pay e conti correnti...

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smith

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come ha già detto Agenore non è così scontato trovare anche un lavoretto umile. tutti (i disperati) lo cercano.. e ne importiamo oltre 1.000 al giorno...
Non capisco da cosa hai dedotto che io penso che il bisogno giustifica tutto. rubare vuol dire levare qualcosa a qualcuno... fare un lavoretto x sopravvivere, che sia con le mani o col culo non toglie nulla a nessuno. il discorso (che spesso viene fatto) che se non paghi le tasse togli servizi agli altri è una sciocchezza... chi non paga le tasse è un disonesto ma è un peso x la società pari ad un disoccupato (anzi meno perché spendendo paga imposte indirette), i veri "pesi" per la società, che tolgono linfa vitale x i servizi, sono i dirigenti pubblici, i politici, i consulenti, che con i loro stipendi spropositati si mangiano tutto quello che versiamo... altro che fattura dell'idraulico..

Se la pensi così...chi evade il fisco è, IMHO, anche un ladro...perchè ruba i soldi a me e anche a te che invece le paghiamo (ma questo è un concetto che in italia in effetti si fa fatica a concepire e poi astrarre).
Detto ciò è anche tipico dei ladri rispondere "Io ho rubato, mica ho ammazzato qualcuno"
Avanti così.
Nei paesi anglosassoni, moralmente e non (anche giuridicamente), non di rado sono più severi con chi ruba o anche solo mente, che con chi uccide (specie se lo fa in modo colposo).
Perchè pensano che il furto e la menzogna minino alla base la società ancor più e ancor peggio dell'omicidio.
Altra morale (protestante) e alti paesi.
In effetti non è neanche detto che abbiamo ragione loro...
 
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Ciao Sonia, ti premetto che non sono un commercialista.
Tuttavia, per vari motivi, conosco un po' la questione

Tanto per cominciare, lavorando giocoforza "in nero", il saldo del tuo conto corrente potrebbe risultare anomalo rispetto al reddito che dichiari (probabilmente 0).
Allo stesso modo se hai beni intestati (casa, auto, assicurazioni ecc.)
Se invece non ne hai diventa complicato acquistarne, visto il limite sull'utilizzo del contante

L'AE nel momento in cui riscontra anomalie tra i tuoi redditi, non ti chiede "che fai?" ma ti taccia subito come evasore.
A te dimostrare il contrario.
In alcuni casi, l'evasione non è solo reato amministrativo ma anche penale, c'è poco da scherzare.

Difficile inventarsi i "redditi diversi" che hanno dei limiti e delle aliquote diverse a seconda del fattore che li genera.
Anche perchè se li fai passare come "professione", ti ritrovi pure iscritta d'ufficio in qualche cassa previdenziale con tanto di arretrati da pagare

Tecnicamente inoppugnabile e corretto il quadro che ti ha descritto BigGun, ma non facile da perseguire nella realtà
Il reddito dovra essere compatibile con le spese che dovrai dichiarare in quanto inevitabilmente ne avrai.
Dovrai rientrare negli studi di settore e nel redditometro, quindi inserirti in una categoria precisa (massaggiatrici ed estetiste o accompagnatrici, possono avere studi di settore diversi)
Sarà ad un certo punto necessario emettere fatture. Che fai? Chiedi il codice fiscale al cliente? A qualcuno forse starà bene, ma a pochi

Quindi nel tuo caso è la norma che è carente, non tu che volutamente evadi. Volendo infatti pagare finiresti in un ginepraio tecnico-amministrativo.
Infatti a parte pochi casi eclatanti, se ne guardano bene dal muovere polveroni.
Un ricorso, ben vinto, potrebbe poi cambiare l'Italia in un modo che non starebbe bene a tutti.
Sarei curioso di sapere cosa ti direbbe l'AE se andassi a domandare

Perciò che dirti, di pratico?

