Numero di telefono: 3203083498
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ultime giorni in città approfittane, una dea trans di alto livello!Sì, quello che stai vendendo è ve
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L'incontro è avvenuto Nell'ultima settimana
PROVINCIA dove è avvenuto l'incontro: Rimini
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Lorena Fox
Nazionalità: Brasiliana
Età: Circa una quarantina, ben portati
Altezza: 1,77
Descrizione fisica: Atletica ma femminile
Dotazione: XL
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: € 150 + 20
Durata dell'incontro: fino a 60 minuti
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto dato o ricevuto), CIM (venire in bocca dato o ricevuto), Anal Sex Attivo (rapporto anale), Anal Sex Passivo (rapporto anale ricevuto), Anal Rimming (dato o ricevuto), BDSM
Attitudine: Porn Star Experience (PSE, estremamente disponibile e coinvolta)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Difficile, zona molto trafficata
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Premessa: Avendo già recensito nel 2012 Lorena Fox (in calce il link), per questa nuova recensione ho chiesto ed ottenuto pochi giorni fa la preventiva autorizzazione dello Staff del Forum, che ringrazio.
Ho incontrato Lorena Fox la prima volta nell’ormai lontano 2009 (in un periodo in cui, quando avevo più capelli e non ancora d’argento colorati, mi dedicavo a esplorare il mondo-trans), poi nel 2012 (di cui appunto alla rece precedente) e l’ultima volta nel 2019. Pochi incontri a distanza di anni e anni quando è capitata l’occasione, ma sin dall’inizio ero rimasto molto colpito da lei, una gran bella creatura, molto femminile e ben dotata (le doti che cerco in una trans), nonché persona assai gentile, disponibile e porcellina al punto giusto.
Sin dalla prima volta, Lorena per le sue qualità era entrata nella ristretta cerchia delle mie partner (donne e trans) migliori e “preferite” di tutti i tempi.
Ma da quell’ultima volta nel 2019 ne avevo perso le tracce, sapevo che lei aveva delle attività in Brasile e quindi oramai non credevo tornasse più in Italia. Ma non l’avevo certo dimenticata e ogni tanto , magari dopo qualche incontro con altre trans poco soddisfacente, pensavo a lei come nelle immortali strofe della celebre canzone “
Mi ritorni in mente” (1970) di Lucio Battisti, citata nella rece precedente.
Finché, subito dopo Pasqua, guardando distrattamente gli annunci qua e là, su “
Piccole Trasgressioni” (e poi anche su “
EscortHub”) appare a sorpresa l’annuncio di Lorena Fox a Rimini!. Lì per lì ero quasi incredulo, ma le foto attuali e storiche erano proprio le sue.
Così la chiamo, con un pizzico di emozione, e subito riconosco la voce, calda e cordiale (parla benissimo italiano), ricordandole i precedenti incontri in cui si era creato un certo feeling. Parliamo un po’, forse si ricorda di me o forse no, ma comunque non resisto alla tentazione di combinare un incontro (di almeno un’ora) per poterla riabbracciare, finché rimaneva a Rimini per pochi giorni essendo appena arrivata in Italia.
Nei giorni antecedenti il rendez-vous, ho ripercorso con la memoria e anche con quanto scritto nella rece dell’epoca, i precedenti incontri con lei, per ricordare i dettagli, i giochi fatti, quello che le piaceva di più o di meno, e soprattutto per ricordarla come persona con le sue qualità umane.
E qui mi è venuto un dubbio esistenziale: dato che erano passati 4 anni dall’ultimo incontro con lei e ben 14 dalla prima volta (il più lungo intervallo intercorso con una mia partner), come sarà lei ora?
Lo scorrere del tempo, in cui tutto passa e tutto cambia, porta inevitabilmente cambiamenti, piccoli o grandi, in ogni persona non solo o non tanto dal punto di vista estetico e fisico, quanto nell’atteggiamento personale e/o professionale e nello stile di vita.
