Milano trans OTR ... 30 anni fa - 1

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Milano
Torno indietro di qualche post per riprendere quello di Desideri: conobbi Tecla nell'81/82, era appena arrivata da Firenze e si affacciava ad un mondo anche per lei nuovo. Bella, bellissima, stava davanti al Politecnico e aveva un'energia dentro che potevi quasi toccar con mano. Aveva voglia di conoscere gente, le piaceva pensare di non essere li solo per lavorare. Premetto che tra di noi non e' mai successo nulla, ma spesso con amici andavamo a trovarla e dopo un po' si era venuta a creare una situazione strana, un po' di attrazione, un po' di paura. Una volta ci siamo incontrati a casa sua nel pomeriggio, e quel giorno ho scoperto una ragazza estremamente intelligente, sensibile e gia' provata da esperienze di vita non del tutto piacevoli. Da quel giorno in poi ci siamo incontrati spesso, io andavo all'Universita' e avevo quindi molto tempo libero, lei lavorava solo la sera e di tempo ne aveva piu' di me. Mi aveva fatto conoscere anche una sua amica, si faceva chiamare Edy, e aspettava i suoi clienti dietro il Castello Sforzesco su una Jaguar. Con loro due ho trascorso tanti momenti divertenti e spensierati che poi, giorno dopo giorno, sono andati diminuendo mano a mano che cresceva la loro necessita' di diventare professioniste. La vita ci cambia, poco a poco, e con noi cambiano anche passioni e amicizie. Tecla inizio' a lavorare piu' o meno nella stessa zona di Edy, tra C.so Sempione e il Castello, fino a non avere piu' tempo per me, per noi, per ragazzi senza soldi e con tante idee. Sono passati tanti anni, e se mi guardo indietro mi rendo conto che sono come sono grazie al fardello di esperienze che tante persone mi hanno voluto regalare. Un pezzettino di me e' stato costruito da Tecla e Edy, che ricordero' sempre con tanto affetto.
 
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... a porta Volta, dalla parte di via Crispi, c'era uno slargo con un distributore (c'è ancora?); al di là del muro c'è viale Pasubio e i giardini della famosa ditta Ingegnoli. Dopo le 11 anche quella piazzetta si popolava: due o tre tgatte, una carina, le altre... lasciamo perdere. A volte mi fermavo anche lì e ci si appartava in macchina dietro il distributore! era quasi come farlo in mezzo alla strada, con macchine che passavano pochi metri più in là. Nonostante la zona supercentrale, mai visto una macchina della polizia o un vigile. In ogni caso non ci si azzardava a fare chissà quali cose, ma ricordo di aver ricevuto e fatto qualche bel BJ, e perfino una scopata. In macchina, naturalmente: un veloce smorzacandela acrobatico, dentro la mia vecchia R4. Più in là, in via Melchiorre Gioia, a volte c'era una strana tipa, una trav italiana piuttosto in carne; niente di speciale, però aveva l'aria simpatica, sempre molto truccata e con un aspetto da maialina. Chiedeva pochissimo, 20000 lire; forse non lo faceva di mestiere, perchè a volte c'era a volte no. Una sera che non c'era di meglio la caricai, e la prima volta fu in macchina; ricordo una strana domanda, che mi fece scoppiare a ridere: "ma tu sei un po' pervertito?", prima di infilarmi la lingua in bocca e le mani da tutte le parti. Poi una sera (era tardissimo, per essere sinceri: tipo le due e mezza di notte) ero l'ultimo ed andammo a casa sua. Abitava dietro Piazza Vetra, un appartamentino accogliente a piano terra in un austero e lussuoso edificio nel quale tutto mi sarei aspettato meno che ci fosse il rifugio di una trav. Ci spogliammo, e fu divertente: era ben dotata, aveva una gran voglia ed accettai anche di farmi scopare. Bè... era proprio brava! così la lasciai fare, e continuammo per almeno due o tre ore, scambiandoci i ruoli, e ne facemmo di tutti i colori. Al culmine dell'eccitazione e del gioco mi lasciai perfino femminilizzare, cosa che non avevo mai fatto; mi truccò, mi mise una sua parrucca... ero un bel ragazzino, e il risultato non era male. L'indomani, ripensandoci, ne rimasi un po' turbato: fu la prima e l'unica volta che lo feci.
Ricominciammo, fu divertente e molto eccitante, anche se una cosa un po' fuori dal normale.
Mi addormentai lì, e mi svegliai che era quasi l'alba.
Mi struccai (!), uscii dalla casa della mia amica trav... ed andai al lavoro.
 