Sei Italiana o straniera?
In entrambi i casi esistono vari metodi legittimi per trasferire fondi, gestire conti esteri (non in black list, ma spesso comunitari) con tanto di carta di credito (spesso cinesi), e, magari, aprire una società low cost di servizi in quei Paesi o far figurare i redditi come redditi da capitale
Un viaggetto ogni tanto a Cipro o Gibilterra, Isole del Canale, Gran Bretagna (Barclays Bank ha un conto per non resudenti che costa 100 £ annue, ma serve un recapito in GB), ecc ecc

Un buon consulente saprà aiutarti, soprattutto se oltre ad essere bravo vede un po' più in la
Nel frattempo: vita parsimoniosa (niente auto, case o contratti d'affitto costosi intestati a te) spese piccole, cassetta di sicurezza dove andare non più di una volta al mese
 
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Ciao Sonia, ti premetto che non sono un commercialista.
Tuttavia, per vari motivi, conosco un po' la questione

Tanto per cominciare, lavorando giocoforza "in nero", il saldo del tuo conto corrente potrebbe risultare anomalo rispetto al reddito che dichiari (probabilmente 0).
Allo stesso modo se hai beni intestati (casa, auto, assicurazioni ecc.)
Se invece non ne hai diventa complicato acquistarne, visto il limite sull'utilizzo del contante

L'AE nel momento in cui riscontra anomalie tra i tuoi redditi, non ti chiede "che fai?" ma ti taccia subito come evasore.
A te dimostrare il contrario.
In alcuni casi, l'evasione non è solo reato amministrativo ma anche penale, c'è poco da scherzare.

Difficile inventarsi i "redditi diversi" che hanno dei limiti e delle aliquote diverse a seconda del fattore che li genera.
Anche perchè se li fai passare come "professione", ti ritrovi pure iscritta d'ufficio in qualche cassa previdenziale con tanto di arretrati da pagare

Tecnicamente inoppugnabile e corretto il quadro che ti ha descritto BigGun, ma non facile da perseguire nella realtà
Il reddito dovra essere compatibile con le spese che dovrai dichiarare in quanto inevitabilmente ne avrai.
Dovrai rientrare negli studi di settore e nel redditometro, quindi inserirti in una categoria precisa (massaggiatrici ed estetiste o accompagnatrici, possono avere studi di settore diversi)
Sarà ad un certo punto necessario emettere fatture. Che fai? Chiedi il codice fiscale al cliente? A qualcuno forse starà bene, ma a pochi

Quindi nel tuo caso è la norma che è carente, non tu che volutamente evadi. Volendo infatti pagare finiresti in un ginepraio tecnico-amministrativo.
Infatti a parte pochi casi eclatanti, se ne guardano bene dal muovere polveroni.
Un ricorso, ben vinto, potrebbe poi cambiare l'Italia in un modo che non starebbe bene a tutti.
Sarei curioso di sapere cosa ti direbbe l'AE se andassi a domandare

Perciò che dirti, di pratico?

Sei Italiana o straniera?
In entrambi i casi esistono vari metodi legittimi per trasferire fondi, gestire conti esteri (non in black list, ma spesso comunitari) con tanto di carta di credito (spesso cinesi), e, magari, aprire una società low cost di servizi in quei Paesi o far figurare i redditi come redditi da capitale
Un viaggetto ogni tanto a Cipro o Gibilterra, Isole del Canale, Gran Bretagna (Barclays Bank ha un conto per non resudenti che costa 100 £ annue, ma serve un recapito in GB), ecc ecc

Un buon consulente saprà aiutarti, soprattutto se oltre ad essere bravo vede un po' più in la
Nel frattempo: vita parsimoniosa (niente auto, case o contratti d'affitto costosi intestati a te) spese piccole, cassetta di sicurezza dove andare non più di una volta al mese

Non sono un avvocato, ma leggendo quanto scritto potrei ascrivere questo trattato come "favoreggiamento all'evasione fiscale"

Fate vobis (e pagate le tasse, mariannagane!)
 