Infatti, era già capitato con alcune altre partner (milf o trans), che quando erano passati alcuni anni da precedenti incontri, le belle cose di un tempo erano un po’ sfiorite e la “lei” aveva perso vari punti nel modo di fare e nella qualità dell’incontro, creando una certa delusione.
Anzi, su questo aspetto del ritrovare la stessa persona a distanza di molti anni dal primo incontro e le diverse impressioni suscitate, sarebbe interessante aprire un confronto con i colleghi che esponessero le proprie esperienze.
Comunque il momento “dubitativo” è durato poco, avevo tanta voglia di rivedere Lorena e di fare delle belle cose con lei, che ero quasi certo che le aspettative che avevo per il suo ritorno, certamente alte, si sarebbero mantenute, confortato anche dal fatto che nei giorni precedenti rispondeva quasi subito ai messaggi o al telefono (se non era impegnata) e si era mostrata disponibile e cordiale.
Così una domenica mattina di metà aprile (al mattino dei festivi, per me è un momento propizio per fare sesso in modo rilassato e senza fretta), arrivo fresco e riposato sul lungomare di Rimini, dove Lorena riceve in un tranquillo condominio di 6 piani in una traversa di Viale Regina Elena. Parcheggio in un posto di fortuna lungo il viale, ma d’estate l’impresa diventa molto ardua.
Lei è pronta e mi accoglie puntuale all’ora prevista in tutto il suo splendore, come un tempo. Una avvenente donna in tutto e per tutto, alta, sensuale, bel viso dolce al naturale (pressoché senza trucco), con un fisico tonico e con forme d’effetto, abbigliata con un completino sexy che copriva a malapena il rigoglioso seno; in una parola una “
strafiga”!.
E solo il promettente gonfiore che trapelava dal mini-perizoma rivelava la sua natura “ibrida”.
Mi sorride, mi saluta con parole e baci di benvenuto; così io la guardo negli occhi dal colore cangiante (dal verde all’azzurro, al grigio secondo la luce) quindi l’abbraccio sentendo il calore e la sostanza del suo corpo e, dopo un attimo di tumulto interiore le esprimo, con una punta di emozione, il mio piacere di rivederla dopo tanto tempo.
Trovo Lorena in grande forma, per lei il tempo pare essersi fermato, bella come allora, come e più di una donna, e con in più il fascino discreto della maturità. Glielo dico e lei, quasi timida, ringrazia per i complimenti. Una qualità quella della modestia, che ha sempre mantenuto e la rendono una persona molto alla mano e cordiale.
C’è da dire che tra le foto che appaiono sui vari siti, alcune sono attuali e recenti compresi i selfie, altre risalgono a qualche tempo fa ma sono comunque corrispondenti; l’unica differenza nell’aspetto praticamente è solo l’acconciatura, ora con capelli lunghi misti castani/biondo platino (cambiare pettinatura e colore dei capelli per lei non è certo un problema, avendo realizzato il suo progetto di aprire un negozio di parrucchiera in Brasile).
Un’occhiata alla location
en passant mentre vado in bagno a rinfrescarmi: un bell’appartamento, spazioso, ben arredato, pulito e ordinato, con temperatura interna gradevole, dove lei sta da sola; (
Nota per lo Staff del Forum:
nella scheda tecnica delle trans, non c’è il campo per la descrizione della location, come invece nella scheda delle escort).
Ci accomodiamo in camera, con ampio letto, tende chiuse ma le lampade del comodino creano una luce soffusa e un’atmosfera intima. E così, dopo aver rievocato i vecchi tempi degli incontri precedenti, si aprono i giochi, ricordandole che pur essendo io un gentiluomo sono anche assai porcellino, anzi ora anche più di un tempo, ma lei mi farà trovare quel che cerco.
