Partita i.v.a. alle escort

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Ovunque dove c'è Pilu.
Miss Jane ha scritto:
Caro Roy, post molto interessante. :yes3: Appena ho più tempo vi scrivo della mia esperienza, lavorando con la P.Iva in Germania, se gradito?. Purtroppo adesso non posso, ho il computer che è andato a monte per colpa di un hacker. A presto! Missy


SE GRADITO??
Altrochè!!
Bramiamo tutti, ed io per primo, conoscere la tua esperienza diretta e attendiamo il ripristino del PC.
A presto
ROY

P.S. Auguri per il PC. maledetti Hacker!
 
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roy_batty ha scritto:

siete d'accordo sulla regolamentazione della prostituzione?
Questa domanda posta a persone esterne al nostro mondo dividerebbe in due schieramenti: i bigotti per i quali può esistere tutto purché rimanga nascosto (vedi decreto Carfagna), sempre e ostinatamente contrari; mentre altri più aperti possono anteporre alla LORO morale ai vantaggi della legalizzazione: igiene, sicurezza, aumenti del P.I.L. ecc.

Come detto dal altri colleghi l'argomento è molto interessante. Mi permetto quindi di aggiungere alcune riflessioni per certi versi non in linea con quanto già affermato.

La risposta secca è si, sarei favorevole. Che però non ci creda più di tanto, è un altro paio di maniche. E non solo per quanto già detto, che comunque è anche vero.

In primis non mi trova d'accordo l'affermazione che dividerebbe l'idea in due correnti di pensiero. Perlomeno, a mio avviso, non lo farebbe così nettamente: io abito a Vicenza, negli anni passati denominata "La sagrestia d'Italia", per un forte connotazione Demo-cristiana. Nonostante questo retaggio quasi atavico, e premettendo che la religione NON è un punto guida della mia vita, conosco molte persone che non sono assolutamente bacchettoni, anzi, ma non sono per nulla favorevoli alla legalizzazione della prostituzione. Ripeto, non per motivi religiosi o bigotti, magari etici e morali si. Naturalmente, se vogliamo rispetto per il nostro punto di vista, che altrettanto naturalmente è influenzato dall'essere punter, ne dobbiamo anche per il loro, indipendentemente dal motivo.

Detto della difficoltà che una tale proposta possa realizzarsi per motivi religiosi-etico-morali, ricordando che abbiamo sempre un Vaticano in casa, il mio scetticismo ha altre motivazioni.

Siamo veramente sicuri che le prestatrici d'opera sessuali siano così favorevoli alla legalizzazione, presupponendo che questa comporti anche un obbligo dal punto di vista contributivo verso l'Erario?

Siamo un Paese in cui l'evasione fiscale è molto diffusa. Fenomeno dovuto anche ad una eccessiva pressione fiscale e ad un non proporzionato ritorno in termini di servizi. Ma tant'è.
Possiamo scherzare fin che vogliamo sul fatto che vogliamo la ricevuta fiscale della scopata, ma sono curioso di vedere quanti la metterebbero in contabilità, nel modello unico o nel piè di lista. In assenza di questa possibilità, ben venga il cosiddetto "nero", se comporta una decurtazione. Tanto, lo facciamo anche col dentista: possiamo detrarre il 19%? Con uno sconto uguale o superiore, ne chiudiamo di occhi....

C'è da dire anche che, legalizzazione o meno, le prestatrici d'opera italiane forse non sarebbero così entusiaste di vedere ufficializzato il loro status. Pensate davvero di vedere tutti gli annunci a viso scoperto? O che la ragazza, alla domanda "Occupazione" risponda col termine che la ATECOFIN studierà per la bisogna?

Per le ragazze non italiane il discorso potrebbe essere diverso. Sono quelle che, dato che sono in paese dove la maggior parte degli affetti non le conosce, mettono gli annunci a volto coperto. Tuttavia sono altrettanto scettico sul fatto che siano così felici di versare all'Erario di un paese che non è il loro parte degli introiti. Idem dicasi sul fronte contributivo. Prima di aver diritto ad una pensione bisogna versarne di contributi, e l'idea che una ragazza straniera eserciti in Italia una 20ina di anni non la vedo così chiaramente. Non siamo così sicuri noi delle pensioni che andremo forse un giorno a percepire....

