La mia prima volta è stata alla veneranda età di 21 anni nel 2005 ed è stata con una prostituta, cosa di cui non mi pento, per altro stradale.
Breve preambolo: a me le donne sono sempre piaciute tantissimo, amo lavorare e studiare (ai tempi) con loro ed ho anche il vizio di scherzarci e flirtarci, ma quando si arriva al dunque tendo a ritirarmi in quanto non voglio tutto ciò che un rapporto di coppia (alla fine le donne a quello tendono) implica.
Il risultato è che nella mia vita ho offeso tantissime donne con relativi bronci, perché purtroppo questo atteggiamento me lo porto dietro ancora oggi, sono un bel ragazzo ed effettivamente anche se mentre lo faccio nemmeno me ne rendo conto (soprattutto in passato) le prendo in giro.
Memorabile la volta a 18 anni che arrivai al compleanno di una compagna di classe con assurdo anticipo (a casa sua): questa si doveva cambiare d’abito, mi chiamò in camera sua per tirarle giù la zip e se lo sfilò lasciandolo cadere a terra rimanendo in soli slip ed io non trovai di meglio che voltarmi imbarazzato continuando a parlare! Roba da mentecatti. E questa aveva fama tutt’altro che di facili costumi.
Ma io veramente al sesso non ci pensavo.
Manco mi venne duro.
Capirete che per uno come me per fortuna esistono le prostitute.
Chiuso il preambolo.
Fattostà che a Torino esistevano dove oggi sorge la sede della Juventus tutta una serie di prati.
Notai un’Ucraina che all’epoca mi sembrava molto grande d’età ma avrà avuto 35 anni con un bel fisico tornito, bel seno, minigonna in jeans, stivali neri, calze carne, maglia bordeaux che aspettava vicino ad un varco nella rete che delimitava questi prati lungo via Druento.
Feci tutta una serie di giri per capire come gli altri punter si comportassero finché con il cuore in gola mi fermai, scesi dall’auto, chiesi quanto volesse (25euro) e la seguii inoltrandomi nella vegetazione.
Così consumai il mio primo rapporto su una coperta stesa a terra, ricordo ancora l’odore del Pamitex trasparente (non rosso!) che mi fece indossare così come l’odore dell’umidità di quella mezza campagna.
Tra l’altro fu molto carina perchè capì che era la prima volta, al mio trapanarla meccanicamente in modalità black and decker le scappò da ridere mettendosi la mano sulla bocca e mi spiegò come comportarmi.
Ricordo ancora mentre affondavo i colpi la medaglietta d’oro con i volti dei suoi figli sballonzonare sul suo petto, povera.
Ci tornai in seguito tantissime altre volte, l’ultima delle quali a distanza di qualche anno dalla penultima e ricordo ancora il suo sincero affetto nel salutarmi, sembrava fredda coi punter ma era solo una corazza.
Mi piacerebbe reincontrarla, alcune settimane fa dopo anni ho fatto un giro in zona ma ormai ci sono solo costruzioni, ho rivisto solo la Micaela (altro capitolo..fui il suo primissimo cliente) che oggi accoglie in camper, ma non mi sono fermato.
Una situazione simile (ovvero che una prostituta mi spiegasse come comportarmi) mi è capitato solo anni dopo che, frequentando una marocchina, questa, essendo infibulata, mi disse che capiva che non essendo io musulmano come la maggior parte dei suoi clienti non lo sapevo, ma che non potevo fare i movimenti che si fanno con una normale perché le facevo male dato che l’apertura è molto più piccola.
Tra l’altro purtroppo l’atteggiamento di cui parlavo all’inizio me lo porto dietro anche con le prostitute: se mi ci trovo bene sia sotto il punto di vista sessuale che un minimo umano (preferisco quelle che amano imbastire un minimo di discorso) tendo a fidelizzarmi, ed essendo io molto gentile più di una volta mi è capitato che loro volessero approfondire la conoscenza, tipo con un’albanese anni fa che ebbi una mezza relazione, mi aveva anticipato che di lì a poco avrebbe smesso come effettivamente fece, ed io come al solito mi tirai indietro...oggi la sento ancora e me ne pento, era un’occasione per cambiare vita e Paese.
Esempio recente poco prima di Natale una sudamericana che frequentavo da tempo mi propose dopo l’amplesso di uscire a cena dal messicano sotto casa sua (che se anche avessi pagato io, quel poco che avrei speso mi sarebbe tornato indietro con gli interessi) ed io al solito ho inventato le solite ridicole scuse, quando avrei potuto passare un due ore in compagnia anziché tornarmene a casa da solo. Ed in più non ci sono più andato.
Perché anche con le prostitute mi sono reso conto che poi si offendono assai spesso di questo mio modo di fare e da lì non è più lo stesso.
Ho però deciso che voglio cambiare questo modo di fare, e questo post va un po’ in quel senso, e di assumermi le mie responsabilità, anche perché ormai comincio ad essere vecchio e non so se voglio morire da solo.
