pay e conti correnti...

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insomma, io non vedo nessun motivo per cui queste ragazze siano così desiderose di farsi dimezzare gli incassi dal fisco...

però le soluzioni proposte nel thread mi sembrano di buon senso, una partita iva come massaggiatrice o affini e la regolarità fiscale/contributiva si può acquisire

anche io penso che se la professione non è riconosciuta o regolamentata gli incassi non siano imponibili, anche perché la prestazione sessuale non è illecita ma non è nemmeno lecita, è appunto un'obbligazione naturale priva di tutele, ma l'agenzia delle entrate e la cassazione la pensano diversamente

non credo infine che una prostituta abbia il problema di farsi pagare dal cliente moroso, perché praticamente il 100% si fa pagare in anticipo!

:bye:
 
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L'argomento è molto difficile e pericoloso. Ma anche affascinante per chi ne cerca una risoluzione giuridica.
Cercare la regolarizzazione attraverso la nostra legislazione, è un tentativo.
Certo, il fatto che si debba compiere un tentativo del genere, aggirando gli ostacoli imposti dalla legislazione (assente...e proprio per questo l'assenza rende la cosa perniciosa), la dice lunga su come la si pensi nel nostro Paese a riguardo di questa professione.
La Proprietà del sito ha dato una soluzione tecnicamente corretta per l'avvio dell'attività, che tuttavia lascia aperti alcuni problemi non da poco, come ho sottolineato ad un altro utente in un thread diverso da questo, ma per contenuti analogo (o cui si sta sovrapponendo).
In particolare riguardo la tutela dell credito.
Infatti resta di fatto che la professionista (o il cliente) che non riceve la prestazione pattuita, resta sfornito di tutele legali (e monitorie) per difendere le proprie pretese.
Questo perchè a prostituzione, nel nostro Paese, rientra tra le "obbligazioni naturali"del 2034 codice civile e quindi non si ammette la "ripetizione di quanto spontaneamente pagato", ma neppure un modo per ottenere coattivamente la prestazione (sessuale, se non ottenuta) o la ripetizione della somma (se pagata alla professionista senza avere avuto alcuna prestazione).
A questo problema mi viene difficile dare una soluzione "all'italiana".
Ci sono Paesi in cui l'attività è regolamentata normativamente, sia dal punto di vista fiscale per sanitario. Non serve andare lontano.
Una professionista se vuole può esercitare all'estero. Anche questa è una soluzione.
Purtroppo, ad oggi, se vuole farlo qui in Italia alcuni ostacoli sono aggirabili.
Altri insormontabili.
Credo tu stia scherzando.. anzi lo spero.. tutela del credito? obbligazioni naturali??
La ragazza non deve mettere sù un'attività e renderla giuridicamente ineccepibile.. sai quanti problemi avrebbe con tutti gli sfigati in giro che chiederebbero la restituzione in garanzia? :-D
Le interessava sapere come giustificare un flusso di denaro sul suo conto corrente.. ovvio che alla voce "Entrate" del modello Unico non possa scrivere: bocca-figa-culo...
 
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Shrike

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però confesso mi piacerebbe vederlo un unico così....:rofl:

si ma poi scatterebbero gli Studi di Settore secondo cui ogni prostituta ogni anno contributivo deve fare almeno 3000 BBJ, 2500 CIM, 10000 RAI1 :lol: per cui dovrà tenere un registro .... :rtfm:
 
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immenso

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Credo tu stia scherzando.. anzi lo spero.. tutela del credito? obbligazioni naturali??
La ragazza non deve mettere sù un'attività e renderla giuridicamente ineccepibile.. sai quanti problemi avrebbe con tutti gli sfigati in giro che chiederebbero la restituzione in garanzia? :-D
Le interessava sapere come giustificare un flusso di denaro sul suo conto corrente.. ovvio che alla voce "Entrate" del modello Unico non possa scrivere: bocca-figa-culo...

Non scherzo. Il problema è nato come giustificazione di possesso di denaro, ma è poi evoluto, se hai seguito il discorso, sull'attività. Daltronde da questo non scappi. Non c'è modo di giustificare lecitamente delle somme se non tramite un'attività lecita a monte! The Big Gun ha dato un modo per farlo, rimanendo nella legalità (e non nell'illegalità, come suggerito da molti). Io mi sono limitato a segnalare i problemi che una soluzione legale avrebbe portato con sé. Tutto qui.
Tu il problema, senza butta in caciara, come lo risolveresti? Hai scritto di rivolgersi a dei professionisti. E magari qualcuno ha risposto.
 
