfino i miei canoni, ossia bellezza, coinvolgimento e servizi migliori.

Cosa vuol dire fare sesso a pagamento per me? Oltre a soddisfare un bisogno primario naturale, questa passione ha tanti significati. Incontrare una bella ragazza con cui passare un’ora di relax, cosa quasi impossibile nella quotidianità, quel mix di sensazioni che ti mette l’animo in subbuglio e cerchi di nasconderlo in tutti i modi all’esterno, la tensione prima dell’incontro, la speranza di non incontrare nessuno che conosci o nessuno che ti rompa le scatole, l’impazienza e la voglia di conoscere l’ignoto che mi attende dietro quella porta socchiusa. E poi quel senso di smisurata libertà, come il vento che ti scompiglia i capelli, perché faccio quello che voglio, sempre, senza dar conto a nessuno, infischiandomene degli stereotipi e dei moralismi di bassa lega.
Infine andare a escort mi permette di evadere dalla miseria e dalla monotonia di questa realtà così avara di soddisfazioni e che mi regala sempre più delusioni, di rifugiarmi in un‘altra dimensione dove temporaneamente trovo un’illusoria e fugace felicità, di donarmi ogni volta diverse ed intense emozioni e, forse soprattutto, di veder realizzato un sogno sempre diverso.
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Il tuo racconto è bellissimo come mi è anche piaciuto leggere le tue recensioni....davvero racconti di ottima fattura !
Concordo con te...ogni ragazza ha un suo prezzo e a volte è meglio pagare il cachet di una professionista che il prezzo delle tante sofferenze che ste stronze di ragazze italiane ti fanno pagare !
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Ti ringrazio Boobslover86! :thank_you2: Mi fa davvero tanto piacere sapere che ti siano piacute sia le mie recensioni che la mia storia!!!! :smile:
Nelle rece, oltre che tentare di essere utile alla comunità e dare il mio contributo citando cosa fa o cosa non fa la girl di turno e quanto sia il prezzo, mi piace descrivere le mie sensazioni, perchè sono andata da quella ragazza, lo stato d'animo, e ciò che ha suscitato dentro di me ogni singolo incontro. Nella mia storia, che ricalca passo dopo passo la mia "carriera", mi sono avvero sfogato, ne avevo bisogno, e sono stato sincero come non ho potuto mai fare con nessuno nella vita reale e forse nemmeno con me stesso.
Prima le esperienze personali, poi quello che senti raccontare da amici e conoscenti, insomma si inizia a ad analizzare quanto ci circonda e poi si approda a questa conclusione: meglio pagare! Evito sofferenze di cuore, incontro delle belle ragazze (con cui mai e poi mai nella vita reale potrei avere un minimo contatto) e provo piacere (fisico e mentale).
Certo, causa scarse risorse economiche, i miei incontri galanti non sono così frequenti, ma almeno mi diverto e faccio quello che voglio!
Non so se siano soltanto le ragazze italiane ad essere stronze, non credo, ma penso che in loro tale qualità sia presente e superi di gran lunga la media!! :biggrin:
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

il forum serve anche a questo......
nessuno sa chi sei, tu non sai chi siamo noi.
a volte è più facile trovare amici qui che nella vita reale(purtroppo).
qui ci spogliamo delle maschere e diamo il contributo essendo VERAMENTE noi stessi, possiamo sfogarci e dare/ricevere co. nsi. gli senza secondi fini e senza ipocrisie.
possiamo parlare delle nostre storie, dei nostri incontri, i nostri sentimenti senza doverne rendere conto a nessuno e senza che nessuno ci giudichi..

per il discorso del pagare ci sono varie scuole di pensiero.

finchè non ti innamori , va bene, poi esci dal giro, poi ti sposi........................ e ci rientri

comunque con quelle che si paga, si sa esattamente quanto ci costano, con le "free" non ci è mai dato di sapere

ciao
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

:bye: ilmerlomaschio3!


il forum serve anche a questo......
nessuno sa chi sei, tu non sai chi siamo noi.
a volte è più facile trovare amici qui che nella vita reale(purtroppo).
qui ci spogliamo delle maschere e diamo il contributo essendo VERAMENTE noi stessi, possiamo sfogarci e dare/ricevere co. nsi. gli senza secondi fini e senza ipocrisie.
possiamo parlare delle nostre storie, dei nostri incontri, i nostri sentimenti senza doverne rendere conto a nessuno e senza che nessuno ci giudichi..

Ben detto, per me è stato proprio così. In questo forum ho trovato il posto giusto dove sfogarmi e parlare in tutta onestà di cose di cui non mi ero mai scoperto con nessuno, sia per una certa diffidenza, che per poca fiducia nel prossimo in genere e soprattutto perchè qualsiasi interlocutore non avrebbe potuto capirmi pienamente.

comunque con quelle che si paga, si sa esattamente quanto ci costano, con le "free" non ci è mai dato di sapere

Parole sante! Con le donne a pagamento si sa sempre quanto si dovrà spendere, con le "free" la spesa è un'incognita e non c'è solo il danno economico.
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

un brindisi virtuale con un bicchiere di Chianti ed uno di Cirò...... (ovviamente riserva)

;)
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

ma soprattutto.............................alla PASSERA!!!!!
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

...andare a escort mi permette di evadere dalla miseria e dalla monotonia di questa realtà così avara di soddisfazioni e che mi regala sempre più delusioni, di rifugiarmi in un‘altra dimensione dove temporaneamente trovo un’illusoria e fugace felicità, di donarmi ogni volta diverse ed intense emozioni e, forse soprattutto, di veder realizzato un sogno sempre diverso.