Breve preambolo: a me le donne sono sempre piaciute tantissimo, amo lavorare e studiare (ai tempi) con loro ed ho anche il vizio di scherzarci e flirtarci, ma quando si arriva al dunque tendo a ritirarmi in quanto non voglio tutto ciò che un rapporto di coppia (alla fine le donne a quello tendono) implica.
Il risultato è che nella mia vita ho offeso tantissime donne con relativi bronci, perché purtroppo questo atteggiamento me lo porto dietro ancora oggi, sono un bel ragazzo ed effettivamente anche se mentre lo faccio nemmeno me ne rendo conto (soprattutto in passato) le prendo in giro.
Memorabile la volta a 18 anni che arrivai al compleanno di una compagna di classe con assurdo anticipo (a casa sua): questa si doveva cambiare d’abito, mi chiamò in camera sua per tirarle giù la zip e se lo sfilò lasciandolo cadere a terra rimanendo in soli slip ed io non trovai di meglio che voltarmi imbarazzato continuando a parlare! Roba da mentecatti. E questa aveva fama tutt’altro che di facili costumi.
Ma io veramente al sesso non ci pensavo.
Manco mi venne duro.
Capirete che per uno come me per fortuna esistono le prostitute.
Chiuso il preambolo.
Fattostà che a Torino esistevano dove oggi sorge la sede della Juventus tutta una serie di prati.
Notai un’Ucraina che all’epoca mi sembrava molto grande d’età ma avrà avuto 35 anni con un bel fisico tornito, bel seno, minigonna in jeans, stivali neri, calze carne, maglia bordeaux che aspettava vicino ad un varco nella rete che delimitava questi prati lungo via Druento.
Feci tutta una serie di giri per capire come gli altri punter si comportassero finché con il cuore in gola mi fermai, scesi dall’auto, chiesi quanto volesse (25euro) e la seguii inoltrandomi nella vegetazione.
Così consumai il mio primo rapporto su una coperta stesa a terra, ricordo ancora l’odore del Pamitex trasparente (non rosso!) che mi fece indossare così come l’odore dell’umidità di quella mezza campagna.
Tra l’altro fu molto carina perchè capì che era la prima volta, al mio trapanarla meccanicamente in modalità black and decker le scappò da ridere mettendosi la mano sulla bocca e mi spiegò come comportarmi.
Ricordo ancora mentre affondavo i colpi la medaglietta d’oro con i volti dei suoi figli sballonzonare sul suo petto, povera.
Ci tornai in seguito tantissime altre volte, l’ultima delle quali a distanza di qualche anno dalla penultima e ricordo ancora il suo sincero affetto nel salutarmi, sembrava fredda coi punter ma era solo una corazza.
Mi piacerebbe reincontrarla, alcune settimane fa dopo anni ho fatto un giro in zona ma ormai ci sono solo costruzioni, ho rivisto solo la Micaela (altro capitolo..fui il suo primissimo cliente) che oggi accoglie in camper, ma non mi sono fermato.
Una situazione simile (ovvero che una prostituta mi spiegasse come comportarmi) mi è capitato solo anni dopo che, frequentando una marocchina, questa, essendo infibulata, mi disse che capiva che non essendo io musulmano come la maggior parte dei suoi clienti non lo sapevo, ma che non potevo fare i movimenti che si fanno con una normale perché le facevo male dato che l’apertura è molto più piccola.
Tra l’altro purtroppo l’atteggiamento di cui parlavo all’inizio me lo porto dietro anche con le prostitute: se mi ci trovo bene sia sotto il punto di vista sessuale che un minimo umano (preferisco quelle che amano imbastire un minimo di discorso) tendo a fidelizzarmi, ed essendo io molto gentile più di una volta mi è capitato che loro volessero approfondire la conoscenza, tipo con un’albanese anni fa che ebbi una mezza relazione, mi aveva anticipato che di lì a poco avrebbe smesso come effettivamente fece, ed io come al solito mi tirai indietro...oggi la sento ancora e me ne pento, era un’occasione per cambiare vita e Paese.
Esempio recente poco prima di Natale una sudamericana che frequentavo da tempo mi propose dopo l’amplesso di uscire a cena dal messicano sotto casa sua (che se anche avessi pagato io, quel poco che avrei speso mi sarebbe tornato indietro con gli interessi) ed io al solito ho inventato le solite ridicole scuse, quando avrei potuto passare un due ore in compagnia anziché tornarmene a casa da solo. Ed in più non ci sono più andato.
Perché anche con le prostitute mi sono reso conto che poi si offendono assai spesso di questo mio modo di fare e da lì non è più lo stesso.
Ho però deciso che voglio cambiare questo modo di fare, e questo post va un po’ in quel senso, e di assumermi le mie responsabilità, anche perché ormai comincio ad essere vecchio e non so se voglio morire da solo.