Perchè si prostituiscono le donne?

Perché si prostituiscono le donne?


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Andando un po' in controtendenza rispetto agli auguri, ai quali comunque mi associo, e la comprensione generale, mi chiedo per quale motivo tu ti sia iscritta al forum ieri, trovando proprio la discussione che ti interessava, giusto per raccontarci quanto ti ha fatto schifo esercitare come escort per un certo periodo.
L'ho proprio fatto perché ritengo sia giusto che le persone capiscano cosa significa fare questo lavoro. Ovviamente questo profilo l'ho creato quando mi hanno girato questo topic per dire la mia. Non ho altre ragioni di stare su questo forum perché non recensisco ragazze;). Chi ha creato questo "sondaggio" l'ha fatto per conoscere il punto di vista di tutti, penso quindi che l'opinione di qualcuno che lo ha fatto davvero sia un buon contributo. Nel lavoro mi sono imbattuta in tanta gente che pensava quasi che per me/noi (nel senso di donne) tutto sommato fosse divertente, piacevole, fare soldi scopando dicevano, wow. Addirittura mi ricordo di uno che mi fa "come mai hai iniziato questo gioco?" .. gioco? Questo poverino pensava che per me fosse un gioco mettere un annuncio e incontrare estranei a pagamento. Era ingenuo non cattivo, per carità, però devi proprio vivere in un mondo parallelo per pensare che sia un gioco o un divertimento. Non è così ragazzi, poi detto ciò tutti fanno bene a far ciò che desiderano però non va sottovalutato ne preso alla leggera il reale significato di essere/fare la escort o la prostituta (termine fuori moda ma sempre quello è). È dura e lo si fa quando sei disperata, quando da te dipendono altre persone quando non hai scelta se non buttarti giù dalla finestra. Volevo dirlo perché vorrei che ci fosse più informazione, più rispetto, più sensibilità. Detto ciò non è mia intenzione litigare. Buon proseguimento a tutti e tutte soprattutto!
 
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Nemmeno io ho intenzione di litigare, ci mancherebbe, ma vedo che stai ribadendo il concetto secondo il quale quasi tutte le donne che si prostituiscono ci arrivino per disperazione e vivano malissimo questa attività, come è capitato a te. Mi permetto di dissentire, sulla base di molte conoscenze personali nel settore, oltre che da quanto traspare dalla lettura dei contributi delle amiche frequentatrici abituali del forum. Nemmeno loro sono qui per recensire ragazze, eppure...
 
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Greyn

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Maria444, la tua esperienza ha valore quanto le altre. Per certo , posso garantirti che proprio il weekend del 27 Giugno, l'ho passato con una brillantemente laureata in ingegneria, che parla fluentemente un perfetto inglese, che ha scelto di fare la prostituta perchè in Ukraina le avevano offerto un lavoro corrispondente a 290€ al mese. Mi ha confidato che certamente avrebbe potuto vivere lì, con quella paga, senza certamente concedersi lussi ma non avrebbe potuto viaggiare, comprarsi bei vestiti, scarpe, case, sì case... e benessere in genere, quindi ha scelto questo. Non era alla fame e non doveva scegliere come unica opzione il "gettarsi dalla finestra". Semplicemente si sta costruendo le basi, già solidine, per una bella vita futura.

Detto questo, esistono e non pochi casi di disperazione e di chi lo fa per necessità vera,mai negarlo o sottovalutare questi casi drammatici, le OTR in primis (nessuno me lo toglierà dalla testa che siano schiave e se non se ne lamentano è perchè si sono assuefatte e non hanno altra scelta) ma per il resto,non è così.

Ehi, a voi Punteracci della malora, pronti a sollevare il ditino a dire " e la rece!?!? :dirol:!!! ...

La ragazza è già stata da me recensita nella primavera del 2019, l'ho ripetutamente incontrata in seguito quindi nisba e se questo non bastasse... ci incontriamo oramai extra agenzia avendo il suo numero privato, quindi anche volendo ri-recensire, non potrei senza metterla in difficoltà con l'agenzia.
E questa Estate sarà una settimanella in barca con me non appena terminato il tour di Luglio.
Signora Maria444, il mondo è vario e la mia amica è tutto tranne che disperata e avrei tanti altri esempi come i nostri amici del forum. Aggiungerei, e mi taccio, che di recente una troppo simpatica membro di questo forum ha trasparentemente dichiarato di avere un lavoro in bella azienda ma non si priva di esercitare, e a leggere i contenuti e lo stile di scrittura... Non deve essere posizionata per niente male in azienda. Scelte consapevoli...Esistono anche le scelte consapevoli e sono la maggior parte.