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magnusson ha scritto:
... a porta Volta, dalla parte di via Crispi, c'era uno slargo con un distributore (c'è ancora?); al di là del muro c'è viale Pasubio e i giardini della famosa ditta Ingegnoli. Dopo le 11 anche quella piazzetta si popolava: due o tre tgatte, una carina, le altre... lasciamo perdere. A volte mi fermavo anche lì e ci si appartava in macchina dietro il distributore! era quasi come farlo in mezzo alla strada, con macchine che passavano pochi metri più in là. Nonostante la zona supercentrale, mai visto una macchina della polizia o un vigile. In ogni caso non ci si azzardava a fare chissà quali cose, ma ricordo di aver ricevuto e fatto qualche bel BJ, e perfino una scopata. In macchina, naturalmente: un veloce smorzacandela acrobatico, dentro la mia vecchia R4. Più in là, in via Melchiorre Gioia, a volte c'era una strana tipa, una trav italiana piuttosto in carne; niente di speciale, però aveva l'aria simpatica, sempre molto truccata e con un aspetto da maialina. Chiedeva pochissimo, 20000 lire; forse non lo faceva di mestiere, perchè a volte c'era a volte no. Una sera che non c'era di meglio la caricai, e la prima volta fu in macchina; ricordo una strana domanda, che mi fece scoppiare a ridere: "ma tu sei un po' pervertito?", prima di infilarmi la lingua in bocca e le mani da tutte le parti. Poi una sera (era tardissimo, per essere sinceri: tipo le due e mezza di notte) ero l'ultimo ed andammo a casa sua. Abitava dietro Piazza Vetra, un appartamentino accogliente a piano terra in un austero e lussuoso edificio nel quale tutto mi sarei aspettato meno che ci fosse il rifugio di una trav. Ci spogliammo, e fu divertente: era ben dotata, aveva una gran voglia ed accettai anche di farmi scopare. Bè... era proprio brava! così la lasciai fare, e continuammo per almeno due o tre ore, scambiandoci i ruoli, e ne facemmo di tutti i colori. Al culmine dell'eccitazione e del gioco mi lasciai perfino femminilizzare, cosa che non avevo mai fatto; mi truccò, mi mise una sua parrucca... ero un bel ragazzino, e il risultato non era male. L'indomani, ripensandoci, ne rimasi un po' turbato: fu la prima e l'unica volta che lo feci.
Ricominciammo, fu divertente e molto eccitante, anche se una cosa un po' fuori dal normale.
Mi addormentai lì, e mi svegliai che era quasi l'alba.
Mi struccai (!), uscii dalla casa della mia amica trav... ed andai al lavoro.
...ricordo quella stazione di servizio..con tutto il suo movimento di presenze...ambigue...anche se io mi ci fermavo per fare benzina al self-service...purtroppo..è smantellato da anni.
:clapping: :biggrin:
 
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waxema ha scritto:
Figurati..che la pratica del disturbo...anche oggi è oltremodo praticata...certi cattivi costumi..non tramontano mai..!! :big_boss: :clapping:


P.s. ..penso sia successo a tutti...e non se ne esce sempre in maniera tranquilla..talvolta volano i ceffoni...!!! :rofl: :rofl:

Eh si, un paio di volte è capitato anche al sottoscritto: lasciate 50.000 di vecchie lire, porta sbattuta alle spalle, e senso di liberazione. Successivamente mi davo del "pirla" a mezza voce, perchè mi restasse l'esperienza e, magari, tornassi ad una vita sessuale piu' "tranquilla".