D'accordo, la cosa si può imporre. Cara ragazza, vuoi donare le tue grazie al miglior offerente? Ti regolarizzi con il fisco. Ma rimane quanto detto prima sull'evasione, e, sinceramente, l'amministrazione finanziaria non può certo mettere un uomo in corrispondenza di un loft, di una streetworker o di un motel...
 
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positcor

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Il_Magico_Merlin ha scritto:
[quote="roy_batty":1o0sfq4o]
siete d'accordo sulla regolamentazione della prostituzione?
Questa domanda posta a persone esterne al nostro mondo dividerebbe in due schieramenti: i bigotti per i quali può esistere tutto purché rimanga nascosto (vedi decreto Carfagna), sempre e ostinatamente contrari; mentre altri più aperti possono anteporre alla LORO morale ai vantaggi della legalizzazione: igiene, sicurezza, aumenti del P.I.L. ecc.

Come detto dal altri colleghi l'argomento è molto interessante. Mi permetto quindi di aggiungere alcune riflessioni per certi versi non in linea con quanto già affermato.

La risposta secca è si, sarei favorevole. Che però non ci creda più di tanto, è un altro paio di maniche. E non solo per quanto già detto, che comunque è anche vero.

In primis non mi trova d'accordo l'affermazione che dividerebbe l'idea in due correnti di pensiero. Perlomeno, a mio avviso, non lo farebbe così nettamente: io abito a Vicenza, negli anni passati denominata "La sagrestia d'Italia", per un forte connotazione Demo-cristiana. Nonostante questo retaggio quasi atavico, e premettendo che la religione NON è un punto guida della mia vita, conosco molte persone che non sono assolutamente bacchettoni, anzi, ma non sono per nulla favorevoli alla legalizzazione della prostituzione. Ripeto, non per motivi religiosi o bigotti, magari etici e morali si. Naturalmente, se vogliamo rispetto per il nostro punto di vista, che altrettanto naturalmente è influenzato dall'essere punter, ne dobbiamo anche per il loro, indipendentemente dal motivo.

Detto della difficoltà che una tale proposta possa realizzarsi per motivi religiosi-etico-morali, ricordando che abbiamo sempre un Vaticano in casa, il mio scetticismo ha altre motivazioni.

Siamo veramente sicuri che le prestatrici d'opera sessuali siano così favorevoli alla legalizzazione, presupponendo che questa comporti anche un obbligo dal punto di vista contributivo verso l'Erario?

Siamo un Paese in cui l'evasione fiscale è molto diffusa. Fenomeno dovuto anche ad una eccessiva pressione fiscale e ad un non proporzionato ritorno in termini di servizi. Ma tant'è.
Possiamo scherzare fin che vogliamo sul fatto che vogliamo la ricevuta fiscale della scopata, ma sono curioso di vedere quanti la metterebbero in contabilità, nel modello unico o nel piè di lista. In assenza di questa possibilità, ben venga il cosiddetto "nero", se comporta una decurtazione. Tanto, lo facciamo anche col dentista: possiamo detrarre il 19%? Con uno sconto uguale o superiore, ne chiudiamo di occhi....

C'è da dire anche che, legalizzazione o meno, le prestatrici d'opera italiane forse non sarebbero così entusiaste di vedere ufficializzato il loro status. Pensate davvero di vedere tutti gli annunci a viso scoperto? O che la ragazza, alla domanda "Occupazione" risponda col termine che la ATECOFIN studierà per la bisogna?

Per le ragazze non italiane il discorso potrebbe essere diverso. Sono quelle che, dato che sono in paese dove la maggior parte degli affetti non le conosce, mettono gli annunci a volto coperto. Tuttavia sono altrettanto scettico sul fatto che siano così felici di versare all'Erario di un paese che non è il loro parte degli introiti. Idem dicasi sul fronte contributivo. Prima di aver diritto ad una pensione bisogna versarne di contributi, e l'idea che una ragazza straniera eserciti in Italia una 20ina di anni non la vedo così chiaramente. Non siamo così sicuri noi delle pensioni che andremo forse un giorno a percepire....

D'accordo, la cosa si può imporre. Cara ragazza, vuoi donare le tue grazie al miglior offerente? Ti regolarizzi con il fisco. Ma rimane quanto detto prima sull'evasione, e, sinceramente, l'amministrazione finanziaria non può certo mettere un uomo in corrispondenza di un loft, di una streetworker o di un motel...[/quote:1o0sfq4o]

Allora perchè in Germania funziona?
 