Vi abbraccio tutti,
Greyn
 
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Il forum può servire anche a questo. Ad evitare esercenti che oltre a procurare traumi a sé stesse, e me ne dispiaccio, per carità, provocano traumi anche ai clienti. Perché le rare volte che mi è capitata una situazione del genere, ne sono uscito psicologicamente devastato anche io che ero il cliente. Ti invito a smettere di fare incontri, anche se so già che ciò non avverrà. Intanto fai danni a te stessa e agli altri.​
Ps c’è un punto del tuo ragionamento che scricchiola: sostieni che continui a fare incontri ogni due settimane solo per essere certa che la tua nuova attività non stia eventualmente a corto di cassa. Una persona che tanto ha sofferto si sarebbe presa il rischio di fallire e poi correre a porre rimedio pur di uscire dalla merda che tanto accuratamente descrivi. Non avrebbe continuato. Avrebbe visto la nuova attività come la porta di uscita. Tu stranamente continui a stare con un piede alla luce e l’altro nell’inferno. Sarà che forse ti piace stare con due piedi in una scarpa e poi venire qui a fare la moralizzatrice? Prenditi i rischi di impresa, così come fanno tutti, se tanto disprezzi il meretricio e tanto ti costa allora impara a fare la commerciante / imprenditrice senza dover dar via il culo per andare avanti. Temo che in realtà, tu non smetterai mai. Sempre che esisti. (Da leggere con tono paternale e persuasivo)​
 
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Guardate ragazzi che la reazione di rigetto davanti alla prostituzione è la reazione normale, per una donna. "Normale" non significa "la più frequente" ma "corrispondente alla norma" interiore. Nessuna donna, da bambina, ha sognato di fare la prostituta, da grande, né alcuna famiglia, se non di perversi e/o criminali, prospetta mai alla figlia la prostituzione come normale attività lavorativa.
Poi, attenzione: a) la violazione di una norma può dare un grandissimo piacere (per questo si parla di "trasgressione") b) il conformismo sociale è molto potente, dunque per chi vive in un ambiente dove la norma "fare la puttana è degradante, non farlo!" è debole o assente non ne sentirà gli effetti c) l'abitudine, specie l'abitudine a un comportamento socialmente deviante come la prostituzione, erode la sensibilità, abbatte più o meno gradualmente l'inibizione, rende "normale", stavolta nel senso di "corrente, usuale" prostituirsi.
L'effetto prima anestetico poi disgregante dell'inibizione esercitato dall'abitudine lo si vede benissimo in un comportamento assai più grave, che richiede il superamento di inibizioni molto più forti e norme assai più radicate: uccidere. E' ben noto a tutti che i criminali incalliti uccidono come il pacifico cittadino ordinerebbe una pizza margherita, ma è ancora più istruttivo quel che accade in una guerra civile. Ne ho vista una, da ragazzo, e con i miei occhi ho veduto pacifiche casalinghe che davano una mano a crocifiggere persone della fazione nemica. Poi andavano a fare la spesa, davano il bacio della buonanotte ai figli, etc. Non erano mostri, erano persone normali che sia in seguito a traumi personali (es. ti ammazzano un parente) sia per conformismo sociale (lo fanno quelli che consideri "i tuoi", che ti difendono e di cui ti puoi fidare), sia per abitudine (fatto una volta, diventa sempre meno difficile) facevano cose che prima non si sarebbero mai sognate di fare.
Si tratta di superare una serie indefinita di soglie. Prima devi superare la forte inibizione a uccidere chiunque, anche chi ti aggredisce. Superata quella, devi superare l'inibizione a uccidere chi non ti minaccia direttamente ma è il nemico, per esempio ammazzare il nemico con il fucile di precisione mentre sta sul cesso. Poi devi superare l'inibizione a uccidere l'innocente, ad esempio una donna, un bambino, un vecchio. Per superare quest'ultima, fortissima inibizione ci vuole una forte motivazione: o scopri di essere sadico e che uccidere ti dà un piacere enorme, o ti capita di constatare che donne, bambini e vecchi possono essere nemici non meno pericolosi degli uomini in età militare, per esempio perché hai beccato una donna che spinge una carrozzina dentro la quale ci sono dieci chili di C4, un bambino con la pistola nascosta nella giacchetta con paperino, un vecchio che telefona le coordinate del tuo reparto alla postazione di mortai, etc.
Una volta superate queste soglie tout va.
 