Sei un grande. In poche righe hai riassunto quanto non riesco a spiegare nemmeno a me stesso.
Il tuo racconto mi ha fatto "male" e "bene" allo stesso tempo.

E' stato davvero un piacere leggerti.

Grazie per esserti confidato con noi "sconosciuti" :)
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Grazie a te eroticlifestyle! :smile: :thank_you2: Grazie mille!
Leggere quanto hai scritto tu mi convince sempre più sulla bontà dela mia decisione di condividere qui il mio cammino :smile:

Il tuo racconto mi ha fatto "male" e "bene" allo stesso tempo.
E' la stessa sensazione che ho provato io nel ripercorrere le varie tappe del mio percorso.

andare a escort mi permette di evadere dalla miseria e dalla monotonia di questa realtà così avara di soddisfazioni e che mi regala sempre più delusioni, di rifugiarmi in un‘altra dimensione dove temporaneamente trovo un’illusoria e fugace felicità, di donarmi ogni volta diverse ed intense emozioni e, forse soprattutto, di veder realizzato un sogno sempre diverso.

In sintesi è proprio questo, oltre ad altri aspetti forse più terra terra, che significa per me andare con le escort. Mi fa piacere che queste parole ti abbiano colpito e spero che, magari anche grazie ad esse, possano servirti per guardare meglio dentro te stesso e comprenderti un pochino di più. :smile:
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Ciao Giovinezza!! Io ho iniziato quando avevo 22 anni ero un ragazzino in cerca di esperienze trasgressive e sesso, anche perchè ero ancora vergine ed era il lontano 1994 quando con la mia vecchia CV giravo in zona Litoranea Falconara Marittima/Senigallia in cerca di ragazze OTR!! Allora poco dopo la caduta del muro di Berlino era un dilagare di Albanesi e donne Ex Yugoslavia e per il resto molti Viados e donne Brasiliane!! Era molto più selvaggio ed i prezzi più o meno erano paragonabili a quelli di adesso con il debito cambio e rapporto Inflazione e stipendi medi di un Operaio!! Ora certo da padrona fanno le Rumene ragazze quasi selvatiche assetate di soldi che stò incominciando ad evitare ma che sono bravissime nella loro professione!!
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

:bye: Anty972!!
Mi fa piacere che il mio thread ti abbia invogliato a parlare dei tuoi inizi! :good:
Anche io ho cominciato, undici anni dopo di te, perchè vergine e voglioso di essere iniziato al sesso! :smile:
A differenza tua, io non mi sono rivolto mai ad OTR, sai nella mia città quando ero più piccolo erano poche e brutte, adesso sono aumentate, ma la qualità è abbastanza bassa, almeno per i miei gusti. E poi ho sempre considerato questo tipo di esperienza come troppo "forte" per me che ero e sono un ragazzo molto timido.
Ma al tempo stesso la cosa mi affascina per il suo aspetto selvaggio ed immediato, scegli la preda, la scorgi, la stani e poi la fai tua! E' un desiderio (dalle mia parti diciamo "spilo") che prima o poi vorrei togliermi, appena trovo quella giusta e soldi permettendo, in questo periodo della mia "carriera" prediligo le escort e devo gestire rigidamente le spese. Penso che nel curriculum di un un punter che si rispetti ci debba essere almeno una Otr! :biggrin: :spiteful:
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

Ciao Giovinezza!! Ti devo dire che ora come ora non faccio molta differenza tra OTR e Loft!! Fondamentalmente Loft costa di più e spesso danno meno confidenza ma a volte si trova la tipa simpatica che magari vuole dare confindenza ma comunque sono soldi da spendere perchè hanno sempre bisogno di contante per pagare bollette e spese varie dato che hanno il chiodo fisso dei soldi e alla fine ti arrendi per mancanza di fondi!! Sarebbe da trovare una tipa Free ma dopo tanti anni mi sono un poco cronicizzato nel vizietto!! Stammi Bene ed occhio alle Lupe!!
 
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Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS

:bye: Anty972!
Certo, le loft costano di più, mentre con le otr la spesa può essere più contenuta. Tuttavia credo che con entrambe sia difficile trovare la tipa con cui entrare in una certa confidenza, almeno secondo la mia esperienza, che, ripeto, al momento non contempla ancora otr, ho trovato loft sempre poco ricettive da questo punto di vista.

Sarebbe da trovare una tipa Free ma dopo tanti anni mi sono un poco cronicizzato nel vizietto!!
Questa sarebbe la soluzione ideale Anty972!!!! :yes: :clapping: Ma la vedo una cosa poco relizzabile, valla a trovare una che non rompa con menate e paranoie varie e che ci faccia semplicemente divertire...
Però, dopo che uno si prende questo vizietto... :biggrin: penso sia mooooolto difficile rinunciarci completamente!!!!

Stammi bene anche tu e buon proseguimento!!!!
 
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