Ai trans ci sono arrivato per caso, da molto giovane, dopo essermi scopato una quantita' di girls innenarrabile ( sempre a pagamento). D'altronde avevo un lavoro che mi faceva ben guadagnare, l'età era quella che era, e dilapidavo come un pazzo.
Fu una tipa che allora esercitava in fondo a Via Teodosio ( milano), vicino a ponti di via Palmanova, mi porto' a casa sua ( io, erano sere che ci giravo intorno), in via Pasteur. 10.000 lire tutto covered ( per i tempi, parliamo dei primi anni 80, non male), ed io sconvolto per giorni e giorni a seguire pensando al mio bilanciamento sessuale andato a... trans...
Fu un'esperienza da attivo.

POco dopo conobbi Carla, una brasiliana bionda che sul tardi la si trovava in Gioia/Pirelli, prima in Messina. La frequentai per una vita, fu lei a prendermi per prima e per un bel po' di volte a seguire. E' sparita da un pezzo: ma negli ultimi tempi chiedeva 150.000 OTR nella piazzetta che incrocia Messina e Cenisio, ed anche per un pazzoide come il sottoscritto diventavano troppe ( avrei dovuto diluire i miei tour a dismisura).

Comunque ai tempi, il parcheggio sotto al Luna PArk delle varesine sembrava una scena del film "Paolo il caldo". E verso luna le due di notte si trasferivano tutte nel vecchio sambodromo che era Viale Abruzzi.

OdM
 
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La mia primissima volta con una tgatta (1977).
Ero stato a Milano per una serata con amici, come spesso succedeva; al ritorno, in viale Papiniano, davanti al distributore che si trova prima di piazza Cantore notai una giovane piccolina con minigonna inguinale e stivali, dall'aspetto piuttosto particolare: aveva una spettacolare acconciatura cotonata ed era truccatissima. Intuii subito di cosa si trattava, e mi venne il desiderio impellente di togliermi una curiosità che covavo da tempo. I soliti giri attorno all'isolato prima di decidermi (frequentavo già ragazze otr, ma quella volta i giri furono molti più del solito...) poi trovai il coraggio di fermarmi. Il timbro della sua voce e i suoi lineamenti mi tolsero ogni dubbio, ma la caricai immediatamente e senza indugio: andammo ad infrattarci (se così si può dire ...) al parco Solari, in mezzo alle macchina parcheggiate. Ero eccitato al di là dell'immaginabile, con il cuore che mi usciva letteralmente dalle orecchie. Così non feci una gran figura: quando ci fummo messi comodi non fece a tempo a sfiorarmi il pirillo, mentre mi mostrava il suo, che propruppi in un orgasmo incontrollato, nonostante i miei tentativi di tenermi a freno, schizzando fin sul volante e sul cruscotto. Ci rimasi troppo male... imbarazzatissimo, ringraziai comunque la mia amica, le diedi il dovuto (10000 lire) e mi rimisi in ordine. Nonostante lei mi proponesse di continuare, mi scusai goffamente e la riportai al distributore; fu molto gentile, simpatica e comprensiva, e mi raccomandò di ripassare ancora da lei. Ci ripassai, le cose andarono a meraviglia e mi rifeci abbondantemente dell'incidente, anche se per qualche volta ancora rimasi restio ad andare oltre a un sano BJ in macchina.
Intanto, in ogni caso, avevo rotto il ghiaccio.
Dimenticavo: quella sera, prima di tornare a casa, pulii meticolosamente gli schizzi che avevo lanciato qui e là sui sedili e sul cruscotto, in modo da non lasciare tracce. La macchina era quella di mio padre!
 