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Discorso che non fa una grinza, esempio calzante. Io ero solito rifarmi al parallelismo tra il coraggio che ci vuole a fare una prima marchetta e quello che ci vuole a fare la prima rapina. Ma se fatta la prima ne paghi il trauma e poi capisci che più ne fai e più peggiora la condizione emotiva e psicologica, forse sarebbe il caso di constatare che fare rapine è oltre le proprie capacità e possibilità. Come dicevi ci sono persone con soglie della tolleranza differenti, sono frutto di percorsi di vita, condizioni a contorno, esperienze pregresse. Ove mai le condizioni di base non sussistano, perseverare rientrerebbe solo in quella casistica dell’autolesionista che tende a distruggere, cominciando sempre da sé stesso. Farsi sbattere da uno sconosciuto che magari non è poi così piacente, può lasciare l’amaro in bocca e la mente annebbiata. Anche dopo un ampio rodaggio.​
 
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Eccomi a pareggiare tanta tristezza. Non ho mai sognato di fare la prostituita, verissimo. Non ho mai sognato di far sesso con persone che non mi piacciono. Ma ho sempre vissuto la mia voglia di sensazioni ( perché per me il sesso ne è una fonte inesauribile e assoluta oltre al sedurre e farsi sedurre ) come qualcosa di sbagliato e da contenere.., quando in realtà è un gioco che, soldi o non soldi, adoro fare. E continuerò a farlo. Attenzione, è un’attitudine, che non necessariamente e’ richiesta nel meretricio. Io faccio degli incontri sempre un momento di piacere. E posso permettermi di giocarci, senza viverla mai come un’imposizione, questo è il mio modo di incontrare, che non può essere d’esempio, qualcuno forse direbbe poco professionale, altri no-prof...boh, per me è una trasgressione divertente, piacevolissima, esaltante. Sarei “bocca di rosa” per natura, ci si nasce con la voglia di piacere, intrigare, di sentire attraverso uno scambio che diventa arte.
mi spiace ma non succede a tutte di farlo solo per disperazione....
Apro una parentesi... iniziai presa veramente alle strette, e mi sentii malissimo per aver fatto il “salto”. Continuai perché non avevo alternative ma NON smisi di cercarle, e arrivarono. Perché a volte i miracoli succedono e a volte ce lì meritiamo pure. E continuo ad incontrare per gioco, per passione, per piacere. E i soldini sono una conseguenza che arriva oppure no ma lo scelgo io. Che è ancora più bello ( ma posso permettermelo...)
Non so quale consiglio darti, se non di sperare che le cose cambino. Se non ti interessa incontrare e ti sminuisce cerca di uscirne, non fa bene a nessuno. A te stessa e a chi ti incontra. Ti abbraccio.
L'ho proprio fatto perché ritengo sia giusto che le persone capiscano....
 
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Nautilus, non per darti contro, ma in alcune terapie psicologiche viene segnatamente chiesto di aprire un blog (o qualcosa di simile) alla persona in cura, per mitigare alcuni effetti deleteri provocati da un ricordo/emozione che hanno traumatizzato il soggetto stesso. Parlarne aiuta e sblocca la persona da un impasse che non si sa quanto potrebbe durare.
Personalmente tale proposta l'ho sentita proporre sia in Italia, ad un paio di amici in cura (che comunque a distanza di anni non ne sono ancora fuori) e in Brasile quando l'anno scorso "sperimentai" quello che nessun neogenitore vorrebbe mai sentirsi dire (la mia compagna ancora non reagisce in alcun modo, attualmente è abulica e in cura 24h). Io ripartii per l'Italia cercando di mitigare il trauma, perchè mi piace prendere le cose di petto (annegando tutto nel lavoro), e anche perchè preferivo non pensarci; poi il covid ha aggiunto un ulteriore carico non di poco conto.
 
