Ci sono tanti aspetti sicuramente a.agenore: mentali, fisici, chimici, sentimentali.
Vi dico un po' quello che ne penso io, almeno, a modo mio.
Forse Oblomov e Bungalow si sono avvicinati molto al mio modo di intendere la sensualità.
La sensualità la ritengo una componente o, meglio, uno degli strumenti per sedurre. La sensualità anche a me sembra più istintiva e meno "ragionata" della seduzione anche se, secondo me, entrambe poi vanno a colpire un punto in particolare del nostro essere: che possiamo chiamare "cuore" o "anima" o "sentimento" per cui ci fa desiderare quella donna più di ogni altra. E giustamente, come dice, Bungalow, anche a prescindere dal sesso generalmente inteso. E' come un'attrazione irrefrenabile (almeno per me). Mi crea come una voglia di non so nemmeno io cosa, di toccarla, di vederla di stare con lei e solo in ultimo di possederla sessualmente. E' come un aspetto adolescenziale che all'età di quarant'anni (i miei) ritorna fuori. Che cosa sia, come descriverla e cosa vada a colpire di preciso non lo so'.
So solo che tra le varie troie di bordello che mi sto scopando ne esiste una un particolare, la preferita, che ha questo sguardo, questo modo di fare, questo modo di sorridermi, che non hanno le altre e che mi ipnotizza e va oltre il sesso o la sensazione di essere solo eccitati. A.agenore mi direbbe che una così mi scopa anche il cervello. Si, amico mio, può darsi. A volte penso che pagherei solo per stare a guardarla e vedere come mi guarda, come mi sorride, come mi accarezza. Esiste anche un altra donna, ed è una free, che mi fa questo effetto e che abita di fronte a dove lavoro. La vedo saltuariamente quando porta il suo cane a fare i bisogni nel parchetto lì vicino. Mi guarda e mi saluta quando arrivo la mattina presto. A volte, quando ho tempo, mi ci sono fermato a parlare (con la scusa che mi piacciono i cani) ed ha un modo di fare che mi ha colpito nel profondo. Un giorno, un mese fa circa, l'ho invitata a prendere un caffé insieme al bar. Vi dico, mentre sollevava la tazzina e la portava lentamente alle labbra mi guardava con uno sguardo che mi ha trafitto. Avrei voluto essere quella tazzina. Vi giuro stavo svenendo.
Come ho detto, che cosa abbiano tutte e due in più delle altre per farmi questo effetto non l'ho ancora capito. Io la chiamo sensualità. Ultima postilla: è bene che questa mia confessione rimanga tra di noi e non spargiate troppo la voce perché, da un alto, se lo venisse a sapere la troia sarei "spellato" dall'aumento del rate, mentre se lo venisse a sapere la dirimpettaia sarei "sputtanato" coi colleghi (ma forse neanche più di tanto).
Un saluto,
Hilts