mi sembra d'aver scritto a vuoto..
Cominciamo col dire che il dipendente non è piu onesto dell'autonomo ma semplicemente obbligato a pagare le tasse con trattenute alla fonte. sono certo che la maggior parte di questi fenomeni dell'onestà evaderebbero (come già molti fanno con piccole/grandi elusioni) se solo potessero... Ma il discorso che volevo fare era molto più di fondo. Il fatto che una legge ci obblighi a fare (o non fare) qualcosa non rende automaticamente quella cosa "giusta". Quante volte ci siamo lamentati del terrorismo che viene fatto su otr e clienti? leggi e circolari parlano chiaro ma non per questo sono giuste.
Tornando all'ambito fiscale, senza voler difendere posizioni indifendibili, credo che, dal momento che in certi ambiti la tassazione è universalmente riconosciuta come eccessiva (anche dagli addetti ai lavori), una quota di evasione/elusione, pur essendo "fuorilegge" x definizione, non fa altro che portare ad un livello normale ciò che normale non è...
Il discorso "tutti devono pagare le tasse fino all'ultimo" pur essendo una giusta ovvietà, implicitamente ammette che sia giusto il salasso che ci viene imposto.
per abbassare le tasse bisogna abbassare gli sprechi (stipendi e pensioni regalati) e non abboccare alla storiella che massacrando tutti stiamo tutti meglio.. un cazzo.
Se in una famiglia tutti i
membri buttano soldi in stronzate inutili andando verso il fallimento, la colpa e la soluzione non può essere che chi porta i soldi debba lavorare di più o fare piu straordinari o dare via il culo... si tagliano le uscite "inutili" e DOPO si parla di quanto e come devo contribuire..
Comunque è un discorso difficile da generalizzare visto che ci sono casi e casi.. e comunque gli ipertutelati dipendenti non possono capire..
Apri un'attività e fallisci di tasse senza guadagnare un cazzo e capirai di cosa parlo..
Caxxo Mr.Joe da P.IVA indipendente ti quotissimo non al 100%, ma al 100.000% ogni parola!
E non mi illudo che un dipendente capisca, perchè per quanto volonteroso difficilmente può capire perchè non ha quasi mai tutti gli strumenti per capire.
L'altro giorno sentivo un discorso fra due persone in spiaggia che dicevano "in America se evadi sei un delinquente, ti sgamano e sei segnato a vita"....
Già peccato che in USA la tassazione sia alla fonte e non superi comunque il 30% e non il 60% reale del nostro beneamato paese...
Oggi la politica è vessi del 60% o più le imprese e chiudi un occhio permettendo una certa elusione/evasione altrimenti certe attività che giocano in perdita sull'estero non starebbero mai in piedi.
La GdF gira in aziende che lavorano sull'estero perchè lì sanno di recuperare qualcosa perchè non sempre all'estero negli incroci legislativi ci sono norme armonizzate, da un mio cliente ho visto elevare un'osservazione perchè un documento di dogana magiara era scritto in ungherese e non c'era (sic) la traduzione...
Ma tornando "in topic" la domanda della nostra amica benchè lecita avrebbe una sola risposta, uno stato serio ammetterebbe la legalizzazione della prostituzione, tassando le esercenti come per qualsiasi altra attività, e recuperando una bella fetta di danari delle nostre attività che finscono esentasse in buona parte all'estero. Purtroppo uno stato abbozzato (come quello in cui siamo) vieta la prostituzione (così come vieta l'evasione), sa che c'è (così come sa che c'è l'evasione), fa finta di combatterla (di qua qualche retata una tantum, di là i blitz a Cotina), ma alla fine la tollera (così come tollera l'evasione).
Ogni tanto qualche pesce come l'Efe Bal finisce (un po' per volontà sua, intesa come esposizione mediatica) e un po' per sfiga nella rete, mentre in altri casi tanti la sgamano.
Il redditometro li metterà in evidenza? Mah....una escort anni fa ben nota mi confessava di nascondere le mazzette da 100 euro nella patacca per evitare i controlli e le perquisizioni alla frontiera e all'aeroporto per portare i soldi nella grande Madre Russia....come dire che i mezzi si trovano.
Senz astio nè rancore
Pep