Infatti, dopo un primo approccio con baci (un po’ più che a stampo, un po’ meno che french kiss, comunque frequenti e apprezzabili), Lorena dimostra che forse non le dispiace rivedermi e dedicarsi a me, porgendomi subito il suo strumento di piacere, fuoriuscito imperiosamente dal perizoma e già pronto all’uso. Un gran bel cazzo, direi quasi XL (sui 20 cm. abbondanti x circa 5), già duro che mi infila in bocca e mi incita a succhiarlo. Cosa che eseguo prontamente con piacere, e dà sommo gusto a leccarlo dalla base alla cappella turgida e poi succhiarlo avidamente. Evidentemente a Lorena il mio pompino non dispiace, perché mi tiene per la testa e mi spinge il suo grosso membro fino in fondo in gola, per poi scoparmi in bocca.
Dopo qualche minuto di quell’intenso lavoro orale, mi stacco un attimo per riprendere fiato e per passare a prendere cura di tutto il resto (ed è tanto) del suo bel corpo, liscio e ben depilato ovunque, continuando a massaggiarle l’uccello duro con una mano. La faccio distendere sul letto e mi dedico alle sue belle tette, ora diventate una 5a (in passato erano una 3a e mezzo), ben (ri)fatte e molto morbide al tatto, leccando i deliziosi capezzoli duri e scuri, che mi hanno attratto sin dalla prima volta, ma da non stringere troppo essendo sensibili. Per ricambiare, le dico al contrario che a me piace farmi stringere i capezzoli dalla partner (anzi, mi piacerebbe farmi dei piercing insieme alla compagna della vita se la trovassi...), e così Lorena mi sottopone a questa piccola tortura, aggiungendo dei piccoli morsi che mi danno un ulteriore stimolo.
Le vorrei leccare le ascelle, lisce e profumate, ma so dalle volte precedenti che le fa il sollecito specie alla destra che dice che è più sensibile (chissà perché).
Passo così ai piedini (taglia 41) davvero adorabili e curati, che memore che le piaceva, glieli lecco entrambi, sia la pianta che le singole dita con l’alluce che pareva un piccolo pene. Vedo che lei gradisce e mentre mi dedico a un piede, con l’altro mi fa una sorta di foot-job al mio attrezzo, sin dall’inizio pronto all’uso ma finora osservatore silenzioso della scena in attesa del suo momento.
La faccio girare per ammirare il suo bel culo, sodo e proporzionato, alla ricerca del buchino in cui affondo la lingua sentendolo caldo e direi profumato. Lo esploro il più possibile con la lingua, poi vorrei infilare almeno un dito, ma mi consente solo un breve affondo, dicendo che il dito lì non le piace, preferisce il cazzo...
Poi mi rinfila di forza il cazzo in bocca, per un’altra fase di lunghi risucchi. Lo sento sempre più duro e pulsante e capisco che lei vuole procedere oltre. Infatti mi chiede se lo voglio prendere e io annuisco volentieri; finalmente è venuto il momento di farmi possedere da Lorena, come ha sempre fatto negli incontri precedenti, confermando di avere un’indole molto attiva.
Così mi fa mettere a pecorina, e dopo un po’ di lubrificante ed essersi ricoperta, me lo sbatte nel culo praticamente in un sol colpo, vedendo compiaciuta che sono piuttosto aperto e abituato a quel calibro (per i principianti potrebbe essere un po’ impegnativo...), oltre che, ovviamente, essermi preventivamente pulito e “depurato”.
Il suo ritmo, dapprima tranquillo e progressivo, diventa via via sempre più intenso. Si vede che ci prende gusto e affonda i suoi colpi con più decisione, ma sempre in modo che sia un piacere riceverli. Quindi mi “ingroppa” e poi, sulla spinta, mi fa stendere con lei sulla schiena che continua a pompare a fondo. Lorena è potente e vogliosa e io ne sono il suo succube, senza pormi limiti né inibizioni.
