Sfogliando i vari siti di annunci mi sono imbattuto in un’immagine di una girl che conteneva il codice utilizzato per modificare la sua foto. Il ritocco dell’immagine è l’arma più potente in mano alle girls/agenzie (la definirei anche “trappola”) e dalla quale noi punter dobbiamo cercare di proteggerci. Non sto parlando di clamorosi fake, che però possono avere lo stesso effetto ahimè, ma di modifiche che vanno oltre il make up e che “migliorano” determinate parti del soggetto. Nel codice si legge “chin” (mento), un particolare che sicuramente non è così evidente come le tette, gambe, culo o addome ma che per chi come me guarda il viso prima di tutto, risulta essere molto impattante. Il ritocco l’ho definito come una trappola perché una volta varcata la soglia di un appartamento/hotel e scoperto che chi abbiamo davanti non è la persona sulla quale abbiamo fantasticato è davvero difficile salutare e andarsene. In questa discussione entrano diversi temi, tutti molto importanti e degni di possibili approfondimenti e di diversa bibliografia qui sul forum. Il mio primo pensiero è rivolto al fatto che se sul web sono alla ricerca della girl perfetta, una volta tornato nella realtà e davanti a palesi modifiche che hanno reso quella perfezione digitale una realtà anche banale, faccio veramente fatica a rinunciare a soddisfare la mia pulsione e nemmeno la mia esperienza mi aiuta. Personalmente ritengo che la modifica del viso, appiattimento ventre e di conseguenza una correzione alla forme di addome, gambe e culo siano in generale quei miglioramenti che anche se mantengono una corrispondenza con la realtà, impattano in modo importante. In questo caso il mio metro di giudizio è sempre lo stesso: mi girerei per strada se la incontrassi? La risposta molto volte è no. L’incontro poi può anche essere molto soddisfacente, ma ciò non toglie che quello che avevo immaginato non è quello che poi ho vissuto e se ci pensate l’accontentarsi di un qualcosa che si compra non è molto da “furbi”, ma capita anche in tanti altri momenti della vita. Pensavo che questi fossero errori di gioventù, ma evidentemente non si smette mai di crescere.
Qui sotto il codice