NOME:
LUNA meglio conosciuta come la “cuggina” (…o la cugchina)
RIFERIMENTO INTERNET: fino a quando qualche simpatico elettrone lo terrà in vita in qualche server remoto il link è questo
http://brescia.boxannunci.com/annuncio10.asp?ID=115081&s=s&ilev=99
CITTA DELL'INCONTRO: Rezzato
NAZIONALITA': Chinogiapponese (come continuano a sostenere)
ETA': 25 (?)
SERVIZI OFFERTI: INFINITE DEEP FK - BBJ - DATY – MUTUAL ANAL RIMMING – RAI1 - CIM
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO ELARGITO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 40 min
DESCRIZIONE FISICA: mt 1,60-1,62 x 48-50 kg, capello nero lungo e liscio, seno seconda misura, un corpicino né grasso né magro i 2/3 kg in più non sono affatto mal disposti.
ATTITUDINE: un vulcano di passione
BARRIERE ARCHITETTONICHE: 2 gradini di scale
INDEX: 36659009XX
Mi auguro che questo contributo non venga interpretato come un bump o, peggio, come pubblicità della ragazza oggetto della rece. Qui ho già recensito LINA ma per me si è trattato del primo incontro con la sua compagna di avventure e come ho sempre fatto con tutte le ragazze mi è parso giusto riportare la mia esperienza. Tuttavia se i moderatori avranno una opinione diversa in proposito e vorranno cancellare il post anche se a malincuore accetterò di buon grado le loro considerazioni.
BREVE PREMESSA INTRODUTTIVA
Con la rece su LUNA ritorno a questa sezione del forum dove il mio ultimo contributo risale al lontanissimo, forumisticamente parlando, Gennaio 2012. Credo che mai come in questo ultimo periodo l’articolazione dell’offerta loft della nostra zona – Desenzano a parte - sia a dir poco insufficiente. Non voglio sembrare uno che va in cerca della strafiga ad ogni costo (lo stesso incontro con Luna sta a testimoniarlo visto che non è una brutta ragazza ma certamente non è una ex Miss China 20xx e la bellezza non è il suo atout principale) e non posso che esprimermi in profondi sospiri se penso ad alcune fanciulle che mi (ci) hanno allietato negli anni scorsi ed il cui mancato ricambio mi ha “costretto” a riprendere l’attività OTR. Il mio plauso va quindi agli iscritti – vecchi e nuovi - che armati di tutta la loro buona volontà si sono cimentati nelle recensioni che nel frattempo si sono via via accumulate.
Un’ultima cosa: mi scuso se la rece è piuttosto lunghetta. Per coloro ai quali la lettura costa una certa fatica suggerisco di dedicarsi esclusivamente al paragrafo 2 il cui titolo è mutuato (poco originalmente) da una famosa barzelletta di Pierino.
IMPROVVISA VOGLIA DI ORIENTE
L’ultimo sabato prima delle vacanze sono solo in ufficio a sistemare alcune pratiche sulla scrivania per non lasciare nulla in sospeso ai colleghi che avrebbero lavorato ancora tutta la settimana successiva; è quasi mezzogiorno, ho finito i miei doveri e così mi collego alla rete dove spulcio un paio di noti siti di annunci. Sulla bakeka più famosa nella desolazione più totale mi balzano all’occhio i numerosi riferimenti delle varie studentesse orientali tutte in visita alla Città della Leonessa desiderose di sperimentare la proverbiale baldanza dell’italico giovanotto e dei centri massaggi che aprono come funghi per magari richiudere dopo un paio di mesi con i tenutari accusati di sfruttamento della prostituzione.
Ma - penso - perché rischiare e partire per le vacanze con l’amaro in bocca dopo un incontro deludente? Nella mia rubrica conservo il numero di una China o, meglio, della most famous China girl in town (vedere la lunghezza ed il numero di visualizzazioni del suo thread) e dato che dalla mia ultima esibizione nel suo pied-à-terre è trascorso circa un anno mi dico perché non tornare a trovarla e rinverdire i fasti di un tempo? Faccio il numero e, confermata la sua presenza, chiudo baracca e burattini e via verso Rezzato.
