Il mio amarcord va un po' indietro nel tempo... ai primissimi anni '80, quando nel pieno centro di Milano era possibile trovare una discreta quantità di trans italiane OTR.
Spesso venivo a Milano "in trasferta".
Una delle zone di OTR era quella vicino alla Bocconi; non credo che fosse la migliore, ma per me era comoda. Lì tra via Sarfatti, via Castelbarco, ma anche via Tabacchi e via Col Moschin era possibile trovare numerosissime tgatte. Intendiamoci: non erano tutte top, parecchie un po' spelacchiate, molti travoni, ma alcune erano notevoli.
La mia preferita si chiamava Loredana, ed era all'angolo di via Sarfatti: bionda, molto femminile, non molto alta, belle tette... un po' dure (non era ancora arrivate le protesi che si usano ora), sempre molto curata e vestita in modo molto sexy; era giovane, dolcissima, passiva ed attiva, con una dotazione non enorme ma di discrete dimensioni e perfettamente funzionante.
Ricordo la prima volta che la caricai: non era la mia primissima volta con una tgatta, ma ero sovreccitato.
Mi portò a casa sua, in un palazzo dietro via D'Annunzio che -come capii in seguito - era popolato da una gran quantità di trans che ricevevano lì, ci spogliammo e lei diede il via alle danze: fk profondi ed appassionati, strusciamenti.
Fu la mia vera iniziazione , e ricordo ancora quell'incontro con piacere ed eccitazione.
Non avevo mai provato a fare un bj, e quando mi resi conto che il suo arnese era duro come il marmo fui preso dalla voglia irrefrenabile di provarci: era la prima volta, cominciai a baciarlo, succhiarlo, ingoiarlo e credo in quel frangente di essermela cavata bene. Intanto lei si lavorava il mio, e nel contempo giocava con il mio buchino; così facendo si rese conto che la mia disponibilità era totale.
Insomma, avevo una gran voglia di prenderlo.
Non l'avevo mai fatto, anche se mi ero ben preparato in precedenza (... giocattoli...) a un evento che mi sembrava prima o poi inevitabile.
Mi mise a pancia in su, mi lubrificò per bene, mi alzò ed allargò per bene le gambe poi, con molta attenzione e dolcezza me lo spinse dentro. Entrò facilmente; come avviene sempre in questi casi, l'inizio fu un po' duretto ma il seguito fu entusiasmante, Loredana mi cavalcò a lungo in ogni posizione, ma si trattenne dal venire.
Quando fu alla fine si sfilò, mi porse il suo pirillo ancora durissimo, e finii succhiandoglielo avidamente. Venne nella mia bocca, e mi inondò. A questo particolare non avevo pensato, e la strana sensazione, il calore e il sapore mi eccitarono ancora di più.
Altri tempi, a certe cose nessuno ci pensava. In anni successivi ebbi modo di sottopormi ad ogni tipo di controllo, e mi in seguito mi resi conto che in quel periodo ero stato molto, ma molto fortunato.
"Mi hai svuotata... cosa faccio adesso?" ricordo che mi disse sorridendo, baciandomi avidamente e mettendosi alla pecorina. Io la penetrai per un po' così poi la girai a pancia in su e gambe aperte per poterla vedere e baciare, ed ebbi un orgasmo incredibile sentendo il mio buchino che ancora pulsava dopo essere stato strapazzato a lungo.
Il tutto dopo un'ora e mezza abbondante da quando ero entrato in casa sua.
Evidentemente si era divertita anche lei, ai tempi ero un bel ragazzo energico (sono ancora abbastanza energico... ma non sono più un ragazzo). Mentre mi rivestivo ebbe un ripensamento e mi baciò di nuovo strizzandomi il pirillo, che tornò duro all'istante... ma poi fece marcia indietro. Poco male, sarei tornato sicuramente.
Le diedi le 50 mila pattuite, e ci salutammo.