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Capisco, ma una cosa è aprire un blog personale a scopo terapeutico, un'altra è inserirsi in un contesto preesistente, specialistico ed iper consolidato come questo ove sfogare il proprio disagio, per quanto legittimo e comprensibile. Quindi chi le ha girato il topic potrebbe essere il suo terapeuta? A meno che non si sia rivolta direttamente all'amministrazione del forum, ma in questo caso sarebbe stato corretto informarci.
Ovviamente questo profilo l'ho creato quando mi hanno girato questo topic per dire la mia.
 
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Dalle parti di Udine
Grazie per gli auguri per prima cosa :)
L'unica cosa di cui non mi è mai importato nulla è ciò che pensa "la gente", il solo giudizio che conta è Delle persone che amo, quindi questo non è stato un problema.
Fare sesso senza volerlo fare con persone che non voglio è stato il problema. Fare una cosa contro la mia volontà ma per necessità economica è stato il problema. Tanto che nella mia vita reale ora non mi piace più avere rapporti sessuali nemmeno con l'uomo che amo perché lo associo al trauma del lavoro. Sono in terapia dallo psicologo ma sarà un percorso lungo. Ammiro le ragazze che li fanno e se la vicino abbastanza bene. Per me era un incubo e non vedevo l'ora che finisse tutte le volte. Non importa chi era, se giovane, bello, gentile, importa che non era per mia volontà ma per necessità economica. È molto difficile fare questo lavoro, economicamente ti salva la vita, ma psicologicamente te la devasta (almeno per me è stato così).
Buonasera a tutti, madame Maria, mi scusi se mi permetto....come detto in precedenza, sarebbe facile giudicare da"fuori",ma non faccia un'altro errore,permettere alla persona a cui lei ha aperto il suo cuore,di allontanarsi da lei...posso intuire il trauma da Lei vissuto a concedersi a uno sconosciuto qualsiasi, e leggo che al momento,ha cercato aiuto da uno psicologo, ma non permetta alla persona amata, di diventare pure esso un'estraneo qualsiasi...
 
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Greyn

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Sarà l'ora tarda che mi spinge a sintetizzare tutto il possibile, ma a volte il sintetizzare e, se volete , non mi offendo, banalizzare come sto per fare, aiuta a ridurre la complessità (Luhmann sulla riduzione della complessità ci ha campato): in tutti i post interessanti che hanno stimolato la mia riflessione e certamente quella di tutti i partecipanti alla disciussione, non ho rintracciato una sola conflittualità con quanto asserito da ciascuono.Si è certamnete arricchito il confronto, si sono aggiunti spunti e angoli visulai nuovi e utilissimi a completare il puzzle, ma alla fine cosa resta se non che, non tutti coloro che si prostituiscono lo fanno per disprazione, necessità e per rispondere quindi a bisogni primari e che gran parte lo fa per passione, trasgressione, e scalata economica / beni superflui?
Notte
 
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Io, invece, vado off-topic, e rubo quattro righe per ricordare la Signora che aprì questo sondaggio 11 anni fa...
Fu una breve amicizia di penna, una fugace chiacchiera di fronte a un caffè vicino Porta Venezia, una strana simpatia tra persone distantissime ma con quella curiosità l'uno per l'altra che ritengo sia un aspetto che denota grande intelligenza e umanità... Nulla di più.

Chissà che fine ha fatto... E un po' mi mancano le sue storie sadomaso estremo.
Un pensiero per Miss Jane.