Mentre guidavo in tangenziale i ricordi mi dicevano però che l’ultima volta LINA era stata un pochettino più sbrigativa del solito, stranamente anche un filo nervosa e ho pensato che una volta là avrei magari potuto chiederle di “conoscere” la cugina di cui avevo letto buone cose ma che non avevo mai visto prima.
Parcheggio, due passi a piedi lungo la via, arrivo in prossimità dell’ingresso e preannunciato da una mini telefonata (…Sono qui...) accedo allo scannatoio. LINA (o meglio, colei che io credevo fosse LINA) mi apre e mi fa entrare nel grande ingresso-cucinotto-soggiorno-secondacameradalettoricavataconseparé dove la luce diffusa era simile a quella di un night club dei Balcani (ma di second’ordine). Vestita di un baby doll leopardato si alza sulle punte, mi saluta e mi abbraccia affettuosamente. Due bacetti sulle guance e chiedo: E tua cugina? “oshàn” è stata la sinteticissima risposta e scartando l’ipotesi che a questo suono corrispondesse una parola in mandarino standard, ho immaginato volesse dire che fosse a fare la spesa in un noto ipermercato. Vabbè, ripongo il piano B nel cassetto e accedo alla spaziosa alcova. Spoliazione, accurate bird washing nel bagnetto adiacente, pagamento anticipato della prestazione, e via nel lettone dove nel frattempo era stato posizionato un nuovo lenzuolo 160x160.
CIA, CIUCIA KI
Non avevo ancora fatto in tempo a stendermi sul talamo che ci siamo avvinghiati a limonare come due adolescenti innamorati che non si vedevano da mesi, sperimentando tutte le possibili varianti sul tema …Piace tanto …piace tanto…(sospirava). Avanti così per interminabili minuti fino a che progressivamente sposta le sue attenzioni orali prima sul collo, poi sul petto ed i capezzoli e giù giù fino al fratellino che, inutile dirlo, era già vispissimo. Ho dovuto calmarla un poco perché aveva iniziato il BBJ con un ritmo piuttosto deciso ed energico mentre io prediligo un approccio più soft. L’ho lasciata fare a lungo, davvero instancabile e intensamente votata alla causa.
Decido di porre fine alla sua devozione facendola stendere senza aver trascurato di limonarla ancora per un paio di minuti. La faccio appoggiare bene sulla schiena mi inginocchio davanti a lei, le sollevo dolcemente le gambe, una bella presa sui suoi fianchi, ancora un leggero sollevamento e...voilà davanti ai miei occhi un paio di deliziosi orifizi nei quali con equa suddivisione dei tempi ho infilato con soddisfazione la mia lingua voluttuosa. Odori e sapori gradevolissimi, diffuso profumo di detergente al vetiver. La osservavo durante le operazioni e anche qui…Piace tanto…piace tanto…Con la mascella che iniziava a dare qualche segno di indolenzimento la riposiziono nella posizione supina le vado di fianco per farmelo ciucciare ancora un po’. Poi quasi inaspettatamente con una mossa da provetta judoka mi prende una gamba mi ribalta sul letto, me la solleva e inizia a stimolarmi superficialmente l’orifizio posteriore con la sua abile linguetta. Verificato dopo qualche istante il mio gradimento (...Te piace…?) la lascio continuare più per curiosità che per altro visto che tale pratica era per me una novità assoluta e volevo vedere se la cosa poteva procurarmi piacere o cos’altro. In balìa del solletico (…altro che godimento) la interrompo e la riavvicino per altri baci appassionati. Fale amole… mi chiede dolcemente e allora calzata la dovuta protezione iniziamo l’atto sessuale nella posizione dello smorzacandela, l’unica che verrà assunta. Piano…piano… mi sussurra e la velocità dei primissimi minuti è quella di un rallenty in HD. Lascio fare tutto a lei, sento che se lo sta godendo e le lascio completamente gestire tempi e modi. Il suo bacino si muove ora su e giù ora con lente rotazioni, baci baci e ancora baci …Piace tanto …piace tanto… fino a quando il progressivo aumento dell’intensità dei movimenti e della sua frequenza respiratoria mi fanno pensare che sia prossima all’orgasmo. Al proferire le parole…Io venuta…me la coccolo un po’ mantenendola adagiata sulla mia pancia. Oohh...LINA...LINA. E lei: no, io LUNA. (?) Boh, si vede che ora si fa chiamare così, ho pensato.
