Letteratura e corpivendole

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Vorrei segnalarvi questo libro Diario intimo di una squillo perbene,Ne hanno gia tratto una serie TV andata in onda per 2 stagioni con un totale di 16 puntate...io ho avuto occasione di vederla interamente in lingua originale(subbata pero' :biggrin: )e mi e' piaciuta moltissimo...molto cose raccontate sono assolutamente reali...
 
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Aggiorniamo, aggiorniamo! E notiamo che si passa dal Cinquecento dell'Aretino e di Venier alla contemporaneità più contemporanea: in questo caso faccio fatica a trovare la data di prima edizione del 'romanzo' (annoto quella dell'ed. italiana), che del resto è tratto dal blog di una anonima scrittrice-forse-squillo: dal blog il 'romanzo', dal 'romanzo' la serie TV. Insomma, una specie di Bridget Jones puttanesca. Mi ricordo che un libro simile era stato pubblicato anche in Francia, e da lì in Italia. Ora mi metto alla ricerca del titolo. Frattanto, per collegamento con il nom de plume dell'autrice del blog, ho girellato online e scoperto che Belle de jour - celebre film di Luis Buñuel del '67 con Catherine Deneuve (una giovane donna altoborghese intraprende a mignotteggare professionalmente per combattere la propria frigidità) - è tratto da un omonimo romanzo francese di fine anni Venti; queste le pagine wikipedia sul romanzo per francòfoni e angòfoni: http://fr.wikipedia.org/wiki/Belle_de_jour_(roman) & http://en.wikipedia.org/wiki/Belle_de_jour_(novel). Anche questo, che non conoscevo affatto, entra nella lista. Voi, intanto, suggerite, suggerite...

Lorenzo Venier, La puttana errante, 1530-1531
Idem, La zaffetta, 1530-1531
Pietro Aretino, Sei giornate, 1534-1536
Daniel Defoe, Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders, 1722
Alexandre Dumas jr., La signora delle camelie, 1848
Frank Wedekind, Lulu, 1892-1894
Marcel Proust, Dalla parte di Swann, 1913
Arthur Schnitzler, Girotondo, 1920
Joseph Kessel, Belle de jour, 1928
Nell Kimball, Memorie di una maîtresse americana, 1932
Elio Vittorini, Il garofano rosso, 1933-1948
Mika Waltari, Sinuhe l'egiziano, 1945
Vladimir Vladimirovi? Nabokov, Lolita, 1955
Truman Capote, Colazione da Tiffany, 1958
Dino Buzzati, Un amore, 1963
Gianni Brera, Il corpo della ragassa, 1969
Paulo Coelho, Undici minuti, 2003
Gabriel García Márquez, Memorie delle mie puttane tristi, 2004
Belle du Jour, Diario intimo di una squillo perbene, 2005
 
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Magari non c'entra molto con il 3d, ma segnalo Argo il cieco ovvero i sogni della memoria di Gesualdo Bufalino che è il mio autore preferito. L'argomento non sono proprio le corpivendole, ma nel libro si parla anche di un'avventura con una corpivendola d'alto bordo, e se poi non era quello che cercavate vi rimarrà comunque la sensazione di avere letto un libro scritto da... quel mito di Gesualdo Bufalino.

ciao
 
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Ma si va' là, aggiungiamo pure. Intanto perché l'ammirazione per Bufalino credo vada premiata. E poi perché vanno benissimo anche poesie romanzi nei quali le nostre amiche puttane non siano protagoniste, ma personaggi di rilievo (fosse pure in una sola sequenza lirica o narrativa). Intanto rimedio a un'altra dimenticanza imperdonabile: Nanà di Zola. Come nel caso di Proust si tratta di una 'cortigiana' e non di una loft o otr dei nostri tempi: ma, eufemismi a parte, sempre di puttana trattasi. E lo stesso vale per la 'cocotte', come si definiva una corpivendola d'altissimo bordo nella Belle époque. Ragione per cui inserisco anche la più celebre raccolta di Gozzano, dove si trova per l'appunto la poesia Cocotte. Un saluto, e proseguiamo nell'opera...

Lorenzo Venier, La puttana errante, 1530-1531
Idem, La zaffetta, 1530-1531
Pietro Aretino, Sei giornate, 1534-1536
Daniel Defoe, Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders, 1722
Alexandre Dumas jr., La signora delle camelie, 1848
Émile Zola, Nanà, 1880
Frank Wedekind, Lulu, 1892-1894
Guido Gozzano, I colloqui, 1911
Marcel Proust, Dalla parte di Swann, 1913
Arthur Schnitzler, Girotondo, 1920
Joseph Kessel, Belle de jour, 1928
Nell Kimball, Memorie di una maîtresse americana, 1932
Elio Vittorini, Il garofano rosso, 1933-1948
Mika Waltari, Sinuhe l'egiziano, 1945
Vladimir Vladimirovi? Nabokov, Lolita, 1955
Truman Capote, Colazione da Tiffany, 1958
Dino Buzzati, Un amore, 1963
Gianni Brera, Il corpo della ragassa, 1969
Gesualdo Bufalino, Argo il cieco, ovvero i sogni della memoria, 1994
Paulo Coelho, Undici minuti, 2003
Gabriel García Márquez, Memorie delle mie puttane tristi, 2004
Belle du Jour, Diario intimo di una squillo perbene, 2005
 