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positcor ha scritto:
Allora perchè in Germania funziona?

Perchè è in Germania. L'elenco delle cose che là funzionano e in Italia no sarebbe lungo.

Anche in Olanda la prostituzione è regolamentata e tassata a forfait, ma, nonostante tutto, ci sono le irregolari, anche se costituiscono il fondo del barile.

Non so esattamente come funzioni in Germania ed anche io aspetto con interesse l'intervento di Miss Jane. So che negli FKK le ragazze pagano il biglietto d'ingresso come i maschietti, dopodichè quello che succede è libera contrattazione. Non mi è dato a sapere se quel provento è tassato o no. Diciamo che l'FKK è un modo di favorire l'incontro di persone consenzienti, cosa che da noi non avviene.

In ogni caso il mio intervento non voleva essere un categorico diktat sul perchè non potrebbe funzionare la cosa. E' solo un elenco di perplessità che mi fa pensare che non sia così automatico.
 
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Anch'io non conosco la realtà tedesca e olandese se non in maniera parziale e superficiale. Unicamente sull'aspetto fiscale, posso dire una cosa: nonostante in certi paesi con il fisco non si scherzi, l'evasione – nel mondo del sesso a pagamento – esiste però anche di là dal Brennero.

Seppure legalizzata, la prostituzione resta un mondo assolutamente ai margini del vivere comune.
Ho molto apprezzato i due interventi di Merlin: i quali non si schierano per lo "status quo", e semplicemente ricordano a tutti che una cosa è sognare, un'altra fare i conti con la realtà. Non esistono luoghi di utopia. Se parliamo di controlli sanitari, viceversa (e per esempio), a quanto so non si sgarra: esistono, si applicano, garantiscono lavoratrici e clienti. Idem per i fatti di criminalità comune: una prostituta tedesca, minacciata o ricattata da qualche malintenzionato, non ha bisogno di inventarsi teatrini o finzioni: può chiamare direttamente la Polizei, dichiarare la propria posizione ("sono una prostituta, lavoro qui dentro") e stendere il verbale con le dichiarazioni. Da questo punto di vista, veramente un mondo di civiltà.
:clapping:
 
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Ovunque dove c'è Pilu.
Il_Magico_Merlin ha scritto:
[quote="roy_batty":17wht729]
siete d'accordo sulla regolamentazione della prostituzione?
Questa domanda posta a persone esterne al nostro mondo dividerebbe in due schieramenti: i bigotti per i quali può esistere tutto purché rimanga nascosto (vedi decreto Carfagna), sempre e ostinatamente contrari; mentre altri più aperti possono anteporre alla LORO morale ai vantaggi della legalizzazione: igiene, sicurezza, aumenti del P.I.L. ecc.

Come detto dal altri colleghi l'argomento è molto interessante. Mi permetto quindi di aggiungere alcune riflessioni per certi versi non in linea con quanto già affermato.

La risposta secca è si, sarei favorevole. Che però non ci creda più di tanto, è un altro paio di maniche. E non solo per quanto già detto, che comunque è anche vero.

In primis non mi trova d'accordo l'affermazione che dividerebbe l'idea in due correnti di pensiero. Perlomeno, a mio avviso, non lo farebbe così nettamente: io abito a Vicenza, negli anni passati denominata "La sagrestia d'Italia", per un forte connotazione Demo-cristiana. Nonostante questo retaggio quasi atavico, e premettendo che la religione NON è un punto guida della mia vita, conosco molte persone che non sono assolutamente bacchettoni, anzi, ma non sono per nulla favorevoli alla legalizzazione della prostituzione. Ripeto, non per motivi religiosi o bigotti, magari etici e morali si. Naturalmente, se vogliamo rispetto per il nostro punto di vista, che altrettanto naturalmente è influenzato dall'essere punter, ne dobbiamo anche per il loro, indipendentemente dal motivo.

Detto della difficoltà che una tale proposta possa realizzarsi per motivi religiosi-etico-morali, ricordando che abbiamo sempre un Vaticano in casa, il mio scetticismo ha altre motivazioni.

Siamo veramente sicuri che le prestatrici d'opera sessuali siano così favorevoli alla legalizzazione, presupponendo che questa comporti anche un obbligo dal punto di vista contributivo verso l'Erario?

