Hai presente i bimbi che giocano al negozio, mettendo quattro ciaffi su una bancarella improvvisata? Ecco, è uguale!
Il mix tra il dirigismo virile del boss, lo spirito matronale della mamasan, il senso di comunità tipicamente asiatico delle esercenti ed un po' di vanità femminile fa si che si divertano tutte a congegnare la settimana delle orecchie di coniglio, quella dei costumini da infermiera, quella dei gonnellini scozzesi.
In realtà credo che la maggior parte dei clienti non sappia neppure dire se la tipa che ha appena incontrato avesse la tutina verde o violetta. La cosa fondamentale, in corrispondenza della quale si incontrano le necessità di marketing, di vanità e di tiraggio punteristico riguarda la chiara esposizione di chiappe e scollature.
Poichè è ormai una tradizione consolidata molti baretti hanno un ciclo settimanale: tipo lunedì, gonnellino a giallo; martedì bikini zebrato ecc. Con delle varianti a Natale, Songkran ed Halloween. Poi, come per tutto ciò che in Thailandia assomiglia ad una regola, si fa un po' alla come cazzo viene.
Effettivamente la regoletta tende ad essere più professionalmente applicata nei gogo di alto livello (etichetta che vuol dire costi elevati e focus sul cliente asiatico) ma, come vedi anche dalle tante foto, spesso le ragazze sono tutte in divisa solo nelle pose delle foto di gruppo. Viceversa nella quotidianità si va un po' a tiraggio personale.
Per quanto riguarda Pattaya, puoi vedere le ragazze addirittura con il medesimo trucco del viso in posti come What'sUp, oppure il notevole sgarrupamento dei massaggifici più scrausi di area Chayiapoon/Buakow, passando per uno stadio intermedio nei barettini di Soi6.