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Steve

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Ripubblico citando, una parte di un mio messaggio:

Ho letto invece una serie di commenti finalizzati a spingere l'utenza a comportamenti illeciti e antifiscali.

Prego non proseguire in questa direzione, diversamente sarò costretto a prendere provvedimenti.
 
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Chiedo scusa, non vorrei essere frainteso.
Consentitemi di precisare: tasse ed oneri sociali vanno pagati e il non pagarli, a mio avviso, dovrebbe costituire "tradimento della patria", viste le regole e regolette comunitarie che ci strangolano giocando sui decimali e le conseguenza che evasione ed elusione determinano su tali numerini, peggiorando la vita di tutti.

Ma in questo caso il problema è chi volesse regolarizzarsi, tecnicamente non ha correttamente modo di farlo giacchè non esiste apposita disciplina della professione
I vari escamotage legati a professionalità varie non possono considerarsi legittimi (hostess, massaggi, badante, baby sitter ecc ecc) poiché ogni professione comporta in se rischi professionali e garanzie (i cui obblighi ed i cui diritti sono disciplinati in maniera specifica), tariffari, eventuali obblighi di iscrizione a specifiche categorie professionali o albi e relativi requisiti, gestioni previdenziali specifiche con specifiche aliquote e conseguenti prestazioni.
Ma nessuna di queste prevede che l'attività consista in prestazioni sessuali, quindi che fare?

Come giudicare il caso giornalistico dell'avvocatessa romana che, decidendo di esercitare la prostituzione professionalmente ritenendola più premiante, dichiarò che "fatturava"
Se fosse vero, non può considerarsi legittimo contribuire alla cassa degli avvocati o alla gestione separata, dichiarando di esercitare la professione forense quando in realtà la professione è quella di prostituta. Né fatturare come "consulenza legale" (detraibile) una marchetta.
Come fatturare o pagare la prestazione con la carta di credito in una società che ufficialmente ritiene socialmente inaccettabile tale rapporto professionale?

Ma, poiché nel caso in esame l'AE ti chiede conto di determinate disponibilità "a prescindere", è ovvio che in qualche modo si rende necessario dichiarare un reddito (o risultare nullatenenti morti di fame)
Così come si rende necessario non dichiarare un'attività professionale che di fatto è fasulla.

Non resta quindi che guardare altrove, spesso all'estero (anche UE o paese di cittadinanza), dove gli aspetti giuridici vengono affrontati diversamente, ma senza per questo impedire di rispettare gli obblighi fiscali conseguenti in Italia, anzi.. a maggior ragione perchè sei nel centro del mirino, come in ogni caso di reddito prodotto all'estero e residenza in Italia.

Concludo con un amara considerazione finale.
Un cittadino cui venga impedito di esercitare un dovere, ma a cui viene chiesto conto del mancato rispetto di tale dovere, che deve fare?
Può davvero considerarsi costituzionalmente membro di quello stato?
Ha diritto almeno a porre in essere atti a propria tutela o no?
E' ancora un cittadino o è un suddito?
Se opero con carta di credito cinese legittimamente fornita da società finanziaria cipriota (UE) i cui fondi sono legittimamente depositati su legittima banca Britannica, dichiarando ogni mio bene, sono da considerare comunque evasore o elusore o la UE esiste solo quando devo pagare le tasse e spendere migliaia di euro in burocrazia assurda?

Nel nostro Paese le situazioni simili sono svariate (a volte anche per causa di scelte corporative), non riguardando solo questo caso estremo giacche il problema si pone spesso anche nel caso di professionalità o imprenditorialità nuove non ancora codificate (parlo per esperienza diretta)

Come al solito per orientarsi bisogna attendere sentenze, interpretazioni ecc e intanto nel dubbio come fai sbagli
 
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Chiedo scusa, non vorrei essere frainteso.
Consentitemi di precisare: tasse ed oneri sociali vanno pagati e il non pagarli, a mio avviso, dovrebbe costituire "tradimento della patria", viste le regole e regolette comunitarie che ci strangolano giocando sui decimali e le conseguenza che evasione ed elusione determinano su tali numerini, peggiorando la vita di tutti.