Questo trattamento intensivo dura oltre una decina di minuti, poi anche lei rallenta un po’ per riprendere fiato per poi sfilarsi. Le prendo ancora un po’ l’uccello duro in bocca, e poi è lei a ricambiare facendomi un principio di Bbj, piacevole seppur breve, per poi darci qualche bacino con le bocche impregnate del sapore dei rispettivi cazzi.
Ma Lorena, confermando l’indole attiva come già mostrata in passata, voleva continuare a scoparmi. Quindi mi stendo alzando le gambe con lei che mi penetra alla missionaria da davanti, sempre a ritmo molto intenso, anche facendomi mettere le gambe appoggiate su di lei per spingere meglio In questa fase culminante, all’apice della penetrazione il suo volto dolce e angelico si trasfigura in una dominatrice che conduce il gioco e che vuole arrivare a raggiungere il proprio piacere e fare ugualmente godere il partner. Mi dice non solo che sono un gran porco ma proprio una troia, cosa in quei momenti con una tale partner non mi dispiace esserlo.
Nel mentre mi godo il suo arnese che mi possiede a fondo, mi sego lentamente il mio uccello duro, il quale però vorrebbe anche lui entrare un po’ in azione.
Dopo un altro lungo minutaggio in questa posizione, Lorena, accaldata e forse un po’ stanca per lo sforzo prolungato, estrae il suo membro, toglie il suo profilattico e velocemente me ne infila uno, per poi impalarsi a sorpresa sul mio cazzo, che ringrazia per il pensiero.
Così mi ritrovo con Lorena che molleggia su e giù sul mio attrezzo, menandosi a sua volta il suo.
Ogni tanto si china per stringermi i capezzoli e per scambiarci fugacemente qualche altro bacino.
Io mi trovavo assai bene nel suo caldo pertugio, ma dopo di un po’ lei si alza e prende a masturbarsi sempre più intensamente. Dice che è sul punto di godere e io aspetto trepidante il suo attimo fuggente, ammirandola in quel momento di concentrazione. Finché con un sospiro Lorena arriva al suo orgasmo, schizzandomi il suo nettare a pioggia su viso, bocca e torace.
Ne gusto il buon sapore e ne vorrei ancora, e le ripulisco con la bocca la cappella gocciolante.
Lorena è un po’ provata e va in bagno a rinfrescarsi e darsi una lavatina al suo cannone che ha appena sparato. La attendo un paio di minuti finché torna sul letto accanto a me, ora è più tranquilla e torna ad essere la dolce creatura abituale. L’accarezzo delicatamente, ma il mio uccello vorrebbe ancora la sua parte e così le chiedo se posso scoparla ancora un po’, essendo ancora ampiamente nei tempi.
Lei è un po’ esitante; dopo che ha goduto dice che non è subito pronta per farsi prendere, ma alla fine mi accontenta senza dover insistere troppo. Così lubrifico il suo bel culetto e, con una nuova copertura, la penetro da davanti, ritrovandomi in un ambiente “su misura” e iniziando a scoparla assai piacevolmente.
Una volta preso il ritmo avrei voluto continuare a lungo, magari fino a venire, ma poco dopo, Lorena pur gradendo ugualmente essere penetrata, dice che appunto dopo aver goduto non riesce a farsi scopare a lungo. Così, per rispetto, mi ritraggo pur non avendo concluso l’opera.
E allora per arrivare comunque a compimento, le propongo un mio cavallo di battaglia: il fisting!
Tale pratica è una mia piccola perversione Bdsm che mi capita di farla spesso con alcune partner, donne o trans, come raccontato in diverse altre recensioni anche recenti (quindi non mi dilungo più di tanto sulla “tecnica” di tale pratica).
Con Lorena lo avevo già fatto le volte precedenti e quindi vado quasi sul sicuro, infatti lei mi conferma che è una fantasia particolare che diversi suoi clienti le chiedono, e quindi accetta di buon grado di fare questo gioco.