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ho letto con attenzione il tutto ed il problema si pone e non è di poco conto...non entro in polemiche sterili tra tu sei dipendente paga tutto l'imprenditore e viceversa io lavoro come un mulo il mio capo fà nero ed è ladro...se andiamo a vedere c'è nè per tutti, tuttavia è innegabile che tutta la categoria di persone che hanno redditi con trattenute alla fonte hanno meno margini di elusione fiscale, rispetto ad altre categorie titolari di partita iva...

Detto ciò come prima cosa ci vuole davvero un buon commercialista che sia un buon consulente, l'idea di creare una attività di paravento (qualsiasi, estetista, bar, e chi più ne ha più ne metta...) automaticamente se daun lato regolarizza in parte l'attività dall'altro espone la pay ad essere soggetta a tutti i controlli, tassazioni, previsti dalla legge per quel tipo di attività, ed attenzione che se per caso si rientra in una qualche attività con regimi minimi agevolati od altro esistono delle sogli minime di fatturato su cui vengono calcolate le tasse ed anche soglie massime che se superate impongono un "passaggio" od ad una riduzione delle agevolazioni, percio per esempio se la nostra apre partita iva in regime agevolato che magari prevede un limite di 10 lei si troverebbe comunque versamenti in banca superiori o molto più cospicui e dovrebbe giustificarli perchè si presume che anche nell'attività paravento lei svolgerebbe lavoro nero, e quindi si beccherebbe le conseguenze del caso...

Inoltre tutta la contabilità cosiddetta semplificata, non è portabile a proprio favore in caso di contestazione da parte di GdF ovvero la contabilità semplificata ( per quanto ben tenuta) non viene considerata attendibile.

Quindi se dovesse aprire attività di paravento questa andrà svolta con attenzione e ben calibrata per il resto rimane il contante la cosidetta buca in giardino o aprire conti in paesi meno trasparenti ma paradossalmente anche le operazioni da e verso uesti paesi sono diciamo così più controllate.

A mio avviso la nostra amica dovrebbe aprire la propria attività legale in un paese estero, magari a fiscalità privilegiata, e girovagare come "turista" in italia...

Ma il suggerimento migliore resta quello di andare da un commercialista con i controcazzi :D

Alla fine mi viene in mente questo mi risulta che in austria ad esempio l'attività sia legale allora perchè non andare a vedere lì cosa prevede la normativa esercitare il minimo lì e poi per turismo scendere qui...

La signorina credo d'aver capito che sia italiana e il reddito "da turista" sarebbe prodotto in italia quindi non sfuggirebbe al fisco, insomma non credo sia una buona soluzione.
Comunque la soluzione che avevo prospettato io era soltanto per dare una parvenza di regolarità all'attività.
Poi certo se si vuole essere in regola del tutto allora diventa un po più difficile. Già in Italia lo è per un'attività lecita figuriamoci per la pratica della prostituzione.
 
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il reddito "da turista" sarebbe prodotto in italia quindi non sfuggirebbe al fisco

L'idea di fondo era di essere lavoratore all'estero dichiarare i reddiditi all'estero ed ha conti correnti all'estero e passare le "vacanze" o vari periodi in italia, quindi i miei depositi di denaro lì sono legali e qui non dovrei incorrere in problemi...ovviamente la cosa và studiata e fatta come si deve. Non dico che sfugge ma certamente come posso dire si nota meno, da meno nell'occhio...

Ad ogni modo tutte queste soluzioni costano quindi mettere in piedi simili ambaradan significa che ne vale davvero la pena...
 