_______________jul
 
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Carissima @Maria4444,
L escorting non e' facile da gestire psicologicamente
Per moltissimi fattori
Per entrambi gli attori del cast
Per chi offre il servizio e per chi lo richiede
Moltissimi uomini arrivano ad usufruire del servizio a pagamento dopo devastazioni amorose, dopo fallimenti relazionali vari con l altro sesso... E alcuni la vivono davvero male come fosse un imposizione andare a fare sesso a pagamento.. Essere " costretti" a pagare per scopare altrimenti non hanno altro modo...
Quando mi e' successo di incontrare persone cosi che poi a fine incontro o a volte durante l incontro crollavano psicologicamente anche con pianto io personalmente ne sono uscita turbata...
E qui mi riallaccio(e appoggio) al discorso di @submale vivere il disagio di un altra persona non e' bello... Fa stare male entrambi
Tant e' che cerco sempre di evitare chi fa l esperienza a pagamento per la prima volta perche' non riuscire a sopportare quel tipo di reazione se dovesse succedere
Visto Maria444 che continui comunque ad incontrare mi permetto di suggerirti semplicemente di fare reset, respirare, guardarti ad uno specchio e dirti guardandoti negli occhi tutto cio' che SEI che SAI FARE.... Fa uscire il tuo io... E poi cerca Il Modo di allacciarci l escorting.. Ma non come imposizione da bisogno economico.... Ma piu' che altro come nuova sfida da affrontare, creati un alterego "puttanesco" che comunque sia cosciente e volente di fare l escort
In fondo l escorting e' un servizio a pagamento dove c e' interazione sociale e non e' giusto che chi viene e paga debba"subire" il disagio dell esercente...
Perche' se la vivi cosi male stai sicura che il cliente se ne accorge e poi che benificio puo' darti a livelli economico... Almeno che tu nn sia una strafiga pazzesca un cliente che avverte il ribrezzo durante l atto stai ben tranquilla che non torna... E quindi cosa ne hai ricavato.. Di dover avere sempre e solo clientela nuova pochissimi(se ci sono) di fidelizzati e tutte le volte vivere l incognita del "chissa' com e' questo, che mi fara', come si comportera' " e tutto questo stress non aiuta la tua psiche

Le difficolta' ci sono in ogni ambito della vita se si vuole andare avanti , semplicemente trova il modo di far convivere le due realta' se vuoi stare bene...
Poi ovviamente i momenti di crollo arrivano per svariati motivi.. Ma comunque davanti al cliente mai bisogna darlo a vedere non e' ne corretto, ne giusto infondo non e' Lui la causa dell essersi messe a fare l escort...

Un augurio per la tua terapia... I percorsi di autoanalisi rafforzano il carattere e rendono piu' consapevoli quindi fai in modo di farti spiegare dal terapeuta anche qualche esercizio di autoanalisi qualche lettura... Certamente aprire un blog o parlare in contesti come questo fa bene, rapportarsi con chi vive in questo mondo fa molto bene ti fa capire tante cose...
Una fra tutte
Non sei sola , non sei l unica ad avere determinati problemi...
Ti consiglio di fare amicizia con qualche escort nella tua zona frequentarvi perche' la condivisione fa molto bene.. E un amica e' diversa da uno psicoterapeuta.. Infondo interiorizzare tutto fa solo male e accentua il rifiuto e il disagio della e nella situazione.
Un bacio?

Ps... Cerca il modo di parlarne con il tuo compagno perche' anche questo tener segreta la doppia vita e' un grosso peso... Capisco non dirlo in famiglia (genitoti figli) ma il proprio compagno dovrebbe sapere...
Io non potrei non dirglielo e infatti lo sa.. Almeno e' una persona in meno a cui raccontare bugie.
 
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Ciao e baci a tutti,
In un altro thread, tempo fa, scrissi che il mio sogno da adolescente era quello di poter gestire una casa chiusa.
È ancora il mio sogno, nonostante siano passati molti anni, nonostante abbia iniziato da qualche anno a fare incontri che non rinnego per nulla, nonostante sia appagata dal mio vero e proprio lavoro.
Tutto questo per dire che faccio incontri, mi prostituisco, nella completa libertà fisica e mentale. Ricevo solo quando ho tempo e soprattutto se ne ho voglia.
Quindi perché mi prostituisco?
Come diceva De Andrè "per fare il mestiere ci vuole la vocazione ":girl-pinkglassesf:
 
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Un decennio fa andai da una escort, al secondo incontro mi disse di non aver voglia di lavovorare,mi chiese se la volessi accompagnare per una passeggiata ed io accettai di buon grado. Una volta tornati ci salutammo mi disse che si trovava bene con me e volle restituirmi i cento euro che gli diedi al primo incontro.
Tutte le altre escort si saranno anche trovate bene ma sono state con me per i soldi.
 
