Cari amici,
filantropi della passera mercenaria, dopo essere stato dimesso dr. Bernardieri con la precisa terapia di “andare a mignotte”, mi dirigo immediatamente al GM per vedere di ritrovare la giovane svedesina. Lo so, sono messo male! Sta di fatto che, gira che ti rigira, avrò passato due ore chiuso in cantina senza trovarla. Azzooo!!! E così vengo accalappiato, per sfinimento, da una novella cleopatra, occhi scuri, capelli neri con frangetta, fisico tonico e una quarta di seno rifatta. Forse il seno rimane un po’ troppo su, tuttavia, nelle mie valutazioni empiriche condotte in questi ultimi anni mi sembra di poter affermare che anche il silicone col tempo tende felicemente a squagliarsi, annullando progressivamente l’effetto ‘Telstar 18’ del dopo impianto. Sta di fatto che era l’unica new entry in quella torbida, oltre che torrida, serata che accennasse ad una sintonizzazione del secondo canale. Dopo serrata trattativa, decido di optare per l’offerta cumulativa a 150 con combinazione a scacchiera: FK si, BBJ no, Rai 2 si. D’altra parte, cosa volete aspettarvi da una rumena di Bucarest dal nome (vero/finto) francese con cui, come cantavano i Beatles, “sont les mots qui vont tres bien ensemble”! Sebbene rimanessi perplesso da quegli incisivi da fumatrice ed una leggera forma di acne sulle spalle, decido di salire. Lei è simpatica, ma anche afasica, agnostica, ma anche manza e con un viso alquanto porco. Entrati in camera, fingendo di ignorare completamente gli accordi intercorsi al bar, mi ripropone il suo assurdo contratto da 200 per mezz’ora con tutte le sigle (a sua scelta) o 300 all’ora (meno conveniente che comprarsi un piccone di platino da Tiffany per picchiarsi sui coglioni). La riporto rapidamente ai concordati 150. Lei accetta e inizia nuovamente la conversazione (modello disco rotto) chiedendomi quanti anni ho, da dove vengo ecc… io rispondo e lei, nuovamente, eddai, dammi 200 (!) dissimulando un suo nuovo interesse verso la mia provenienza italica e per una presunta relazione che dovrebbe intercorre tra questa e le mie possibilità economiche. Le spiego che anche in Italia i bei tempi sono finiti, ma la litania è proseguita per buona parte dell’incontro. Mentre in bagno ancora le esponevo gli ultimi dati ISTAT e le teorie economiche sull’euro, per cercare di preservare il capitale, decido di tagliare la conversazione iniziando a limonarla e lei, miracolosamente, si lascia andare, dimenticando apparentemente la trattativa da Suk fino a quel momento condotta con abile maestria. Da svestita è proprio una bella manza, non grassa, ma nemmeno velina, insomma, giusta! Il suo atteggiamento è a tratti dolce a tratti aggressivo. Esaurita la limonata e le sue rastrellatine su coglioni, si passa ad un classico BJ, leggermente dentale, con applicazione di arrocco laterale che non consente, inizialmente, né una digitazione della sua passera né una esplorazione linguale/labiale della suo panettone. Non demordo e inizio ad avvicinarmi slittando lateralmente e, dopo aver superato alcuni ostacoli, cuscini e il filo spinato, riesco finalmente ad inserirmi tra le sue cosce in un classico 69 sollecitandole la passera. Mi accorgo, però, che ad ogni sollecito linguale/manuale della passera, il pompino dentale viene convertito in energica sollecitazione manuale. Mi fermo, riparto e constato di nuovo che la bella Michelle approfitta della mia “distrazione da figa/culo” per portarsi avanti col lavoro. Geniale! A un certo punto mi viene quasi da ridere, non ci posso credere, ma me ne faccio una ragione e mi abbandono rassegnato all’intrattenimento copulatorio con l’esecuzione delle posizioni previste dal protocollo internazionale. Lei è torreggiante e vedere le sue bocce rifatte sopra è sempre un bel vedere. L’atteggiamento è sicuramente aggressivo tanto che, ad un certo punto, più che fornicare mi sembrava un incontro di wrestling. Dopo 10 minuti di serrata lotta copulatoria e un paio di schiaffetti rimediati mi invita finalmente alla sintonizzazione sul secondo canale. La visuale da dietro era veramente incantevole ma, saranno stati i graffi o i morsi incassati, non me la sono gustata appieno. Venuta in libertà sul suo culo e pagamento finale con ulteriore coda di trattativa che vi lascio solo immaginare. Una volta scesi ho ritenuto persino superfluo recarmi al bar della cantina per dirigermi più prudentemente in infermeria. Che dirvi, al termine dell’incontro ho potuto finalmente apprezzare i risultati raggiunti dalla terapia del dr. Bernardinieri: una riduzione drastica dell’istinto di andare a mignotte con la prima venuta; una rivalutazione dei rapporti con le free, una più consapevole considerazione del valore del denaro ed, infine, un'insindacabile preferenza per le russe loft. Con queste certezze chiudo le mie ultime sperimentazioni e, salutandovi, vi invito tutti ad andare ad infilare il vostro amato volatile dove meglio credete salvo che nel mio culo (capito Garrincha!).
