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Mandorline (angeli e demoni dai paesi del sol-levante)
- Creatore Discussione Dr.Grunf
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- #3.262
Roxy Bar Soi6 Pattaya /2 (cara Apple dove sarai ora? sigh, sigh...)
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- #3.268
Attualmente più che ridotto è ai minimi termini: chiuso e non si sa se mai riaprirà
:-(
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- #3.271
Foxy Bar Soi6 Pattaya
Una simpatica abitudine di molti di questi baretti: il cambio quotidiano del vestitino ;-)
Una simpatica abitudine di molti di questi baretti: il cambio quotidiano del vestitino ;-)
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- #3.274
sono semplicemente, letteralmente imprevedibili
https://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=2157670&viewfull=1#post2157670
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Ma è vero che fanno spettacoli molto più spinti? Tipo monete raccolte con la vulva, palloncini fatto scoppiare con freccette lanciate con una piccola cerbottana infilata nella vagina... Ho letto qualcosa tanti anni fa e me lo ricordo ancora...
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- #3.278
Ping Pong Show
... il lancio delle palline da ping-pong o dei cubetti di ghiaccio (direttamente nel tuo bicchiere di birra), l'estrazione delle lamette, la sigaretta fumata (alla missionaria o pecorina, puoi scegliere)... una roba da circo freak, tristissima ed ormai in via d'estinzione.
Questa robaccia pare così tanto presente nell'immaginario occidentale che esiste un mercatino di ladri di galline che lo propone: classico caso di domanda che crea l'offerta.
Quasi giustamente, direi, si tratta perlopiù di piccoli raggiri, nei quali cascano ormai solo i più sprovveduti turisti occasionali. Le performer sono generalmente mooolto stagionate e tutt'altro che avvenenti, spesso l'ingresso è gratuito (si viene invitati con inusuale decisione a dare solo un'occhiata) mentre poi all'interno si scopre che bere è obbligatorio e costoso. Qualche poveretto narra di blateramenti del boss relativi al costo del... biglietto d'uscita.
Ormai comunque è roba iperresiduale, agonizzante in due o tre lupanaretti dimenticati in vicolini secondari dell'area turistica, dove, distribuendo millemila volanatini bisunti, può essere che qualche povero turista cinese assai poco avveduto si stacchi dal gruppone e vada a dare un'occhiata.
Purtroppo la potenza evocativa della situazione è tale da permanere scolpita nelle rotative della pubblicistica da pettegolezzo, soprattutto britannica, in modo difficile da eradicare. Il tipico articolo del DailyMirror che parla di schiavitù&sfruttamento si perita sempre di mettere una bella foto di repertorio in grado di rinfrescare nel lettore lo stereotipo della profonda abiezione del puttaniere pallinaro.
Nei normali Gogo ci sono spettacoli tendenzialmente spinti ma in una cornice assai meno truce. Spesso c'è il vascone con la schiuma nella quale diguazzano le artiste, generando un incredibile casino tra vociame e pavimenti scivolosi. Oppure le ballerine, approssimativamente vestite, si inseguono con dei bastoni di gomma che schioccano sulle chiappe, in un'atmosfera da Satyricon. Va molto anche il gioco del dottore e certi locali hanno un tavolone sul quale si colloca la paziente (o più spesso le pazienti) per dedicarsi completamente ad un'attenta compulsazione da parte di certi scrupolosi amatori ;-)
... il lancio delle palline da ping-pong o dei cubetti di ghiaccio (direttamente nel tuo bicchiere di birra), l'estrazione delle lamette, la sigaretta fumata (alla missionaria o pecorina, puoi scegliere)... una roba da circo freak, tristissima ed ormai in via d'estinzione.
Questa robaccia pare così tanto presente nell'immaginario occidentale che esiste un mercatino di ladri di galline che lo propone: classico caso di domanda che crea l'offerta.
Quasi giustamente, direi, si tratta perlopiù di piccoli raggiri, nei quali cascano ormai solo i più sprovveduti turisti occasionali. Le performer sono generalmente mooolto stagionate e tutt'altro che avvenenti, spesso l'ingresso è gratuito (si viene invitati con inusuale decisione a dare solo un'occhiata) mentre poi all'interno si scopre che bere è obbligatorio e costoso. Qualche poveretto narra di blateramenti del boss relativi al costo del... biglietto d'uscita.
Ormai comunque è roba iperresiduale, agonizzante in due o tre lupanaretti dimenticati in vicolini secondari dell'area turistica, dove, distribuendo millemila volanatini bisunti, può essere che qualche povero turista cinese assai poco avveduto si stacchi dal gruppone e vada a dare un'occhiata.
Purtroppo la potenza evocativa della situazione è tale da permanere scolpita nelle rotative della pubblicistica da pettegolezzo, soprattutto britannica, in modo difficile da eradicare. Il tipico articolo del DailyMirror che parla di schiavitù&sfruttamento si perita sempre di mettere una bella foto di repertorio in grado di rinfrescare nel lettore lo stereotipo della profonda abiezione del puttaniere pallinaro.
Nei normali Gogo ci sono spettacoli tendenzialmente spinti ma in una cornice assai meno truce. Spesso c'è il vascone con la schiuma nella quale diguazzano le artiste, generando un incredibile casino tra vociame e pavimenti scivolosi. Oppure le ballerine, approssimativamente vestite, si inseguono con dei bastoni di gomma che schioccano sulle chiappe, in un'atmosfera da Satyricon. Va molto anche il gioco del dottore e certi locali hanno un tavolone sul quale si colloca la paziente (o più spesso le pazienti) per dedicarsi completamente ad un'attenta compulsazione da parte di certi scrupolosi amatori ;-)
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ahahahah volantini bisunti!la parte suina di me è delusa, ma la parte sensibile è contenta!
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