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Non scherzo. Il problema è nato come giustificazione di possesso di denaro, ma è poi evoluto, se hai seguito il discorso, sull'attività. Daltronde da questo non scappi. Non c'è modo di giustificare lecitamente delle somme se non tramite un'attività lecita a monte! The Big Gun ha dato un modo per farlo, rimanendo nella legalità (e non nell'illegalità, come suggerito da molti). Io mi sono limitato a segnalare i problemi che una soluzione legale avrebbe portato con sé. Tutto qui.
Tu il problema, senza butta in caciara, come lo risolveresti? Hai scritto di rivolgersi a dei professionisti. E magari qualcuno ha risposto.
come ho detto non è un problema di facile soluzione. ci sono 2 estremi: fare tutto nero (come suppongo facciano il 99%), oppure fare tutto regolare, dichiarando (piu o meno) tutti i guadagni imputandoli ad una attività "simile". Poi c'è la via di
mezzo, che però è pericolosa in quanto ci si espone a controlli (dichiarando un lavoro) ma senza essere totalmente nel giusto.
Cosa suggerisco io? suggerisco, come già detto di sentire un bravo commercialista (che proporrà la via di mezzo ma ben fatta).
Però se io fossi una ragazza che si prostituisce x bisogno farei tutto nero e sai perché? perché se non si vendesse, per le istituzioni potrebbe anche morire di fame. L'agenzia delle entrate ha mai cercato un codice fiscale senza redditi per chiedergli: tutto bene? hai bisogno? no.
quindi morta x morta io non pagherei un cazzo come continuassi ad essere quel fantasma nullafacente che allo Stato non interessa.
Del resto i soldi che guadagna una pay sono già tassati nelle nostre tasche e tassati quando vengono spesi... non mi sento di fare il bacchettone.
 
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immenso

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Vorrei ricordare, senza difendere l'operato di nessuno, che qui il problema e LEGISLATIVO. E in ultima analisi le leggi qui le fa il parlamento.
Detto questo far transitare per c/c somme prese in nero è da dementi.
 
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smith

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come ho detto non è un problema di facile soluzione. ci sono 2 estremi: fare tutto nero (come suppongo facciano il 99%), oppure fare tutto regolare, dichiarando (piu o meno) tutti i guadagni imputandoli ad una attività "simile". Poi c'è la via di
mezzo, che però è pericolosa in quanto ci si espone a controlli (dichiarando un lavoro) ma senza essere totalmente nel giusto.
Cosa suggerisco io? suggerisco, come già detto di sentire un bravo commercialista (che proporrà la via di mezzo ma ben fatta).
Però se io fossi una ragazza che si prostituisce x bisogno farei tutto nero e sai perché? perché se non si vendesse, per le istituzioni potrebbe anche morire di fame. L'agenzia delle entrate ha mai cercato un codice fiscale senza redditi per chiedergli: tutto bene? hai bisogno? no.
quindi morta x morta io non pagherei un cazzo come continuassi ad essere quel fantasma nullafacente che allo Stato non interessa.
Del resto i soldi che guadagna una pay sono già tassati nelle nostre tasche e tassati quando vengono spesi... non mi sento di fare il bacchettone.

Se uno muore di fame, in verità, ci sarebbe anche altri lavori, del tutto leciti per cercare di non morire di fame.
A partire dall'andare a pulire i cessi (benchè in verità il compenso ottenuto probabilmente è insufficiente ad arrivare a fine mese. Ma qui il problema sarebbe: è colpa mia o del lavoro di pulire i cessi che, intrinsecamente, non potrà mai garantirmi un'esistenza dignitose, oppure è colpa di chi mi paga che non è abbastanza "morale" da garantirmi un compenso "decente"...)

Discorso scivoloso il tuo...avrò interpretato male ma, secondo il tuo principio, io, per come lo interpreto, se sto morendo di fame, mi sentirei autorizzato ad andare rubare a casa degli altri...
E' mica solo a limitarmi ad andare a rubare un po' di cibo e vestiti ma, se trovo contante e preziosi in giro, a intascarmi anche quelli (e alla grande)...
Ma sono già pronto a scommetter che mi dirai che ho completamente equivocato il tuo ragionamento...

(Così come mi aspetto che il mio post potrebbe essere giudicato completamente off-topic con qualcuno che mi dirà "Che lo hai scritto a fare? Devi limitarti all'argomento della discussione")
 
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Se uno muore di fame, in verità, ci sarebbe anche altri lavori, del tutto leciti per cercare di non morire di fame.
A partire dall'andare a pulire i cessi

A volte ti garantisco che non trovi nemmeno quello di lavoro...men che meno in regola...ma la chiudo qui senza polemica...è che son due anni che cerco lavoro e spesso a me non fanno pulire i cessi perche italiano e troppo qualificato! Però le bollette le devo pagare anche io...scusate l'off topic ma è la realtà.

e i lavoretti che rimedio non giustificano un versamento in banca sigh...:nea:
 
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smith

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A volte ti garantisco che non trovi nemmeno quello di lavoro...men che meno in regola...ma la chiudo qui senza polemica...è che son due anni che cerco lavoro e spesso a me non fanno pulire i cessi perche italiano e troppo qualificato! Però le bollette le devo pagare anche io...scusate l'off topic ma è la realtà.

