Maxim - Chiasso

Finora in questa discussione ho sempre leggiucchiato qua e là senza mai intervenire, perché non mi sembrava di avere niente di significativo da aggiungere. Essendo passato al Maxim circa un mesetto e mezzo fa dopo tanto tempo che non lo visitavo, vi posto le mie impressioni, tanto per offrire un parere in più, per quel che può valere.

Saranno stati quasi dieci anni (2016?) che non mi recavo in quel di Chiasso per fare un salto al Maxim e, francamente, credo che ne passeranno almeno altrettanti prima che mi venga voglia di tornarci. Intendiamoci: non è stata poi un'esperienza del tutto avvilente, anche perché sapevo bene o male cosa aspettarmi e dunque non mi aspettavo certo molto, ma ad ogni modo, essendo io di Milano, credo di poter affermare con un certo grado di certezza che, malgrado il decadimento dell'offerta prostitutiva nella mia città, è comunque possibile trovarvi di meglio sia a livello estetico che di prestazioni, nella maggior parte dei casi persino a parità di prezzo (malgrado gli indegni rialzi che hanno avuto luogo in quest'ultimo periodo nel milanese).

Quando, molti anni fa, decisi che il Maxim non mi sembrava decisamente un granché al di là dell'idea in sé del bordello legale a poco più di un'ora di viaggio dalla mia città, a Milano si trovavano ancora pendolari russe strafiche a prezzi stracciati, dunque sembrava proprio stupido andare a farsi prendere per il culo dalle Rumene oltre confine. Adesso che qui a Milano la situazione è molto meno rosea rispetto all'epoca pre-covid, mi sono detto che un salto a Chiasso per mera curiosità avrei potuto farmelo e chissà mai che non ne potesse venir fuori qualcosa di vagamente decente.

Bene, la mia conclusione è comunque la seguente: al Maxim, c'è sì un po' di scelta, ma in fin dei conti le ragazze non sono tantissime e quelle realmente chiavabili non mi sembrano molte; se invece che chiavabili uno le vuole proprio fighe, ce ne saranno due o tre a serata; se le si vuole fighe e giovani è tanto se se ne trova una. O almeno questa è stata la mia osservazione, ma dubito che si trattasse di una "serata sfortunata", dato che corrisponde sia ai miei remoti ricordi che alle esperienze più recenti di molti dei colleghi di cui ho letto qui. I prezzi non sono molto allettanti: 100 per mezz'ora, o più probabilmente 150 se si vuole qualche minimo optional, sarebbero già tanti se non ci fosse anche il problema, già segnalato, della tendenza delle operatrici a cercare di ridurre il tempo a venti minuti, compresi i lavaggi preliminari e conclusivi.
Insomma, la conclusione è che il Maxim è identico a come lo ricordavo da dieci anni fa, se non leggermente peggiorato (ho avuto l'impressione che il locale fosse persino più angusto e che le ragazze fossero di meno di un tempo).

Dicevo che non era stato qualcosa di completamente avvilente, nel senso che mi sono fatto comunque due stanze, che di sicuro non sono valse la spesa francamente eccessiva, ma che d'altro canto non mi sono dispiaciute del tutto. La prima con la bionda Gabriella, quella recentemente segnalata da un collega, che, oltre ad avere un aspetto tutto sommato più che accettabile, pare essere tra le poche a includere qualche sigla in più nella tariffa-base da 100 (nel mio caso BBJ e digitalizzazione, sebbene quest'ultima con uso di preservativo); per il resto concede qualche frettolosa posizione e tende a concludere in 20 minuti, con un atteggiamento un po' da filibustiera, sebbene alla fine quasi simpatica (quasi). In genere, una cosa così la pago 50 con qualche battona stradale di periferia a Milano, ma facciamo che ho pagato il doppio, beccandomi una vagamente più carina della media e con il vantaggio di trombare in un letto e farmi una doccia dopo l'amplesso.
Qualche ora più tardi, dopo essermi fatto un bellissimo :ROFLMAO: giro per la ridente Chiasso :rolleyes:, ho invece provato una certa Giulia, di cui non ho letto niente qui, ma forse perché in sala non si vede praticamente mai: essendo realmente giovane (a me ne ha spacciati 19, ma non deve averne poi tantissimi in più) e realmente carina (minuta, con un culetto che ti chiama a qualche decina di metri di distanza), faceva clienti a nastro uno dietro l'altro. Intendiamoci, non è Miss Mondo, ma si sa che il proverbio decreta che "nel paese dei ciechi, l'orbo da un occhio è re", quindi in un ambiente come il Maxim una oggettivamente bella come lei spicca come se fosse l'attrice protagonista in mezzo a una folla di comparse. Naturalmente, essendone perfettamente consapevole, ha voluto 150 per includere BBJ, ma io avevo troppa voglia di sbattermi una che fosse esteticamente davvero arrapante (ne avevo bisogno, per il secondo shot) e il pompino coperto per me è il massimo della tristezza, dunque, pur consapevole dell'orrendo spreco, mi sono adattato a buttarci quei 50 in più, dopo averle però fatto capire che avrei preteso in tal caso un rispetto letterale della mezz'ora concordata (e devo essere stato convincente per lo meno su questo, perché, sebbene al pelo, sono stato effettivamente riportato giù dopo 30 minuti). Cosa posso dire? Figa era figa, la scopata alla fine non è stata male (anche perché trattavasi di Rumena nata in Italia, come si evinceva dalla sua perfetta padronanza dell'italiano, e questo avrebbe reso più agevole l'interazione fino a condividere un minimo di role-play), tuttavia non posso onestamente dire che valesse 150 cucuzze, dato che a quel prezzo, a Milano, nei posti giusti, si riesce ancora a mercanteggiare una prestazione di livello per lo meno equivalente, però da un'ora, invece che da mezza!

