Vediamo un po'.
50 euro a cliente x 8 clienti/giorno= 400 euro/giorno x 22gg (c'è il ciclo) = 8.800 euro/mese. Tiriamone via la metà per affitto, spese, sanità e sollazzi goderecci, ne restano 4.400; x 11 mesi (uno di ferie glielo diamo) = 48.400 euro all'anno. Diciamo un 10% di malattie, restano circa 43.000 euro all'anno. Che moltiplicati per gli anni d'esercizio prostitutorio (10? 15?) e messi in un fondo-pensione, fanno una discreta dote, che non solo un onesto operaio quale il collega trapenettomo, ma anche -penso/temo- la maggior parte di noi, può solo carezzare in sogno.
A fine carriera, poi, un lavoretto part-time come segretaria di un medico di base per pagarsi il contingente e passarsi il tempo, o magari un matrimonio di convenienza con un maturo professionista (più d'uno se n'è visto da queste parti, con gli invitati che si davano di gomito ricordando i vecchi tempi quando anche loro accedevano alle grazie prezzolate della sposa disinvoltamente biancovestita), non fanno ipotizzare un bilancio negativo. E poi che siamo partiti da 50 euro a prestazione.
Certo, doversi mane e sera dare a tutti, anche a sgradevoli, volgari e brutti, ed il relegare tutta o quasi la propria sessualità ad una sfera disincantatamente commerciale, non è poi quel granché, ma è anche vero che la maggior parte delle pay lo fa per scelta e non per costrizione.
Poi magari verrà un giorno in cui chi governa (destra o sinistra o altro che sia), si toglierà la cotenna dagli occhi e metterà sotto le grinfie del fisco anche le attività commerciali delle donzelle. Quanto sarà mai il fatturato prostitutorio anche solo nel nostro codino Belpaese? E ve l'immaginate la Guardia di Finanzia suonare il campanello e dire:"ehm, buongiorno, saremmo della Finanza, ci sarebbe un controllino contabile da fare..."
Ciao!
TRUKE