Ma in questo caso il problema è chi volesse regolarizzarsi, tecnicamente non ha correttamente modo di farlo giacchè non esiste apposita disciplina della professione
I vari escamotage legati a professionalità varie non possono considerarsi legittimi (hostess, massaggi, badante, baby sitter ecc ecc) poiché ogni professione comporta in se rischi professionali e garanzie (i cui obblighi ed i cui diritti sono disciplinati in maniera specifica), tariffari, eventuali obblighi di iscrizione a specifiche categorie professionali o albi e relativi requisiti, gestioni previdenziali specifiche con specifiche aliquote e conseguenti prestazioni.
Ma nessuna di queste prevede che l'attività consista in prestazioni sessuali, quindi che fare?

Come giudicare il caso giornalistico dell'avvocatessa romana che, decidendo di esercitare la prostituzione professionalmente ritenendola più premiante, dichiarò che "fatturava"
Se fosse vero, non può considerarsi legittimo contribuire alla cassa degli avvocati o alla gestione separata, dichiarando di esercitare la professione forense quando in realtà la professione è quella di prostituta. Né fatturare come "consulenza legale" (detraibile) una marchetta.
Come fatturare o pagare la prestazione con la carta di credito in una società che ufficialmente ritiene socialmente inaccettabile tale rapporto professionale?

Ma, poiché nel caso in esame l'AE ti chiede conto di determinate disponibilità "a prescindere", è ovvio che in qualche modo si rende necessario dichiarare un reddito (o risultare nullatenenti morti di fame)
Così come si rende necessario non dichiarare un'attività professionale che di fatto è fasulla.

Non resta quindi che guardare altrove, spesso all'estero (anche UE o paese di cittadinanza), dove gli aspetti giuridici vengono affrontati diversamente, ma senza per questo impedire di rispettare gli obblighi fiscali conseguenti in Italia, anzi.. a maggior ragione perchè sei nel centro del mirino, come in ogni caso di reddito prodotto all'estero e residenza in Italia.

Concludo con un amara considerazione finale.
Un cittadino cui venga impedito di esercitare un dovere, ma a cui viene chiesto conto del mancato rispetto di tale dovere, che deve fare?
Può davvero considerarsi costituzionalmente membro di quello stato?
Ha diritto almeno a porre in essere atti a propria tutela o no?
E' ancora un cittadino o è un suddito?
Se opero con carta di credito cinese legittimamente fornita da società finanziaria cipriota (UE) i cui fondi sono legittimamente depositati su legittima banca Britannica, dichiarando ogni mio bene, sono da considerare comunque evasore o elusore o la UE esiste solo quando devo pagare le tasse e spendere migliaia di euro in burocrazia assurda?

Nel nostro Paese le situazioni simili sono svariate (a volte anche per causa di scelte corporative), non riguardando solo questo caso estremo giacche il problema si pone spesso anche nel caso di professionalità o imprenditorialità nuove non ancora codificate (parlo per esperienza diretta)

Come al solito per orientarsi bisogna attendere sentenze, interpretazioni ecc e intanto nel dubbio come fai sbagli

beh ... se si sbagliassero ma pagassero le tasse, sicuramente sarebbe meglio.

non sempre la giustizia è giusta, ma un minimo di buon senso spesso risolve le situazioni.

bona ugo
 
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sei quindi un dipendente: le tue tasse le paga, di fatto, il tuo padrone, che ti paga anche ferie e malattie, che lui non ha... e chi t'ammazza?!