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se torniamo indietro nel tempo... andando un po' a memoria, perché non ho mezzi di ricerca al momento... ma il "Decamerone" del buon Boccaccio non aveva novelle riguardanti il meretricio?
Altra cosa, ancora più indietro. Mi ricordo che già dai tempi di Orazio si inneggiava a particolari donzelle di Baia Domizia, allora come ora centro puttanologico. Però non mi ricordo se era un qualche componimento di Orazio o di qualche suo contemporaneo. Farò delle ricerche, se nessuno ricorda meglio
 
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Guy de Maupassant, nei Racconti ricordo Boule de suif ed almeno un altro con protagoniste prostitute.
Poi se vogliamo fare i colti c'è Proust, Odile Swann è una prostituta, l' amico del protagonista sta per sposarne una...
 
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Io segnalo Charles Baudelaire e le sue poesie piene di puttane, creole e non... :biggrin:
Aggiungo "Puttane per gloria" di William T. Vollmann (ma quasi tutte le sue opere parlano di prostitute) e "La retorica delle puttane" di Ferrante Pallavicino.
Altro per ora non passa per la mia mente bacata... :crazy:
Ciao,
 
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In primis,complimenti davvero ai colleghi,uomini di ottime letture e parimenti eloquio.....i titoli proposti sono davvero di livello,molti dei quali non conoscevo pur essendo un antico topo di biblioteca.
Io proporrei "via delle oche"di lucarelli,ambientato appunto in via delle oche dove a bologna c'erano i bordelli prima della legge merlin.Davvero bello.Poi citerei,anche se non legato almeretricio,uno dei romanzi piu' discussi e proibiti di tutti i tempi,ovvero "l'amante di Lady Chatterley"di Lawrence.Lo lessi a 16 anni fra le proteste di mia madre..... :biggrin:
 
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et voilà sur un plateau, non posso che segnalare il nostro "Stickyboy - Per Dio e l' Impero" (per altro sempre più attuale...)
Collegamento alla pagina web non disponibile

e a proposito di W.T. Vollman... un particolare non ancora rilevato e che rivelo in esclusiva, la copertina
di "Puttane per gloria" è fatta con una hooker card disegnata da Stickyboy nel 1993, presente nel libro "Per Dio e l'Impero"...

xxx

M.dme Anais
 
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bravotaddeo ha scritto:
Io proporrei "via delle oche"di lucarelli,ambientato appunto in via delle oche dove a bologna c'erano i bordelli prima
L'altra sera ero in una trattoria bolognese dove c'era un vecchio cartello "Casino da Franca - bidet caldi - riduzione per militari" ho avuto un attimo di commozione a pensare al povero milite che invece di andarsi a fare pizza e birra a seimila lire da "la mamma" andava da Franca :biggrin:
 
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Perdonate, cari amici, la mia latitanza da qesto argomento di discussione, che proprio io vi ho proposto. D'altra parte in questo periodo l'iperlavoro mi tiene a distanza dal 3d, e anche dal forum. Dopo 14 o 15 ore al computer, la voglia di aprire l'ottima pagina di Pfi non riesce a vincere i fosfeni che invadono gli occhi, e la nausa da schermo. Ho letto, però, e registrato le ultime aggiunte bibliografiche, e, appena avrò un momento di minore costipazione lavorativa, proporrò una nuova lista completa. Orvuàr
 
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cavigioni ha scritto:
Dopo 14 o 15 ore al computer, la voglia di aprire l'ottima pagina di Pfi non riesce a vincere i fosfeni che invadono gli occhi, e la nausa da schermo.
Il trucco è guardare pfi durante le 14-15 ore :smile:
 
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itto9 ha scritto:
cavigioni ha scritto:
Dopo 14 o 15 ore al computer, la voglia di aprire l'ottima pagina di Pfi non riesce a vincere i fosfeni che invadono gli occhi, e la nausa da schermo.
Il trucco e' guardare pfi durante le 14-15 ore :smile:

Eh, caro Itto... Ma il punto è che in questo periodo, durante le 14-15 ore non ho nemmemo il tempo il grattarmi il culo, ove mai venisse a prudermi
:treaten:
(a parte questo pomeriggio che mi sono preso un po' di tempo per lurkare in giro)...
 