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Parlo da cliente e devo dire che quello esternato da Maria4444 mi ha colpito molto. Nelle mie esperienze mi è capitato di incontrare ragazze fredde, non partecipative, con grande disagio per me. Da fruitore di un servizio mi aspetto il meglio possibile da chi lo da... Sentire, perchè si sente, l'angoscia esistenziale della signora fa un pò male. Penso che non siano poi così poche in quello stato, specialmente le otr straniere. Ma noi, come controparte che possiamo fare; più che essere corretti, educati e rispettosi nei loro confronti vedo poche altre azioni da compiere.
Un augurio di cuore a Maria4444
 
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gomma76

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Un decennio fa andai da una escort, al secondo incontro mi disse di non aver voglia di lavovorare,mi chiese se la volessi accompagnare per una passeggiata ed io accettai di buon grado. Una volta tornati ci salutammo mi disse che si trovava bene con me e volle restituirmi i cento euro che gli diedi al primo incontro.
Tutte le altre escort si saranno anche trovate bene ma sono state con me per i soldi.
e beh questo riguarda tutto il mondo del lavoro ! io sono stato una volta dallo psicologo-psichiatra (controvoglia) ma ho dovuto pagare ! non me lo ha fatto gratis e non è che si è interessato o preoccupato per me , mi voleva fare iniziare un programma (sedute) con lui , chissa' perchè ? dunque nessuno fa gratis per niente ! dare e avere !
 
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Cari e stimati colleghi, e care signore, per pura pettegolaggine, mi son letto tutto il tread , dall' inizio, in maniera un po,' annoiata, alla fine, con crescente avidità. A parte alcune signore che hanno spiegato il loro perché, per il res
 
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chiaramente nessuna pay piace fare questo lavoro ( come noi punter andare a scopare a pagamento) , lo fanno solo per soldi , poi come nelle free ci sono le sante-suore che il sesso non le piace tanto e dall'altra parte ci sono quelle che le piace tanto scopare le cosiddette ninfomani etc,etc, e dunque queste pensano invece di farlo gratis lo fanno a pagamento come dice nick75 utile al dilettevole . poi a riguardo delle pay le divido in 3 categorie , punto 1 quelle costrette e controvoglia che vengono sfruttate e maltrattate , poi punto 2 quelle che hanno problemi di famiglia sono povere hanno qualche figlio, hanno perso i genitori , e che uno stipendio di 1000 euro non basta decidono di fare questo lavoro , punto 3 poi ci sono quelle ragazze che lo fanno per scelta di vita ,che pur di guadagnare tanti soldi in poco tempo offrono il loro corpo , fare una bella vita (che poi una bella vita non è !) fare shopping , comprare borse da mille euro etc etc , e mettere da parte tanti soldi per poi vivere di rendita o qui oppure nel loro paese di nascita

POSSO ASSICURARTI CHE NON E' AFFATTO VERO CHE LE ESCORT NON AMINO IL LORO LAVORO: CONOSCO MOLTE ESCORT, FRA ESSE UNA BUONA PERCENTUALE AMA IL SUO LAVORO SIA PERCHE' A VOLTE ( O SPESSO) SI TROVANO BENE CON I CLIENTI E OLTRE A GUADAGNARE SOLDI SE LA GODONO, SIA PERCHE' SI SENTONO APPREZZATE E CONSIDERATE E DESIDERATE SIA OVVIAMENTE PERCHE' SI RITENGONO SODDISFATTE CHE CON POCA FATICA RIESCONO A GUADAGNARE CIFRE IMPORTANTI.....ALCUNE LO FANNO PER DISPERAZIONE O PER NECESSITA', ALCUNE (SEMPRE MENO) VENGONO INDOTTE O SFRUTTATE, MA LE PIU' SOPRATTUTTO PARLO NEL NORD ITALIA, E SOPRATTUTTO PARLO DI QUELLE ITALIANE, LO FANNO SERENAMENTE PER SCELTA, E MOLTE ANCHE APPROFITTANDO ( NELLE BUONE OCCASIONI) PER FARSI DELLE BELLE TROMBATE......NON E' CHE I CLIENTI DELLE ZOCCOLE SONO TUTTI DEI PACCIANI SUDATICCI ED OBESI O DEI MOSTRI SGARBATI CALVI E LURIDI.....SPESSO SONO UOMINI PIACEVOLI, ESPERTI E DISINIBITI CHE SEMPLICEMENTE VOGLIONO FARSI QUALCHE TROMBATA EXTRA SENZA COINVOLGIMENTI......E A VOLTE LE ESCORT NON SONO PROPRIAMENTE DELLE DEE, E NEL MONDO FREE AVREBBERO I LORO PROBLEMI A PRENDERE QUEI CAZZI CHE, MESSI I PANNI DA ESCORT PIOMBANO LORO SU DI UN PIATTO D'ARGENTO.....
 
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