Insomma, ripeto, non posso dire che la serata (soprattutto se intesa come "follia" isolata) mi abbia fatto vomitare (quello che mi faceva veramente vomitare era la musica diffusa nel locale: una sequela di pezzi rap italiani tamarri e orrendi; ma è un tipo di musica finalizzata a compiacere le zoccole rumene? Perché dubito che qualcuno dei clienti italiani possa trovarla meno che orrida). Però, ripeto, dovrà passare davvero parecchio tempo prima che mi convinca che possa valere la pena di farmi rivedere in quei paraggi del Canton Ticino.

A proposito: è stato scritto che la direzione del locale non avrebbe voce in capitolo sulle prestazioni delle lavoranti. Ma perché? Non siamo forse nella stessa nazione in cui le meretrici che operano al Globe di Zurigo hanno precise regole d'ingaggio dalle quali sono tenute a non discostarsi? Forse in uno stato federale le leggi cantonali di ogni singola parte del paese sono significativamente diverse tra loro (lo chiedo per autentica ignoranza, non sono esperto di legislazione svizzera)? O invece alla direzione va perfettamente bene l'andazzo così com'è?
 
In Canton Ticino ci sono regole ahimè diverse da altri cantoni in Svizzera tedesca dove il locale ha voce in capitolo sulle prestazioni delle ragazze (oltre al Globe di Zurigo anche al Palace a Lucerna è così), in Ticino purtroppo non è così e i locali si adattano, alla fine finché le ragazze pagano la stanza e comunque c’è movimento di gente, quindi ingressi e bevute a gogo, al locale sta benissimo questo andazzo.
 
Finora in questa discussione ho sempre leggiucchiato qua e là senza mai intervenire, perché non mi sembrava di avere niente di significativo da aggiungere. Essendo passato al Maxim circa un mesetto e mezzo fa dopo tanto tempo che non lo visitavo, vi posto le mie impressioni, tanto per offrire un parere in più, per quel che può valere.

Saranno stati quasi dieci anni (2016?) che non mi recavo in quel di Chiasso per fare un salto al Maxim e, francamente, credo che ne passeranno almeno altrettanti prima che mi venga voglia di tornarci. Intendiamoci: non è stata poi un'esperienza del tutto avvilente, anche perché sapevo bene o male cosa aspettarmi e dunque non mi aspettavo certo molto, ma ad ogni modo, essendo io di Milano, credo di poter affermare con un certo grado di certezza che, malgrado il decadimento dell'offerta prostitutiva nella mia città, è comunque possibile trovarvi di meglio sia a livello estetico che di prestazioni, nella maggior parte dei casi persino a parità di prezzo (malgrado gli indegni rialzi che hanno avuto luogo in quest'ultimo periodo nel milanese).

Quando, molti anni fa, decisi che il Maxim non mi sembrava decisamente un granché al di là dell'idea in sé del bordello legale a poco più di un'ora di viaggio dalla mia città, a Milano si trovavano ancora pendolari russe strafiche a prezzi stracciati, dunque sembrava proprio stupido andare a farsi prendere per il culo dalle Rumene oltre confine. Adesso che qui a Milano la situazione è molto meno rosea rispetto all'epoca pre-covid, mi sono detto che un salto a Chiasso per mera curiosità avrei potuto farmelo e chissà mai che non ne potesse venir fuori qualcosa di vagamente decente.

Bene, la mia conclusione è comunque la seguente: al Maxim, c'è sì un po' di scelta, ma in fin dei conti le ragazze non sono tantissime e quelle realmente chiavabili non mi sembrano molte; se invece che chiavabili uno le vuole proprio fighe, ce ne saranno due o tre a serata; se le si vuole fighe e giovani è tanto se se ne trova una. O almeno questa è stata la mia osservazione, ma dubito che si trattasse di una "serata sfortunata", dato che corrisponde sia ai miei remoti ricordi che alle esperienze più recenti di molti dei colleghi di cui ho letto qui. I prezzi non sono molto allettanti: 100 per mezz'ora, o più probabilmente 150 se si vuole qualche minimo optional, sarebbero già tanti se non ci fosse anche il problema, già segnalato, della tendenza delle operatrici a cercare di ridurre il tempo a venti minuti, compresi i lavaggi preliminari e conclusivi.
Insomma, la conclusione è che il Maxim è identico a come lo ricordavo da dieci anni fa, se non leggermente peggiorato (ho avuto l'impressione che il locale fosse persino più angusto e che le ragazze fossero di meno di un tempo).