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magnusson ha scritto:
La mia primissima volta con una tgatta (1977).
Ero stato a Milano per una serata con amici, come spesso succedeva; al ritorno, in viale Papiniano, davanti al distributore che si trova prima di piazza Cantore notai una giovane piccolina con minigonna inguinale e stivali, dall'aspetto piuttosto particolare: aveva una spettacolare acconciatura cotonata ed era truccatissima. Intuii subito di cosa si trattava, e mi venne il desiderio impellente di togliermi una curiosità che covavo da tempo. I soliti giri attorno all'isolato prima di decidermi (frequentavo già ragazze otr, ma quella volta i giri furono molti più del solito...) poi trovai il coraggio di fermarmi. Il timbro della sua voce e i suoi lineamenti mi tolsero ogni dubbio, ma la caricai immediatamente e senza indugio: andammo ad infrattarci (se così si può dire ...) al parco Solari, in mezzo alle macchina parcheggiate. Ero eccitato al di là dell'immaginabile, con il cuore che mi usciva letteralmente dalle orecchie. Così non feci una gran figura: quando ci fummo messi comodi non fece a tempo a sfiorarmi il pirillo, mentre mi mostrava il suo, che propruppi in un orgasmo incontrollato, nonostante i miei tentativi di tenermi a freno, schizzando fin sul volante e sul cruscotto. Ci rimasi troppo male... imbarazzatissimo, ringraziai comunque la mia amica, le diedi il dovuto (10000 lire) e mi rimisi in ordine. Nonostante lei mi proponesse di continuare, mi scusai goffamente e la riportai al distributore; fu molto gentile, simpatica e comprensiva, e mi raccomandò di ripassare ancora da lei. Ci ripassai, le cose andarono a meraviglia e mi rifeci abbondantemente dell'incidente, anche se per qualche volta ancora rimasi restio ad andare oltre a un sano BJ in macchina.
Intanto, in ogni caso, avevo rotto il ghiaccio.
Dimenticavo: quella sera, prima di tornare a casa, pulii meticolosamente gli schizzi che avevo lanciato qui e là sui sedili e sul cruscotto, in modo da non lasciare tracce. La macchina era quella di mio padre!

Hehehe....quello è lo stesso anno della mia prima zoccola(donna)...sulla valassina per Lecco/Como...in macchina per 5.000 lire...stesso epilogo...solo che io dentro il profilattico..senza neanche riuscire ad introdurlo nella passera...record..tre secondi netti...!!
:rofl: :rofl:
 
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Natale 1980
Dopo una giornata di natale abbastanza noiosa, uscii di casa verso le dieci di sera per togliermi la curiosità di vedere se qualcuna delle mie tgatte preferite era in giro con velleità da stakanovista. Arrivato dopo un'oretta a Milano, mi feci un giro per le mie solite vie. Niente! quello che trovo trovo, mi dissi dopo un po' che giravo... a meno di non trovare dei mostri. Ancora niente. Così, dopo un'oretta infruttuosa, decisi di puntare verso casa con le pive nel sacco. Proprio mentre stavo per imboccare la strada del ritorno, in viale Cassala (dove solitamente non c'era un gran che, di solito solo travoni) vidi una attraente ricciolona con lunghi capelli rossi. Non male, pensai, e mi diressi sicuro verso di lei, prima che ci pensasse qualcun altro. Salì, non era giovanissima; poteva avere una trentina d'anni, ma aveva un'aria veramente da porca assatanata. Mi portò a casa sua, poco distante, in una casa affacciata sul naviglio grande. Prima ancora che ci spogliassimo ci saltammo reciprocamente addosso: ero praticamente stato l'unico di quella sera, a parte un BJ in macchina, aveva una gran voglia di prenderlo e di darlo, e voleva approfittare della strana situazione natalizia. Un lungo FK, poi ci spogliammo. Era ben dotata, con due minuscole tettine rotonde e un giocattolo da una ventina di cm; i toccamenti e i baci l'avevano fatta eccitare per bene... cominciai io con un lungo BJ, che divenne ben presto un 69. Nel frattempo lei si prese anche cura del mio buchino, massaggiandolo e dilatandolo per bene. Quando fui cotto a puntino, mi misi su di lei a smorzacandela e me lo presi dentro quanto era lungo mentre lei mi torceva i capezzoli fino a farmi quasi svenire dal piacere... mi feci prendere così per un bel po', poi cambiai posizione un paio di volte, infine le chiesi di sfilarsi e ripresi con un BJ finchè non venne e mi inondò la bocca di sperma. Ora toccava a me, la misi a pancia in su sul bordo del letto e mi diedi da fare per bene. Pensavo che fosse finita lì, quando ecco che noto che è pronta con una nuova erezione! Altro giro, altro regalo...
Quando uscii, dopo ancora un bel po' di esercizio fisico e di giochini di ogni tipo guardai l'orologio: erano passate due ore!!!
 
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