Dopo essersi sfilata si posiziona tra le mie gambe divaricate e mi dice…Finile bocca?...al mio sì mi scappuccio e mi preparo a lasciar prendere la sospirata boccata d’aria ai miei spermatozoi che dopo quasi 30 minuti dall’inizio dell’erezione cominciavano a dare segni di ipossia.
Le vengo copiosamente tra le fauci delicate faticando a controllare i decibel del piacere con lei che mi appoggia con garbo sulla bocca le dita della mano destra a mo’ di sordina (eventuali vicini curiosi non devono insospettirsi di nulla).
IL SOCIAL TIME QUESTO SCONOSCIUTO
Piuttosto provato dalla lunga performance rimango in silenzio per alcuni istanti ma la mia partner dopo essersi liberata del carico supplementare è già tutta pimpante al mio fianco e mi dice: …Masagio? No grazie, in quei momenti l’unica cosa che chiedo è quella di stare tranquillo eventualmente fumando una sigarettina, scambiando qualche coccola con la partner. Ma lei non fuma e si esprime a fatica nella nostra lingua: decido così di recarmi in bagno per dare inizio alle operazioni di commiato.
Tornato in camera mi rivesto con calma con lei che vorrebbe aiutarmi persino ad allacciare le scarpe. Prima di aprire la porta rincula verso di me strofinando ridacchiante le chiappette sulla mia patta. Davvero senza parole. Me ne esco e vado in ferie contento.
A DISTANZA DI UN MESE UN BIS… SORPRENDENTE
I giorni della ripresa dell’attività lavorativa in ufficio non mi sono certo ammazzato di fatica e così un giorno la chiusura anticipata di un’ora mi ha fatto venire la bella idea di tornare a Rezzato a ripassare la lezione di cinese. Questa volta nella casa ci sono tutte e due (LINA e LUNA: anche qui...che fantasia) e non appena si apre la porta nel cono di luce vedo la mia partner dell’incontro precedente che mi porge le mani in segno di benvenuto e in due secondi mi fa sparire dalla vista della cugina. Al termine dell’incontro (più o meno la fotocopia dell’altro) esco dalla camera, la seconda inquilina mi si avvicina (era vestita normalmente con un paio di jeans ed una canotta piuttosto aderenti) e mi accompagna alla porta. Così, per educazione, chiedo: E tu chi sei? E lei: Sono LINA, non mi riconosci? E mi appioppa due bacini sulle guance. Cz....figura di m…penso. E’ stato solo in quell’istante che il neurone adibito al ragionamento mi ha fatto capire la vera identità della mia partner: sarà stato che non vedevo LINA da un anno, sarà che LUNA non l’avevo mai vista prima ma durante i due incontri non mi ero proprio accorto di stare con una persona diversa rispetto a quella dei primi. Mah, in futuro mi dovrò districare meglio nella chino-fisionomia. Così esco dal girone dei lussuriosi inforcando gli occhiali da sole e dandomi del pirla.
Alla fine che dire, nella mia carriera ho incontrato ragazze che baciavano meglio, più brave nell’arte orale, più focose e fantasiose nell’amplesso ma nessuna nel complesso mi ha offerto la stessa intensità di questa fantasmagorica donna con gli occhi a mandorla. Sarà dura non tornare vista anche la frase che mi ha detto all’inizio del secondo incontro, non appena richiusa la porta dietro le nostre spalle: “Pensato te tutto mese”. Quasi da innamorata. Saluti a tutti.