Siamo un Paese in cui l'evasione fiscale è molto diffusa. Fenomeno dovuto anche ad una eccessiva pressione fiscale e ad un non proporzionato ritorno in termini di servizi. Ma tant'è.
Possiamo scherzare fin che vogliamo sul fatto che vogliamo la ricevuta fiscale della scopata, ma sono curioso di vedere quanti la metterebbero in contabilità, nel modello unico o nel piè di lista. In assenza di questa possibilità, ben venga il cosiddetto "nero", se comporta una decurtazione. Tanto, lo facciamo anche col dentista: possiamo detrarre il 19%? Con uno sconto uguale o superiore, ne chiudiamo di occhi....

C'è da dire anche che, legalizzazione o meno, le prestatrici d'opera italiane forse non sarebbero così entusiaste di vedere ufficializzato il loro status. Pensate davvero di vedere tutti gli annunci a viso scoperto? O che la ragazza, alla domanda "Occupazione" risponda col termine che la ATECOFIN studierà per la bisogna?

Per le ragazze non italiane il discorso potrebbe essere diverso. Sono quelle che, dato che sono in paese dove la maggior parte degli affetti non le conosce, mettono gli annunci a volto coperto. Tuttavia sono altrettanto scettico sul fatto che siano così felici di versare all'Erario di un paese che non è il loro parte degli introiti. Idem dicasi sul fronte contributivo. Prima di aver diritto ad una pensione bisogna versarne di contributi, e l'idea che una ragazza straniera eserciti in Italia una 20ina di anni non la vedo così chiaramente. Non siamo così sicuri noi delle pensioni che andremo forse un giorno a percepire....

D'accordo, la cosa si può imporre. Cara ragazza, vuoi donare le tue grazie al miglior offerente? Ti regolarizzi con il fisco. Ma rimane quanto detto prima sull'evasione, e, sinceramente, l'amministrazione finanziaria non può certo mettere un uomo in corrispondenza di un loft, di una streetworker o di un motel...[/quote:17wht729]


Mi permetto di assimilare il problema evasione fiscale tra le escort e gli artigiani (non me ne vogliano idraulici ed elettricisti di PFI), così come le prime non hanno il tassametro in mezzo alle gambe i secondi non l'anno nelle mani. Il fisco patrio ha inventato un meccanismo di stima del redito che mi par si chiami "Studio di Settore", detestato da chi ne è oggetto e pertanto ritengo sia efficace e potrebbe essere applicato anche alle escort solo con un meccanismo contrario, più è vecchia l'attività minore sara il redito delle escort :wink: . Riguardo le girl che provengono dall'estero ritengo che certamente non ci terranno molto a pagare tasse ad un altro stato (anche se poi saremo noi a pagarle) ma sicuramente esercitare un mestiere legale eviterà loro molti problemi legati al famigerato permesso di soggiorno.
Concludo dicendo che la legalizzazione, alla quale sono favorevole, non è certo cosa semplice da attuare, parlarne pubblicamente sarebbe certamente positivo ma anche io ritengo che anche solo parlarne sia difficile perche in Italia abbiamo il problemino di quello staterello oltre il Tevere.
Un saluto
ROY
 
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roy_batty ha scritto:
Mi permetto di assimilare il problema evasione fiscale tra le escort e gli artigiani ...Il fisco patrio ha inventato un meccanismo di stima del redito che mi par si chiami "Studio di Settore", detestato da chi ne è oggetto e pertanto ritengo sia efficace ...
Un saluto
ROY

Argomento intrigantissimo...
Intanto rispondo al 3d
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII tutta la vita lo sostengo da anni
anche se lungi dal credere: 1) che possa risolvere il problema (l'illegalità come in tutti i campi continuerà ad esistere); 2) che alle escort possa fare piacere; 3) che si possa applicare a causa di un ente esistente in Italia che comincia per VATIC e finisce per ANO...

Poi una rispostina a Roy....a cui consiglio un po' di sana informazione prima di dirle a casaccio...
1) Gli studi di settore sono applicabili a QUALSIASI attività ormai...
2) è detestato da chi ne è oggetto perchè si tratta sostanzialmente di una TANGENTE legalizzata (si può dire?). Se va bene l'attività ci stai dentro, se va male l'attività PAGHI per NON avere controlli (a casa mia si chiama tangente questa...), altrimenti se non paghi in caso di contestazione spetta a te contribuente l'onere della prova (!!!!) Un meccanismo assurdo
3) è efficace per ravanare soldi nelle tasche sempre di quelli non per risolvere il problema e chi pensa il contrario o non sa o è in malafede o è stolto. Ci sono attività (quelle tipicamente B2B) in cui non fai del nero neanche se tu volessi....

