occel, bastian, steb, high, PUPI, e Roby...vi devo parlare.
Non credevo che questa mia doppia esperienza lavorativa, iniziata dal principio dell'anno come sapete bene, potesse essere così utile e feconda ..feconda di riflessioni.
2 giorni a settimana, sono padrone, decido (sempre delegato da mio padre, ma ormai in autonomia) "chi deve fare che", quanto si deve pagare per un determinato servizio o bene..Del padrone ne soffro anche le tasse, le scadenze ecc ecc.
3 giorni a settimana invece sono sotto padrone, obbedisco, faccio fotocopie se serve, lavoro e svolgo cose senza farmelo ripetere due volte.
questa doppia vita forse qualche frutto sta iniziando a darlo.
Non si capisce la prima condizione senza la seconda seconda mi sa...il sapere dare ordini, il sapere tacere, capire le potenzialità e i tempi di lavoro di chi hai sotto, non si capiscono appieno se non sei stato anche te nella medesima condizione.
Sta cosa purtroppo solo a 39 anni, il prossimo ottobre la sto capendo, e nonostante i conflitti iniziali con mio padre lo ringrazio.
Certo qualcuno di voi più malizioso e dialettico, potrebbe obiettare che essendo un giorno "padrone" ed un giorno "schiavo", non si imparerà ne l'uno ne l'altro...forse, ma se ne ha una visione a 360 gradi, che difficilmente si ha solo da uno o dall'altro punto di vista
Ma non lo so, di tutto quello che un domani mi lascerà mio padre, di poche cose forse posso essergli più grato, di avermi fatto fare un giorno il "padrone" ed un giorno lo "schiavo".