Hilts
PS. Il racconto qui riportato è finalizzato esclusivamente all'intrattenimento ludico. Ogni riferimento a fatti, cose, persone e luoghi è puramente casuale. E’ inoltre fatta preghiera di non quotare l’intervento e di non disperderlo nell’ambiente.
filantropi della passera mercenaria, dopo essere stato dimesso dr. Bernardieri con la precisa terapia di “andare a mignotte”, mi dirigo immediatamente al GM per vedere di ritrovare la giovane svedesina. Lo so, sono messo male! Sta di fatto che, gira che ti rigira, avrò passato due ore chiuso in cantina senza trovarla. Azzooo!!! E così vengo accalappiato, per sfinimento, da una novella cleopatra, occhi scuri, capelli neri con frangetta, fisico tonico e una quarta di seno rifatta. Forse il seno rimane un po’ troppo su, tuttavia, nelle mie valutazioni empiriche condotte in questi ultimi anni mi sembra di poter affermare che anche il silicone col tempo tende felicemente a squagliarsi, annullando progressivamente l’effetto ‘Telstar 18’ del dopo impianto. Sta di fatto che era l’unica new entry in quella torbida, oltre che torrida, serata che accennasse ad una sintonizzazione del secondo canale. Dopo serrata trattativa, decido di optare per l’offerta cumulativa a 150 con combinazione a scacchiera: FK si, BBJ no, Rai 2 si. D’altra parte, cosa volete aspettarvi da una rumena di Bucarest dal nome (vero/finto) francese con cui, come cantavano i Beatles, “sont les mots qui vont tres bien ensemble”! Sebbene rimanessi perplesso da quegli incisivi da fumatrice ed una leggera forma di acne sulle spalle, decido di salire. Lei è simpatica, ma anche afasica, agnostica, ma anche manza e con un viso alquanto porco. Entrati in camera, fingendo di ignorare completamente gli accordi intercorsi al bar, mi ripropone il suo assurdo contratto da 200 per mezz’ora con tutte le sigle (a sua scelta) o 300 all’ora (meno conveniente che comprarsi un piccone di platino da Tiffany per picchiarsi sui coglioni). La riporto rapidamente ai concordati 150. Lei accetta e inizia nuovamente la conversazione (modello disco rotto) chiedendomi quanti anni ho, da dove vengo ecc… io rispondo e lei, nuovamente, eddai, dammi 200 (!) dissimulando un suo nuovo interesse verso la mia provenienza italica e per una presunta relazione che dovrebbe intercorre tra questa e le mie possibilità economiche. Le spiego che anche in Italia i bei tempi sono finiti, ma la litania è proseguita per buona parte dell’incontro. Mentre in bagno ancora le esponevo gli ultimi dati ISTAT e le teorie economiche sull’euro, per cercare di preservare il capitale, decido di tagliare la conversazione iniziando a limonarla e lei, miracolosamente, si lascia andare, dimenticando apparentemente la trattativa da Suk fino a quel momento condotta con abile maestria. Da svestita è proprio una bella manza, non grassa, ma nemmeno velina, insomma, giusta! Il suo atteggiamento è a tratti dolce a tratti aggressivo. Esaurita la limonata e le sue rastrellatine su coglioni, si passa ad un classico BJ, leggermente dentale, con applicazione di arrocco laterale che non consente, inizialmente, né una digitazione della sua passera né una esplorazione linguale/labiale della suo panettone. Non demordo e inizio ad avvicinarmi slittando lateralmente e, dopo aver superato alcuni ostacoli, cuscini e il filo spinato, riesco finalmente ad inserirmi tra le sue cosce in un classico 69 sollecitandole la passera. Mi accorgo, però, che ad ogni sollecito linguale/manuale della passera, il pompino dentale viene convertito in energica sollecitazione manuale. Mi fermo, riparto e constato di nuovo che la bella Michelle approfitta della mia “distrazione da figa/culo” per portarsi avanti col lavoro. Geniale! A un certo punto mi viene quasi da ridere, non ci posso credere, ma me ne faccio una ragione e mi abbandono rassegnato all’intrattenimento copulatorio con l’esecuzione delle posizioni previste dal protocollo internazionale. Lei è torreggiante e vedere le sue bocce rifatte sopra è sempre un bel vedere. L’atteggiamento è sicuramente aggressivo tanto che, ad un certo punto, più che fornicare mi sembrava un incontro di wrestling. Dopo 10 minuti di serrata lotta copulatoria e un paio di schiaffetti rimediati mi invita finalmente alla sintonizzazione sul secondo canale. La visuale da dietro era veramente incantevole ma, saranno stati i graffi o i morsi incassati, non me la sono gustata appieno. Venuta in libertà sul suo culo e pagamento finale con ulteriore coda di trattativa che vi lascio solo immaginare. Una volta scesi ho ritenuto persino superfluo recarmi al bar della cantina per dirigermi più prudentemente in infermeria. Che dirvi, al termine dell’incontro ho potuto finalmente apprezzare i risultati raggiunti dalla terapia del dr. Bernardinieri: una riduzione drastica dell’istinto di andare a mignotte con la prima venuta; una rivalutazione dei rapporti con le free, una più consapevole considerazione del valore del denaro ed, infine, un'insindacabile preferenza per le russe loft. Con queste certezze chiudo le mie ultime sperimentazioni e, salutandovi, vi invito tutti ad andare ad infilare il vostro amato volatile dove meglio credete salvo che nel mio culo (capito Garrincha!).
Hilts
PS. Il racconto qui riportato è finalizzato esclusivamente all'intrattenimento ludico. Ogni riferimento a fatti, cose, persone e luoghi è puramente casuale. E’ inoltre fatta preghiera di non quotare l’intervento e di non disperderlo nell’ambiente.