Sono diverse le motivazioni che mi spingono ad andare a pay.
Innanzitutto lo faccio per ragioni fisiologiche. Sono single, non ho nessuna amica di letto oppure amante, pertanto devo pur sfogare in qualche modo i miei istinti e le mie pulsioni sessuali, non si può sempre rinunciare, sublimare le passioni o ricorrere alla propria mano, altrimenti la quotidinaità ne risente enormemente, gira e rigira si pensa solo a quello, si diventa nervosi ed intrattabili, ci si arrabbia per un nonnulla, si è distratti, insomma, quasi si impazzisce!!. Scelgo la via pay in quanto la ritengo come la strada più facile ed agevole da percorrere, grazie alla quale evito rotture di scatole, arrabbiature, nervosismo, perdite di tempo (e danaro...) et similia contro le quali è assai diffuso imbattersi e sbattere praticando con le free. A ciò si aggiunge la mia appartenenza a quella scuola di pensiero secondo la quale un rapporto free, in termini meramente economici, costa più di quello pay, apprezzando molto la massima "la donna che paghi subito è quella che paghi di meno".
E poi grazie a ciò ho la possibilità di conoscere ed andare a letto con ragazze e donne bellissime che nella normale vita di tutti i giorni mi limiterei soltanto a guardare da lontano, alimentando i miei desideri. Pensandoci sù, sono convinto che grazie al sesso a pagamento sono stato con donne realmente bellissime, come mai ne avrei potute incontrare nel corso della mia vita.
E poi è così bello ed appagante visionare, analizzare, indagare, individuare, scegliere, contattare e finalmente incontrare, conoscere la ragazza per la quale hai optato. La scegli tu, tu e soltanto tu, a seconda dei tuoi gusti e dele tue preferenza, a seconda dei tuoi desideri e delle tue esigenze del momento. Una volta la bionda, la volta dopo la mora, un'altra volta ancora quella prosperosa, successivamente quella stile velina. Con un tocco di esotismo, puoi viaggiare ed esplorare il mondo, brasiliane (le mie preferite!!!), ungheresi, russe, spagnole, colombiane e così via, oppure limitarsi ai confini nazionali.
Ovviamente, accanto a queste cause materialistiche, ne esistono altre, diciamo più di ordine mentale e psicologico. Anzitutto credo che l'essere punter sia insito nel mio dna, visto che ho sviluppato un certo interesse verso questo mondo sin da ragazzino. Inoltre per me il sesso a pagamento non significa la semplice svuotata, la scopata da segnare ed aggiungere nel proprio curriculum di puttaniere, oppure la seduta di ginnastica da camera. Nel corso del tempo sono diventato più esigente ed accanto alla voglia di fare sesso, c'è anche il desiderio di passare del tempo in compagnia di una bella ragazza, di una bella donna, da cui ricevere non solo sesso ma anche coccole, baci, effusioni, insomma vado alla ricerca di contatto umano, partecipazione, coinvolgimento, tutti elementi che mi mancano nella vita di tutti i giorni. Sento il bisogno di tutto ciò,pertanto provo a procurarmelo in questo modo.
Poi ci sono altri motivi, che ho imparato a riconoscere ed assaporare con gli anni. Il gusto del proibito, visto che nella morale comune andare a puttane non è riconosciuta come cosa buona e giusta, quel mix di sensazioni mentre ti stai recando dalla girl prescelta che ti mette l’animo in subbuglio e che cerchi di nascondere in tutti i modi all’esterno, la tensione prima dell’incontro, lungo il tragitto la speranza di non incontrare nessuno che conosci o nessuno che ti rompa le scatole, l’impazienza e la voglia di conoscere l’ignoto che mi attende dietro quella porta socchiusa. E poi quel senso di smisurata libertà, come il vento che ti scompiglia i capelli, perché faccio quello che voglio, sempre, senza dar conto a nessuno, infischiandomene degli stereotipi e dei moralismi di bassa lega.
Infine, soprattutto negli ultimi anni, il sesso a pagamento mi consente, per il tempo che ho pattuito e per qualche tempo dopo l'incontro grazie ai suoi benefici effetti a posteriori, di evadere dalla miseria e dalla monotonia di questa realtà talvolta così avara di soddisfazioni e che mi regala sempre più delusioni, di rifugiarmi in un‘altra dimensione, lontana da quella reale, dove temporaneamente trovo un’illusoria e fugace felicità, di donarmi ogni volta diverse ed intense emozioni e, forse soprattutto, di veder realizzato un sogno sempre diverso.