Padrone è una brutta parola... mica sono uno schiavo! Meglio Datore di lavoro... Ferie e malattie le hanno anche loro in quanto sono soci lavoratori, quindi hanno sia lo stipendio/malattie/ferie (che fanno) che la distribuzione dei dividendi...
Vero che le mie tasse le paga direttamente la ditta, ma a mio nome! Non come, ad esempio, in Svizzera in cui gli stipendi sono lordi e a fine anno anche i lavoratori dipendenti pagano le loro tasse a posteriori (leggi: se te li sei bevuti son volatili amari). Almeno era così fino ad una 10ina di anni fa come mi spiegava una mia ex-collega elvetica...

ma se i dipendenti avessero le stesse condizioni (no ferie, no 13a, orari ad oltranza, stipendio che oscilla a seconda di come va il mercato ecc ecc) ti renderesti conto che quelle voci un busta paga non sono trattenute ma un regalo grosso come una casa... FINE O.T.

In quel caso avrei deciso di mettermi in proprio ed aprire una attività mia. :)
In ogni caso, ovviamente, a fronte di tutte quelle limitazioni voglio anche la partecipazione agli utili... :)

Mia moglie lavora nel campo alimentare: i datori di lavoro si lamentano sempre, però sono spesso in vacanza in super-camper o con la barchetta al mare... Tanto male non va di certo...
 
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beh ... se si sbagliassero ma pagassero le tasse, sicuramente sarebbe meglio.

non sempre la giustizia è giusta, ma un minimo di buon senso spesso risolve le situazioni.

bona ugo
Il problema è che se paghi il dovuto ma sbagli, ti "tritano" lo stesso, ponendo in capo al "presunto colpevole" un onere della prova che non ha eguali giurisprudenziali se non in sistemi dittatoriali ed antidemocratici.
Ma a mio parere e a mio modo di vedere la Carta Costituzionale ad ogni corrispettivo sociale deve corrisipondere una adeguata prestazione sociale garantita al cittadino contribuente.

Quindi, se reddito è e se come tale è tassabile nonchè oggetto di contributi, devono essere garantite anche tutta una serie di prestazioni sociali e tutele che vanno dalla maternità, alla previdenza, all'infortunio sul lavoro ecc.
Chiedere soldi non basta in quanto la Costituzione prevede che ognuno contribuisca al costo dello Stato proporzionalmente alle proprie capacità reddittuali

Quindi nel caso specifico il Legislatore deve decidere se regolamentare il settore, pretendendo oneri e garantendo prestazioni conseguenti o no
Se la pay deve (giustamente a mio avviso) pagare le tasse, deve anche essere tutelata e garantita.
Ttutela che, indirettamente, garantisce anche il punter: non dimentichiamolo

Invece il nostro stato ha deciso di essere biscazziere e spacciatore (nei fatti e nel diritto), ma non pappone (ma solo in teoria), creando una giungla giurisprudenziale e amministrativa
Nella giungla la Costituzione è di fatto sospesa e quindi a mio parere ognuno ha il diritto di tentare sopravvivere come può.

Perfino lo stato, che persegue fiscalmente le pay, opera senza esagerare nell'enorme timore che qualche giudice "strano" (magari pure punter...) emetta qualche sentenza altamente imbarazzante per certi ambienti conservatori
 
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Quindi, se reddito è e se come tale è tassabile nonchè oggetto di contributi, devono essere garantite anche tutta una serie di prestazioni sociali e tutele che vanno dalla maternità, alla previdenza, all'infortunio sul lavoro ecc.

Ti posso assicurare che se sei libero professionista/commerciante/imprenditore non hai niente di tutto questo lo stesso. Però paghi le tasse (se sei onesto).

Ecco il punto: se sei onesto. Il resto sono chiacchere.

Personalmente auguro agli evasori/elusori e ai loro consiglieri fiscali che ad ogni euro evaso ne corrispondano due spesi in medicine e spese mediche, tanto per gradire ...

bona ugo
 
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Paylandia
il mio scopo è non avere grane con l'agenzia delle entrate e dormire sonni tranquilli dato che i soldi me li guadagno prestando un servizio e non me li regalano di certo...non conoscete qualche pay che lavora full time con cui siete in confidenza...per approfondire l'argomento...senza impegno ovviamente ma un parere sarebbe molto gradito...grazie per la vostra disponibilità ragazzi

ma una cassaforte in casa è sicura?non è che poi mi arrivano i ladri e mi ammazzano di botte se non la apro...non sono paranoica ma da queste parti ti entrano in casa di notte ti narcotizzano ti mettono sotto sopra la casa ti portano via soldi e auto e te ne accorgi solo al mattino...è successo a gente benestante con villa....comunque non si tratta di cifre stellari ma col tempo è normale che i risparmi aumentino...non vorrei dopo tanti anni di attività,parlo per il futuro,gli anni passano,ritrovarmi a fare fifty fifty col fisco...

