Pensieri filosofici

IL FANCIULLINO CHE è IN NOI text
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La bellezza di meravigliarsi non ha età. Non è dei grandi né dei piccoli , è di tutti indistintamente . Lo stupore , la sorpresa , l’ inaspettato generano nell’ uomo i sentimenti più puri e le più grandi forme d’ arte . Come non pensare a Pascoli quando nel saggio ” Il fanciullino ” scrisse : “È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi ma lagrime ancora e tripudi suoi”. Sorprendere significa riempire il cuore di gioia e gli occhi di lacrime ; significa saper leggere la bellezza nella futilità di un minuscolo fiorellino ; significa non arrendersi alla realtà quale ce la descrivono ma cercarne una nostra. Lo sapeva bene il poeta Pascoli quando scovava nella realtà i simboli di un mondo più profondo e si sapeva meravigliare anche di un lampo , della nebbia, della candida sera. Ma oggi come si meraviglia un’ anonima studentessa di provincia ? Esattamente allo stesso modo , è la risposta. Sorprendere e sorprenderci non è compito degli altri. Dobbiamo ricercare in noi stessi la meraviglia. Dobbiamo vedere il mondo con gli occhi di chi lo vede la prima volta. Dobbiamo stupirci anche del più banale arcobaleno . Dobbiamo imparare a farlo. Dobbiamo , esatto. L’ imperativo categorico kantiano. Perché stupirsi è l’ essenza dell’ anima .
 
Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.

Niccolò Machiavelli
 
Non è che filosofia da strada, ma una semplice constatazione:

«Ci sono tre segreti che mia madre mi ha insegnato. Sii una cameriera in salotto, una cuoca in cucina e una puttana in camera da letto. Dato che ho già una cameriera e una cuoca, mi occuperò del resto» (Jerry Hall).

J.H. è l'ex compagna di Mick Jagger, leader dei Rolling Stones
 
Se urli tutti ti sentono... Se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino...
Ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta.

:heart:
“Mahatma” Gandhi
 
La trascendenza non è esistenza.L'esistenza sussiste solo in quanto c'è comunicazione...la trascendenza invece è se stessa
senza bisogno d'altro.Ciò che nell'esserci è male rispetto all'esistenza,e cioè il suo voler essere se stesso nell'isolamento
individuale,è invece ciò che si addice ad un essere che sia ciò che è senza riferimento a nulla.Limitatezza e condizionatezza
che ineriscono all'esistenza nel suo esserci,non possono esser proprie della trascendenza.L'identificazione di esistenza e
trascendenza è impossibile;l'esistenza si afferra come contrapposta al divino,e quindi non come identica a lui...Ma se l'essere
della trascendenza deve farsi presente in qualche modo all'esistenza e non può farlo in quanto tale,perchè non esiste identità
alcuna fra esistenza e trascendenza,lo farà in quanto cifra e quindi non mai come oggetto,ma in certo modo trasversalmente
ad ogni oggettività.La trascendenza immanente è....trascendenza fattasi linguaggio come cifra...La morte può avere profondità
solo se nessuna fuga ci spinge verso di lei e non può quindi essere voluta nella sua immediatezza ed esteriormente.
La profondità significa che il suo carattere di estraneità assoluta è caduto,e che io posso andarle incontro come al mio fondamento,
come a ciò in cui troverò compimento se pur di genere incomprensibile.
La morte era meno della vita ed esigeva coraggio.Essa è in realtà più della vita e dona sicurezza e protezione.


K.Jaspers


La filosofia è anche un par di palle...però aiuta a capire il senso di tutta la nostra vita...e anche oltre.
 
La trascendenza non è esistenza.L'esistenza sussiste solo in quanto c'è comunicazione...la trascendenza invece è se stessa
senza bisogno d'altro.Ciò che nell'esserci è male rispetto all'esistenza,e cioè il suo voler essere se stesso nell'isolamento
individuale,è invece ciò che si addice ad un essere che sia ciò che è senza riferimento a nulla.Limitatezza e condizionatezza
che ineriscono all'esistenza nel suo esserci,non possono esser proprie della trascendenza.L'identificazione di esistenza e
trascendenza è impossibile;l'esistenza si afferra come contrapposta al divino,e quindi non come identica a lui...Ma se l'essere
della trascendenza deve farsi presente in qualche modo all'esistenza e non può farlo in quanto tale,perchè non esiste identità
alcuna fra esistenza e trascendenza,lo farà in quanto cifra e quindi non mai come oggetto,ma in certo modo trasversalmente
ad ogni oggettività.La trascendenza immanente è....trascendenza fattasi linguaggio come cifra...La morte può avere profondità
solo se nessuna fuga ci spinge verso di lei e non può quindi essere voluta nella sua immediatezza ed esteriormente.
La profondità significa che il suo carattere di estraneità assoluta è caduto,e che io posso andarle incontro come al mio fondamento,
come a ciò in cui troverò compimento se pur di genere incomprensibile.
La morte era meno della vita ed esigeva coraggio.Essa è in realtà più della vita e dona sicurezza e protezione.


K.Jaspers


La filosofia è anche un par di palle...però aiuta a capire il senso di tutta la nostra vita...e anche oltre.

certo che, non sempre, ma a volte, pur avendo in somma stima tutto l'insieme di grandi pensatori di cui Jaspers fa certamente parte, viene da pensare (almeno a me) che questi prima di mettere su carta i loro pensieri si siano scolati una cassa intera di Campari....
:bye:
 
«Gli infelici sono egoisti, cattivi, ingiusti, crudeli e meno capaci degli sciocchi di comprendersi reciprocamente. L’infelicità non unisce, ma disunisce gli uomini, e perfino là dove parrebbe che gli uomini dovessero essere legati dalla identità del loro dolore, si commettono molte più ingiustizie e crudeltà che in mezzo a gente relativamente contenta.» Anton Čechov
 
I film romantici rovinano i rapporti: danno alle donne aspettative irrealistiche sugli uomini.
I porno hanno lo stesso effetto sugli uomini.
 
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