Attaccabrighe del mondo, unitevi! /3
Forse i più concreti problemi di sicurezza derivano dal fatto che i Thai guidano come scriteriati. Non veloci ma semplicemente svagati. In caso di incidente in auto o moto verosimilmente nessuno ci aiuterà o sosterrà le nostre ragioni, avremo torto punto. Dovremo cercare di minimizzare i danni con un mix di diplomazia e onesta corruzione.
Corruption in Thailand - Wikipedia
Video: Renting a motorbike in Pattaya? Watch this first.....
Alzare la voce o indulgere nel sottolineare assurdità illogiche con troppa insistenza non potrà che peggiorare il rapporto thai-farang. Guai a perdere il proprio aplomb, l'innesco dell'incendio è sempre latente e inevitabilmente vedrà soccombere il farang.
Un'occhiata alla classifica dei paesi con il maggior numero di omicidi ci stupirà:
https://web.archive.org/web/*/https://www.nationmaster.com/country-info/stats/Crime/Murders-with-firearms
Chiedere l'intervento di un superiore, descrivere il proprio punto di vista, tracciare su un foglio la situazione di un incidente, usare il traduttore elettronico son tutte cose che vanno bene e si possono fare purché tranquilli e sorridenti.
- il thai ci sorriderà in silenzio con sguardo benevolente mentre gli mostriamo con evidenza che una certa cosa riportata sul suo sito web è decisamente falsa;
- il thai, dopo avere pazientemente raccolto le nostre rimostranze, andrà a parlare col suo superiore e tornerà ripetendo esattamente quel che abbiamo già sentito;
- il thai ci ascolterà beatamente, pensando che siamo completamente pazzi (senza dirlo, naturalmente);
- il thai ad un certo punto si ricorderà di altre cose importanti da fare, si girerà e se ne andrà, lasciandoci a metà del nostro vacuo comizietto;
- il thai ad un certo punto si incazza, soprattutto se in torto e se sono presenti testimoni. E' assurdo ma è così. Negherà qualsiasi colpa a suon di bottigliate in testa (testa del farang, ovvio). Ho assistito a liti tanto assurde quanto feroci, con la povera vittima rannicchiata in mezzo alla strada, presa a calci in mezzo al traffico di Bangkok.
Insomma: Jai yen!
Le cronache, e non solo quelle strategicamente confezionate, riportano di ragazzotti (verosimilmente imbenzinati da quattro recensioni del tipo figa&baht) completamente disorientati per non riuscire a capire che ridacchiare dell’immagine della famiglia reale porta semplicemente, senza storie, in galera. Idem per questioni di farmaci, cannabinoidi o altre chimicaglie: la tolleranza thai non ha margini di discussione.
Non si pretende che un posto come Pattaya assomigli ad una Cambridge col mare, però quando i voli costavano un po' di più, ed il mondo sembrava tutto un po' più lontano, era meno diffuso il tipo di viaggiatore del genere figa&baht, non caratterizzato da una particolare ricchezza nell’esperienza di vita. Soggetti dall'italiano traballante e dall'inglese improbabile; alienati dal mondo in generale e da quello femminile in particolare; più disorientati che frustrati dai fallimenti professionali ed affettivi; con le tasche vuote almeno quanto la testa; fatalmente stizzosi, spesso violenti, veloci di lamento quanto tardi di pensiero.
Purtroppo Pat sembra attirare tanti di questi soggetti; dai un calcio ad un sasso e ne salta fuori un tanto ilare quanto incazzoso gruppetto. Per fortuna sul totale dei visitatori sono comunque una quota che fa giusto parte del rumore di fondo.
Senza alcun riferimento ai lettori passati, presenti o futuri di queste note, naturalmente.