e i lavoretti che rimedio non giustificano un versamento in banca sigh...:nea:

E nella tua risposta però c'è già anche la "giusta" controrisposta.
Come tu stesso ammetti, benchè formalmente allo stato e soprattutto al tuo prossimo (chiunque esso sia) non pare freghi un gran che della tua situazione economico-sociale a dir poco critica, non ti abbandoni "all'illegalità" più o meno gratuita e/o più o meno sfrenata. Ne usi la tua situazione come alibi o scusa per farlo.
Tutto sommato cerchi di mantenere una dignità e di vivere e lavorare fondamentalmente legalmente.

Quindi la domanda sarebbe: se ci riesci tu, perchè non dovrebbe riuscirci anche un altro?
O al contrario, se non oltrepassi il limite tu, perchè un altro dovrebbe farlo?
Sei forse speciale tu? O forse lo è l'altro (chiunque l'altro)?

Secondo me sei solo una persona normale e, nella tua normalità ma straordinaria forza d'animo e morale, da ammirare e prendere d'esempio però.
 
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si ma poi scatterebbero gli Studi di Settore secondo cui ogni prostituta ogni anno contributivo deve fare almeno 3000 BBJ, 2500 CIM, 10000 RAI1 :lol: per cui dovrà tenere un registro .... :rtfm:

Sarebbe troppo divertente: la mia vendetta!
Da una vita tutti mi dicono "scopi poco", tutti! Lo dicessero pure a loro sarebbe divertente, una sadica vendetta.
Se discuti con un'amica: "sei acido, scopa di più". Eh come no, roba di darmela però niente eh?
Le prostitute (dopo avermi fatto per mezzìora la faccia da guarda che mi tocca fare) "quando torni a trovarmi"? "Appena trovo i soldi tessorroo" La faccia muta in "an'vedi 'sto morto di fame".
Le laiche "sei acido devi scopare di più". A sì e con chi? Ah non so, datti da fare ..

E adesso arriva il fisco, non più il temuto fisco punitivo bensì l'amico fisco vendicativo, con fare dantesco.
Non più "devi pagare più tasse, guadagnare di più per scopare di più", ecco il contrappasso: "devi scopare di più per pagare più tasse".
Magnifico.
E così, per la miopia dei governanti e la cecità dei cittadini, finirà la multi millenaria era della prostituzione e iniziera la più millenaria era delle seghe. Fose gratis.
 
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io ad una pay consiglierei di non fare niente fino a quando lo stato italiano non deciderà di regolamentare la prostituzione come già fatto in altri paesi europei;
rimanere nell'ombra equivale a fare quello che fanno il 99,9 % delle colleghe pay


è lo stato che deve affrontare il problema seriamente, non sono le pay a dover cercare dei compromessi/escamotage per provare a regolarizzare la loro posizione (ciao agenzia delle entrate, io faccio la massaggiatrice, anzi no l'accompagnatrice, anzi no offro offro un servizio socialmente utile a persone bisognose di affetto a pagamento, insomma si faccio la prostituta ma ditemi voi signori della agenzia delle entrate come devo fare, facciamo finta che faccio altro no .. giusto? per lo stato io faccio un lavoro che non si può fare .. giusto?)


LA COSA PIU' RIDICOLA è che su un giro d'affari enorme ( quanto? .. 1 o 2 miliardi di euro annuali, cifre realistiche direi, che ne dite?) capita che una volta ogni tanto vadano random a tartassare una di queste ragazze/signore rovinandole la vita immagino (anni di lavoro buttati via) solo per fare un pò di bell'immagine sui giornali e telegiornali ecc., portando nelle casse dello stato una goccia recuperata in quell'oceano
 
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ok.
ma vale anche il discorso che la legge non ammette ignoranza .


certo, conoscere la legge e rispettarla è giusto, ma qui si tratta di essere ignoranti di una legge che non c'è!!

perchè lo stato non riconosce il lavoro della prostituzione, e quindi non la può regolamentare; contratti, tariffari, norme igieniche, associazioni di categoria, contributi previdenziali, tutto quello che serve per dare forma a quello che è un vero e proprio lavoro (e non importa che sia part-time, full-time, per un mese o per tutta la vita)

le prostitute fanno un lavoro che di fatto non esiste e sono obbligate a farlo in una condizione di "indefinitezza perenne", sembra più un'arte dell'arrangiarsi per sopravvivere, sembra che non gli si voglia riconoscere la dignità della qualifica di LAVORO, e se non sbaglio l'Italia è una republlica democratica fondata sul lavoro ...
 
