Pensieri filosofici

« Una mattina stavo sul prato al sole a ricaricarmi di caldo quando comparve un uccellino minuscolo, grigio, con striature bianche e rosse e una crestina di penne nere. Rimasi immobile. Lui si guardò attorno, volò sul mio piede e si mise a beccare senza alcun ritegno i miei grossi calzini di lana. Quando ebbe la bocca piena di fili per il suo nido partì e tornò subito dopo a fare un altro carico.
Ovviamente mi fece pensare al maestro zen che, con tutti i discepoli allineati davanti a sé, sta per incominciare il sermone del
tramonto quando un uccellino si posa sul davanzale della finestra
aperta. Si guarda attorno, cinguetta per un po’ e vola via.
« Per oggi il sermone è finito », dice il vecchio monaco e se ne
va anche lui. Quante lezioni hanno imparato gli asiatici osservando la vita degli animali! Molte più di noi occidentali. »
‪#‎TizianoTerzani‬, Un altro giro di giostra (2004)
 
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"Così tutti amavano Siddharta. A tutti egli dava gioia, tutti ne traevano piacere. Ma egli, Siddharta, a se stesso non procurava piacere, non era di gioia a se stesso. Passeggiando sui sentieri rosati del frutteto, sedendo nell'ombra azzurrina del boschetto delle contemplazioni, purificando le proprie membra nel quotidiano lavacro di espiazione, celebrando i sacrifici nel bosco di mango dalle ombre profonde, con la sua perfetta compiutezza d'atteggiamenti, amato da tutti, di gioia a tutti, pure non portava gioia in cuore. lo assalivano sogni e pensieri irrequieti,, portati fino a lui dalla corrente del fiume, scintillati dalle stelle della notte, dardeggiati dai raggi del sole; sogni lo assalivano, e un'agitazione dell'anima, vaporata da sacrifici, esalante dai versi del Rig-veda, stillata dalle dottrine dei vecchi testi brahminici.
Siddharta aveva cominciato ad alimentare in sè la scontentezza. Aveva cominciato a sentire che l'amore di suo padre e di sua madre, e anche l'amore dell'amico suo, Govinda, non avrebbero fatto per sempre la sua eterna felicità, non gli avrebbero dato la quiete, non l'avrebbero saziato, non gli sarebbero bastati. Aveva cominciato a sospettare che il suo degnissimo padre e gli altri suoi maestri, cioè i saggi Brahmini, gli avevano già impartito il più e il meglio della loro saggezza, avevano già versato interamente i loro vasi pieni nel suo recipiente in attesa, ma questo recipiente non si era riempito, lo spirito non era soddisfatto, l'anima non era tranquilla, non placato il cuore. Buona cosa le abluzioni, certo: ma erano acqua, non lavavano via il peccato, non guarivano la sete dello spirito, non scioglievano gli affanni del cuore. Eccellente cosa i sacrifici e la preghiera agli dei: ma questo era tutto? Davano i sacrifici la felicità? E come stava questa faccenda degli dei?"


Siddharta, Hermann Hesse.
 
I colori dell'autunno sono bellissimi, le foglie passano dal verde al giallo al rosso. Con la luce del sole, anche se tenue, i colori sembrano accesi, ti rallegrano. Ma con la pioggia che scende piano, armoniosa, e le foschie che avvolgono tutto, anche le foglie colorate mettono tristezza.
Robby69
 
Un maestro zen vide uno scorpione annegare e decise di tirarlo fuori dall'acqua.
Quando lo fece, lo scorpione lo punse.
Per l'effetto del dolore, il padrone lasciò l'animale che di nuovo cadde nell'acqua in procinto di annegare.
Il maestro tentò di tirarlo fuori nuovamente e l'animale lo punse ancora.

Un giovane discepolo che era lì gli si avvicina e gli disse:
"mi scusi maestro, ma perché continuate??? Non capite che ogni volta che provate a tirarlo fuori dall'acqua vi punge? "
Il maestro rispose:
"la natura dello scorpione è di pungere e questo non cambierà la mia che è di aiutare."

Allora, il maestro riflette e con l'aiuto di una foglia, tirò fuori lo scorpione dell'acqua e gli salvò la vita, poi rivolgendosi al suo giovane discepolo, continuò:
"non cambiare la tua natura se qualcuno ti fa del male, prendi solo delle precauzioni. Perché, gli uomini sono quasi sempre ingrati del beneficio che gli stai facendo. Ma questo non è un motivo per smettere di fare del bene, di abbandonare l'amore che vive in te.
Gli uni perseguono la felicità, gli altri la creano.
Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione.
Perché la tua coscienza è quello che sei, e la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te...
Quando la vita ti presenta mille ragioni per piangere, mostrale che hai mille ragioni per sorridere."
 
Non crederò mai che Dio giochi a dadi con il mondo.
(Albert Einstein)

Smettila di dire a Dio che cosa fare con i suoi dadi.
(Niels Bohr. In risposta alla frase di Albert Einstein)
 
E poi mi ritrovai lì, perduto nell’oblio.. silenzioso..oscuro.. completo..trovai la libertà.. perdere ogni speranza era la libertà.
(Dal film Fight club)
 
(Washington Irving) “Gli spiriti meschini sono soggiogati dalla sfortuna, ma gli animi forti s’innalzano sopra di essa”
 
"Succede anche a noi di tenere scrupolosamente dentro parole, frasi e sensazioni, nei nostri progetti, nella vita di tutti i giorni, nelle scelte fatte o rimandate, per non fare male agli altri. Ma non pensiamo mai che questo potrà cambiare il corso delle cose". (Ian McEwan, Espiazione)






 
“Poiché la ragione cerca con ogni mezzo di tenerci lontani dal precipizio, proprio per questo noi inesorabilmente ci avviciniamo ad esso". (Edgar Allan Poe, Tutti i racconti dell'incubo e del terrore)






 
Siamo veramente spietati solo verso le persone che sappiamo di non poter mai perdere.
Arthur Schnitzler
 
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