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ritiro fuori questo thred letterario per un'ulteriore citazione
Mi è capitato da poco di leggere "Musashi", ambientato nel giappone delle guerre civili e degli shogun. Per chi non è giapponesofilo, Musashi è uno dei più celebri samurai giapponesi. Che c'entrano le trote? E' pieno. Ogni città c'è almeno un quartiere di "case da tè", una delle protagoniste troteggia per un po', un'altro viene concupito e sposa una tenutaria di casa da tè... insomma nella cultura giapponese dell'epoca (e forse anche oggi) la componente puttano-geishica è ben sviluppata
 
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Montevideo - barrio "la passarina"
Cavi, tu trascuri le tue creature. :biggrin: E allora sto thread di culto lo rimetto in auge io, che iersera mi sono beccato sulla reteddue una commedia con la regia di albertazzi: "Sunshine", credo primi anni novanta, l'autore si chiama William Mastrosimone. Il nome italianissimo, ma lui è un americano non più di primo pelo. Il testo è frizzante, oscilla fra il lacrimoso e il comico. Lei, Sunshine, (ieri sera la bravissima Benedicta Boccoli :good: ) fa la lapperina in un peep, il marito brutalone je mena così trova rifugio irrompendo nel monolocale di un paramedico single (Seba Somma). Lui la soccorre disinfettandole le sbucciature. Potrebbero pure trombare, che vuoi mai, ma lui ha il cuore infranto così preferisce di no. Tristezze e depressioni assortite. All'inizio e alla fine, c'è pure un paio di quadri con lei al lavoro nella postazione del locale, mentre intrattiene un cliente giovane ipersfigato (di culto una battuta, par di capire che a lui non tira... "sei venuto qui sei volte in sei giorni, non sarà troppo, non vogliamo darglielo un po' di riposo al nostro assassino?" :rofl: :rofl:). Ma lasciam perdere lo studentello segaiolo e torniamo al main plot: lei si innamora del paramedico tenebroso e malinconico, il fatto è che lui non le crede ("sei soltanto una puttana!"). Ma poi si ricrede, e l'amore trionferà.
Tutto già visto, tutto già detto, comunque non banale. Se Mastrosimone non è un grandissimo frequentatore di bagasce... come minimo dev'essere un paragnosta!! :shok: Troppa precisione psicologica, troppa sottile esattezza nelle battute e nei continui cambi di umore di questa signorina Sunshine. Si impara osservando sul campo.
:ok: :bye:
 
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positcor

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danton ha scritto:
Cavi, tu trascuri le tue creature. :biggrin: E allora sto thread di culto lo rimetto in auge io, che iersera mi sono beccato sulla reteddue una commedia con la regia di albertazzi: "Sunshine", credo primi anni novanta, l'autore si chiama William Mastrosimone. Il nome italianissimo, ma lui e' un americano non più di primo pelo. Il testo e' frizzante, oscilla fra il lacrimoso e il comico. Lei, Sunshine, (ieri sera la bravissima Benedicta Boccoli :good: ) fa la lapperina in un peep, il marito brutalone je mena così trova rifugio irrompendo nel monolocale di un paramedico single (Seba Somma). Lui la soccorre disinfettandole le sbucciature. Potrebbero pure trombare, che vuoi mai, ma lui ha il cuore infranto così preferisce di no. Tristezze e depressioni assortite. All'inizio e alla fine, c'è pure un paio di quadri con lei al lavoro nella postazione del locale, mentre intrattiene un cliente giovane ipersfigato (di culto una battuta, par di capire che a lui non tira... "sei venuto qui sei volte in sei giorni, non sarà troppo, non vogliamo darglielo un po' di riposo al nostro assassino?" :rofl: :rofl:). Ma lasciam perdere lo studentello segaiolo e torniamo al main plot: lei si innamora del paramedico tenebroso e malinconico, il fatto e' che lui non le crede ("sei soltanto una puttana!"). Ma poi si ricrede, e l'amore trionferà.
Tutto già visto, tutto già detto, comunque non banale. Se Mastrosimone non e' un grandissimo frequentatore di bagasce... come minimo dev'essere un paragnosta!! :shok: Troppa precisione psicologica, troppa sottile esattezza nelle battute e nei continui cambi di umore di questa signorina Sunshine. Si impara osservando sul campo.
:ok: :bye:

Grande dan!
Ma chi fusse, il Farinotti della sorca? :biggrin:
Qui ci scappa il download...
 
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Segnalo "La pensione Eva" di Andrea Camilleri - Mondadori 2006
Romanzo che narra la vita di una di quelle case ante "Merlin".
 
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VICTOR ha scritto:
Segnalo "La pensione Eva" di Andrea Camilleri - Mondadori 2006
Romanzo che narra la vita di una di quelle case ante "Merlin".
E bravo Camilleri!
Anche lui uno di noi? :smile:
 
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