Voglio essere sincero anche se passero da rompicoglioni :biggrin:

1 - Non vuoi grane con l'agenzia delle entrate e vieni a chiedere certe cose qui, queste sono cose riservate sbrigatela con un avvocato-commercialista.

2 - Fantastica questa dichiarazione ma sonia32 me secondo te i soldi che noi spendiamo per venire da voi pay secondo te a noi c'è li regalano? Perche a me risulta che anche un Punter operaio.idraulico,ecc ecc svolga un servizio :ok: e sul quel servizio deve pagare le tasse, se devo dirla tutta secondo me dovete pagare anche voi le tasse.

3 - Sonia di civitanova in sostanza con la questione della cassaforte ci fai capire di avere un bel pò di contante e non sai come fare per farlo sparire senza problemi, in parole povere stai dicendo a chi ti conosce a casa sono piena di cash, insomma adesso lo sanno tutti e questa non è una gran furbata, cavolo ai pure scritto che vivi in una brutta zona.

4 - Lascia stare certe risposte essendo metodi illeciti.
 
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smith

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Voglio essere sincero anche se passero da rompicoglioni :biggrin:

3 - Sonia di civitanova in sostanza con la questione della cassaforte ci fai capire di avere un bel pò di contante e non sai come fare per farlo sparire senza problemi, in parole povere stai dicendo a chi ti conosce a casa sono piena di cash, insomma adesso lo sanno tutti e questa non è una gran furbata, cavolo ai pure scritto che vivi in una brutta zona.

Voglio essere sincero anche io a costo di essere sopra le righe e off-topic.
Premetto anche che non ce l'ho con te, non voglio provocarti, nè scatenare flame.
Voglio solo rispondere normalmente facendo a mio volta considerazioni, anche se posso sembrare ovvie e quindi inutili.

Mi sembra che la tua considerazione al punto 3 sia la scoperta dell'acqua calda.
Penso che lo sappiano anche i muri che chi svolge tale attività maneggi parecchio contante.

Poi che comunque ribadirlo su un forum non sia una grande idea forse è vero ma, non è perchè lo dice anche qui che aumenta il proprio rischio di essere derubata e malmenata.

Mi sembra un po' come quelli che si erano incazzati quando l'agenzia delle entrare aveva pubblicato le denunce dei redditi su internet...in america non ci sarebbe stato nulla di scandaloso...anzi si scandalizzano del contrario: quando cerchi informazioni sul reddito di qualcuno e di fatto non le trovi (pensano subito che hai qualcosa da nascondere)...

Comunque più ci penso è più rimango della mia idea.
50 anni fa lo stato italiano ha fatto proprio un bel casotto.
Ha detto che la prostituzione non era reato (in teoria) ma ha fatto di tutto per renderla illegale di fatto.

E mi sa che passeranno altri 50 anni prima che metteremo a posto le cose (come invece bisognerebbe fare).
 
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Ti posso assicurare che se sei libero professionista/commerciante/imprenditore non hai niente di tutto questo lo stesso. Però paghi le tasse (se sei onesto).