Un saluto a tutti
Senza rancore, nè polemica
Pep
 
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pepper70 ha scritto:
roy_batty ha scritto:
Mi permetto di assimilare il problema evasione fiscale tra le escort e gli artigiani ...Il fisco patrio ha inventato un meccanismo di stima del redito che mi par si chiami "Studio di Settore", detestato da chi ne è oggetto e pertanto ritengo sia efficace ...
Un saluto
ROY

Argomento intrigantissimo...
Intanto rispondo al 3d
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII tutta la vita lo sostengo da anni
anche se lungi dal credere: 1) che possa risolvere il problema (l'illegalità come in tutti i campi continuerà ad esistere); 2) che alle escort possa fare piacere; 3) che si possa applicare a causa di un ente esistente in Italia che comincia per VATIC e finisce per ANO...

Poi una rispostina a Roy....a cui [CENSORED] un po' di sana informazione prima di dirle a casaccio...
1) Gli studi di settore sono applicabili a QUALSIASI attività ormai...
2) è detestato da chi ne è oggetto perchè si tratta sostanzialmente di una TANGENTE legalizzata (si può dire?). Se va bene l'attività ci stai dentro, se va male l'attività PAGHI per NON avere controlli (a casa mia si chiama tangente questa...), altrimenti se non paghi in caso di contestazione spetta a te contribuente l'onere della prova (!!!!) Un meccanismo assurdo
3) è efficace per ravanare soldi nelle tasche sempre di quelli non per risolvere il problema e chi pensa il contrario o non sa o è in malafede o è stolto. Ci sono attività (quelle tipicamente B2B) in cui non fai del nero neanche se tu volessi....

Un saluto a tutti
Senza rancore, nè polemica
Pep


Come avrai capito sono abbastanza ignorante in materia fiscale, ho solo collegato (forse impropriamente) la contrarietà degli "SdS" con la loro efficacia. Ripeto non sono ferrato in materia e soprattutto questo non è un forum sui problemi fiscali.
Idem senza rancore nè polemica.
Un saluto
ROY
 
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Nei dintorni della Ghirlandina
roy_batty ha scritto:
pepper70 ha scritto:
[quote="roy_batty":1molxzad]
Mi permetto di assimilare il problema evasione fiscale tra le escort e gli artigiani ...Il fisco patrio ha inventato un meccanismo di stima del redito che mi par si chiami "Studio di Settore", detestato da chi ne è oggetto e pertanto ritengo sia efficace ...
Un saluto
ROY

Argomento intrigantissimo...
Intanto rispondo al 3d
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII tutta la vita lo sostengo da anni
anche se lungi dal credere: 1) che possa risolvere il problema (l'illegalità come in tutti i campi continuerà ad esistere); 2) che alle escort possa fare piacere; 3) che si possa applicare a causa di un ente esistente in Italia che comincia per VATIC e finisce per ANO...

Poi una rispostina a Roy....a cui [CENSORED] un po' di sana informazione prima di dirle a casaccio...
1) Gli studi di settore sono applicabili a QUALSIASI attività ormai...
2) è detestato da chi ne è oggetto perchè si tratta sostanzialmente di una TANGENTE legalizzata (si può dire?). Se va bene l'attività ci stai dentro, se va male l'attività PAGHI per NON avere controlli (a casa mia si chiama tangente questa...), altrimenti se non paghi in caso di contestazione spetta a te contribuente l'onere della prova (!!!!) Un meccanismo assurdo
3) è efficace per ravanare soldi nelle tasche sempre di quelli non per risolvere il problema e chi pensa il contrario o non sa o è in malafede o è stolto. Ci sono attività (quelle tipicamente B2B) in cui non fai del nero neanche se tu volessi....

