Massa. I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Massa, al termine di un’approfondita attività d’indagine su disposizione del giudice per le indagini preliminari, hanno arrestato due persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero Clarissa Berno, è scattata inizialmente da alcuni riscontri su annunci pubblicati su un noto sito web di incontri: annunci che avrebbero portato i militari a sospettare di un locale di Marina di Massa; quest’ultimo, già in passato, sarebbe stato noto come club frequentato da coppie di scambisti.
L’indagine, secondo la ricostruzione dei militari, avrebbe invece consentito di evidenziare come, nel frattempo, la struttura avesse mutato finalità: «un vero e proprio luogo di esercizio della prostituzione da parte di diverse donne, tutte gestite e controllate da una coppia residente in provincia della Spezia». E ricostruiscono i militari sul presunto modus operandi della coppia indagata: una giovane donna, originaria dell’est Europa, avrebbe avuto il compito di ricercare e selezionare le donne da avviare alla prostituzione, gestendone quotidianamente le attività. La donna, con il compagno italiano, avrebbe poi provveduto a perfezionare gli annunci degli incontri di natura sessuale a pagamento sui diversi siti per adulti e, al contempo, avrebbe gestito l’accesso dei clienti alla struttura. 14, finora, sarebbero le donne sfruttate: in prevalenza italiane; si sarebbero trovate in condizioni di necessità e bisogno, tanto da essere costrette a prostituirsi anche per un’esigua somma di denaro; la donna però avrebbe trattenuto il grosso dei proventi, anche fino alla metà, alla fine della serate.
In alcuni mesi d’indagine i carabinieri hanno così raccolto elementi di prova per delineare un quadro indiziario di rilevante gravità: elementi che il gip ha ritenuto tali da giustificare le misure cautelari cui i militari hanno dato esecuzione oggi, giovedì 21 aprile. Gli indagati già in sede di interrogatorio di garanzia avranno la possibilità di fornire la loro versione dei fatti e di chiarire quale ruolo hanno assunto nella vicenda.