Ecco il punto: se sei onesto. Il resto sono chiacchere.
Concordo sul fatto che lo stato italiano si comporta in modo sicuramente discutibile coi suoi cittadini
Fore coi deboli e debole coi forti, come un qualunque signorotto feudale e facendo danni spesso gravissimi
Però, senza polemica, queste sono le classiche battute con cui cerchiamo sempre di giustificare il tutto ma in realta giustifichiamo solo una classe politica inetta e inefficace

Soprattutto iI liberi professionisti con le loro "Casse previdenziali specifiche" (Avvocati, ingegneri, architetti, commercialisti , giornalisti e chi più ne ha èiù ne metta) che guarda caso sono le uniche sopravvissute alla distruzione del sistema previdenziale italianosono tutelati eccome in molti settori.
Perfino quello schifo giuridico che si chiama "Gestione Separata" da molto più di quello che prende

Insomma si prende(va) proporzionalmente a ciò che si paga: un dipendente di basso livelo guadagna 3000 euro al mese, ma ne prende 1400: gli altri 1600, tolte le tasse vanno a coprire non solo i contributi per la pensione, ma anche casa malattia, maternità, disoccupazione, ecc.

Ovvio che abbia più garanzie (ad es.) di un commerciante che ne paga 300 al mese (870 a trimestre)
Oggi, ad esser precisi, tutti pagano i fondi previdenziali e assistenziali, mentre le speranze di prendere qualcosa in cambio sono sempre meno: in pratica il datore di lavoro paga ma il dipendente prende sempre meno.

Ma poco importa a livello di principio che si paghi tanto e si prenda poco in tutti i settori (andiamoci a lamentare della nostre categorie o dai partiti o a Bruxelles)

Fiscalmente parlando, ci sono due tipi di reddito: quello da lavoro e quello da capitale.
Quindi se sai che una donna fa la prostituta non puoi andargli a contestare il reddito come se fosse da capitale.
Gli puoi contestare quello da lavoro.
Quindi devi riconoscerlo come lavoro, tutelando indirettamemte in questo modo sia la ragazza che indirettamente clienti
Oppure tacere

In molti in questo forum sono favorevoli alla regolamentazione
Il caso che ci espone Sonia è chiaro: o la regolarizzano in tutti i sensi nei doveri e bei diritti (e allora pagherà il dovuto non solo al fisco e se non paga le facciano giustamente il mazzo), oppure a che titolo le rompono le scatole, perseguitando lei o le sue colleghe in forza della sua situazione giuridicamente e amministrativamente border line?
Sono persone anche loro, non sono cani
 
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Leggendo questa discussione sembra che la prostituzione NON sia un mestiere che qualcuno/a si sceglie per gli indubbi vantaggi economici che porta.
Il mio pensiero?
Cè una ragazza bellissima (non "dentro" proprio una figa spaziale) che lavora nel forno sotto casa mia e non ha nessun problema di elusione fiscale.
 
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Cè una ragazza bellissima (non "dentro" proprio una figa spaziale) che lavora nel forno sotto casa mia e non ha nessun problema di elusione fiscale.
...ah però! e come si chiama? Cenerentola?
A parte gli scherzi ognuno è padrone di fare le sue scelte...pay e non pay. Il punto è che occorrerebbe anche prendersi le responsabilità e le conseguenze di queste. Ti piace vincere facile?... sicuri che la strada pay sia la migliore?
Io comunque se ci fosse da firmare un referendum abrogativo della Merlin lo voterei e lo farei votare... ma questa é un'altra storia. Poi sono anche fortemente convinto che molte pay vanno avanti col nero, anche se quasi sempre é bianco :)
 
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E ora le escort dovrebbero dichiararsi come massaggiatrici??????
La mia ex era massaggiatrice, estetista diplomata, specializzata, svariati corsi di formazione, ed è un ramo che, nello specifico, ha bisogno di esperienza e competenze e, soprattutto, non ha proprio un bel NIENTE a che vedere con il meretricio.
Anzi, con tutto il rispetto, l'accostamento è offensivo e la "similitudine" di cui qualcuno ha parlato qui assolutamente inesistente. Poi, vabbe', i centri massaggi cinesi sono altra roba e si sa....
Questo per far capire che il "buco" legislativo c'è, non lo si vuole risolvere, ovvio che gli eventuali "aggiustamenti", le eventuali approssimazioni siano tutte insensate...
 