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Se uno muore di fame, in verità, ci sarebbe anche altri lavori, del tutto leciti per cercare di non morire di fame.
A partire dall'andare a pulire i cessi (benchè in verità il compenso ottenuto probabilmente è insufficiente ad arrivare a fine mese. Ma qui il problema sarebbe: è colpa mia o del lavoro di pulire i cessi che, intrinsecamente, non potrà mai garantirmi un'esistenza dignitose, oppure è colpa di chi mi paga che non è abbastanza "morale" da garantirmi un compenso "decente"...)

Discorso scivoloso il tuo...avrò interpretato male ma, secondo il tuo principio, io, per come lo interpreto, se sto morendo di fame, mi sentirei autorizzato ad andare rubare a casa degli altri...
E' mica solo a limitarmi ad andare a rubare un po' di cibo e vestiti ma, se trovo contante e preziosi in giro, a intascarmi anche quelli (e alla grande)...
Ma sono già pronto a scommetter che mi dirai che ho completamente equivocato il tuo ragionamento...

(Così come mi aspetto che il mio post potrebbe essere giudicato completamente off-topic con qualcuno che mi dirà "Che lo hai scritto a fare? Devi limitarti all'argomento della discussione")
come ha già detto Agenore non è così scontato trovare anche un lavoretto umile. tutti (i disperati) lo cercano.. e ne importiamo oltre 1.000 al giorno...
Non capisco da cosa hai dedotto che io penso che il bisogno giustifica tutto. rubare vuol dire levare qualcosa a qualcuno... fare un lavoretto x sopravvivere, che sia con le mani o col culo non toglie nulla a nessuno. il discorso (che spesso viene fatto) che se non paghi le tasse togli servizi agli altri è una sciocchezza... chi non paga le tasse è un disonesto ma è un peso x la società pari ad un disoccupato (anzi meno perché spendendo paga imposte indirette), i veri "pesi" per la società, che tolgono linfa vitale x i servizi, sono i dirigenti pubblici, i politici, i consulenti, che con i loro stipendi spropositati si mangiano tutto quello che versiamo... altro che fattura dell'idraulico..
 
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1) se sei sconosciuto al fisco è IMPENSABILE rendersi conosciuto, significa andarsele a cercare. Senza dimenticare che oltre alle tasse dovrebbe pagare contributi, commercialista ecc. insomma rompimenti di palle inenarrabili che sconsiglierei.
2) gestione di soldi. Senza voler ipotizzare il semplice fregarsene e mettere tutto in banca ( come hanno fatto tanti/tante per tanto tempo - sono molto pochi quelli che vengono pizzicati), e a meno di cifre importantissime, potrebbe benissimo farsi: 4 postetpay ( tot. 20.000 euro depositati), altri 4 alla sorella/madre/fratello altrettanti soldi. Un bel conto corrente postale senza spese, magari una bella paypal con relativa carta di debito sulla quale caricare i risparmi. Oh siamo già a una bella sommetta. Se poi hai un amico/fidanzato/fratello/madre si potrebbe continuare affidando i soldi a questa persona di fiducia.
 
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1) se sei sconosciuto al fisco è IMPENSABILE rendersi conosciuto, significa andarsele a cercare. Senza dimenticare che oltre alle tasse dovrebbe pagare contributi, commercialista ecc. insomma rompimenti di palle inenarrabili che sconsiglierei.
2) gestione di soldi. Senza voler ipotizzare il semplice fregarsene e mettere tutto in banca ( come hanno fatto tanti/tante per tanto tempo - sono molto pochi quelli che vengono pizzicati), e a meno di cifre importantissime, potrebbe benissimo farsi: 4 postetpay ( tot. 20.000 euro depositati), altri 4 alla sorella/madre/fratello altrettanti soldi. Un bel conto corrente postale senza spese, magari una bella paypal con relativa carta di debito sulla quale caricare i risparmi. Oh siamo già a una bella sommetta. Se poi hai un amico/fidanzato/fratello/madre si potrebbe continuare affidando i soldi a questa persona di fiducia.

Anche io la penso così, ma i tempi sono cambiati... in teoria ora monitorizzano anche le prepagate.. sulle postepay passa la metà del nero italiano..
 
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