Dicevo che non era stato qualcosa di completamente avvilente, nel senso che mi sono fatto comunque due stanze, che di sicuro non sono valse la spesa francamente eccessiva, ma che d'altro canto non mi sono dispiaciute del tutto. La prima con la bionda Gabriella, quella recentemente segnalata da un collega, che, oltre ad avere un aspetto tutto sommato più che accettabile, pare essere tra le poche a includere qualche sigla in più nella tariffa-base da 100 (nel mio caso BBJ e digitalizzazione, sebbene quest'ultima con uso di preservativo); per il resto concede qualche frettolosa posizione e tende a concludere in 20 minuti, con un atteggiamento un po' da filibustiera, sebbene alla fine quasi simpatica (quasi). In genere, una cosa così la pago 50 con qualche battona stradale di periferia a Milano, ma facciamo che ho pagato il doppio, beccandomi una vagamente più carina della media e con il vantaggio di trombare in un letto e farmi una doccia dopo l'amplesso.
Qualche ora più tardi, dopo essermi fatto un bellissimo :ROFLMAO: giro per la ridente Chiasso :rolleyes:, ho invece provato una certa Giulia, di cui non ho letto niente qui, ma forse perché in sala non si vede praticamente mai: essendo realmente giovane (a me ne ha spacciati 19, ma non deve averne poi tantissimi in più) e realmente carina (minuta, con un culetto che ti chiama a qualche decina di metri di distanza), faceva clienti a nastro uno dietro l'altro. Intendiamoci, non è Miss Mondo, ma si sa che il proverbio decreta che "nel paese dei ciechi, l'orbo da un occhio è re", quindi in un ambiente come il Maxim una oggettivamente bella come lei spicca come se fosse l'attrice protagonista in mezzo a una folla di comparse. Naturalmente, essendone perfettamente consapevole, ha voluto 150 per includere BBJ, ma io avevo troppa voglia di sbattermi una che fosse esteticamente davvero arrapante (ne avevo bisogno, per il secondo shot) e il pompino coperto per me è il massimo della tristezza, dunque, pur consapevole dell'orrendo spreco, mi sono adattato a buttarci quei 50 in più, dopo averle però fatto capire che avrei preteso in tal caso un rispetto letterale della mezz'ora concordata (e devo essere stato convincente per lo meno su questo, perché, sebbene al pelo, sono stato effettivamente riportato giù dopo 30 minuti). Cosa posso dire? Figa era figa, la scopata alla fine non è stata male (anche perché trattavasi di Rumena nata in Italia, come si evinceva dalla sua perfetta padronanza dell'italiano, e questo avrebbe reso più agevole l'interazione fino a condividere un minimo di role-play), tuttavia non posso onestamente dire che valesse 150 cucuzze, dato che a quel prezzo, a Milano, nei posti giusti, si riesce ancora a mercanteggiare una prestazione di livello per lo meno equivalente, però da un'ora, invece che da mezza!

Insomma, ripeto, non posso dire che la serata (soprattutto se intesa come "follia" isolata) mi abbia fatto vomitare (quello che mi faceva veramente vomitare era la musica diffusa nel locale: una sequela di pezzi rap italiani tamarri e orrendi; ma è un tipo di musica finalizzata a compiacere le zoccole rumene? Perché dubito che qualcuno dei clienti italiani possa trovarla meno che orrida). Però, ripeto, dovrà passare davvero parecchio tempo prima che mi convinca che possa valere la pena di farmi rivedere in quei paraggi del Canton Ticino.

A proposito: è stato scritto che la direzione del locale non avrebbe voce in capitolo sulle prestazioni delle lavoranti. Ma perché? Non siamo forse nella stessa nazione in cui le meretrici che operano al Globe di Zurigo hanno precise regole d'ingaggio dalle quali sono tenute a non discostarsi? Forse in uno stato federale le leggi cantonali di ogni singola parte del paese sono significativamente diverse tra loro (lo chiedo per autentica ignoranza, non sono esperto di legislazione svizzera)? O invece alla direzione va perfettamente bene l'andazzo così com'è?
Bella recensione e cronaca dello stato attuale in Ticino! 👏👏
Giulia davvero molto carina e con gran fisico. Troppo sbrigativa anche a mio avviso ma se lo può permettere per la fila che sotto l’attende. Provata anche io un paio di volte….ultima un po’ più costosa ma ne valeva la pena provare quel culetto che parla da solo.
 
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