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Padrone è una brutta parola... mica sono uno schiavo! Meglio Datore di lavoro... Ferie e malattie le hanno anche loro in quanto sono soci lavoratori, quindi hanno sia lo stipendio/malattie/ferie (che fanno) che la distribuzione dei dividendi...
Vero che le mie tasse le paga direttamente la ditta, ma a mio nome! Non come, ad esempio, in Svizzera in cui gli stipendi sono lordi e a fine anno anche i lavoratori dipendenti pagano le loro tasse a posteriori (leggi: se te li sei bevuti son volatili amari). Almeno era così fino ad una 10ina di anni fa come mi spiegava una mia ex-collega elvetica...



In quel caso avrei deciso di mettermi in proprio ed aprire una attività mia. :)
In ogni caso, ovviamente, a fronte di tutte quelle limitazioni voglio anche la partecipazione agli utili... :)

Mia moglie lavora nel campo alimentare: i datori di lavoro si lamentano sempre, però sono spesso in vacanza in super-camper o con la barchetta al mare... Tanto male non va di certo...
il confronto va fatto a parità di reddito: non tra un ristoratore e un suo cameriere o tra un proprietario di un supermercato e la sua cassiera.
immagina un piccolo imprenditore (e non un libero professionista che non rischia un cazzo di suo) che guadagna che so 40/50 mila euro "lordi" l'anno e un "dipendente" di un'altra azienda che prende la stessa cifra, sempre lorda... chi sta meglio?
Poi continuo a leggere tanta retorica sull'evasione o l'elusione fiscale... qui non siamo in USA o in GERMANIA in cui ognuno paga ed è pagato il giusto: qui è ufficiale che si paga (di tasse) molto di più di quanto si dovrebbe (x mantenere dipendenti pubblici fannulloni, dirigenti pubblici pagati come scienziati, super e baby pensionati, vitaliziati, consulenti di non di sa cosa, enti del cazzo ecc ecc), per cui anche chi ha la possibilità di evadere qualcosa (beato lui) alla fine pagherà comunque più di un suo omologo che vive in uno stato "normale"...
Io morale non ne faccio perché quando il catino è un colabrodo non mi sento di prendermela con chi non ci butta dentro "tutto" il sangue che gli chiedono... tuttavia condanno solo chi evade ma è "ricco".. tipo certi artisti, sportivi, industriali, grossi imprenditori, professionisti... ecco il ricco che evade mi fa schifo.
 
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Smurf

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immagina un piccolo imprenditore (e non un libero professionista che non rischia un cazzo di suo) che guadagna che so 40/50 mila euro "lordi" l'anno e un "dipendente" di un'altra azienda che prende la stessa cifra, sempre lorda... chi sta meglio?
Rischio d'impresa ti dice nulla? Chi decide di fare l'imprenditore lo fa perchè glielo ha ordinato dal dottore? Ognuno è libero di fare le sue scelte, io anni fa ho deciso di rimanere dipendente anche se avrei potuto, probabilmente, guadagnare di più creando una mia attività di consulente informatico...
Io non ho nulla contro chi decide di lavorare in proprio e guadagna più di me, però non sopporto che non paghi le tasse fino all'ultimo centesimo come il sottoscritto.
Poi continuo a leggere tanta retorica sull'evasione o l'elusione fiscale... qui non siamo in USA o in GERMANIA in cui ognuno paga ed è pagato il giusto: qui è ufficiale che si paga (di tasse) molto di più di quanto si dovrebbe
E' un circolo vizioso che da qualche parte bisogna pur fermare... cominciamo a far pagare le tasse a tutti per poi ridurle...
tuttavia condanno solo chi evade ma è "ricco".. tipo certi artisti, sportivi, industriali, grossi imprenditori, professionisti... ecco il ricco che evade mi fa schifo.
...concordiamo in parte! :) Anche il povero non deve evadere!
 
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smith

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