Inutile dire che fu la prima volta di una lunga serie, con lei e con altre in giro per Milano.
M
Spesso venivo a Milano "in trasferta".
Una delle zone di OTR era quella vicino alla Bocconi; non credo che fosse la migliore, ma per me era comoda. Lì tra via Sarfatti, via Castelbarco, ma anche via Tabacchi e via Col Moschin era possibile trovare numerosissime tgatte. Intendiamoci: non erano tutte top, parecchie un po' spelacchiate, molti travoni, ma alcune erano notevoli.
La mia preferita si chiamava Loredana, ed era all'angolo di via Sarfatti: bionda, molto femminile, non molto alta, belle tette... un po' dure (non era ancora arrivate le protesi che si usano ora), sempre molto curata e vestita in modo molto sexy; era giovane, dolcissima, passiva ed attiva, con una dotazione non enorme ma di discrete dimensioni e perfettamente funzionante.
Ricordo la prima volta che la caricai: non era la mia primissima volta con una tgatta, ma ero sovreccitato.
Mi portò a casa sua, in un palazzo dietro via D'Annunzio che -come capii in seguito - era popolato da una gran quantità di trans che ricevevano lì, ci spogliammo e lei diede il via alle danze: fk profondi ed appassionati, strusciamenti.
Fu la mia vera iniziazione , e ricordo ancora quell'incontro con piacere ed eccitazione.
Non avevo mai provato a fare un bj, e quando mi resi conto che il suo arnese era duro come il marmo fui preso dalla voglia irrefrenabile di provarci: era la prima volta, cominciai a baciarlo, succhiarlo, ingoiarlo e credo in quel frangente di essermela cavata bene. Intanto lei si lavorava il mio, e nel contempo giocava con il mio buchino; così facendo si rese conto che la mia disponibilità era totale.
Insomma, avevo una gran voglia di prenderlo.
Non l'avevo mai fatto, anche se mi ero ben preparato in precedenza (... giocattoli...) a un evento che mi sembrava prima o poi inevitabile.
Mi mise a pancia in su, mi lubrificò per bene, mi alzò ed allargò per bene le gambe poi, con molta attenzione e dolcezza me lo spinse dentro. Entrò facilmente; come avviene sempre in questi casi, l'inizio fu un po' duretto ma il seguito fu entusiasmante, Loredana mi cavalcò a lungo in ogni posizione, ma si trattenne dal venire.
Quando fu alla fine si sfilò, mi porse il suo pirillo ancora durissimo, e finii succhiandoglielo avidamente. Venne nella mia bocca, e mi inondò. A questo particolare non avevo pensato, e la strana sensazione, il calore e il sapore mi eccitarono ancora di più.
Altri tempi, a certe cose nessuno ci pensava. In anni successivi ebbi modo di sottopormi ad ogni tipo di controllo, e mi in seguito mi resi conto che in quel periodo ero stato molto, ma molto fortunato.
"Mi hai svuotata... cosa faccio adesso?" ricordo che mi disse sorridendo, baciandomi avidamente e mettendosi alla pecorina. Io la penetrai per un po' così poi la girai a pancia in su e gambe aperte per poterla vedere e baciare, ed ebbi un orgasmo incredibile sentendo il mio buchino che ancora pulsava dopo essere stato strapazzato a lungo.
Il tutto dopo un'ora e mezza abbondante da quando ero entrato in casa sua.
Evidentemente si era divertita anche lei, ai tempi ero un bel ragazzo energico (sono ancora abbastanza energico... ma non sono più un ragazzo). Mentre mi rivestivo ebbe un ripensamento e mi baciò di nuovo strizzandomi il pirillo, che tornò duro all'istante... ma poi fece marcia indietro. Poco male, sarei tornato sicuramente.
Le diedi le 50 mila pattuite, e ci salutammo.
Inutile dire che fu la prima volta di una lunga serie, con lei e con altre in giro per Milano.
M