Un saluto a tutti
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Pep


Come avrai capito sono abbastanza ignorante in materia fiscale, ho solo collegato (forse impropriamente) la contrarietà degli "SdS" con la loro efficacia. Ripeto non sono ferrato in materia e soprattutto questo non è un forum sui problemi fiscali.
Idem senza rancore nè polemica.
Un saluto
ROY
[/quote:1molxzad]
:biggrin: :clapping:
 
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Anche io ho sempre ritenuto che la prostituzione dovrebbe essere legalizzata anche se in un paese di finti moralisti come il nostro non credo avverrà mai. Le prostitute dovrebbero essere considerate lavoratrici come le altre sottoposte agli oneri fiscali ma anche usufruenti di tutte le tutele proprie di un lavoratore.Mi è capitato,leggendo altri forum, di assistere a discussioni in cui certa gente diceva ad una escort che dovrebbe pagare le tasse ed attaccava una tiritera secondo la quale lei sarebbe un costo per noi e che prima di parlare dovrebbe sborsare quanto dovuto.Come si può ,mi chiedo, pretendere che una persona costretta ad esercitare il suo lavoro nell'ombra,senza uno straccio di tutela da parte dello stato paghi una tassa in cambio di nulla!?
 
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Ovunque dove c'è Pilu.
coldboy ha scritto:
Come si può ,mi chiedo, pretendere che una persona costretta ad esercitare il suo lavoro nell'ombra,senza uno straccio di tutela da parte dello stato paghi una tassa in cambio di nulla!?

Ripeto lo scopo del 3D non è legiferare, nemmeno proporre semmai discutere.

Io ritengo che l'aspetto fiscale sia solo uno della legalizzazione, di cui sono sostenitore, altri sono tutela sanitaria e dalle malattie "professionali", pensione e tutto quello che già esiste per un qualsiasi lavoratore. Altro aspetto estremamente positivo sarebbe che le prostitute una volta legalizzate non verrebbero più taglieggiate da sfruttatori di qualsiasi tipo, così la legge da minaccia diverrebbe per loro alleata.
Tanto cambierebbe nel nostro mondo, forse in questa discussione ci siamo soffermati solo sull'aspetto fiscale e sul possibile aumento delle tariffe ma varrebbe la pena ampliare l'orizzonte.
Un saluto
ROY
 
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Direi che una buona soluzione sia una cedolare secca......più che una partita IVA e una contabilità vera e propria.....Quindi un ritorno alla Marchetta.... :biggrin:
 
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roy_batty ha scritto:
Voglio lanciare anche questo sasso nello stagno del punterismo.
L'argomento è chiaro:
siete d'accordo sulla regolamentazione della prostituzione?

Con me sfondi una porta aperta.

La regolamentazione (e in particolare la riapertura di bordelli legali e controllati) è ormai l'unica cosa che ci potrebbe salvare dalla situazione "di cacca" che si sta instaurando in Italia, dato che ormai i benpensanti non tollerano più le OTR e stanno cominciando a rompere le scatole anche negli appartamenti (per non parlare dei night! ...).
Inoltre ci sarebbero tutti i vantaggi anche per le girls (situazione legale, assistenza sanitaria, meno isolamento e possibilità di chiedere aiuto se necessario, basta magnaccia, basta retate, basta fogli di via, basta sindaci che mandano i vigili a ficcare il naso perfino negli appartamenti delle loft, ecc.)
Se poi si fanno pagare anche le tasse, alle girls ed ai proprietari dei bordelli, ulteriore vantaggio per la collettività.

Per inciso, se ti interessa l'argomento ti segnalo il sito di Jonathan
http://jonathanx.altervista.org/
che si occupa da tempo della questione (c'è anche un Forum) e che, per inciso, è tra i "siti amici" di Punterforum, messo nei link in home page.
Preciso che si occupa dichiaratamente solo di leggi, ordinanze, aspetti "sociali", ecc., non di rece e report punteristici.
 
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Aggiungo la mia opinione a questa interessantissima discussione.

Ovviamente sono d'accordo con la legalizzazione e regolamentazione della prostituzione, trovo vergognoso l'attuale TOTALE mancanza di volontà di affrontare SERIAMENTE e senza ipocrisie il problema.

Sicuramente da un punto di vista fiscale non dev'essere facile legiferare su un simile argomento, ma tutto si può fare, e sinceramente l'aspetto fiscale è quello che mi interessa di meno.

Quello che io considero più importante e l'aspetto criminalità/sfruttamento.

Oggi come oggi il controllo del mercato del sesso a pagamento è in mano a delle organizzazioni criminali, d'altronde è un settore totalmente deregolamentato, in un limbo legislativo, elemento questo che agevola solo la criminalità.

Una regolamentazione sarebbe a vantaggio, penso/spero, soprattutto delle ragazze che ora potrebbero esistere per lo Stato, non sarebbero più relegate nel limbo.
 
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