E Ora veniamo al messaggio da lasciare per Blu, questa notte.
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Blu ti ho pensato molto, mentre spingevo il carrello, lo so, potrebbe darti fastidio, ma ti ho pensato molto.
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Così ti ho immaginato oggi, a far la spesa in uno dei tanti Esselunga che avrai intorno casa a Milano.
Vedi che i sogni si avverano prima o poi.
Cazzo Sodo. Giuro che ho avuto qualche secondo di incubo, leggendo il tuo post.
Ho divorato parole e righe, per arrivare alla fine il più velocemente possibile e scoprire, con un sospiro di sollievo, che, pensandomi, non ti eri segato.
Nonostante non sia fortunatamente accaduto, ciò che per un attimo, ho temuto, credo che pensarmi all'esselunga, evidenzi senza ombra di dubbio, un tuo momento evidentemente drammatico. Purtroppo non saprei come aiutarti, se non invitandoti ad ubriacarti. Possibilmente in una sera che non devi guidare, ma dammi retta, fallo. E non pensarmi più, al supermercato.
Comunque, se ti può interessare, non corrispondo esattamente alla tua descrizione. Sull'altezza ci sei. Sull'abbigliamento e sullo stile, non tanto. Salvo qualche occasione che mi impone obbligatoriamente l'abito di rito, sono molto casual, nel vero senso della parola. Ancor più quando faccio la spesa. Intanto al supermercato il mio carrello si riempie solo di carta igienica, detersivi, strofinacci, sacchetti dell'immondizia, acqua minerale e poco altro. Stop. E il mio passo, col carrello, è spedito. Ci entro sempre di mala voglia e prima esco meglio è. Per tutto il resto, soprattutto il cibo, prediligo i negozietti fissi, nei piccoli centri pedonali. Mi piace avere gli stessi posti e mi piace soffermarmi a chiaccerare con chi mi sta vendendo. Al supermercato prendi e metti nel carrello e la responsabilità, alla fine, è solo tua. Il negoziante invece ti passa quello che acquisti. E in quel passaggio di mani, si instaura il rapporto di fiducia.
Al negoziante puoi dire, le pesche che mi hai dato l'ultima volta erano congelate. Ci rimarrà male, forse, ma la volta successiva, ti dirà: non le ho buone oggi, non come le vuoi tu almeno.
Vabbè, pensa alla figa, quando spingi il carrello, che ora devo scrivere del matrimonio.
Ah giusto. Non ci siamo ancora sposati, io e rossadichina. Solo rimandato. Ci sono stati altri eventi importanti e abbastanza movimentati, per avere la testa concentrata sul matrimonio. Ma si farà. Ormai è deciso e, sinceramente, ci intriga anche questo rimandare.
Mi rattrista molto quello che scrive Steb. Per te ovviamente. Quando arrivai qui e leggevo della Tigre, pensavo fosse solo un modo di ironizzare, non che il tormento fosse così esasperato. Mi dispiace davvero, perchè poi alla fine, anche se non ci si conosce di persona, un po' ci si affeziona qua.
Potrei non essere indicato a comprendere, visto che ancora non sono sposato. Anche se ormai convivo da una vita infinita. Non continua, per la verità, visto che ci siamo lasciati per diversi anni, tra la prima e la seconda fase della convivenza.
Però posso capire molto bene cosa si prova. Prima di rossadichina, mi ero innamorato perso di una donna, che stavo per sposare. La ritenevo la donna ideale per la mia vita. Finchè un giorno, sminuì una mia creazione musicale, quasi deridendomi, e se anche non volutamente così, quantomeno sottovalutando l'importanza di quella mia passione. Indubbiamente per me era solo un hobby, non ho mai avuto ambizioni da musicista, il mio lavoro è sempre stato tutt'altro. Però, non so se riesco a spiegarmi, quel gesto mi fece comprendere che mi stavo sbagliando, a ritenerla la donna ideale. Essì che scopava straordinariamente bene.
Voi direte, che permaloso. Forse. Però in quel momento compresi che, se una persona non sa dare valore ad ogni tua passione, desiderio ed emozione, anche la più piccola, difficilmente sarà in grado di comprendere, condividere e sostenere le tue scelte future. Perchè questo deve necessariamente accadere in una coppia, almeno per me, oltre ad una appagante vita sessuale. Condividere i rispettivi sogni, desideri e piaceri. Con questo non voglio dire che ci deve piacere sempre tutto quello che l'altro fa. Ovvio che ci sono cose che non possono interessare o appassionare entrambi. Ma vanno rispettate. E, con amore, apprezzate, anche se non condivise in pieno. L'altro deve essere valorizzato al mille per mille, in ogni sua esperienza, mai deriso o sottovalutato. Nella coppia ci si deve innalzare insieme, non sminuire a vicenda. Altrimenti, tanto vale.
Finì così. Non per una scopata rifiutata o mamme o suocere invadenti. Finì perchè nella vita di coppia, o si è tutti per uno, uno per tutti, o meglio lasciar perdere.
Certo, a volte le distanze si scoprono strada facendo e fa male, molto male. Volevo solo dire che, anche se ora sono felice della mia convivenza, so cosa significa stare male.
Bhe, ora ci vorrebbe una figa per sdrammatizzare, ma ne ho già postate due ieri e non ho un archivio così ampio. Accontentatevi del pensiero, per questa notte.