Così mi stendo in posizione, fornisco a Lorena un guanto in lattice (che ho sempre in dotazione) e dopo adeguata lubrificazione lei si mette all’opera, prima esplorando la parte con le singole dita e poi infilandole tutte una dopo l’altra, roteando il polso per farlo scorrere e superare lo spessore delle nocche. Finché poco dopo, la sua mano, piuttosto snella e con le unghie corte, entra per intero senza troppe difficoltà. Dopo qualche attimo di adattamento, la guido ancora un po’ all’interno fino al polso, possedendomi così completamente.
In quella situazione, la stimolazione è massima e il mio uccello è ben duro, di cui Lorena si prende cura, prima segandolo con l’altra mano e poi prendendolo in bocca, mentre continua a muoversi delicatamente all’interno.
Con un tale trattamento intensivo, durato vari minuti, sento che mi avvicino al punto di non ritorno; infatti poco dopo arrivo al godimento finale altrettanto intenso che Lorena prende tranquillamente in bocca senza farsi pregare per un CIM che, a memoria, in passato non aveva mai concesso.
Poi, naturalmente, mi ripassa quanto raccolto sputandomelo “a spruzzo” direttamente in bocca e sul viso, con un sorriso malizioso, quale degna conclusione della fase dei giochi.
Avrei voluto continuare ancora per un po’ per proseguire con altri giochi e fantasie, ma lei poco dopo doveva liberare l’appartamento essendo il suo ultimo giorno a Rimini; per lo stesso motivo non ha potuto accettare il mio invito di andare a prendere un caffè o un aperitivo insieme, rimandandolo a una prossima volta.
Dopo aver estratto delicatamente la manina dalla parte interessata, mi riprendo qualche attimo per poi andare in bagno per i lavaggi finali.
Una volta ricomposto, non esco subito ma mi trattengo per un cordiale e prolungato social-time a cui Lorena si rende volentieri disponibile. Con lei la conversazione è piacevole essendo una persona di cultura e con un ampio background (dalla laurea in biologia al titolo di Miss Svizzera Trans 2006) parlando amabilmente di varie cose, attuali e passate, e rimanendo colpito dalla sua naturalezza e spontaneità.
Tra le altre cose, dice che rimarrà in Italia per circa 3 mesi con tour in varie città (indicate negli annunci di cui sopra), per poi ritornare in autunno/inverno.
Da rilevare positivamente che nel durante, il suo telefono è rimasto sempre spento.
Solo alla fine, senza che lei lo chieda, verso il
quantum dei 150 € previsti inizialmente (rate sicuramente ragionevole e meritato), a cui aggiungo di mia sponte altri 20 € essendomi trovato assai bene con lei.
Finché dopo circa un’ora e mezza complessiva in sua compagnia (di cui un’ora netta di giochi) arriva infine il momento del commiato, salutandola con un caloroso abbraccio e i baci finali, con la volontà di rivederla appena possibile, senza aspettare altri quatto anni.
Esco assai soddisfatto, non solo per i vari giochi fatti di adeguato e intenso livello in cui lei si è dimostrata sempre partecipe e coinvolta (pur se è vero che, per mancanza di tempo utile, abbiamo saltato alcune possibili altre “sigle”, da recuperare una prossima volta), ma anche o forse soprattutto per il grande piacere personale di aver rivisto Lorena dopo molto tempo e a 14 anni di distanza dal nostro primo incontro del 2009, ricambiato dalla sua disponibilità e cortesia, dimostrandosi una bella persona e una partner ottimale, ed avvicinandosi così alla mia visione di “
trans ideale”...
La recensione è venuta un po’ lunga (come peraltro è nel mio stile), ma un incontro con queste premesse andava raccontato in modo completo; ringrazio quindi i lettori che sono arrivati a leggere sin qui.
Alla prossima, buon divertimento a tutti.
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